Fossi stato figo
 

Se fossi stato/a figo/a già dai tempi dell' adolescenza, quindi alto value in generale, non solo per l'aspetto fisico, ma anche per il body language, l'arte dialettica e per gli uomini, la capacità di suscitare aggressività, che cosa sarebbe cambiato?

Re: Fossi stato figo
 

A parte il suscitare aggressività, skill che non vorrei mai avere a costo di un minore impatto sociale, per il resto avrei avuto più autostima nei momenti in cui ne avevo più bisogno, cioè da giovane. Quindi avrei ottenuto più successi, soprattutto in campo sentimentale: la bassa stima di me stesso mi ha molto frenato. E anche nelle amicizie, ne avrei di più.
Ma anche oggi, probabilmente, ne gioverei, anche se a cinquant'anni suonati ho ormai trovato un modus vivendi che mi permette di fare tutto quel che serve senza sentirmi più un pesce fuor d'acqua.

Re: Fossi stato figo
 

Tutto. Come sono profondamente, graniticamente, inamovibilmente convinto che sarebbe stato lo stesso per me. Certo, si può constatare con i propri occhi che le qualità e le manchevolezze più disparate esistono in infinite combinazioni. Vivo in un luogo in cui per tre mesi l'anno vedo mezzo Lazio e comunque per molto tempo ho vissuto a Roma, ho girato, fatto qualche viaggio.

Ecco, devo ancora vedere uno grosso coi braccioni, dall'aspetto "cattivo", tatuaggi etc e, allo stesso modo una donna bellissima e se non intelligente almeno furba il cui linguaggio del corpo non trasmetta solo sicurezza, fiducia in sé stessi e così via. Soprattutto ho notato, ridono. Ovviamente gli uomini meno perché l'aurea di alfismo non lo prevede, ma vedo che in qualche modo provano gioia.

Certamente è non solo la mia casistica personale ma affetta da bias cognitivi di tutti i tipi, i miei. Ma se uno sta bene o meno nella sfera dei rapporti con l'esterno chiunque lo vede. Io non so da quanti anni non dico che rida ma nemmeno sorrido. Forse qualcosa vorrà dire.

Come sempre, l'autostima fisica tra 10 e 25 anni è semplicemente tutto. Da questo deriva qualsiasi altra qualità positiva. Mi controbatterete con Hawking che è stato un grande fisico ma vissuto su una sedia a rotelle? Ma io conosco lui, mentre le coppie tamarre che si godono la vita sono una ventina ogni cento metri sul solo lungo arenile di Ostia, per tacer del mondo. Dimenticavo: eh, sì, tutta apparenza ma dentro stanno morendo e sono infelici. Sticazzi è lo stesso per me ma se non mi è spontaneo nemmeno un sorriso da decenni meglio morire dentro come tamarro trombatutto.

Re: Fossi stato figo
 

Messo ora il sondaggio. Pensavo che non fosse pubblicato nulla nel frattempo.

Sicuramente non sarei un 33enne vergine che non é mai nemmeno uscito con una donna. Magari adesso avrei una compagna con cui convivere o forse preferirei essere single ma con la consapevolezza che non avrei problemi a trovare una donna.
Ma in ogni caso ho smesso da tempo di chiedermi come sarebbe potuto essere se fossi nato con un aspetto fisico migliore. Ho perso brutalmente alla lotteria genetica e ovunque mi giri vedo che tutti i miei congeneri sono messi molto meglio di me dal punto di vista estetico.
Forse però è meglio così. Se fossi non dico fico ma quantomeno piacente la vita che vivrei non la sentirei mia. L'essere brutto e le relative conseguenze sulla mia inesistente vita sentimentale e sessuale fanno parte di me.

Re: Fossi stato figo
 

nell'arte dialettica comprendi anche l'essere sicuri di sé e assertivi con gli altri?

Re: Fossi stato figo
 

Parlando in generale e senza cadere in discorsi autodistruttivi, sicuramente avrei avuto un'adolescenza meno dolorosa, meno da emarginata, avrei avuto un processo di socializzazione forse più nella norma, non avrei avuto bisogno di difendermi e di chiudermi.
Penso che adesso avrei una migliore autostima e sarei riuscita a fare di più, a prendere più iniziative personali (di studio, lavoro e qualunque cosa) senza sentire una costante vergogna, come se su di me incombesse il giudizio degli altri.

Però devo dire che, di base, ho una famiglia di stampo asociale, che mi ha sempre addestrata a chiudermi in me stessa. I miei familiari più stretti sono tutti più o meno asociali e reclusi, entrano in contatto con la società quel tanto che basta e malvolentieri, e io sono fatta alla stessa maniera (e non mi dispiace, al contrario).
Il problema è che ogni volta che ho provato ad avere iniziative mie, la mia famiglia ci ha sempre dovuto mettere il suo marchio di fabbrica, forse anche in modo inconsapevole, mandandomi come delle maledizioni, visto che nella mia famiglia ci sono state delle vicende negative che ci hanno segnato in modo profondo e hanno portato come un senso di sventura perenne. Ho sempre fatto fatica a liberarmi da questa atmosfera opprimente di sconfitta.

Probabilmente avrei comunque delle tendenze asociali, ma immagino di meno, forse perché avrei avuto delle esperienze di socialità positive che mi avrebbero incoraggiata a fare di più (e l'eventuale giudizio degli altri non mi avrebbe fatto sentire così tanto minacciata).

Re: Fossi stato figo
 

No, perché io non concepisco il concetto di sicurezza di sé. Lo trovo confuso oltre al fatto che è un effetto più che una causa primaria. Le doti dialettiche sono una caratteristica primaria.

Re: Fossi stato figo
 

X me figo significa a livello di vip belli e modelli o sportivi sexy robe così.. forse alcuni si immaginano un carino qualsiasi poco sopra la media.. ma quelli nn e che fanno una vista così distante da quello di un brutto o di un normale ...
Io dico quando sei figo ci sta xké puoi pure essere asociale ma almeno una compagna la trovi.. oppure se sei asessuato ti trovi un amico cmq lo trovi facilmente.. xò un rari casi vuoi solo stare da solo e emarginarti anche se sei carino .. ma e difficile xké e una solitudine relativa.. poi scappa la scopata ogni tanto

Re: Fossi stato figo
 

Più normie ma comunque sempre fobic

Re: Fossi stato figo
 

Due gauchi sul forum sono troppo. Entrambi alfa e appartententi al top 20% che però si lamentano. Chiedo ban immediato, anzi doppio ban immediato. :D :D :D

Re: Fossi stato figo
 

Credo che avrei avuto comunque alcune delle mie difficoltà, quelle più legate al mio carattere, ma probabilmente sarei stata più sicura di me stessa e questo mi avrebbe aiutato ad aprirmi di più al mondo e sarei stata meno isolata. Forse avrei vissuto di più di quanto abbia fatto o forse non sarebbe cambiato niente. Non lo sapremo mai.

Re: Fossi stato figo
 

Se, a parte dialettica, aggressività, ecc, per il resto avessi mantenuto le mie idee, facoltà mentali, approccio alla società, ecc., penso che mi sarei sentito a disagio, perché avrei attirato le persone che non mi interessa attirare.

Re: Fossi stato figo
 

Re: Fossi stato figo
 

Ma sull'aspetto fisico in cosa non ti consideravi figo? Solo per l'altezza?

Re: Fossi stato figo
 

Se fossi stato più alto e più grosso, in adolescenza, credo che non avrei subìto bullismo.
A parte questo caratterialmente credo che anche se fossi stato più figo non sarebbe cambiato niente.

Re: Fossi stato figo
 

Ma figo non significa mica fare una vita da star....essere figo e' relativo all'appeal che si ha per l'altro sesso, non a caso il suo opposto e' "sfigato" che significa "senza figa" cioe' senza donna. Quindi secondo me e' figo un uomo che risulta appetibile alle donne senza particolare sforzo, quindi puo' esserlo anche un impegato delle poste, che fa una vita normale finche' lavora. Ma quando esce, di sicuro fa, o puo' fare, una vita sociale e relazionale di molto sopra la media, anche se magari guadagna solo 1.500 euro al mese.

Re: Fossi stato figo
 

Questione già approfondita

Re: Fossi stato figo
 

nn sarebbe cambiato niente , tanto nn voglio lavora' , con la gente e la socialita'nn ho mai avuto problemi se non il fatto che mi stufo della gente troppo velocemente, ma se nn lavori sei tagliato fuori da molte robe , anche giustamente eh , diciamo che nn trasmetti fiducia nel prossimo e in piu nn puoi "costruire" qualcosa con uno che nn lavora ..... ma io rinucerei a tutto piuttosto di andare a lavorare , di peggio c e solo la galera e la guerra :sisi:

Re: Fossi stato figo
 

Per curiosita': con le donne?

Hai tutta la mia solidarieta'....mi fa piacere che lo dici senza problemi. Immagino che la tua sia una scelta puramente volontaria...anche coraggiosa, dato che comporta non avere reddito ne' pensione (a meno che tu non sia benestante).
Anch'io avrei voluto non lavorare di mio ma finche' mio padre era vivo, di fatto mi ci ha costretto. Poi e' morto e questo mi ha permesso di dedicarmi ad altro, con maggiore tranquillita'....ho passato anche anni sereni per questo.

A cosa ti riferisci? E' interessante come punto di vista, potresti farmi degli esempi? Anch'io non lavoro e sono in una situazione analoga....