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Originariamente inviata da neverland
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Originariamente inviata da Raamalooke
...l'asocialità è una patologia che può diventare veramente invalidante.
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L'essere asociale non è una patologia, è un comportamento e non credo implichi necessariamente la presenza di una malattia mentale, tuttavia immagino che, in alcuni casi, possa costituirne un sintomo. Lungi, almeno per ora, dal considerarti una psicopatica, ti chiedo solo di spiegare cosa intendi quando parli di asocialità. Te lo chiedo perchè si tratta di un'altra di quelle parole inutili, alle quali persone diverse associerebbero definizioni differenti, anche di molto. Per cui, ad esempio, potrebbe anche darsi che, qualora ne parlassi con chi non sarebbe consapevole di quello che ho appena detto, ti sentiresti dire qualcosa come <<Asociale? Asociale un cazzo!>>. Certi concetti sono come i vangeli, c'è quello secondo Giovanni, quello secondo Matteo e così via.
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sono daccordo....ad esempio.....a me molti ridendo e scherzando mi dicono "giova sei asociale"....perchè? perchè magari a lezioni nei cambi dell'ora/pause io, negli ultimi tempi, sono stato uno di quelli che se non avevo confidenza me ne stavo x fatti miei, se tutti ridono x cazzate io al max accenno un sorrisino (se lo sento sincero), altrimenti continuo a guardare con aria "ma che devo ridere? ottimo...possiamo andare avanti?" pur essendo io magari a volte il primo a dire scemenze...
ad esempio se mi metto a conversare con una persona...beh dopo 1 secondo e mezzo (se nessuno ci interrompe) può anche essere che divento tutto il contrario (spigliato, coccoloso,provocatore, spiritoso/ironico, un po' scemo, un po' dolce e un po' serio).
Essere asociale può significar tutto e nulla...
io tendo ad essere asociale in situazioni che mi fanno sentir obbligato ad espormi (quando io non lo voglio x forza di cose), posso essere asociale all'interno dell'ambito scolastico se devo conoscere qualcuno (perchè mi viene proprio poco da dire all'interno dell'ambieste scolastico).
Viceversa stessa persona con contesto differente e da soli magari sono estroversone come pochi...
Detto questo: bah secondo me non è del tutto falso che un certo grado di fobia/timidezza è ben più accettato nella donna che nell'uomo...cioè? cioè a me ad esempio ragazze/donne più riservate/ timide e addirittura fobiche possono quasi intrigarmi più di una persona normale...la vedo quasi più viva x assurdo...
viceversa? la parte di me più fobica la vedo negativamente, come vedo negativamente la timidezza maschile (se dietro non c'è un carattere di base --> esempio? esempio da come si esprime Viri mi pare timido/riservato, ma mi pare avere una sua personalità di fondo...questo lo apprezzo più dell'estroversione).
E in generale chi non è fobico/timido/introverso vede ancora peggio la timidezz amaschile in sè...
quella femminile nelle conversazioni tra ragazzi non è quasi mai considerato un male...