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SugarPhobic 05-01-2025 14:07

Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Esistono contesti o persone che ve la fanno sentire in modo più marcato e distinto?

Fuori dalla porta, ok, ma ci sono luoghi dove davvero la cosa vi pesa?

A quel punto cosa fate?

Hassell 05-01-2025 16:10

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Quote:

Originariamente inviata da SugarPhobic (Messaggio 3003657)
Esistono contenti o persone che ve la fanno sentire in modo più marcato e distinto?



Fuori dalla porta, ok, ma ci sono loghi dove davvero la cosa vi pesa?



A quel punto cosa fate?

A volte mi capita che certi "amici" o "parenti" facciano notare il mio essere taciturno e poco propenso all'espansività. Mi dà molto fastidio perché anche loro hanno dei difetti, spesso ben peggiori, ma io ho il tatto di non giudicarli, anche se ho imparato che per la moltitudine non c'è peggior stigma dell'introversione.

SugarPhobic 05-01-2025 16:16

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Quote:

Originariamente inviata da Hassell (Messaggio 3003669)
...non c'è peggior stigma dell'introversione.

Mi è parso di intuire, alle volte, che la interpretassero come un voler celare qualcosa di te di "sbagliato", nel senso che te ne rendi conto e lo nascondi.
Altre volte l'introversione è stata presa per spocchia, per senso di superiorità, mi è successo solo da persone molto semplici, senza nulla togliere alla semplicità.

Altre volte ancora semplicemente per anormalità, manifestazione di una malattia della mente di qualche sconosciuto motivo. Non saprei quale scegliere, ecco... :pensando: credo la prima?

NatoMorto 05-01-2025 17:43

Fuori dalla porta comincia l ansia,ma lieve e tale resta se non incontro persone che conosco "bene"....alcuni mi marchiano ma non me lo fanno sentire perché comprendono....altri me lo fanno notare più o meno pesantemente facendomi aumentare tanto l ansia. ...certi giorni o momenti in cui mi sento meglio del solito avverto in me meno "ansia da marchio"...e tutto si attenua

Hor 05-01-2025 18:22

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Faccio prima a dire dove non mi sono sentito "diverso", cioè all'università negli anni della mia prima laurea.
Per il resto... famiglia, parenti non stretti, scuole elementari, medie, superiori, ambiente della seconda laurea, gruppo di lettura, ecc... mi sono sempre sentito una specie di alieno capitato sul pianeta sbagliato.

Maffo 05-01-2025 21:24

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Un po', ma solo nelle occasioni particolari, nella quotidianità raramente

Clarice 06-01-2025 02:59

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Sì, esistono; purtroppo sono i parenti dalla parte di mia nonna materna. Sin da quando ero bambina, non hanno fatto che svilirmi, ridicolizzarmi, farmi sentire inadeguata, incapace e disadatta alle circostanze familiari.
Crescendo, mi sono soffermata ad osservare coloro che hanno sempre mostrato nei miei confronti un'evidente e quasi umiliante superiorità.
Si tratta di persone bigotte all'inverosimile dalla mentalità retrograda, mai uscite dal paese perché sminuiscono e disprezzano tutto ciò che non conoscono. Persone stomachevolmente razziste che dicono che "i negri puzzano" e che prendono in giro coppie omosessuali che passeggiano mano nella mano.
Come le affronto?
Prima mi arrabbiavo tanto e ci litigavo quasi sempre.
Ora, sapendo che a casa mia non sono i benvenuti, mi mandano soltanto qualche messaggio in determinate occasioni, ma rispondo a monosillabi, quasi sempre dopo giorni, proprio per tagliare corto.
Inoltre, si parla di individui che sì, hanno problemi, ma siccome deve rimanere tutto in famiglia, hanno sempre nascosto la polvere sotto al tappeto, o in caso di fatti gravi si confidano solo ed esclusivamente con il prete.
Ah, ciliegina sulla torta: io sono atea e non ho i sacramenti, e questa cosa è sempre stata giudicata molto negativamente.
Una volta, quando raccontai tutto ciò al mio psichiatra, mi disse, ridendo:" Questi soggetti non sanno che dovrebbero essere i primi a farsi una bella chiacchierata con me o con dei miei colleghi."

Melmoth 06-01-2025 17:17

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Come molti, sentivo questa etichetta soprattutto alle medie/superiori. Ormai credo di averla interiorizzata, è proprio uno stato mentale che non mi abbandona mai

SugarPhobic 06-01-2025 18:51

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Quote:

Originariamente inviata da Melmoth (Messaggio 3003757)
Come molti, sentivo questa etichetta soprattutto alle medie/superiori. Ormai credo di averla interiorizzata, è proprio uno stato mentale che non mi abbandona mai

Nemmeno all'interno della tua zona comfort? E' presente quindi anche quando sei solo.

rogues 06-01-2025 19:09

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
In realtà dagli altri mai, ero io che evidentemente potevo buttare tempo in quei pensieri
La vita è quel che si fa e basta, da giovani si può indugiare nella redpill e altre amenità, ma alla fine conta solo il mattone come concetto, e vale per tutti i generi

Crepuscolo 06-01-2025 20:07

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Non devono dirmelo gli altri, so da me di essere un disadattato, quindi diverso.

Levin 06-01-2025 22:41

Allora, il problema è che non mi sento troppo diverso e quindi non capisco perché gli altri si comportano in un certo modo con me (generalmente male) ma se mi guardo oggettivamente, dall' esterno, certe cose sono decisamente chiare e me le spiego eccome.

Melmoth 07-01-2025 00:43

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Quote:

Originariamente inviata da SugarPhobic (Messaggio 3003774)
Nemmeno all'interno della tua zona comfort? E' presente quindi anche quando sei solo.

Sì anche in quel caso, dipende dove va la testa.
In ogni caso, almeno per me, la diversità è croce e delizia... in certi casi l'essere etichettato come diverso è un vero complimento

Purple rain 09-01-2025 21:04

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
Quote:

Originariamente inviata da Melmoth (Messaggio 3003850)
Sì anche in quel caso, dipende dove va la testa.
In ogni caso, almeno per me, la diversità è croce e delizia... in certi casi l'essere etichettato come diverso è un vero complimento

Anch'io ce l'ho questa cosa, ma non ne sono del tutto consapevole.
Mi è stato fatto notare che voglio distinguermi, e in parte è vero, ma pensandoci credo che questa spinta potrebbe anche bloccarmi in alcuni casi. A volte il bisogno di distinguersi è positivo, risponde a un bisogno di ricerca identitaria, altre volte magari è più una presa di posizione inconscia legata ai propri blocchi/paure. Insomma non è facile interpretarlo e occorre procedere per tentativi ed errori (nell'espressione/esposizione intendo).

Edwin 09-01-2025 23:20

Re: Quando avvertite distintamente l'etichetta di "diversa/o"
 
La distanza è sempre reciproca.


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