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Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Se smettessimo di usare gli smartphone ci renderemo conto davvero di quanto siamo soli.. digitiamo frasi su uno schermo ma la realtà e che siamo soli come dei cani
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Per uscire dalla solitudine forzata io personalmente dovrei tornare a vivere come si viveva nel Medioevo, o comunque prima della Rivoluzione industriale, ma non sono sicuro che risolverei tutti i miei problemi (o magari non ne appaiano di altri). |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Ah beh sì, è vero
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Il fatto che il mio smartphone non suoni praticamente mai direi che è già piuttosto eloquente.
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Lo so benissimo, la mia vita è internet.
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Se smetto di usare lo smartphone per un po' mi sento più in solitudine ma anche più calma. Mi piacerebbe in realtà l'idea di intrattenermi con libri e/o film invece che comunicazione online.
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Ma certamente uno smartphone non fa niente per migliorare il nostro stato, persino se lo sapessimo usare al meglio. Questi dispositivi sono nati esattamente per "asservire" e chi li produce e progetta ha fior di psicologi che coordinano il disegno generale. Lungi da me i complotti quelli ridicoli ma è invece vero che ci sia un forte interesse da parte di un numero ristretto di soggetti a creare veri e propri strumenti di auto-asservimento. Anche il singolo soggetto più intelligente che esista può fare ben poco contro 20000 individui al top di intelligenza e disponibilità di mezzi che ne vogliono la rovina. Insomma come sempre la verità sta nel mezzo. |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Allora la mia solitudine e' diventata desolante e devo dire che internet mi ha fatto molto comodo. * si parla ovviamente di lavori come avvocati, promotori finanziari, quadri bancari, medici....io ero senza laurea e disoccupato per farti capire... |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
infatti prima che uscisse internet ero pieno di amici , giocavo a pallone etc.... nonostante tutto preferisco internet ora , sei fondamentalmente solo e' vero ma c e'quel poco di interazione che cmq mi basta e avanza , tanto l interazione vera l ho provata nel fiore degli anni e nn mi manca cosi tanto ora XD poi se dovro' fare a meno anche di internet , nn e'un dramma , mi bastano 2 chiacchiere al supermercato , a me basta poco e che sia poco impegnativo
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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:nonso: A parte che non c'è bisogno di spegnere il pc o lo smartphone per capire questa cosa. Però. Cosa cambia? La gente fa ciò che può.. :nonso: |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Uso comunque massicciamente internet, mi ha salvato sul fronte lavoro e per raggiungere una sufficiente autonomia pratica. Fossi vissuto in un Mondo pre-internet sarei ancora disoccupato e a casa dei miei genitori. Poi internet mi ha permesso di fare alcune conoscenze, ma molto poche. Su questo una persona senza i miei problemi mentali sicuramente sarebbe riuscita a far di meglio, e lo dico vedendo come interagiscono e legano le persone che frequentano i miei stessi ambienti virtuali. Penso che molto, nella relazione tra tecnologia e solitudine, dipenda da com'è fatta la persona in partenza, e poi anche su quale àmbito si considera (lavoro, socialità, creatività, ecc.). A seconda di questi fattori le cose possono cambiare parecchio. |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Se uno smartphone mi aiutasse a fare nuove conoscenze che poi si riveleranno solide, ben venga.
Ma per come sono fatto io, temo che non succederà. |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
E' diventata una forma di distrazione fin troppo assorbente, abbastanza da preoccuparmi.
Le mie capacità comunicative comunque disfunzionano nel virtuale come nel reale, ne consegue che il mio essere solo "come un cane" mi viene validato. Se non è mascherabile credo di doverne prendere atto, mi va bene. |
Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Se io non avessi lo smartphone cambierebbe poco tanto non mi scrive quasi mai nessuno e non uso i social
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
E' una cosa che sanno tutti.
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
Basta staccare lo sguardo dallo smartphone per capire che non c'è nessuno realmente accanto a noi. Non ci vuole un genio per capirlo.
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Re: Verità scomoda che in pochi sn pronti ad accettare
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Se ci fosse l'alternativa reale in carne ed ossa sarebbe stato di sicuro meglio, ma questa alternativa c'è? :nonso: Se non c'è il seno della madre meglio un biberon o un ciucciotto che nulla. Si era soli come cani prima senza messaggi, si è soli come cani ora con i messaggi che si indirizzano a persone lontane... Comunque è meglio. Poi c'è l'idea che se non ci fossero stati i cellulari saremmo stati pieni di amici, ma è una cazzata perché io anche prima che ci fossero (sono abbastanza vecchio) non li avevo tutti questi amici. Per me al più può essere utile, non incide in modo negativo sulla vita di una persona già di suo tendente all'isolamento. Può incidere di più in modo negativo su chi era di suo già più estroverso. Mi sembra la solita inutile demonizzazione di certe teconologie che stanno cercando di sviluppare, come i robot da compagnia. Si inzia a dire "eh ma le persone i in carne ed ossa sono meglio!!! Perché parli con un tubo elettronico?" Certo che sono meglio, ma dove cavolo stanno? :nonso: Con certe persone nessuno ci vuol stare e preferiscono quasi tutti stare con altri, queste persone vengono comunque lasciate sole e abbandonate da chi fa 'sti discorsi del cavolo. Viene abbandonato l'anziano davanti alla tv e si arriva a dire "la tv è il diavolo, è il demonio, è questa che ci fa abbandonare gli anziani!!!" ma è comodo dar la colpa a 'sta roba. Io penso meglio la tv che assolutamente nulla, poi magari l'anziano l'abbandonavano comunque le persone che fanno 'sti discorsi, e guardare la tv in questi casi può fare un minimo di compagnia, l'anziano un pochino meno peggio sta e avverte meno la solitudine. Per eliminare certe tecnologie, che sono andate in parte a riempire un buco che già c'era, questo buco bisogna alzare il culo e cercare di riempirlo con altro, ma se il culo nessuno lo vuole davvero alzare, per i suoi buoni motivi, non faccio un discorso morale (mi ci metto pure io, che non sono così ipocrita) mi sembra che le cose così devono andare. |
Tutte puttanate scusa se te lo dico ma non cambierebbe nulla.
Mai capita sta stronzata siamo tutti connessi ma soli davanti allo smartphone. Gli emarginati, gli asociali, i senza amici, gli sfigati, quelli con interessi differenti che venivano messi da parte, quelli che non si cagava nessuno ci sono sempre stati, non raccontiamoci favolette che la colpa è dei social. Io non mi sento solo manco sui social, io sto bene con me stesso e se esco fuori la porta ho le mie conoscenze sotto casa con cui scambiare due chiacchiere, i miei gatti, i miei ex colleghi di lavoro che potrei andare a trovare, il mio conoscente che fa il barista. I social -che per me sono merda ultimamente- hanno solo alzato il divario tra la gente figa e gli sfigati. Punto. |
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