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Cambiare aria o sopportare mele marce
Quando ci si trova in un microambiente sociale che mette molto in ansia, non so quanti di voi hanno fatto il semplice ragionamento "non mi trovo a mio agio, semplicemente cambio aria".
Però bene o male trovi persone -poche- che ,anche abbastanza affini di carattere, che riescono a mantenere amicizie anche con persone...che non vorresti tenere vicino neanche 10 secondi (oltre a tutte le altre).E' da loro che bisogna prendere esempio?O estraniarsi subito fino a quando non ci si troverà bene con altri?Boh |
Uno dei miei crucci principali, in fatto di socialità, è che non c'è praticamente mai un grupp(ett)o di persone formato interamente da persone che mi siano congeniali, o al limite anche solo neutre.
C'è sempre il tizio che -se ascoltassi solo gli impulsi primitivi- prenderei a schiaffi non appena apre bocca!* Però -e questo è un risvolto positivo- ho notato che, sebbene io sia molto critico all'inizio, sono anche molto elastico, ed elastico nella direzione positiva, cioè: col tempo e la frequentazione in genere riesco a trovare simpatiche o accettabili persino quelle persone che di primo acchìto avevo valutato come "odiose". Sarà la necessità di sopravvivere alla solitudine che mi ha insegnato questo? :roll: * mi correggo: ai raduni coi timidoni non c'è stato finora proprio nessuno che mi abbia suscitato antipatia! :) |
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