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A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
Siete d'accordo con questa frase? Io sinceramente no. Ci sono situazioni a cui non c'è oggettivamente via di uscita. L'unico ''rimedio'' è la rassegnazione.
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Forse i rimedî ci sono sempre, ma in alcuni casi sono talmente difficili da essere praticamente inattingibili. |
Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
Le vie d'uscita ci sono sempre, il grosso problema è essere in grado/avere la fortuna di trovarle ossia essere la classica persona giusta al momento giusto nel posto giusto.
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
Veroh
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mi ricorda l'aforisma gemello: se c'è rimedio perché preoccuparsi? Se non c'è rimedio perché preoccuparsi? Le solite frasette de c...o che vengono dispensate solo quando non si è coinvolti.
Tutti questi aforismi sono esercizi di "logica" senza attinenza con la vita reale. Certo esiste il rimedio per sottrarmi a mia madre, vendo tutto e me ne vado in Scozia. Poi come vivo il resto della mia vita con sensi di colpa magari dopo che mi è arrivato il suo ultimo messaggio "muoio addolorata perché non ho potuto vederti un'ultima volta"? Tutto è possibile, salvo che in pochi casi abbiamo possibilità o capacità di pagarne il prezzo. Persino un disperato può trovare un posto sotto un ponte. Quanto sia bello vivere così è tutt'altro paio di maniche. |
Per quanto mi riguarda è proprio la morte il rimedio.
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
si, a tutto c'è rimedio tranne che alla morte.
Il problema è la difficoltà a capire quale sia il rimedio giusto e quanto possa essere difficile avere le capacità mentali di attuarlo. Ma credo molto al concetto del cambiare quello che può essere cambiato e di accettare quello che non può essere cambiato ( non posso cambiare gli altri o gli avvenimenti esterni, posso cambiare il mio modo di affrontare ogni influenza esterna ). E' qualcosa che mi rasserena molto, da un lato mi responsabilizza, in quanto sono io l'unica artefice del mio benessere interiore, e dall'altro mi deresponsabilizza dal ritenermi attaccata a persone tossiche o a convenzioni sociali. |
Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Risposta molto interessante. Purtroppo il difficile è accettare quello che non può essere cambiato. Facciamo un esempio. Io non posso avere una compagna perché non piaccio, sono brutto e ho gravi limitazioni fisiche. Il mio sogno sarebbe quello di avere una famiglia. Fisicamente ci sono cose che non posso cambiare in alcun modo e che mi limitano fortemente. Il rimedio sarebbe quello di trovare un’alternativa di vita. Stare bene nella solitudine, accettare di invecchiare senza una donna a fianco e vivendo sempre in un corpo che disprezzo con tutto me stesso. Infatti la psicoterapia sta puntando a farmi accettare l’idea che posso vivere bene avendo solo amici. Ma io ho questo bisogno forte di avere una fidanzata. Purtroppo non riesco a smettere di pensarci, penso costantemente alle donne. Mi chiedo se si possa davvero convivere serenamente col fatto che tutti i sogni (che poi sono semplicemente la voglia di avere una famiglia serena) che avevi sono distrutti. |
Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
Io a determinate carenze nella mia vita, che intorno ai vent'anni mi facevano soffrire tantissimo tutto il giorno ogni giorno, sono arrivato a rassegnarmi di recente raggiungendo al riguardo una specie di serenità per quanto molto relativa, ma solo perché ormai ho raggiunta una certa età. Non so se sia accaduto per un semplice naturale riequilibro chimico dovuto all'avanzare degli anni, o perché effettivamente sono venuto mentalmente a patti con le circostanze avverse o ancora perché adesso a esigere attenzione sono soprattutto i problemi più concreti e immediati (mantenersi in salute, mantenere il lavoro anche in vista del futuro, assicurarsi un tetto sulla testa).
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Se pensassi di avere io questo problema, ad esempio, ragionerei su cosa può esserci di migliorabile in me. Non posso cambiare l'opinione degli altri al riguardo, ma posso innanzitutto cambiare l'opinione che ho io di me. Molto spesso una persona che si piace o si accetta, tende a diventare più "bella" agli occhi altrui, rispetto ad una che pensa di essere una merda su due piedi. E' inutile andare a ripescare i soliti esempi di persone oggettivamente poco carine, anche con gravi difetti fisici ( e no, non sono ricche e potenti ) che riescono a trovare qualcuno che le apprezzi. Quindi non è qualcosa di non risolvibile a prescindere. Poi non è detto che capiti, ed in questo fa bene la tua psicologa a cercare di riordinare i tuoi bisogni portandoti ad accettare che tu possa star bene anche con una buona socialità, con passioni, con altre cose che ti prendano che non siano le donne. Ma ecco, in primis migliorare l'accettazione della propria persona aiuta davvero tanto, in primis con se stessi, ma anche con il modo in cui ci vedono gli altri. |
Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
tranne la morte e le malattie mortali ..... per quello quando sento uno con dei problemi che dice ehhhhh che ci faccio col bel tramonto , nn mi basta , poi penso ai malati terminali che ogni tramonto puo essere l ultimo , e ogni cazzata perde di significato
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
Parzialmente d'accordo, rimedi ci sono per ogni cosa, ma per alcune sono rimedi di quali bisogna accontentarsi forte..
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
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Re: A tutto c'è rimedio tranne che alla morte
A volte alcune condizioni mentali o fisiche ti costringono a una vita di emme, la morte sarà più drastica ma pure vivere male non è il massimo.
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