Il senso del dovere
 

Vi capita di evitare di fare qualcosa-e parlo anche di cose che vi piacciono,a cui siete interessati- o comunque non avere voglia di farla perchè vi sentite costretti,come se percepiste questa cosa come un obbligo verso il quale avete una grossa responsabilità per la quale siete inadatti?

Se è una cosa che mi piace no, a meno che in contemporanea ce ne è un'altra che mi piace di più.

Sì, chiocciola. O almeno prima. E' una cosa di cui mi sono liberato con soddisfazione.

Ciao

rob

E come hai fatto?

Re: Il senso del dovere
 

ma...e chiederci una volta tanto che abbiamo magnato a pranzo no eh?..eh..sarebbe una domadna troppo facile!

Re: Il senso del dovere
 

Tacchino e carote con salsa tzatziki.Sì,è troppo facile :)

Lo stress e il senso del dovere riducono una persona sana più o meno cosi:

Sì,oppure anche così:

Re: Il senso del dovere
 

e' contorto ed e'...perfettamente sensato!!
si...mi capita spesso...

Re: Il senso del dovere
 

parli del lavoro? :lol:

quando arriva il momento di fare le cose sul serio declino le responsabilità. Cito un piccolo esempio: sono un buon giocatore di biliardo ma l ho sempre visto come un divertimento..quando il proprietario del bar mi chiese di entrare in squadra con i semiprofessionisti e che mi avrebbe fatto allenare da uno dei master italiani m è scattata la molla invesa ed ho smesso di frequentare per un po il bar.Quando mi sono ripresentato ovviamente mi sono piovute le classiche critiche che senti a scuola...sei bravo ma non ti impegni non sei costante..questo è solo un piccolissimo esempio per far rendere conto di come abbia applicato questa filosofia spesso anche nelle cose più importanti purtroppo.

Re: Il senso del dovere
 

Anche...macchetelodicoaffà(cit)

In questi giorni mi sto rendendo conto che evito di fare o comunque non ho voglia di fare moltissime cose non solo per paura o insicurezza ma anche perchè,come ho detto,mi sento sempre costretta,come se qualcuno o qualcosa mi facesse un invito imperioso appellandosi a "ciò che è doveroso fare"...quindi contemporaneamente mi sento ribelle verso qualcosa che vivo come un obbligo,in colpa perchè non rispondo ad un imperativo (che può essere etico,sociale,emotivo),privata della libertà di scelta,confusa su ciò che davvero voglio.
Ho pensato che questo potrebbe essere un retaggio infantile del quale non mi sono mai liberata;o,per meglio dire,non ho mai acquisito la capacità tipica degli adulti di accettare i doveri sgradevoli ma necessari,in maniera che questi siano solo un fastidioso fardello che però non ha potere,non ha presa sul loro intimo.
Forse è perchè,per colpa della fobia e di tutto il bagaglio che si porta dietro raramente ho esercitato il mio diritto di scelta e di esprimere me stessa,portandomi adesso a vivere tutto come un dovere?
Qualcuno ha voglia di psicanalizzarmi? :D :roll:

Secondo me è cosi'.Crescendo ci toccano anche i doveri e gli obblighi.
Rendersene conto in ritardo puo' giustamente spaventare e destabilizzare e portare al rifiuto come scappatoia.

Imparando, gradualmente, a fregarmene del giudizio degli altri e far contare una sola etica: la mia. Riuscire a fare le cose bene e con soddisfazione, ma solo dal mio punto di vista. Avere stima di me.

Ciao

rob

E' il tipico atteggiamento del rimando a domani e del piacere che diventa obbligo,quindi un peso...mi sono gia psicanalizzato su questo aspetto ed è palese che il motivo sia dipeso dalla paura di assumersi le responsabilità delle persone mature, come se questo creasse un ansia superiore dentro di noi della quale abbiamo timore. Banale analisi ma è questa la motivazione

Ma io parlo anche delle cose piacevoli,anche delle cose che assolutamente non richiedono responsabilità o capacità da parte mia...il punto è che io finisco per vivere TUTTO come un dovere pesante al quale mi devo sottomettere,anche quando oggettivamente non è così!
Per esempio il corso di teatro o le sedute dalla psicoterapeuta,ma anche cose più minime come postare qualcosa in un topic che mi interessa...sono mie scelte,sono motivata e interessata a farle,ma nonostante ciò le avverto ANCHE come un obbligo,di conseguenza le vivo peggio e rendo peggio di quanto potrei.

Certo è cosi anche per me...una vacanza con la propria compagna ad esempio la vivevo come un peso...non che mi desse fastidio ma non riesco a godermi appieno tutto quello che faccio anche se obbiettivamente è una cosa piacevole e rilassante...questi sono freni che fanno parte di noi, delineatisi per la paura di soffrire che automaticamente contagiano anche la voglia di gioire a godersi appieno le situazioni piacevoli.Il guscio non protegge solo dalle paure ma purtroppo limita anche le emozioni positive.Anch'io vorrei rispondere a molti topic interessati ma lo scazzamento è tale che mi limito a leggere e fare delle considerazioni che rimangono solo dentro di me...

Ma per esempio il tuo scazzamento nel rispondere ai topic in che consiste,di cosa è fatto?