L'uomo bambino
Già un altro utente aveva aperto una discussione simile,ho 26 anni ma di uomo ho ben poco.Altri che sono/si sentono così? Consigli?
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Re: L'uomo bambino
Amico dipende cosa intendi per uomo
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Re: L'uomo bambino
Io mi sento bambino in modo negativo, ovvero non riesco ad essere indipendente e non mi so muovere nel mondo a 26 anni.
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Re: L'uomo bambino
io mi ricorderò sempre la frase di kafka: "Io non vivrò mai l'età virile: da bambino diventerò subito un vecchio coi capelli bianchi."
è quello che mi sta accadendo, allo specchio vedo spuntare peli bianchi anche sul petto e non ho che 34 anni. mi piace pensare che siano i dispiaceri ma credo che sia genetica. anche nel naso vedo ogni tanto un pelo bianco, siamo già arrivati a questo punto? |
Re: L'uomo bambino
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Re: L'uomo bambino
E 3 anni che sono aumentati i capelli bianchi con le difficoltà sopraggiunte ma pazienza fa uomo vissuto.
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Re: L'uomo bambino
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Re: L'uomo bambino
Io ho passato i 30 e anch'io sono carente di competenze. Ti posso consigliare di restare sempre in cerca di cose che possono interessarti ma anche di esperienze semplici di vita quotidiana alle quali sottoporti per restare in allenamento.
Sembra una cosa da nulla ma arricchisce il repertorio comportamentale ed emotivo, nel senso che ti metti sistematicamente e volontariamente a contatto con varie situazioni e da queste impari delle cose che ti saranno utili e andranno nel tuo repertorio di esperienza della realtà. È un piccolo punto di partenza ma servono anche queste piccole cose. Non si può pretendere di affrontare situazioni complesse così dal nulla. La reazione istintiva della persona "fobica", per usare questo termine ampio, è spesso quella di chiudersi e isolarsi, perché si ha un senso di protezione dalle minacce percepite, però questo impoverisce il repertorio comportamentale e perciò si sarà sempre più "impreparati" e la sensazione di non essere all'altezza crescerà, alimentando l'isolamento (si crea un sistema che si alimenta e si rafforza da solo). Invece facendo molte piccole cose appena si presenta l'occasione puoi accumulare e perfezionare capacità. Ragionamento che si può applicare ad ogni ambito. |
Presente..
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Re: L'uomo bambino
Dai 30 anni comprarsa di capelli bianchi è normale, non preoccupatevi per questo, unica sperare che sarà la trasformazione lenta. Noto che quasi tutte le mie coetanee usano la tinta ormai, io per ora resisto tagliando via quelli bianchi con forbici :timidezza:
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Re: L'uomo bambino
Hey Qwerty...
Io non posso vederti, non posso vedere nessuno, ma mi sa che tu devi essere una gran bella donna russa/ucraina come ce ne sono tante dalle tue parti, vero? Ti leggo sempre con simpatia, sei sempre umile e corretta, ma penso tu abbia quello sguardo fiero delle tante donne dell'est. Una mescolanza che porta ad un bel fascino. Estraneo |
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Re: L'uomo bambino
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Se ti iscrivi potresti vedermi, ho sparso un po di foto in giro per il forum, e pure video, ma sono visibili solo a iscritti :mrgreen: |
Re: L'uomo bambino
La dedica alla qwerty ci mancava.portamento fiero e umiltà che seduttore
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Re: L'uomo bambino
Voglio vedere le foto di tutte nuovamente i pross giorni se è possibile
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Re: L'uomo bambino
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Re: L'uomo bambino
Ciao, io credo di essere uno dei più anzianotti qui (non dite niente, anziano non riesco ancora a scriverlo) e ti posso garantire che a 26 anni la maggior parte delle persone non è indipendente, non è competente, capace o utile. Io superati i 40 per esempio sono solo indipendente e a volte competente... il resto non lo sono.
Se intendi indipendente economicamente, in Italia, non è una passeggiata per nessuno, soprattutto se ti affacci ora al mondo del lavoro. Se intendi indipendente da altre persone, credo non si smetta mai di sognare un "paracadute" o per lo meno qualcuno che ci alleggerisca un po' la vita... Competente, se ho capito che intendi, riguarda una certa esperienza di vita o lavorativa, che ovviamente a 26 anni non può essere ancora così matura (certo ci saranno sempre quelli più avanti di te, ma è appunto la vita che è così). Portare un plus valore nella società credimi è un privilegio riservato a pochi... e non parlo di chi fa parte del jet set o di sportivi milionari, ma di gente che fa del bene tutti i giorni e spesso la sua opera non è nemmeno conosciuta. Essere un peso non vuol dire per forza che tu lo sia per sempre, si fanno dei gran periodi da peso, poi magari un giorno per una volta te ne va bene una e smetti di esserlo. Quello che ti posso dire da persona con un po' più di esperienza è di guardare le cose da un'altra angolazione, ti posso dire che da dove ti guardo io sei un ragazzo di 26 anni che ha ancora tanto tempo da giocarsi. Carpe diem... :applauso: |
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Re: L'uomo bambino
Ma ti senti bambino proprio o ti ci fanno sentire,!? Ragazzo? Sentirsi bambino è strambo, magari ragazzo è ok
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Re: L'uomo bambino
a volte mi sento bambino, altre volte adolescente, altre volte vecchio, qualche volta anche uomo* ma solo occasionalmente
* non che mi senta donna, spero si capisca il senso |
Re: L'uomo bambino
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Re: L'uomo bambino
Non sono e non sarò mai indipendente, non ho la capacità di badare a me stesso. Quindi quando non ci saranno più i miei genitori farò una brutta fine.
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Re: L'uomo bambino
Io mi sono sempre sentito un misto tra bambino (per le mie (in)capacità di essere autonomo o di saper gestire l'emotività) e vecchio (per modalità di ragionamento e per disinteresse per molte cose che invece per i miei coetanei erano doverose).
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Re: L'uomo bambino
Io (pronome personale, non il satellite di Giove).
Dovevo scrivere una cacata per allungare il messaggio :D |
Ho bisogno di soldi,ma se ho capito una cosa è che a lavorare per gli altri si resta poveri, devo imparare a fare qualcosa di remunerativo se voglio avere un minimo di libertà, non dover sottostare a capi a lavoro e al padrone nella casa in affitto
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Re: L'uomo bambino
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Re: L'uomo bambino
Penso non bisogna lasciarsi abbattersi da questa realtà.
Infondo essere uomini-bambini è molto comune e non possiamo farcene una continua colpa. Viviamo di comodità e benessere notevole a confronto con le generazioni passate. Personalmente non ho mai lavorato in questi ultimi trent'anni di vita, e non sto nemmeno programmando di farlo, do ai miei genitori un aspettativa di vita di altri forse vent'anni, dedico il mio tempo a placare la mia mente, riposando e meditando. Se crescere significa spezzare la propria quiete allora non è ragionevole. Soprattutto considerando che il sacrificio richiesto è disumano, inadeguato alle persone con difficoltà, che cadono facilmente in depressione. L'indipendenza è assolutamente irrilevante se consapevoli che comunque non si è desiderati. E provo pena per le persone che si dannano per la dipendenza ma rimangono reietti. Lavorate tutti i giorni ma tornate nello stesso appartamento vuoto. Mangiate male comunque chiunque altro, avete la stessa macchina scassata, eccetera. Quindi è meglio essere questa persona o l'uomo bambino? Uguale identico, e tutte quelle paure del futuro sono pensieri vuoti, la paura è onnipresente dalla propria condizione e ci separa solo la stanchezza e la voglia di morire, e io non voglio ne essere stanco e nemmeno costantemente disperato tanto da desiderare di morire. Ci si affida agli aiuti dello stato quando la povertà arriva, fino a quando non ci sarà un motivo valido per crescere. Si arrivasse anche a 70 anni, indifferente. |
Re: L'uomo bambino
Crepuscolo ... Buonasera ...
Mi piacerebbe se possibile approfondire ciò che hai detto: quando dici "non sarò mai indipendente" cosa intendi in termini pratici? Io lo capisco eh ... Ma in senso generico, perché l'indipendenza assoluta non esiste, nessuno può farcela da solo in tutte le cose, quindi forse vi buttate più giù di quello che dovreste. Posso essere bravo a cucinare, ma se mi si ferma la macchina per strada mi sento come un beduino nel deserto col cammello morto stecchito dalla sete. E' un esempio, non dico che sia il mio caso, ma è per dire che non è che se me la cavo in un ambito automaticamente sono bravo in tutto. Posso essere un apprezzato professionista e una frana in famiglia, un bravo Padre e un lavoratore di merda, insomma nessuno è "monocolore" in un ambito e anche nell'altro. Ci può essere una prevalenza, questo è vero, ma non siate troppo severi con voi stessi, che se non sei capace a stirarti una camicia puoi imparare, se non sei capace a prepararti un piatto di pasta puoi saperlo fare e così via. Chiaramente, dovreste fare un pò come i soldati: si allenano in tempo di pace, mica quando è ora di fare la guerra. Cioé, oggi c'è la mamma che prepara il piatto, ma se le do una mano, imparo qualcosa, non aspetto che non ci sia più la mamma. C'è Papà che sta cambiando le candele alla macchina. Vado a vedere come si fa, non aspetto che non ci sia più il papà. Capito cosa intendo? Siete intelligenti come tanti altri, e la vostra emotività è anche una finestra verso il mondo interiore, approfittatene per fare micro-passi quotidiani. Finché siete in tempo e siete giovani, che poi sì che diventerà tutto molto più difficile. Estraneo |
Re: L'uomo bambino
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