Originariamente inviata da FobicJoe
Incollo questa notizia che ormai è quasi vecchia, se qualcuno non lo sapesse, il giovane killer che ha sterminato una classe, era vittima del bullismo!
Voi cosa ne pensate?
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L'autore della strage di ieri a Winnenden, una cittadina vicino a Stoccarda aveva probabilmente annunciato il suo gesto su una 'chat' online durante la notte tra martedi' e mercoledi' (alle 02:45), poche ore prima di compiere il massacro. Lo ha detto il ministro dell'Interno del Baden-Wuerttemberg, Heribert Rech, durante
una conferenza stampa. All'indomani del massacro si ricostruisce il profilo del pluriomicida: era uno studente frustrato, vittima per anni del bullismo dei compagni di classe e considerato un fallito dai professori. E' questo il ritratto che emerge dal racconto di quanti lo hanno conosciuto. La 'Bild' riporta numerose testimonianze che offrono un quadro di isolamento e desolazione morale del ragazzo, che lo ha condotto a rifugiarsi nel mondo dei videogiochi violenti come "Counter-Strike".
Una ragazzina di 12 anni, Fabienne B., 12 anni, ha riferito che tre settimane fa il ragazzo si era lamentato con lei del bullismo di cui era vittima e le aveva
mostrato una lettera indirizzata ai genitori. "Scriveva di essere sofferente e di non poterne piu'", ha riferito Fabienne, soprattutto a causa dei dileggi da parte degli altri compagni e dello sprezzante atteggiamento dei professori nei suoi riguardi.
Un vicino di casa ha raccontato che quando incontrava Tim al parco si lamantava sempre di una professoressa. Lo dileggiava di continuo e gli diceva che se andava avanti cosi' sarebbe finito a fare lo spazzino: "Tim la odiava letteralmente, come faceva con le donne in generale".
Un amico diciannovenne di Tim riferisce che i genitori del ragazzo avevano chiesto ai suoi di farlo giocare con lui, perche' non aveva amici. "Tim possedeva almeno 30 pistole 'softair' sulla parete della sua camera e quando eravamo fuori sparava a non
finire contro di noi con quell'arma", ha raccontato, "faceva davvero male, per questo alla fine nessuno aveva piu' voglia di giocare con lui".
Un'insegnante che gli dava ripetizioni spiega che "Tim era davvero un tipo strano, completamente introverso, pero' amava il suo gatto".
Una compagna di classe della scuola privata per il commercio e la formazione di esperti di computer, frequentata anche dal giovane killer, rivela che Tim "aveva davvero pessimi voti, tutte insufficienze gravi. I ragazzi quando lo chiamavano gli dicevano: 'loser' (perdente)". Anche nella vita sentimentale le cose non andavano meglio, poiche' recentemente la sua fidanzatrina lo aveva lasciato.
Sentendosi isolato, Tim si era rifugiato da tempo nel mondo virtuale dei giochi
violenti, come racconta a 'Bild' un suo amico: "Amava questi giochi, in particolare 'Counter-Strike' e sul computer guardava anche i film dell'orrore. Non mi meraviglierebbe se prima della strage sia rimasto tutta la notte davanti al computer e la mattina abbia appreso del massacro in una cittadina americana".
Il portavoce della polizia, Klaus Hinderer, ha confermato che sul computer di Tim e' stato "trovato il gioco Counter-Strike". Secondo il criminologo Hans-Dieter Schwind,
"il fatto che il ragazzo abbia continuato a sparare intorno a se' durante la fuga manifesta un comportamento analogo a quello che si vede in giochi violenti al computer come 'Counter-Strike' o 'Crysis'". Lo studioso ha anche lamentato il
fatto che i tedeschi ignorano la circolazione in Germania di 10milioni di armi da fuoco legali e di altri 20milioni di armi illegali.
Il capo della polizia di Waiblingen, Ralf Michelfelder, ha riferito che nella scuola il giovane killer ha sparato 60 proiettili.
Nove degli studenti feriti sono ricoverati in ospedale, ma sono ormai fuori pericolo, mentre altri sette studenti presentano ferite gravi, in particolare all'addome. Il funzionario ha anche fatto capire che la procura potrebbe aprire un procedimento contro il padre del ragazzo, Joerg, per aver lasciato incustodita in camera da letto la pistola Beretta con cui e' stato compiuto il massacro, mentre le altre 15 armi regolarmente denunciate erano custodite in una cassaforte.
"Tutto lascia ritenere - ha concluso Michelfelder - che riguardo alla custodia dell'arma della strage il padre abbia agito in modo negligente".
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Fonte: levissima, ehm, volevo dire... http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=110246
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