Pubblicare proprie foto su Instagram
 

Ciao a tutti. So benissimo di essere molto insicuro e timido e odio stare al centro dell’attenzione. La cosa strana è che sento spesso il bisogno di pubblicare mie foto su Instagram. Il motivo sinceramente non lo capisco, anche perché poi appena lo faccio me ne vergogno sempre. Ho provato a non utilizzare i social per disintossicarmi ma non riesco proprio. Ho sempre l’impulso di controllare se qualcuno ha messo like ai miei contenuti o se c’è qualche nuovo seguace. Non capisco perché in realtà nella vita di tutti i giorni sono una persona molto introversa e gelosissimo della mia privacy. Secondo voi perché? Premetto che sui social ho tra i contatti quasi 60% di persone che non conosco. Forse è una forma di validazione da sconosciuti?
Sono abbastanza preoccupato perché tutto ciò cozza enormemente con il mio approccio evitante.

Re: Pubblicare proprie foto su Instagram
 

A tutti piace ricevere attenzioni, ed Instagram si basa sulla "vanità" delle persone.

Comunque pubblicale pure, non c'è niente di male, anzi potrebbe essere un modo per conoscere qualcuno di diverso dal solito.

Su Instagram si vuole visibilità ecco perché fanno storie a manetta. Uno che ha una vita vera non sta a fare storie su Instagram, quelli che si sentono soli e non se li caga nessuno stanno su Instagram a fare storie cercando di ricevere attenzioni. Scusa la crudezza.

Re: Pubblicare proprie foto su Instagram
 

Hai bisogno dell'approvazione degli altri.

Re: Pubblicare proprie foto su Instagram
 

È un po' più complessa di come la fai, ezp, secondo me.
Vedo che anche i timidi hanno profili social attivi, soprattutto le ragazze vedi che si scatenano su IG e poi dal vivo sono persone comuni.
Io sono uno che si terrebbe tutto dentro, anche se andassi in Australia non sentirei l'esigenza di mettere foto.
La cosa triste è quando vai in un posto turistico e tutti fanno le stesse foto negli stessi punti. C'è la panchina instagrammabile dove tutte fanno la foto...e i fidanzati diventano fotografi.
Io vedo mia madre che ha una certa età, mette le foto della carbonara su fb e io che le dico che cazzo gliene fregherà alla gente? Fà le foto sempre in sala che la gente si impiccia di tutti i fatti nostri, che se uno volesse rapinarci già avrebbe la piantina.
La gente del paese dice non vedo mai tuo figlio sui social, come se non esistessi ma io esco eccome la sera, vado al bar e vivo nell'ombra.
Poi mi dicono tuo fratello è sempre in giro, mentre tu no...come se fossi quello sfigato, allora io gli rispondo piccato, che ho viaggiato più di molti di loro ma che le foto dei cazzi miei non le metterò mai. La gente non distingue tra la sostanza e il cinema, non capiscono chi aspira a vivere profilo basso, underground.


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Re: Pubblicare proprie foto su Instagram
 

Io non sono mai venuto bene in una foto in 33 anni di vita, quindi non ne ho mai pubblicata una da nessuna parte.

Se ti piace pubblicare tue foto fallo, ti rende solo una persona normale.

@trinacria

Da cosa lo deduci? Io ho bisogno dell’approvazione degli altri e non pubblico foto

È che a volte mi sento uno sfigato nel
Metterle. Nessuno che conosco nella realtà sta a postare foto di loro stessi sul feed di Instagram, ma solo le persone che seguo che in realtà poi nemmeno conosco. Poi se qualche mio conoscente o parente dovesse vedere le mie foto postate me ne vergogno ma non riesco ad evitarlo. Non so se mi sono spiegato bene.
Vorrei fare un periodo di disintossicazione o comunque postare meno ma faccio abbastanza fatica.

Re: Pubblicare proprie foto su Instagram
 

Spesso chi pubblica molte foto, guarda compulsivamente quante persone mettono il like, quanti guardano le storie, quanti commentano ecc. lo fanno perchè hanno bisogno di sentirsi apprezzati e approvati dagli altri. La ricerca del like compulsivo di solito serve a questo.
A te per esempio non farebbe piacere vedere che tante persone mettono cuori alla tua foto? Non sarebbe per te un modo (anche se non so quanto veritiero) di capire che sei apprezzato da qualcuno?
Poi ovviamente non conosco nel dettaglio il caso in questione e non sono una psicologa quindi quello che dico è comunque da prendere con le pinze.