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Cose quotidiane
A lavoro mi è successo di discutere con un collega e di essere sovrastato verbalmente da quest'ultimo.
Ci ho pensato un po' sull'accaduto, chiedendomi cosa mi impedisce di rispondere a tono e cosa autorizza gli altri a prendersi certe libertà, certe confidenze. Parto dall'ultima. C'è qualcosa in me, nel mio modo di pormi, che viene interpretato dall'altra persona come un segnale di sottomissione. Non riesco a capire cosa nello specifico e nessuno me lo ha mai detto apertamente. Finisco con la prima. Per anni mi è stato detto che rispondo male, che ho un carattere di merda e che se avessi continuato così sarei rimasto solo. Perché, si sa, nessuno vuole avere a che fare con qualcuno che risponde sempre male. Da alcuni anni, circa 5 o 6, mi faccio problemi nel rispondere alle provocazioni. Temo inconsapevolmente di essere offensivo o di far rimanere male l'interlocutore. Non so più come liberarmi di questa schiavitù mentale. NON QUOTARE. |
Re: Cose quotidiane
Anche a me è stato detto spessissimo che mi rapporto agli altri in maniera brusca, abrasiva, aggressiva, offensiva, inaccettabile, e così via. E questo mentre io ho sempre avuto l'intenzione e la percezione di comportarmi normalmente.
Dopo averci riflettuto a lungo ho concluso due cose: 1) Devo avere dei problemi a gestire tutta la comunicazione paraverbale, quella fatta di gesti, tono di voce, modo di porsi e così via. In pratica voglio comunicare determinate impressioni ma ne comunico altre, a volte anche opposte, e questo non riesco a controllarlo. 2) Il punto 1 di cui sopra è con ogni probabilità frutto dell'essere nello spettro autistico, che com'è noto produce difficoltà a comprendere e gestire proprio la comunicazione. |
Re: Cose quotidiane
quando uno parla con " gli altri" deve capire cosa piace agli altri sentire , non so se è il tuo caso ma tutti quelli che ho sentito che gli han detto che hanno un carattere di merda , semplicemente erano se stessi in modo "brutale" nel senso essere completamente se stessi nn è che sia sbagliato è che per farti ascoltare devi cmq mediare e dare importanza a quello che dicono gli altri sennò nn t ascolteranno mai ..... mia madre per es è incapacitata , lei è sempre se stessa e difatti sta sul cazzo a tutti :sisi: , purtroppo nel mondo regna la formalità anche quando pensi che nn c è , c è e serve per non tirarsi un pugno in faccia a vicenda .... poi nn so se è sto caso , m hai fatto pensare a queste cose e l ho scritte
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Re: Cose quotidiane
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Re: Cose quotidiane
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nn è un essere falsi cmq , volevo precisare , è piu che altro capire come funziona l altro , io per es con mia nonna fossi me stesso non potrei stare nella stessa stanza con lei piu di 30 secondi , difatti mia madre è come me e nn ci riesce , a differenza di mia madre io cerco di capire perchè mia nonna è cosi e perchè dice ste cose , sorvolo e riesco pure a farci qualche chiacchierata superficiale passeggiando , cosa che mia madre nn ci riesce. difatti stasera mia madre mi fa " ma come cazzo fai ad andarci in giro?" eh io ho risposto " vabbè nn è poi cosi male , alla fine vedo che è contenta se l assecondi un po ed è contenta cosi" alla fine so contento pure io perchè almeno se nessuno lo fa con me , tanto vale far star bene l altri :sisi: |
Re: Cose quotidiane
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Re: Cose quotidiane
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Re: Cose quotidiane
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Re: Cose quotidiane
Bisogna riuscire a farsi scivolare le cose addosso, a non rimuginarci sopra, facile a dirsi difficile a farsi
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Re: Cose quotidiane
Le provocazioni sono come muri che uccidono il dialogo. Personalmente, tendo a lasciar correre una, due, venti volte.. alla fine, però, faccio notare il meccanismo. Chiedo di smetterla. E - in caso di insistenza - chiudo le comunicazioni (o le riduco al minimo indispensabile).
Per vivere bene dobbiamo imparare a dire di no. Non possiamo sempre assecondare i desideri altrui, esistiamo anche noi. :nonso: |
Re: Cose quotidiane
Con me stasera hanno insistito per fare determinate cose, quando gli ho detto di no in modo tranquillo ma fermo hanno cominciato a prendermi per il culo e a insistere, poi ridacchiavano tra di loro e a parlarsi sull'orecchio. Io mi incazzo su ste cose. Bisogna rispettare la gente se non vuole fare quello che vuoi te. Lasciala in pace. Oltretutto ho pagato io da bere per tutti. Poi ste cose qua mi fanno diventare asociale. Ho preso ho portato a casa tutti rispondendo seccato alle ripetute insistenze e me ne sono andato a casa. Si se è un altro più stronzo di loro li lascia pure a piedi eh. Ma io non sono così, non mi metto a sbottare o a strillare, mi indispongo e divento insofferente, scontroso. Sono tornato a casa e tanto per cambiare mi sono messo a bere. Da solo. Ho un brutto carattere anch'io?
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Re: Cose quotidiane
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l unica valuta vera della vita è il tempo , quello uno puo deciderlo dove usarlo e con chi usarlo , anche se gran parte delle volte sei costretto a usarlo dove non vuoi e li so cazzi , tocca ingoiare , anche se pure li ci so limiti di ingoio |
Re: Cose quotidiane
In risposta all' OP:
È l'insicurezza che ti impedisce di rispondere a tono, si capisce quando una persona è insicura, e la gente ne approfitta. |
Re: Cose quotidiane
Io ho un altra cosa poi, se qualcuno mi tratta con le brutte maniere e alza la voce o mi insulta posso avere due tipi di reazioni:
- se sono in giornata "buona" rispondo a tono e affronto la questione e bon oppure lascio perdere - ma se sono in giornata non tanto buona e non riesco a reagire è un casino, vado tipo in blocco: magari faccio finta che sia tutto a posto però dentro è come se mi avessero tirato una coltellata. Magari mi vengono pure gli occhi lucidi però nascondo a tutti i costi. Non si vede niente. Avete presente quelle mogli che in casa vengono trattate male dal marito che gli urla contro le rimprovera e le insulta? Che quando stanno lavando i piatti sono girate di spalle e il marito gli fa: - hai finito di lavare quei piatti? Lei sta di spalle e continua come se niente fosse: - si tra poco tesoro, tutto a posto Tutto a posto, però intanto una lacrima magari è scesa. Ecco una cosa del genere. Mi sono reso conto di avere anch'io quel meccanismo tipico di chi subisce le violenze, che ti fa pensare "se mi dicono parole è perché in fondo me lo merito" Quando subivo mobbing reagivo proprio nella seconda maniera |
Re: Cose quotidiane
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Al modo esistono molte persone poco ricettive ai no. Gli inglesi parlano di self-entitled people, ovvero individui che credono di avere sempre il diritto di ottenere la tal cosa perché sì.. hai presente la famosa frase del marchese del Grillo? Io sono io e voi non siete..? Ecco :mrgreen: . Non è facile rapportarsi con gente simile. Figuriamoci quando sono parenti, capi o amici stretti. I rifiuti non sono contemplati a meno di non voler scatenare delle reazioni assurde. In questi casi il problema non siamo noi bensì gli altri. I "no" dovrebbero fare parte del linguaggio comune tra adulti, non riuscire mai ad accettarli è grave. Molto grave. E simili prese di posizione finiscono per condizionare pesantemente la vita delle persone che volenti o nolenti ruotano attorno alla situazione. .:testata: :( |
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Re: Cose quotidiane
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