Agorafobia maledetti centri commerciali
 

........

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Hey ciao ...

Una sola volta nella mia vita, più un piccolo accenno sul posto di lavoro. Quella volta anche a me in un centro commerciale di Roma. Cosa ho fatto? Ho cercato di raggiungere a fatica la macchina parcheggiata. Ci sono riuscito, ricoperto da sudore freddo e un certo disorientamento.

Ho capito, comunque, che quella fenomenologia non era altro che una manifestazione di insoddisfazione per la mia vita, di qualche anno fa e anche in parte attuale.
Quando avevo la metà dei miei anni, andavo all'università, non avevo problemi di lavoro ed ero fidanzato, mai successo, e non è un caso.
Semplicemente, il corpo ci parla, e lo fa drasticamente quando non vogliamo o possiamo ascoltare.

Ciao ...

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

le rare volte che vado è sempre durante la settimana, mai nel week-end.
Prova ad andare la mattina oppure ad ora di pranzo verso le 14-15, ci sarò meno gente.
All'occorrenza anche 7-8 gocce di EN potrebbero aiutare.

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Andavo nei gironi liberi durante la settimana ma avrei preferito non andare mai e risparmiare migliaia di euro

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Io avevo qualche problema di agorafobia quando avevo 20 anni, la mia però era più una forte ansia che comunque non è mai diventata panico.

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Paradossalmente a me i centri commerciali mettono più a mio agio che camminare ad esempio in centro città. Il mio problema è il timore di poter vomitare in pubblico. Il centro commerciale mi conforta perché ogni tot metri ci sono i bagni/le porte d'uscita per i fumatori/scale mobili per i parcheggi, quindi è facile poter scappare. Se cammini all'aperto in posti in cui c'è gente è difficile trovare un posto in cui scappare, anche se entri in qualche viuzza c'è sempre qualcuno che può passare o può vederti dalle finestre e balconi.

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Però... È un bel problema, lo sai cos'è che ti causa il vomito?

Hai nausea e vomiti subito dopo in automatico?

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

E' un circolo. Mi viene il pensiero ossessivo (e se mi venisse da vomitare?) ---> mi sale l'ansia a seguito di quel pensiero ---> l'ansia mi prende lo stomaco e mi viene la nausea rischiando di far avverare l'ipotesi iniziale

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Non sempre. Se sono a stomaco pieno è facile accada. Mi è capitato diverse volte di vomitare in ristoranti e bar perché stare in posti pieni di gente mi agita.

Mi dispiace tanto, non deve essere facile gestire un disagio così. Ma ci sono tecniche da provare ad attuare per fronteggiare?

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

Non lo so. Io fortunatamente ho beneficiato dei farmaci. Però l’ansia c’è sempre in quelle situazioni, ma è più tollerabile.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

No, vertigini no. Ma io non soffro di agorafobia, posso stare tranquillamente in mezzo alle folle anche se non mi piace e un po' mi innervosisce, la mia è prevalentemente fobia sociale.

Re: Agorafobia maledetti centri commerciali
 

A me i centri commerciali piacciono molto, si possono usare come luogo per allenarsi a stare in mezzo agli altri senza dare nell'occhio.
Hai modo di muoverti in un contesto senza che nessuno faccia caso a te e hai a disposizione stimoli sensoriali illimitati, può essere utile.
Però dipende anche dai pensieri che colleghi a quel luogo.
Se ti fanno paura i luoghi troppo grandi e affollati puoi andare in posti piccoli e fare questa esposizione limitata ogni volta che serve.
Non è obbligatorio andare in luoghi molto affollati per forza, puoi regolarti come preferisci. In generale penso che esporsi in modo graduale sia utile. Io da pochi giorni ho ricominciato ad andare al supermercato per allenamento sociale, sono già più disinvolta.
Più avanti forse andrò al centro commerciale e farò come al solito: mi espongo come e finché posso, quando inizio ad avere mal di testa o sintomi che mi fanno capire che può bastare allora torno a casa oppure aspetto in macchina. Senza forzarsi e analizzando le proprie reazioni.