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Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
Non so come spiegarla, ma è una consapevolezza che ho raggiunto oggi.
Io non so capire se sono fobico o no, perchè ho caricato la mia vita di scuse con me stesso e tecniche di evitamento che non so veramente distinguere se un comportamento è naturale o no... Mi sono reso conto di questa cosa quando mi sono posto se andare o meno il problema se andare da uno psicologo, e mi sono accorto che non sarei stato proprio capace di esporre in modo coerente i miei problemi interiori. Allora ho deciso di fare una selezione, e cercare di focalizzare qual'è il mio scopo nel vivere quotidiano..il mio scopo VERO, non la costruzione mentale o le scuse o i rifugi che uso per rimandare. E da lì porre un confronto...pensando di doverlo spiegare ad una persona...tra il mio scopo e quello che compio realmente quali osno le reazioni che registro e le cose che mi bloccano. Sembrerà una cavolta, ma è una cosa che per me è una mezza rivoluzione...una grande semplificazione della vita. Ho un grande casino in testa...non basta la meditazione per eliminarla purtroppo, devo trovare una tecnica razionale per pormi le questioni in modo semplice....mi sembra un buon primo passo... Non so se mi sono spiegato, è una cosa molto personale, ma volevo esporla e condividerla con voi, chissà che non sia d'aiuto per qualcuno... :roll: |
Buona fortuna, John ;) io non riuscirei mai ad analizzare in modo oggettivo il mio caos interiore... ci ho provato qualche volta, ma probabilmente ho complicato di più la faccenda.
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Son riuscita a capire poco di cio che hai scritto, ma chi è uscito dalla fobia(in questo caso dall'ago..perchè conosco solo persone che son uscite da ciò) mi ha detto miliardi di volte che bisogna arrivare ad oggettivizzare se stessi e i propri disturbi...Ma io ancora non ho capito come....l'unica parte che son riuscita a metter in pratica è quella di non identificarsi col proprio disturbo..., cioè se ti assale l'ansia(nel mio caso l'attacco di panico) bisogna lasciarlo scorrere senza cercare di combatterlo..e penso che ciò valga anche per i pensieri negativi, le paranoie..ecc.
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Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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OSHO / ZEN RULEZ :D |
Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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In questo periodo sono riuscito, finalmente, a focalizzarmi su ciò che mi blocca realmente.
E si, diciamo che sono un pò fobico...ansie e tensioni sono il mio pane quotidiano, però ero riuscito, in un modo che non sto a spiegarvi, uno stile di vita dove non me ne accorgevo nemmeno....che si basava fondamentalmente sul rimando e su delle costruzioni mentali. C'è da dire, però, come ho postato in questo topic, http://www.fobiasociale.com/index.php Eliminando tutti i "falsi" comportamenti sotto scopro un deserto, e molte situazioni non diventano affrontabili...è come se fossi regredito, anche se sarebbe più corretto dire che non sono mai avanzato. |
Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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In sintesi vivevo aggrappato a schemi mentali che non esistevano e pensavo di stare bene e rispetto ad allora mi sento regredito. Ma non è vero, non vivevo neppure allora. |
Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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magari con un esempio |
Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
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parlando di questioni ancora abbastanza reali (quindi non tirando in ballo semi psicosi o cose del genere ke effettivamente è come lottare contro la propria testa, ma non consiglio a nessuno di finirci), le angoscie e le paranoie ke possono poi scaturire in un attacco di panico hanno un fondamento (logico e chiaro o meno, comprensibile o no ma ce l'hanno). per dire: uno si allontana in mare. sta nuotando e non riesce a tornare indietro. arrivato a largo ormai e con le onde ke lo portano via e stremato si accorge ke non tornerà mai + a riva, non c'è proprio possibilità e si trova in mezzo all'acqua alta. il panico arriva ed è razionale, a un certo punto il cervello sconnette e la persona, per esempio, sperimenta l'attacco di panico. quell'attacco di panico li, quando il cervello stacca per diversi motivi, allora va lasciato scorrere semplicemente appunto xke è panico. nel caso di pensieri sottostanti c'è un motivo ma i pensieri o sono molto lontani o sono stati rimossi o hai fatto 1000 tentativi e sei totalmente da sbattere via, non riesci a dare loro un ordine. ma gli psicoterapeuti ke curano queste cose analizzando proprio il flusso e dando un ordine riescono, proprio oggettivando, cioè analizzando come quando si aiuta un amico che si capisce il xke pur non mettendosi nei panni emotivi (quindi a logicizzare i flussi degli eventi, le cause e gli effetti), a capire i xke meccanici di una testa in tilt (fondamentalmente è in tilt). è la psicodinamica, ke è scienza esatta praticamente, a dare risposte di questo tipo. se pensiamo ke ci hanno messo 70 anni a creare una branca della psicoterapia ke potesse spiegare meglio i conflitti e i disturbi, ecco spiegato xke uno ke finisce veramente nella merda deve essere aiutato da qualcuno. non sapessi cosa sto dicendo non lo direi, ma ci sono passato. ovvio non è il caso di tutti qui dentro, anzi ripeto, auguro ke non sia il caso di nessuno veramente, è decisamente un'esperienza (brutta), magari anzi sicuramente in futuro utile. Tutta sta pappardella per dire? ke i pensieri negativi hanno sempre un motivo! (in ambito conflittuale almeno) comunque consiglio psicoterapeuti dialettici (diciamo quelli ke spiegano i xke delle emozioni e ke non si basano sulla teoria degli impulsi stile analisi pura) e psicodinamici (stessa caratteristica nello stesso, intendevo) |
Re: Nuova tecnica: vedere le fobie in modo oggettivo
che ripescaggio, ma poi gionni ce l'hai fatta a capirci qualcosa? :)
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