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Origini del totalitarismo
“ La Arendt ritiene che l'atomizzazione sociale e l'alienazione degli individui, caratteristica tipica delle società contemporanee, costituisca il presupposto che rende possibile e favorisce l'instaurazione della forma di governo totalitaria.
Il totalitarismo, secondo la Arendt, porterebbe all'estremo le caratteristiche della società di massa, tra cui l'isolamento e l'intercambiabilità degli individui. Il totalitarismo non pretende solo la subordinazione politica degli individui, ma invade e controlla anche la loro sfera privata.“ Cosa ne pensate? Se aveste per assurdo (?) la possibilità di scegliere, direste sì ad un tale sistema? Se vi dicessero che un solo partito al potere sarebbe in grado di risolvere tutti i vostri problemi e le vostre rogne, accettereste? (La stessa domanda mi è stata posta di recente in un questionario sulla democrazia. :miodio: ) |
Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
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Probabile che avrei la cerbiattina di cittadinanza.. bisogna procreare per la prosperità del regime, ma poi lo stesso regime a 50 anni mi manda a combattere con un fucile della prima guerra mondiale contro un paese democratico e decadente che con un solo missile polverizza la mia caserma.. no, non accetto. |
Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
Ragionavo sul fatto che il totalitarismo non è forse l'origine?
Tralasciando l'analisi sulle società antiche, dico, prima del tempo, quando una legge non esisteva, non si faceva riferimento al soggetto del gruppo più grosso, più scaltro e col bastone più grosso perchè mantenesse una forma di ordine? Ecco, magari è banale, ma è l'unica cosa dove ciclicamente, nei periodi di crisi, l'uomo torna. Perchè è più elementare asservirsi che partecipare, se si è sfiancati e si ha paura.:pensando: |
Re: Origini del totalitarismo
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L'atomizzazione del vivere, che rendono l'uomo solo e vulnerabile, e l'uso della tecnologia lo rendono un fenomeno non applicabile in passato. Nemmeno la Chiesa cattolica dei secoli dell'Inquisizione, seppure sia andata in una direzione simile, è mai riuscita ad esercitare un controllo come quello per esempio dei regimi nazisti e comunisti. |
Re: Origini del totalitarismo
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Calcavo solo l'impronta su come sia una nostra quasi memoria genetica tornare su un percorso circolare che in un modo o nell'altro crei, quando c'è instabiità, forme di governo rigide, che preferiscano l'uso del controllo a quello del consenso. |
Re: Origini del totalitarismo
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Poi sono cose che van prese con le pinze, perché è sempre forte la tendenza a cercare nel primitivo la verità, cioè l'idea che andando indietro nel tempo si può trovare ciò che è più giusto. Inoltre non è nemmeno detto che tutte le società "primitive" funzionassero allo stesso modo. |
Re: Origini del totalitarismo
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Poi, certo, ci sono quelli che dicono che oggi viviamo in un totalitarismo anche se non ce ne rendiamo conto, ma giocando in questo modo con le definizioni si finisce per poter dire tutto e il contrario di tutto. |
Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
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Mussolini stesso disse: "La nostra formula è questa: tutto nello Stato, niente al di fuori dello Stato, nulla contro lo Stato". |
Re: Origini del totalitarismo
Credo fosse la sua interpretazione personale del termine, tra l’altro riferito allo stalinismo, più che al comunismo in generale. Forse in relazione all’utilizzo estremo della violenza, essendo lei ebrea.
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Re: Origini del totalitarismo
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L'Italia quando salì al potere il fascismo era un paese industrializzato in piena regola (anche se non tra i primissimi come Inghilterra, Francia e Germania) tanto che è proprio negli ambienti socialisti e sindacalisti che Mussolini comincia a diffondere le sue idee. Senza contare che le radici illuministe del nostro paese sono piuttosto profonde e antiche, per cui una certa predisposizione del pensiero tecnico e progressista anti-tradizionale c'era già. La Russia era arretata e molto conservatrice, molto legata alle proprie radici religiose ortodosse, soprattutto nelle campagne, quindi per l'80% della popolazione e il 90% del territorio. Ma nelle due grandi città si era oramai allineata con il resto del continente europeo, e anche qui l'industria aveva preso piede. E il pensiero illuminista, progressista e rivoluzionario non avevano nulla da invidiare a quello dei paesi più avanzati. Poi una volta impostosi a Mosca e San Pietroburgo, il totalitarismo è stato impiantato con la forza anche nelle campagne, che però lo hanno subìto, non è certo nato da loro. E i contadini lo hanno visto come un qualcosa di estraneo, almeno i primi tempi. |
Re: Origini del totalitarismo
Credo che il totalistarismo abbia le sue origini in una particolare situazione oltre che nei presupposti teorici e idelogici (che sono gli scritti di Marx al pari di quelli di Hitler). Le persone cedono al totalistarismo quando si trovano in una condizione di disperazione. Quando in Russia salirono al potere i comunisti era perchè promettevano la fine della guerra. Hitler prese il potere in Germania quando la prima guerra mondiale era stata persa, promettendo di rendere di nuovo grande il paese. Alla base di un regime totalitario quindi c'è sempre la disperazione del popolo causata dal fallimento e dalla crisi della forma di governo precedente. Se ipoteticamente la Nato entrasse in guerra direttamente contro Russia, Cina, Corea del nord e varie autocrazie, tutto dipenderebbe dall'esito. Ossia se la Nato perdesse, ecco che i popoli occidentali disperati sarebbero pronti ad accettare nuovi regimi. Al contrario se vincesse la Nato sarebbero gli altri paesi a destituire i loro dittatori, come accadde in italia con la fine del fascismo in cui Mussolini venne massacrato. Se un popolo è spinto alla disperazione la forma di governo cambia. A fare la differenza è semplicemente la vittoria, perchè la maggior parte della gente vuole semplicemente stare sul carro del vincintore, senza alcun interesse nè per le ideologie nè per tutto il resto
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Re: Origini del totalitarismo
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E usando la logica di oggi magari credere che un regime di forza bruta, che chiude, sia più "sicuro" (ecco, non sono riuscito a trasmettere la precareità e la sottile vena di paura sempre presente, suppongo, in molti di loro) non è un ragionamento così distante dai miei percorsi mentali. Per sentirmi al sicuro. Poi comprendo che sto ragionando col mio cervello di oggi, e magari di essere anche leggermente OT, quindi lascio il passo a chi è capace di argomentare meglio di me. |
Re: Origini del totalitarismo
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Re: Origini del totalitarismo
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Per il resto, io a gestire la mia sfera privata sono una merda, quindi tanto vale che me la controlli e la invada lo Stato. Così almeno, se sbaglio la responsabilità non è più mia ma dello Stato. Se mi dicessero che un solo partito al potere sarebbe in grado di risolvere tutti i miei problemi accetterei? Sì. Anche solo per noia, per vedere qualcosa di diverso. |
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