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Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Non si può prendere sempre tutto confezionato, causa prezzi maggiori, conservanti, cattivo sapore e spreco di plastica.
Andiamo al banco gastronomia come fatto tutte le persone normali. Io: "Mi da un'etto di prosciutto crudo?" "Parma, Norcia o san daniele? " :interrogativo: "San daniele" "Quale taglio?" Mi mostra tre prosciutti diversi dello stesso tipo... :pensando: "Mi da un'etto di tacchino?" "Fesa o petto?" :nonso: Al banco del pane. Non ricordo mai i nomi dei panini.. spighe, tartarughe, schiacciatine.. "mi da due di quelli?" E indico col dito. "questo?" "no, quell'altro lì.. no quello più sotto.. no quello più a sinistra.. dopo 45 minuti.. "si, ok, quello lì" |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
E giusto così Keith che brutto essere pignoli e robotici .. come quando vai al mac drive.. li fanno parlare come dei cavolo di robot.. ma pure loro zerro rispetto x se stessi... Ogni santo cliente recitano le solite frasi.. non importa a che ora vai o che dipendente trovi ... Che rabbia .. siamo esseri umani in fondo .. da troppo fastidio essere trattati come dei robot e non come delle persone ..
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Io però ancora devo capire perché della stessa tipologia di prosciutto, ad es. San Daniele, devo scegliere fra tre tagli diversi, che secondo me sono tutti uguali..boh. Poi come fa l'altra gente a non avere mai dubbi? Mi sembro l'unico rincojonito. |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Quando faccio la spesa evito il più possibile ogni interazione con altri esseri umani.
Avrei un supermercato a due passi da casa mia, ma vado apposta in quello più lontano solo perché ha le casse automatiche. |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Evito accuratamente il banco della salumeria, così come quello del pesce, della carne, del pane e di qualsiasi altra cosa. Se non c'è già confezionato di solito non lo prendo a meno che non sia proprio necessario.
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
A qualsiasi domanda del commesso riguardo i prosciutti, la risposta da dare è sempre "bello magro". Riguardo al pane, la risposta è "bello morbido".
Ti risolve la vita! [emoji23] |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Sono tutti lavori che verranno rimpiazzati a breve cmq.. xò il bancone gastronomia nn pensavo si risparmiasse anzi pensavo era lì la roba locale o di qualità ... Nei discount x esempio nn esistono reparti con i banconi
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Poi se compri dal piccolo macellaio è ancora meglio, però lì i prezzi un po' si alzano. |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Guarda prima il volantino, così vai lì già preparato e sai pure quali prodotti sono in offerta. Se ti fanno domande a cui non sai rispondere sui tagli prefeririti puoi dire che ti è indifferente.
Continuo a chiedermi come una parte di utenza si possa fare problemi del genere ma riuscire ad essere integrata nel mondo del lavoro. Per me è l'esatto contrario, non me ne frega niente se non conosco il nome specifico di un panino:D |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Si vede proprio che vivete in luoghi più grandi del mio :sisi:
Qui non c'è tutta questa scelta.. vuoi il tacchino? Ti prendi quello che c'è e stop. Quale taglio? Naa, non ho mai visto tre prosciutti in vendita dello stesso tipo. Al massimo vado, il crudo è da iniziare (o prossimo al fondo) e quindi acquisto un'altra varietà (se disponibile) oppure viro sul cotto. Dalle mie parti i dilemmi sono ridotti al minimo, preferiamo le cacce al tesoro. Per dire, hai bisogno della zuppa tradizionale Knorr? Non c'è, è finita da tre settimane. Ti serve un cavo usb maschio/maschio di dimensioni umane? Niente da fare, in tutti i negozi è in vendita esclusivamente lo stesso identico cavo di due metri. E ancora grazie. Ti servono delle vitamine da mettere nell'acqua per i tuoi canarini? Introvabili :mrgreen: |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Più che altro, a me dà fastidio mettermi a guardare che prodotti ci sono quando non ci sono altre persone, se poi non mi interessa comprare niente penso di farci una brutta impressione. Oppure, è scomodo il fatto che i prezzi siano calcolati a peso, così il cliente non capisce bene quanto spende finché il prodotto non gli viene pesato |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Nel mio caso, però, posso procurarmi la spesa grande senza fare chilometri. I posti ci sono, a mancare sono i prodotti in vendita. E' sempre stato così. Fai una lista di cose da comprare, vai al supermercato e non trovi la roba. Cambiare supermercato non serve, la storia si ripete. :testata: |
Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Spesso preferisco andare da un piccolo macellaio/mini-market che ho sotto casa, vado lì con la lista scritta da autistico vero e gliela consegno, non mi chiede i tagli, non mi chiede niente, ha un solo tipo di panini, prepara, pago e ciao. La roba ha un costo non basso però è buona. Quote:
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Sì, a volte capita di essere un po' awkward in questi casi, ma sono riuscito a interiorizzare che non succede nulla e fondamentalmente la persona con cui hai fatto "brutta figura" si è dimenticata di te dopo un secondo.
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
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Non l'ho mai assaggiato il Norcia, al massimo il toscano.... Quote:
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Re: Vergogna e incertezza al banco gastronomia
Che faccio, lascio?
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