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exodus 20-03-2009 15:46

Probabilmente non dovrei rispondere a qs topic perchè è rivolto a coloro che non si sono mai rivolti ad uno strizzacervelli, ma vista la sua allegra degenerazione e la mia impertinenza lo faccio cmq. :lol:
Fino a qualche anno fa pensavo che il mio disagio nel relazionarmi con l'altro fosse qualcosa di intrinseco alla mia natura ed enfatizzato da un'ambiente famigliare claustrofobico ed emotivamente piuttosto asettico, non pensavo che potesse esistere un percorso di risalita/crescita/recupero da compiere. Ero convinta che se non fossi riuscita a convivere con i miei disagi avrei dovuto sperare solo in un miracolo (peraltro mi sono adoperata anche in qs senso fino a sfiorare il fanatismo religioso...infatti ai tempi del liceo cercavo di "guadagnarmi" il mio bonus-miracolo aderendo a qualsiasi tipo di attività parrocchiale e dedicando ore alla preghiera avendo come unico e supremo obiettivo ql di accumulare crediti per il mio miracolo su prenotazione).
Poi finalmente è trascorso del tempo, i capelli si son fatti canuti, le rughe hanno solcato la mia fronte ed io ho capito che per affrontare il mio disagio avrei dovuto imparare a chiedere AIUTO all'altro.
Io non penso si possa imparare ad affrontare qs disturbi (almeno ql di una certa entità) agendo in autonomia, ma credo che si "guarisca" (perdonate l'ottimismo) dai problemi relazionali solo cercando l'altro, facendo in modo che partecipi alla ns vita.

muttley 20-03-2009 15:59

Condivido questo pensiero, ma sai bene che qui dentro alcuni lo considererebbero eretico 8)

CapitanFobic 20-03-2009 19:41

Quote:

Originariamente inviata da mezzelf
Quote:

Originariamente inviata da ElDiaDeLaFobia
se non avete buttato il tempo libero che la fobia vi dona dovreste avere acquisito capacità e resistenza che i normaloni se la sognano
quindi potete pensare ad ottenere lo stesso risultati nella vita.

il forum come la consideri, una perdita di tempo?

se ci stati tutto il giorno e non fai altro, si

MoonwatcherIII 24-03-2009 11:03

Quote:

Originariamente inviata da exodus
Probabilmente non dovrei rispondere a qs topic perchè è rivolto a coloro che non si sono mai rivolti ad uno strizzacervelli, ma vista la sua allegra degenerazione e la mia impertinenza lo faccio cmq. :lol:
Fino a qualche anno fa pensavo che il mio disagio nel relazionarmi con l'altro fosse qualcosa di intrinseco alla mia natura ed enfatizzato da un'ambiente famigliare claustrofobico ed emotivamente piuttosto asettico, non pensavo che potesse esistere un percorso di risalita/crescita/recupero da compiere. Ero convinta che se non fossi riuscita a convivere con i miei disagi avrei dovuto sperare solo in un miracolo (peraltro mi sono adoperata anche in qs senso fino a sfiorare il fanatismo religioso...infatti ai tempi del liceo cercavo di "guadagnarmi" il mio bonus-miracolo aderendo a qualsiasi tipo di attività parrocchiale e dedicando ore alla preghiera avendo come unico e supremo obiettivo ql di accumulare crediti per il mio miracolo su prenotazione).
Poi finalmente è trascorso del tempo, i capelli si son fatti canuti, le rughe hanno solcato la mia fronte ed io ho capito che per affrontare il mio disagio avrei dovuto imparare a chiedere AIUTO all'altro.
Io non penso si possa imparare ad affrontare qs disturbi (almeno ql di una certa entità) agendo in autonomia, ma credo che si "guarisca" (perdonate l'ottimismo) dai problemi relazionali solo cercando l'altro, facendo in modo che partecipi alla ns vita.

Quoto in pieno il discorso di exodus... :D

Bè, a parte il fanatismo religioso, che io non ho mai avuto essendo sempre stato un ateo convinto. 8)

Shamal 24-03-2009 11:13

Quote:

Originariamente inviata da exodus
Probabilmente non dovrei rispondere a qs topic perchè è rivolto a coloro che non si sono mai rivolti ad uno strizzacervelli, ma vista la sua allegra degenerazione e la mia impertinenza lo faccio cmq. :lol:
Fino a qualche anno fa pensavo che il mio disagio nel relazionarmi con l'altro fosse qualcosa di intrinseco alla mia natura ed enfatizzato da un'ambiente famigliare claustrofobico ed emotivamente piuttosto asettico, non pensavo che potesse esistere un percorso di risalita/crescita/recupero da compiere. Ero convinta che se non fossi riuscita a convivere con i miei disagi avrei dovuto sperare solo in un miracolo (peraltro mi sono adoperata anche in qs senso fino a sfiorare il fanatismo religioso...infatti ai tempi del liceo cercavo di "guadagnarmi" il mio bonus-miracolo aderendo a qualsiasi tipo di attività parrocchiale e dedicando ore alla preghiera avendo come unico e supremo obiettivo ql di accumulare crediti per il mio miracolo su prenotazione).
Poi finalmente è trascorso del tempo, i capelli si son fatti canuti, le rughe hanno solcato la mia fronte ed io ho capito che per affrontare il mio disagio avrei dovuto imparare a chiedere AIUTO all'altro.
Io non penso si possa imparare ad affrontare qs disturbi (almeno ql di una certa entità) agendo in autonomia, ma credo che si "guarisca" (perdonate l'ottimismo) dai problemi relazionali solo cercando l'altro, facendo in modo che partecipi alla ns vita.

Questo ragionamento non fa una grinza; certo l'attività parrocchiale potevi evitarla...... :)

esposizione 24-03-2009 12:50

La borghesia è il male, avanti popolo ! La crisi vi spazzera' via tutti borghesi !! Finirete tutti a mangiare alla caritas borghesi !!
Solo il popolo bue sopravvivera'

Ramirez 24-03-2009 15:18

PADRONI ,BORGHESI ANCORA POCHI MESI !!!!!!!!!

FobicJoe 24-03-2009 20:33

padrone contadino, al popolo non basta il vino

Ramirez 24-03-2009 20:55

Quote:

Originariamente inviata da FobicJoe
padrone contadino, al popolo non basta il vino

Siete out la storia giudicherà.
L'italia possono salvarla i giovani specialmente quelli chi sono fuori dale logiche di mercato. Ringrazio tutti gli aderenti a l' ONDA.

caliserio 20-02-2010 02:48

Re: Il male "borghese"
 
ti vedo sai mutt che leggi qui, piri pì

muttley 20-02-2010 03:07

Re: Il male "borghese"
 
In effetti leggo solo i topic migliori: vado su "discussioni iniziate da muttley" e mi autocelebro. Pensavo infatti di riaprirle tutte :cool:

caliserio 20-02-2010 03:18

Re: Il male "borghese"
 
eh infatti, ti ho visto pure su un'altra discussione tua :)

muttley 20-02-2010 03:19

Re: Il male "borghese"
 
Domani li riapro tutti, è una minaccia seria

caliserio 20-02-2010 03:41

Re: Il male "borghese"
 
saranno cmq al max un centesimo dei topic aperti da me, piri pì

Redman 20-02-2010 03:50

Re: Il male "borghese"
 
...ed un millesimo di quelli di giova

Sentry 20-02-2010 04:57

Re: Il male "borghese"
 
Quote:

Quanti fra voi non si sono mai fatti curare da esperti né hanno mai assunto medicinali e farmaci perché convinti che ciò che li affliggeva fosse un male "borghese", la conseguenza diretta di un'agiata vita borghese estranea alle difficoltà materiali?
Mai preso farmaci e medicinale e mai andato da psicologi... ma non per la questione del male borghese... semplicemente non mi sembrano una soluzione... non so, sono sempre convinto che la soluzione al problema sia soprattutto pratica...almeno per quanto mi riguarda...

ansiosissimo 20-02-2010 13:48

Re: Il male "borghese"
 
Quote:

Originariamente inviata da Milo (Messaggio 159865)
Ma se stanno con le pezze al culo?

Per il loro bene penso sia meglio farle tornare colonie europee secondo me....

STRA-QUOTO !
secondo me più che colonie Europee, gli USA , nei prossimi anni, a breve tempo, meno di 5 anni, sarebbero pronti a dipendere dalla CINA e dall' India iper-tecnologica.
I "nuovi USA" del 3° millennio, la nuova potenza mondiale ha cambiato volto: ha assunto il viso con gli occhi a mandorla....

Fabry75 20-02-2010 14:04

Re: Il male "borghese"
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 159843)
Quanti fra voi non si sono mai fatti curare da esperti né hanno mai assunto medicinali e farmaci perché convinti che ciò che li affliggeva fosse un male "borghese", la conseguenza diretta di un'agiata vita borghese estranea alle difficoltà materiali?
A me è successo proprio così: sono nato in una famiglia in cui il senso pratico dominava su qualsiasi turba della psiche, tutto doveva essere votato al raggiungimento degli scopi "reali", il resto erano puerili esternazioni della mente e certe debolezze andavano annegate nella vergogna e nel pudore del non-detto. Questo mi ha permesso di conquistare significativi risultati dal punto di vista scolastico (è vero ormai che la laurea te la tirano dietro ma questo succede solo con le triennali 8) ) e di conseguire i classici obiettivi della vita adulta senza eccessivi ritardi (patente a 19 anni) diversamente da quanto accade a molte persone affette da ansie e patemi assortiti.
Mi viene però da chiedermi che tipo di individuo avrei potuto essere se avessi preso coscienza di avere qualcosa che non andava già durante l'adolescenza, senza vergogne e timori, accettando di avere qualche anomalia in testa e cercando la strada per correggerla e migliorarmi. Forse avrei superato tutti i miei problemi, sarei un super-espansivo ultradirigente con moglie e figli, o forse mi sarei chiuso ancora di più in una spirale autocommiseratoria senza via d'uscita, perché "tanto sono così" ed "è la mia natura, non ci posso fare niente".
La stessa domanda vale per tutti coloro che non hanno mai messo piede da uno psic né hanno mai assunto farmaci.

secondo me chi fa vite meno agiate sta meglio con l'umore della borghesia,ma io non parlo di operai che ormai sono borghesi anche loro...bisognava crescere x strada non nel casa-scuola

Vento-del-Sud 20-02-2010 14:28

Re: Il male "borghese"
 
Io vorrei sapere in cosa si è laureato muttley, potrebbe essere la causa delle sue convinzioni politiche? :cool:

calispero 20-02-2010 14:30

Re: Il male "borghese"
 
io lo so, ma non credo centri, devono esser state le cattive compagnie estrascolastiche :)


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