Luoghi comuni nella vita reale
 

Ispirato a "luoghi comuni nei film". Scrivete qui i luoghi comuni e i leitmotiv di cui vi accorgete nella vita reale. Non solo i personaggi dei film, ma anche noi a volte ci esprimiamo in maniera stereotipata e prevedibile.

Re: Luoghi comuni nella vita reale
 

"Queste cose straniere sono una moda, ma vuoi mettere un bel piatto di pasta alla carbonara?"

"levati proprio" di solito con riferimenti ironici alla cultura pop
(esempio: ha attaccato un discorso sul clima che greta thunberg levati proprio. etc)

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Quando tra sconosciuti non si sa cosa dire, si parla del meteo.

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Vero :applauso:

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"è una droga" per riferirsi a cibo molto buono

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"Eh ai miei tempi..."

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"Con questo tempo non si sa più cosa mettersi! Per forza ci ammaliamo"

(Lo uso e ne uso altri che avete scritto)

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Alla domanda: "Come va?", si risponde sempre "Bene!" :sisi:

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Io alterno con "tutto a posto e niente in ordine"

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Quando ho lavorato al seggio come scrutatore, un vecchietto su tre che veniva a votare prima di uscire commentava: "E anche questa volta abbiamo fatto il nostro dovere!".

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"il gatto è più indipendente ma il cane ti dà più soddisfazione"

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su reddit o spazi internet perlopiù americani "MIND=BLOWN"

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"Il problema non è tanto il caldo, ma è l'umidità quella che ti uccide".

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"abbiamo voluto il progresso? E questi sono i risultati"

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"L'importante non è la nozione ma sapere dove andarla a cercare".

Questa frase è il riassunto di un passo in cui Umberto Eco dice praticamente questo. Giusto l'altro giorno è stata citata da un grande umanista che è anche un nome noto perché si occupa delle pagine culturali e musicali di alcuni giornali. Lo seguo su FB e ho avuto modo di apprezzare l'enorme quantità di nozioni che ha. Quando ho letto questa pu....ta di frase ho blandamente fatto notare che se non sapesse la quantità infinita di cose che sa, non potrebbe nemmeno scrivere i suoi interventi su FB che vanno da Cervantes a Shakespeare sempre citando i passaggi, senza contare che insegnava greco all'università, e notoriamente le lingue sono solo questione di memoria. Per me è un genio, anche una brava persona.

Ovviamente mi è arrivata puntuale la ramanzina sul bieco nozionismo; ho provato a dire che quello che a uno sembra nozionismo per un altro è cultura e che dal livello in cui sta non mi pare abbia una prospettiva giusta per valutare questo problema. Un po' di tira e molla poi mi sono arreso. Qui non era in questione esaminare realmente il problema del nozionismo ma, credo, e inconsciamente, di ostentare la sua enorme erudizione nascondendola dietro la infelicissima ed errata affermazione di Umberto Eco.

Mi ricorda molto il tizio coreano multimiliardario che augurava la sofferenza o il "siate folli" di Steve Blowjobs. A quei livelli è facile parlare, si mettessero nei panni di chi studia mesi e non ricorda quello che gli serve per passare un esame universitario.

Re: Luoghi comuni nella vita reale
 

i timidi sono sensibili/buoni
gli asperger sono tutti dei geni incompresi o bravi in matematica
le persone socievoli e che sorridono spesso non possono essere assassine (infatti quando al tg intervistano i vicini di casa di qualche omicida ci sta l'immortale ''salutava sempreeeeee'' sorpreso oppure ''era sempre tanto sorridente e solare'' incredulo)
le donne sono più empatiche
le madri non farebbero mai di proposito del male ai ragazzini
se una donna è promiscua ''non rispetta sé stessa'', se un uomo si scopa l'universo e oltre è un figo chad sicuro di sé
i ragazzini erano più rispettosi nelle generazioni precedenti
negli anni 60/70/80 ''ai miei tempi'' ci stava meno violenza e ci stava più ''senso della comunità''
il fatto di laurearsi o di ''avere cultura'' viene visto come sinonimo di un livello di intelligenza più alto

Re: Luoghi comuni nella vita reale
 

Re: Luoghi comuni nella vita reale
 

''volere è potere''
''la depressione si può superare con la forza di volontà''
''non fa male perchè ''non è una cosa chimica!!!!'''
''abbiamo pur sempre il libero arbitrio...'''

Re: Luoghi comuni nella vita reale
 

Questo è vero. :ridacchiare:

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