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Istinto di autoconservazione
So di scrivere un topic che Redman non approvera' di certo,ma secondo voi,come fanno i suicidi a vincere l'istinto di auto-conservazione o l'eventuale paura del dolore?Che davvero siano degli esseri superiori? :roll:
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Re: Istinto di autoconservazione
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Se escludiamo quelli pianificati in anticipo e progettati a freddo, ti posso dire che nel suicidio impulsivo ti trovi in condizioni di dolore fisico e/o psichico talmente schiaccianti che arrivi a "preferire" la morte, cioè l'annullamento, pur di non provare più dolore. Ma non si tratta di un risultato a cui arrivi con un ragionamento, ma semplicemente di una fuga da qualcosa che è diventato insopportabile. Immagina di essere in una stanza chiusa con il soffitto che si abbassa *molto* lentamente. Quando ti sta per cominciare a schiacciare, si apre una breccia in una parete. Tu non hai la minima idea di quel che c'è oltre la breccia: magari è qualcosa di *molto* peggio del soffitto che si abbassa lentamente. Però, per la forza della disperazione, ti butti lo stesso. Il suicidio impulsivo è mosso da questo: disperazione irriflessa causata da un dolore eccessivo. Il suicidio pianificato è tutto un altro discorso. Almeno, questo secondo me. |
Il tuo discorso e' molto interessante e meritevole di approfondimenti.Appena mi passa l'effetto del campari and gin ti chiedo qualcosa che non ho capito nel tuo topic. :roll:
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Comunque quello che ho scritto è basato su esperienze personali dirette e/o ottenute da conoscenti che ne hanno vissute di analoghe. |
Si si....x carita'....ho gia' avuto abbastanza problemi con la moderazione....cosa intendi x disperazione irriflessa?Scusami sai....ho appena l'asilo nido.... :lol:
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Hai presente quelli che si trovavano in cima alle due torri, l'11 settembre? Erano a centinaia di metri dal suolo, e le torri bruciavano. E loro si buttavano giù. Sapevano che sarebbero morti cadendo, ma l'incendio gli faceva così paura, che si buttavano senza pensarci. Ecco, questa è disperazione irriflessa. |
il suicidio e' l'estremo tentativo di sfuggire al dolore anche se molti suicidi avvengono per futili motivi specie tra gli adolescenti(bocciatura a scuola)....il suicida non e' ne un vigliacco come vuole la retorica buonista ne un eroe...e' semplicemente un disperato a cui va la mia solidarieta'
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Beh....da uno che cita Baudelaire non posso certo che accodarmi....cmq.ho capito il concetto,grazie e scusami x la mia rozzaggine. :D
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Io ho fatto esattamente come descrive y!il terrore e la sofferenza psichica causati da una crisi terribile che mi era salita per l'ennesima volta, mi ha oscurato le vie di uscita e qualunque voglia di ragionare.e impossibile ragionare in modo razionale quando la mente e malata.dire"razionalizza la paura""o "pensa a cosa stai buttando via "non hanno senso in quel determinato momento.hai urgenza di ucciderti , come nell'ottimo esempio di Y.per non patire qualcosa che ti pare al momento peggiore.difatti io non ho pianificato nè ragionato, ho tirato sù un coltello e qualche lametta e ho iniziato a tagliarmi sui polsi , quasi avessi una fretta boia di crepare.poi ci sono suicidi piu riflessivi , e significativi,persone , di solito ormai adulte che pensano ormai di non poter più trarre nulla di buono dalla vita.e cosi si ammazzano.ma a mio avviso non sono nè depressi , nè hanno paura di qualcosa.son persone che hanno superato certi livelli.magari non hanno famiglia , parenti, o altre cose che li ostacolino.
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Ehm....non e' x polemizzare,ma il simulato tagliuzzamento delle vene e' quanto di piu' puerile e da fiera delle banalita' che si possa ipotizzare in campo di tentativi di suicidio. 8)
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Questa è una famosissima immagine di Thích Quảng Ðức, monaco buddista vietnamita che si diede fuoco nel 1963 per protestare contro la politica del suo paese: http://upload.wikimedia.org/wikipedi...urningmonk.jpg Il monaco è seduto, e i testimoni dichiarano che mentre il suo corpo bruciava non aveva mai mosso un muscolo né gridato. Si tratta di una prova sovrumana, che pochissimi, credo, riuscirebbero a replicare. Il risultato di anni e anni di severa disciplina fisica e spirituale (il monaco aveva sessantasei anni quando fece il suo gesto). Tra l'altro, dal punto di vista buddista, non si trattò di un suicidio, ma di un atto di auto-sacrificio a favore degli altri. |
Gia'....una volta pure il mio psicologo mi disse che io avrei dovuto commettere suicidio per una nobile causa e non per uno sciocco motivo personale.
Socrate docet. |
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Quando sei disperato l'istinto di autoconservazione va a farsi benedire!! :o :o
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LA MAGGIORANZA DEI SUICIDI AVVIENE PER DISPERAZIONE....SONO POCHI I SAGGI CHE SI SUICIDANO PER UN IDEALE MI VIENE IN MENTE SENECA MA ERANO ALTRI TEMPI
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fabbrutto quel monaco, mi sarebbe piaciuto combatterci, peccato che RIP
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Re: Istinto di autoconservazione
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