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Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Immaginate di trovarvi al cospetto di Paraf, l'ultimo dei sette saggi della desolata terra di Kfnir. Dopo anni di solitudine, il suo volto si illumina al vostro arrivo e con un sorriso benevolo, vi mostra due doni straordinari. Ma attenzione, potrete accettare solamente una di queste offerte, e l'incanto durerà per 48 ore.
La prima concessione vi permetterà di assumere l'identità di chiunque desideriate. Potreste, per esempio, trasformarvi in un astuto uomo d'affari, diventare un imperturbabile guardiano del faro, o persino vivere la quotidianità di una persona a voi cara. L'altra opzione, invece, vi garantirà la totale comprensione degli animi altrui. Avrete il potere di sondare le profondità della mente, svelando paure, speranze e motivazioni di una o più persone a vostra scelta. Quale tra queste proposte scegliereste? E soprattutto, perché? |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Comunque, la prima opzione mi sembra poco interessante. Vorrei cambiare la mia vita, ma il limite di 48 ore rende priva di senso la possibilità. Anzi, vivere per 48 una vita migliore della mia renderebbe ancora più desolante tornare poi alla normalità. Quindi, nel caso, per esclusione sceglierei la seconda, anche se la troverei comunque poco interessante, perché non ho mai avuto un'ambizione del genere. Anzi, pensandoci ora, vedersi spalancare completamente un animo altrui potrebbe essere un'esperienza sconvolgente e non in senso positivo. Potrei anche farmi tentare di farlo con una persona a cui tengo solo per scoprire cose negative o molto negative, o nella forma di pensieri nei miei confronti o nella forma di un lato di quella persona che me la farebbe rivalutare al ribasso, magari anche molto negativamente. Potendo non sceglierei nessuna delle due opzioni. |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Pdor figlio di Kmer della tribù di instar...
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Penso che sceglierei la seconda.
La prima opzione è un illusione, dura 48 ore poi torna tutto come prima. La seconda invece mi permetterebbe di conoscere molto a fondo ad esempio una persona a cui voglio bene. È una cosa che mi ricorderei anche in futuro quindi mi sembra più utile. :pensando: |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
La seconda opzione mi pare una atroce condanna, forse la peggiore che si possa avere...per carità!!!!!
La prima ok, 48 ore meglio di niente. La persona che sceglierei sarebbe: chiunque tranne me. Se proprio devo precisarne una obbligatoriamente...boh. Qualche figa dello spettacolo tipo Annalisa Elodie o simili , per capire se quando hanno la pancia fuori in inverno poi fanno la cacca sciolta anche loro. |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
@xkènon, tu cosa sceglieresti ? Io non so darti una risposta in questo momento
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Nessuna delle due, onestamente.. uhm. Declinerei l'offerta.
Accetterei però altri super poteri per 48 ore! primo fra tutti il teletrasporto |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Oh (blushing) mi è venuto in mente anche Perché non accetterei.. perché ho già il potere di cambiare forma e di capire l'animo degli altri
(sto scherzando : ) |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
io faccio come il caffè sospeso , gli dico di lasciarlo al prossimo , nn ho bisogno di quelle cose :D
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Per quanto riguarda la prima opzione, sceglierei di trasformarmi in un uomo e, probabilmente, all'inizio troverei il tutto interessante, divertente. Dopo qualche minuto, però, penserei: "Ma se io sono dentro questo corpo, dov'è finita l'anima del legittimo proprietario? Deve esserci sicuramente stato uno scambio, il ragazzo ora è da me". A quel punto, implorerei Paraf di annullare l'incantesimo, senza esitazioni :sisi: Quindi no, questa proposta è fuori discussione. La seconda possibilità, sebbene rappresenti un'altra intrusione nella sfera privata, pare meno sconveniente. Credo. Di fatto mi offrirebbe l'opportunità di chiarire alcuni dubbi e, sfruttata saggiamente, potrebbe rivelarsi perfino preziosa. Certo mi sentirei in colpa, ma qualcosa dovrei pur scegliere, a meno di voler offendere il Grande Saggio. Considerando i pro e i contro, la numero due mi sembra l'unica scelta possibile. |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Per me nessuna delle due opzioni sarebbe molto allettante. Con la prima rischierei che dopo 48 ore di vita vissuta con altri panni, se l'esperienza è stata stupenda sarei sempre a paragonarla con la mia vita attuale.
Nel secondo caso invece non mi interessa sapere le paure, speranze e motivazioni di un'altra persona, un po' perché non sono affari miei, un po' perché avrei paura di scoprire cosa pensa davvero di me. Lo farei solo per aiutare un mio caro a comprendere e risolvere un problema vedendolo dal suo punto di vista. |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Cazzomene degli altri voglio essere Taylor Swift e scoparmi il suo marito compagno quello che è per due giorni di fila
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
Più che sondare le profondità degli animi umani( dio me ne scampi) vorrei usare le 48 ore per scoprire la verità su alcuni casi di cronaca nera che sono rimasti senza verità processuale, oppure la suddetta é dubbia.
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
io gli chiederei anche se al posto di quelle 2 cose m assicura che d ora in poi nessuno soffrirà piu la fame e tutti abbiano un tetto sulla testa, mi basta questo ...... poi magari comincia a parlare tipo gigi proietti e diventa blue come il genio della lampada e via
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Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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Dai dai dicci quale bel criminalino “indagheresti” :p |
Re: Quando la meraviglia ha un nome: Paraf
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