Come un macigno...
 

Pesa come un macigno dover vivere da soli non essendo in grado di comunicare, socializzare e relazionarsi...
Essere di base invisibile..

Rimane tutto in una realtà che mi creo, sicuramente storpiata da quella vera.

E come si fa a prendere delle decisioni importanti della vita? Come si fa a scegliere quando sai che c'è qualcosa che non va..

Più passa il tempo e più è tardi per iniziare a vivere...

Re: Come un macigno...
 

Ciao Ilsaggio, è veramente difficile risponderti, la situazione è un po' troppo astratta per la mia comprensione, ma ci provo uguale.

Cosa intendi con rimane tutto in una realtà che mi creo?

Intendi che in questa realtà immaginaria comunichi, socializzi e ti relazioni? Ma come un sogno/desiderio/aspettativa che hai su rapporti con persone reali o è proprio una dimensione che ti immagini slacciata dalla realtà?

Come fai a prendere decisioni importanti anche se c'è qualcosa che non va?

Per come le vivo io queste cose, quando devo prendere una decisione importante mi ci arrovello giorni, chiedo pareri, non ci dormo proprio, valuto pro, contro e tutta una miriade di pensieri... poi irrimediabilmente quando arrivo alla decisione tutto va come non potevo mai immaginare, prevedere, mettere in conto (quindi tutta la paranoia pregressa non è servita a nulla).

Quello che mi sento di consigliarti è di farle queste scelte, giuste o sbagliate che siano nulla è peggio dell'immobilità, dell'incertezza. Vivere in fondo è solo una serie di scelte giuste e sbagliate e non credo esista nessuno che le azzecca tutte.

Re: Come un macigno...
 

Ho letto il tuo post e mi taglia veramente il cuore perchè stai descrivendo una realtà che la maggioranza di noi vive in questo forum,anch'io ho a che fare con questa brutta bestia giorno dopo giorno a volte mi stordisco di ansiolitici,non mi sono tolta la vita per vigliaccheria la morte mi inorridisce,chissà continuo a ripetermi un giorno tutto cambierà?Non lo sappiamo è difficile per noi fobici interagire con persone superficiali,insensibili,io purtroppo non ho pace neanche la notte perchè sono tormentata da brutti incubi.
A volte mi chiedo che ho fatto di male,sinceramente non capisco.

E io anche oramai vado giù di ansiolitici magari mischiati con birra anche, giusto per avere quella mezz'oretta di umore sopportabile...

Grazie,
Per mia realtà intendo semplicemente che col fatto che ho difficoltà nel relazionarmi, il mondo non è quello che mi sono creato io... C'è un mondo di relazioni che però non conosco.

Il cosiddetto passaparola con me non funziona...

Idem, mi sento un inetto quando vedo gli altri interagire,essere apprezzati,essere invitati,invitare a fare cose... Etc etc

Re: Come un macigno...
 

Heilà ...

Non ne parliamo poi quando diventi grande, superi una certa età e non sei ammogliato.

Pensano subito che sei strano, che devi essere per forza anormale ... Quindi il tutto diventa più difficile.

Passerà ... In fondo l'esistenza umana è ben poca cosa anche solo pensando alle forze gigantesche che si agitano in questo universo.

Estraneo

Re: Come un macigno...
 

Sai perché ti chiedevo della di cosa intendessi in quel frangente sulla tua realtà? Perché nel corso della mia esistenza è capitato più di una volta di idealizzare, se vogliamo "credere di conoscere una persona così bene da sapere spesso quello che le passa per la mente", per poi prendere delle sonorissime cantonate e delusioni. Crearsi aspettative è pericoloso.

Re: Come un macigno...
 

Situazione simile a quella descritta.
Non voglio pensare al futuro, quando mia nonna non ci sarà più sarò perso, dovrò andare a vivere con persone che mi odiano, oppure vivere con una persona instabile mentalmente...

Sto facendo miglioramenti nelle mie social skills, ma sono inetto, non riesco a prendermi le responsabilità, e sopratutto non riesco ad essere costante, ho paura di inserirmi in contesti nuovi sociali, ho paura di iniziare a lavorare seriamente, non ho la testa per stare dietro alla vita...