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Clark_Kent 26-04-2009 18:04

Quote:

Originariamente inviata da aisljng
è per questo che non farei mai il rapporto verticale con chi non avessi già accettato per l' orizzontale . Mi sentirei ... non dico violentata eh!!! ...però qualcosa di simile, anche se molto meno grave

ma di me che dice ? che non capisco il tango ?
che non colgo o distorco qualcosa ?

Scusami prima di tutto se ho tardato a rispondere. Non volevo sembrare maleducato o dare l'impressione di ignorarti deliberatamente!
Poi si è messa di mezzo la domanda di claudioqq, che mi ha riportato alla mente un sacco di ricordi, ed ho scritto il post di getto, così a caldo. La tua domanda mi ha fatto invece un po’ riflettere ed dovuto raccogliere un po’ le idee per riuscire a dare un risposta, che sulle prime non era evidente neppure per me stesso.

Vediamo. In quasi tutte le situazioni, fare qualcosa assieme richiede di solito la conoscenza di norme comuni e soltanto un minimo di comunicazione reciproca. E’ il caso ad esempio di una partita di calcio: devo condividere lo stesso spazio (il campo), aver assimilato alcune regole e saper comunicare con mi chi mi sta attorno (“passa”, “dai”, “arbitro cornuto” ecc.).

Nel tango questo non succede, perché i ruoli sono fortemente asimmetrici. L’abilità dell’uomo è quella di guidare con sicurezza e decisione, quella della donna di seguire con fiducia ed abbandono, tanto che di solito balla ad occhi chiusi dall’inizio alla fine. A differenza di altri balli, dove è importante la condivisione di informazioni (il famigerato “passo base”) l’elemento essenziale è qui il binomio fiducia / responsabilità. Per ballare, almeno ad un certo livello di espressività e sentimento, è necessario una specie di accordo non scritto tacitamente accettato dai due:

- Io (donna) rinuncio temporaneamente ad uno degli aspetti base della mia libertà e della mia identità di persona adulta, e cioè la facoltà di muovermi autonomamente. Delego a te (uomo) il compito di guidarmi, di muovere il mio corpo in funzione di uno scopo, seguendo con la massima fedeltà possibile i movimento che mi comunicherai. [fiducia]

- Io (uomo) accetto il compito di guidarti, ed userò tutte le capacità di cui dispongo per donarti un’esperienza profonda ed intensa. [responsabilità]

Tante volte non occorre nemmeno parlare per invitare un persona che nemmeno si conosce. L’uomo porge la mano, la donna l’accetta, e si lascia circondare dal braccio di lui. E’ proprio una comunicazione senza parole, che non vuol dire banalmente

- “Ti va di ballare?”
- “Si”

ma nasconde un messaggio molto più sottile e profondo.

- “Ti fidi di me?”
- “Si, mi fido di te”

Ecco, credo che tu abbia ragione, anche se le tue parole all’inizio mi hanno un po’disorientato. L’uomo deve saper “ascoltare” la donna, non solo sapere i movimenti. Se lei non è a suo agio, se l’uomo “balla con sé stesso”, magari solo per sfoggiare la propria bravura, e ad esempio continua imperterrito come se avesse un oggetto inanimato fra le braccia, allora sì, la donna effettivamente percepisce questa situazione come una prevaricazione, il che ha molti tratti in comune con la violenza. Ma questo livello di intimità e di comunicazione è un privilegio, non un diritto. Lo si deve conquistare e bisogna dimostrare di meritarselo, proprio come accade nella vita reale per tanti altri sentimenti. Ne vale la pena, perché la combinazione di intimità, comunicazione e sentimento mette in gioco delle emozioni positive che è difficile descrivere a parole.

Per lo stesso motivo certe donne non riescono assolutamente a ballare, per quanti sforzi facciano. Sono persone in genere molto controllate, rigidissime, analitiche, razionali, abituate ad avere tutto sotto controllo e a non perdere mai il dominio di sé. Possono sì imparare un movimento, ma la poesia della danza rimarrà inattingibile.


Quote:

Originariamente inviata da aisljng
in ogni caso ... un omaggio al tango per chi lo vive

http://www.youtube.com/watch?v=U8UZKiqOTuw

Mi piace! Historia di un amor è un pezzo bellissimo, che non conoscevo affatto. L’immagine che accompagna la musica fa parte dell’immaginario ed anche dei cliché del tango, ma la musica non no lo è, mi sembra qualcosa tipo latin pop o qualcosa del genere, ma non sono un esperto. Ad ogni modo è ballabile e ascoltandola mi sono in venute in mente alcune combinazioni di movimenti che potrebbero adattarsi a meraviglia! Ho estratto l’mp3 e la prossima settimana lo faccio a sentire ad una ragazza che balla con me. Ad entrambe piace fare esperimenti di “tango fusion” ovvero ballare con i movimenti canonici su musiche che hanno tutt’altra origine; pubblicità, colonne sonore di film, o appartengono ad altre tradizioni musicali, come ad esempio il fado. Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori. Se ne cavo qualcosa di buono, te lo faccio sapere, il merito sarà anche tuo!

aisljng 27-04-2009 17:09

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Originariamente inviata da Clark_Kent
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Originariamente inviata da aisljng
è per questo che non farei mai il rapporto verticale con chi non avessi già accettato per l' orizzontale . Mi sentirei ... non dico violentata eh!!! ...però qualcosa di simile, anche se molto meno grave

ma di me che dice ? che non capisco il tango ?
che non colgo o distorco qualcosa ?

Scusami prima di tutto se ho tardato a rispondere. Non volevo sembrare maleducato o dare l'impressione di ignorarti deliberatamente!
Poi si è messa di mezzo la domanda di claudioqq, che mi ha riportato alla mente un sacco di ricordi, ed ho scritto il post di getto, così a caldo. La tua domanda mi ha fatto invece un po’ riflettere ed dovuto raccogliere un po’ le idee per riuscire a dare un risposta, che sulle prime non era evidente neppure per me stesso.

Vediamo. In quasi tutte le situazioni, fare qualcosa assieme richiede di solito la conoscenza di norme comuni e soltanto un minimo di comunicazione reciproca. E’ il caso ad esempio di una partita di calcio: devo condividere lo stesso spazio (il campo), aver assimilato alcune regole e saper comunicare con mi chi mi sta attorno (“passa”, “dai”, “arbitro cornuto” ecc.).

Nel tango questo non succede, perché i ruoli sono fortemente asimmetrici. L’abilità dell’uomo è quella di guidare con sicurezza e decisione, quella della donna di seguire con fiducia ed abbandono, tanto che di solito balla ad occhi chiusi dall’inizio alla fine. A differenza di altri balli, dove è importante la condivisione di informazioni (il famigerato “passo base”) l’elemento essenziale è qui il binomio fiducia / responsabilità. Per ballare, almeno ad un certo livello di espressività e sentimento, è necessario una specie di accordo non scritto tacitamente accettato dai due:

- Io (donna) rinuncio temporaneamente ad uno degli aspetti base della mia libertà e della mia identità di persona adulta, e cioè la facoltà di muovermi autonomamente. Delego a te (uomo) il compito di guidarmi, di muovere il mio corpo in funzione di uno scopo, seguendo con la massima fedeltà possibile i movimento che mi comunicherai. [fiducia]

- Io (uomo) accetto il compito di guidarti, ed userò tutte le capacità di cui dispongo per donarti un’esperienza profonda ed intensa. [responsabilità]

Tante volte non occorre nemmeno parlare per invitare un persona che nemmeno si conosce. L’uomo porge la mano, la donna l’accetta, e si lascia circondare dal braccio di lui. E’ proprio una comunicazione senza parole, che non vuol dire banalmente

- “Ti va di ballare?”
- “Si”

ma nasconde un messaggio molto più sottile e profondo.

- “Ti fidi di me?”
- “Si, mi fido di te”

Ecco, credo che tu abbia ragione, anche se le tue parole all’inizio mi hanno un po’disorientato. L’uomo deve saper “ascoltare” la donna, non solo sapere i movimenti. Se lei non è a suo agio, se l’uomo “balla con sé stesso”, magari solo per sfoggiare la propria bravura, e ad esempio continua imperterrito come se avesse un oggetto inanimato fra le braccia, allora sì, la donna effettivamente percepisce questa situazione come una prevaricazione, il che ha molti tratti in comune con la violenza. Ma questo livello di intimità e di comunicazione è un privilegio, non un diritto. Lo si deve conquistare e bisogna dimostrare di meritarselo, proprio come accade nella vita reale per tanti altri sentimenti. Ne vale la pena, perché la combinazione di intimità, comunicazione e sentimento mette in gioco delle emozioni positive che è difficile descrivere a parole.

Per lo stesso motivo certe donne non riescono assolutamente a ballare, per quanti sforzi facciano. Sono persone in genere molto controllate, rigidissime, analitiche, razionali, abituate ad avere tutto sotto controllo e a non perdere mai il dominio di sé. Possono sì imparare un movimento, ma la poesia della danza rimarrà inattingibile.

comprendo, grazie ! :) ... mi riconosco nella rigidità di movimenti , in particolare in pubblico , e nella forte diffidenza verso espressioni come : ruoli asimmetrici, fiducia e abbandono, massima fedeltà, farsi circondare, sconosciuto ...
evabbè non sono ballerina di tango, come non sarò mai un'atleta o una mamma ... vuol dire che sono qualcos'altro :roll: :)

aisljng 27-04-2009 17:14

Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent

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Originariamente inviata da aisljng
in ogni caso ... un omaggio al tango per chi lo vive

http://www.youtube.com/watch?v=U8UZKiqOTuw

Mi piace! Historia di un amor è un pezzo bellissimo, che non conoscevo affatto. L’immagine che accompagna la musica fa parte dell’immaginario ed anche dei cliché del tango, ma la musica non no lo è, mi sembra qualcosa tipo latin pop o qualcosa del genere, ma non sono un esperto. Ad ogni modo è ballabile e ascoltandola mi sono in venute in mente alcune combinazioni di movimenti che potrebbero adattarsi a meraviglia! Ho estratto l’mp3 e la prossima settimana lo faccio a sentire ad una ragazza che balla con me. Ad entrambe piace fare esperimenti di “tango fusion” ovvero ballare con i movimenti canonici su musiche che hanno tutt’altra origine; pubblicità, colonne sonore di film, o appartengono ad altre tradizioni musicali, come ad esempio il fado. Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori. Se ne cavo qualcosa di buono, te lo faccio sapere, il merito sarà anche tuo!

sì, non è un tango ... viene definito bolero ... o forse anche beguinne , ma me ne intendo meno di te sicuramente !

resta comunque l' interpretazione della Gabriel e quella bella foto ( lui con le bretelle , wow :D )

ti auguro buona sperimentazione ! :)

Clark_Kent 29-04-2009 21:53

Quote:

Originariamente inviata da aisljng
comprendo, grazie ! :) ... mi riconosco nella rigidità di movimenti , in particolare in pubblico , e nella forte diffidenza verso espressioni come : ruoli asimmetrici, fiducia e abbandono, massima fedeltà, farsi circondare, sconosciuto ...
evabbè non sono ballerina di tango, come non sarò mai un'atleta o una mamma ... vuol dire che sono qualcos'altro :roll: :)

Beh, non mi sembra proprio una cosa drammatica. Vorrà dire semplicemente che sarai a modo tuo. Buon viaggio! :D

vikingo 07-12-2010 17:13

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
stasera voglio andare a abllare salsa e ablli latini nella palestra della mia amica,ma sono agitatissimo,volevo prnedermi un po di alccol per sciogliermi,poi mi lavo i denti ma mi era stato sconsigliato....
per il resto a quanto letto e consigliato perche si ha la possibilita di relazionarsi con delle donne,e socializzare piu facimente e perche ti e concesso di ballare non bene..

vikingo 07-12-2010 20:15

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
si ci provo nonostante sia molto angosciato,mai toccato una donna tenuta stretta,abbaracci veloci massimo...l'alccol mi dara' una mano....speriamo
piu che altro se posso conoscere qualke ragazza nuova,in palestra ci vado solo e da soli non socializza nessuno...
all'universita' non ho molti sblocchi...nel senso che siamo sempre gli stessi quelli della nostra citta che abbiamo fatto il gruppetto...
in piscina nel mio turno cerano solo 2 ragazze,una carina ma nuota 2 vasche piu in la di me....
a volte anche gli episodi non ti aiutano...e vero che devo salire sopra l macchina e guidare perche la patente non posso tenerla solo enl portafoglio...biosgna sbloccarsi in varie cose auto,ragazze,bisogna provarci...
piu che altro e la prima fase dell'imbarazzo con una donna ballare vuol dire averla a 10 cm che mi spaventa...

vikingo 07-12-2010 22:54

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
ho guardato le altre coppie gai formate ballare,da settembre e cominciato questo corso l'istrutore mi ha consigliato a gennaio col nuovo corso di principianti,questi giustamente sono avanti...

vikingo 07-12-2010 22:55

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
cerano certe gnocce paurose comunque

too_shy 07-12-2010 23:19

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 446502)
cerano certe gnocce paurose comunque

di che zona sei? mi stai facendo venir voglia di tango! :laugh:

vikingo 08-12-2010 00:07

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
profondo sud comunq prima di gennaio non ballo ormai col nuovo corso

Clark_Kent 08-12-2010 13:51

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Sì, giusto! Aggiungo solo un paio di ricordi riemersi dopo la lettura di questi ultimi post.

- Alcool. All’inizio ero così intimidito che avevo bisogno di qualche aiutino esterno. Avevo incontrato un altro principiante che se la faceva sotto dalla paura quanto me, ed avevamo l’abitudine di un giro di amari (Jaegermeister, me lo ricordo ancora) giusto per scioglierci un po’. Una sera lui, l’altra io. Finché dopo un paio di mesi tutti e due non ne abbiamo avuto più bisogno. Ancora adesso ci ridiamo sopra quando ci si vede :)

- Bellezza femminile. Ricordo la stessa identica impressione, la sensazione di essere capitato in una specie di universo parallelo, con una tale concentrazione di fascino e di femminilità da non sapere letteralmente da parte girarsi. In più, un’emozione contrastante: la sensazione che tutto sia facilmente a portata di mano, ma allo stesso tempo la paura del contatto e della vicinanza fisica. Per fortuna i maestri non sono in genere degli sprovveduti e di solito conoscono bene questi problemi, dunque sanno come fare per superare le titubanze dei loro allievi senza in modo simpatico e scherzoso, proponendo degli esercizi mirati. Almeno nel mio caso è stato così.

- Giustissimo cominciare da zero con un classe di principianti assoluti. Altrimenti solo frustrazioni!

- Mancanza del partner. Molto valida l’idea di presentarsi da solo! In tutti i corsi di ballo gli uomini soli sono una merce rara, poiché le donne si iscrivono sempre in maggioranza e gli organizzatori devono darsi da fare per accontentarle. Dipende del posto, dalle situazioni e dalla “popolarità” del ballo, ma in genere gli uomini single sono visti come una specie di benedizione dal cielo. Ancora più interessante, il fatto che tante volte non occorre nemmeno muovere un dito. Sono gli stessi maestri a mettercela letteralmente “fra le braccia” (non è un’immagine letteraria, proprio la realtà). Nel mio caso è stato diverso, come forse avrete letto sopra, ma restando nell’ambiente e dando una mano nell’organizzazione dei corsi ho visto con i miei stessi occhi delle scene assai piacevoli, come quando la maestra di ballo si avvicina ad un uomo iscritto da solo, accompagnando una ragazza nella stessa condizione e dicendo qualcosa del tipo: “Ciao X, ti presento Y, la tua partner”. Ci si prende così anche delle belle soddisfazioni, come minimo per la possibilità di fare un po’ i preziosi, sempre con garbo e con misura. Sapere di essere necessari e desiderati è una piacevole medicina per l’anima, specie quando si passato anni ed anni a sentirsi ignorati ed invisibili. Usata con educazione, questa situazione può dare vantaggi non trascurabili.
-
- Parlo della situazione specifica del tango argentino (un ballo che attira moltissimo le ragazze per la sua idea di femminilità, grazia, passione ed eleganza, ma in genere tiene a distanza l’uomo medio che se ne sente un po’ intimidito) ma proprio lo scorso mese sono andato in un posto dove gli uomini pagavano meno delle donne (!), proprio per compensare questa asimmetria fra i due sessi. Non accade sempre, ma in un paio di occasione mi è capitato che siano le donne stesse a farsi avanti (!!), perché altrimenti resterebbero tutta la serata a far tappezzeria. Certo, non si può aspettare che si muovano loro, ma è un balsamo per l’autostima impagabile.:D

Yesman 08-12-2010 14:27

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent (Messaggio 446839)
ma proprio lo scorso mese sono andato in un posto dove gli uomini pagavano meno delle donne (!), proprio per compensare questa asimmetria fra i due sessi. Non accade sempre, ma in un paio di occasione mi è capitato che siano le donne stesse a farsi avanti (!!), perché altrimenti resterebbero tutta la serata a far tappezzeria. Certo, non si può aspettare che si muovano loro, ma è un balsamo per l’autostima impagabile.:D

Wow! Questa non l'avevo mai sentita! :D Che bello! E sempre per gli uomini bevuta gratis? :D
Più volte ho pensato di frequentare uno di questi corsi ma il ballo mi mette in soggezione. Eppure quando sono da solo a casa, soprattutto la mattina quando pulisco, metto un cd e comincio a saltellare da tutte le parti.
Complimentoni. Bravo Clark kent! :thumbup:

Clark_Kent 08-12-2010 15:55

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Yesman (Messaggio 446877)
Wow! Questa non l'avevo mai sentita! :D Che bello! E sempre per gli uomini bevuta gratis? :D
Più volte ho pensato di frequentare uno di questi corsi ma il ballo mi mette in soggezione. Eppure quando sono da solo a casa, soprattutto la mattina quando pulisco, metto un cd e comincio a saltellare da tutte le parti.
Complimentoni. Bravo Clark kent! :thumbup:

Grazie! Ma non esageriamo… Mi è capitato una volta sola in anni e anni, quindi si tratta di un caso eccezionale, benché assolutamente vero. Vero è che nella maggior parte dei casi la prima lezione è gratuita, quindi si può andare solo per curiosare. Da bere, purtroppo, non me lo ha ma offerto nessuno.

Anche il rapporto uomini/donne ha delle eccezioni: proprio qualche minuto fa parlavo con un amico cui era capitato nella situazione opposta. Meglio non scoraggiarsi: se un posto non soddisfa, se ne cerca un altro. L’importante è avere in mano un metodo per colmare la propria “ignoranza sociale” in modo piuttosto indolore.

Tutto dipende anche dal tipo di gente che quel particolare posto attira: le scuole collegate con l’università o che si fanno promozione in quell’ambiente, sono in genere frequentate da giovani; altri posti raggruppano persone un po’ più in la con gli anni. Anche qui il pragmatismo è sempre la scelta migliore: si va, si prova, ci si sposta, si curiosa, si cambia giro, si va a vedere altrove.

Conoscendo il mio personale passato, una cosa che mi ha intenerito fino quasi alla commozione sono invece gli inviti “per procura”, una cosa che mi è capitata diverse volte da quando ho imparato a ballare con un po’disinvoltura. Si avvicina una ragazza che mi dice: “Ciao! La mia amica ti ha visto ballare e vorrebbe fare un giro con te, ma è troppo timida per chiedertelo. Andresti ad invitarla?” E’ successo in tre occasioni, e in entrambe i casi c’è stata una grande tenerezza condivisa perché nell’atteggiamento di quella ragazza leggevo facilmente le insicurezze, le inibizioni e le paure che una volta mi dominavano. Davvero bello e profondo vedere come le parti si siano invertite.

Yesman 08-12-2010 16:27

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent (Messaggio 446920)
Conoscendo il mio personale passato, una cosa che mi ha intenerito fino quasi alla commozione sono invece gli inviti “per procura”, una cosa che mi è capitata diverse volte da quando ho imparato a ballare con un po’disinvoltura. Si avvicina una ragazza che mi dice: “Ciao! La mia amica ti ha visto ballare e vorrebbe fare un giro con te, ma è troppo timida per chiedertelo. Andresti ad invitarla?” E’ successo in tre occasioni, e in entrambe i casi c’è stata una grande tenerezza condivisa perché nell’atteggiamento di quella ragazza leggevo facilmente le insicurezze, le inibizioni e le paure che una volta mi dominavano. Davvero bello e profondo vedere come le parti si siano invertite.

Bello davvero. Mi sono intenerito anch'io a leggere questa parte.
Ti rinnovo comunque i miei complimenti. :thumbup:

Robedain 08-12-2010 19:56

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course:yes:), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...

Yesman 09-12-2010 10:21

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Robedain (Messaggio 447105)
Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course:yes:), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...

Il mio problema è che sono un tronco...:sad: Alto e robusto. Non aiuta molto nel ballo.
Conoscere persone, soprattutto ragazze. E' un ottimo motivo per andarci. :yes:
Ma ancora non ci riesco...:sad:

Winston_Smith 09-12-2010 12:03

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent (Messaggio 446839)
- Mancanza del partner. Molto valida l’idea di presentarsi da solo! In tutti i corsi di ballo gli uomini soli sono una merce rara, poiché le donne si iscrivono sempre in maggioranza e gli organizzatori devono darsi da fare per accontentarle. Dipende del posto, dalle situazioni e dalla “popolarità” del ballo, ma in genere gli uomini single sono visti come una specie di benedizione dal cielo. Ancora più interessante, il fatto che tante volte non occorre nemmeno muovere un dito. Sono gli stessi maestri a mettercela letteralmente “fra le braccia” (non è un’immagine letteraria, proprio la realtà). Nel mio caso è stato diverso, come forse avrete letto sopra, ma restando nell’ambiente e dando una mano nell’organizzazione dei corsi ho visto con i miei stessi occhi delle scene assai piacevoli, come quando la maestra di ballo si avvicina ad un uomo iscritto da solo, accompagnando una ragazza nella stessa condizione e dicendo qualcosa del tipo: “Ciao X, ti presento Y, la tua partner”. Ci si prende così anche delle belle soddisfazioni, come minimo per la possibilità di fare un po’ i preziosi, sempre con garbo e con misura. Sapere di essere necessari e desiderati è una piacevole medicina per l’anima, specie quando si passato anni ed anni a sentirsi ignorati ed invisibili. Usata con educazione, questa situazione può dare vantaggi non trascurabili.

Sì, ma partner è inteso come partner per il ballo, mica significa che a quella ragazza piaci. Per la mia autostima non servirebbe granché (anzi si potrebbero creare pericolose illusioni), e poi sono pressoché sicuro che lei imparerebbe a ballare prima di me (non ci vuole niente, sono un pezzo di legno :D) e magari si stuferebbe pure e chiederebbe di passare a un ballerino più decente.
Parlo sulla base di esperienze precedenti, non in corsi di ballo ovviamente, ma riguardanti comunque attvità fisiche (sportive) in cui, una volta che veniva evidenziato quanto ero schiappa :D, il risultato era il rimanere a fare allenamenti con quelli più piccoli o comunque con i nuovi del corso e a fare panchina pressoché perenne mentre altri giocavano. Insomma, penso che certe attività particolari debba farle chi ha una predisposizione naturale.

Winston_Smith 09-12-2010 12:50

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent (Messaggio 446839)
Parlo della situazione specifica del tango argentino (un ballo che attira moltissimo le ragazze per la sua idea di femminilità, grazia, passione ed eleganza, ma in genere tiene a distanza l’uomo medio che se ne sente un po’ intimidito)

Esatto, nel mio caso io non ho nulla di tutto questo, specialmente nei movimenti.

Clark_Kent 09-12-2010 13:35

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Robedain (Messaggio 447105)
Anche a me non dispiacerebbe imparare a ballare (anche per conoscere ragazze, of course:yes:), però non il tango (che peraltro dicono sia uno dei balli più difficili), starei più sul latinoamericano oppure sullo swing-jazz...

E’ vero. Lo si considera il più arduo dei balli di coppia, con una difficoltà che nelle espressioni più raffinate diventa quasi paragonabile a quella della danza accademica. Quelli che hai citato tu ti daranno invece soddisfazioni in tempi veloci.

D’altro canto io ho sfruttato sempre proprio l’immagine di attività esclusiva e complessa: sia per me stesso (“Wow, sto imparando a padroneggiare una cosa ritenuta difficilissima! Sono davvero uno tosto!) sia verso gli altri. Se infatti dici “il sabato sera vado a ballare in discoteca” la gente manco si accorge di quel che dici, tanto è un’attività comune, se invece lasci cadere qualcosa come “ah, nulla, prove di tango argentino” la cosa suscita interesse e curiosità e a volte ammirazione, che è facile utilizzare a proprio vantaggio. Ma è stata una mia scelta personale. Nulla di più.

Clark_Kent 09-12-2010 13:36

Re: Tango argentino e nuova vita sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Yesman (Messaggio 447479)
Il mio problema è che sono un tronco...:sad: Alto e robusto. Non aiuta molto nel ballo.

Dunque, hai più o meno la mia stessa costituzione attuale.


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