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Ciao...
Ciao a tutti,sono uno studente universitario della provincia di Torino,ho 25 anni(vabbè,li faccio il 5 maggio) e soprattutto sono un vero asociale,un caso di difficilissima guarigione,ormai...credo che la poesia "Lentamente muore" sia quella che meglio rappresenta il mio modo di essere,nel senso che il mio modo di "vivere" è perfettamente raffigurato dagli atteggiamenti che il poeta indica come conducenti a morire lentamente...in parte sono ormai diventato schiavo della mia abitudine e della mia routine,nel senso che una parte di me ci "vive" benissimo in questa situazione che non mi espone a rischi di nessun tipo,e questa ha il sopravvento e quasi sempre tacita l'altra...ogni tanto però quest'altra parte,quella che ha voglia di vivere nel vero senso della parola,prova a ribellarsi,e si fa sentire anche molto forte,come in questo periodo in cui per la seconda volta nella mia vita(la prima era stata a 13-14 anni) mi trovo a provare certi sentimenti per un'altra persona...ma alla fine la mia natura prevarrà,lo so benissimo.
Ho scoperto per caso questo forum,mi piace leggerlo e scoprire nelle parole degli altri parti di mie esperienze e dunque avvertire con vari degli utenti che scrivono qui empatie che nel mondo reale non riesco ad avere...leggervi mi aiuta a sentirmi meno solo,in un certo senso.Perchè,come già detto,una parte di me che odia la solitudine che MI sono costruito,pur se spesso annichilita dall'altra,esiste ancora. |
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Giusto postarla tutta,a questo punto...
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. |
Benvenuto e spero che il forum potrà aiutarti :wink:
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Benvenuto
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Benvenuto in questo girone infernale,ove son pianti e stridor di denti.... 8)
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