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JohnReds2 05-01-2009 00:21

Attacchi di misantropia
 
Sfogo personale...

A volte mi accade di isolarmi dal mondo e rinchiudermi in me stesso per un certo periodo: e poi accade che esco, e tutti mi fanno schifo. Mi prende proprio un attacco assurdo di misantropia, di insofferenza alla gente, alla piccolezza delle persone, mi sembrano tutti stupidi, sciocchi, fastidiosi, brutti, sporchi...e provo un pochino di riprezzzo se vedo una persona particolarmente brutta, grassa, un immigrato o un down.

Dopo un pò però ristabilisco la mia armonia con il mondo, e sopporto meglio lo stare con gli altri, fino a che divento una normale persona mediamente sociale.

Però...però mi sto convincendo di essere un misantropo sotto sotto. Quando sto per un periodo continuato con le persone, ad esempio sono in vacanza con gli amici, alla fine sento, dopo un pò, il bisogno di isolarmi e stare solo dagil altri. E' come se per me fosse faticoso stare con le persone.

Il punto è che sin da piccolo, addirittura da prima dell'asilo, sono sempre stato un solitario. Stavo bene da solo, all'asilo a volte mi isolavo dai miei chiassossissimi compagni e mi divertivo a stare con me stesso...al punto da preoccupare le stesse maestre. Questa "vena" mi è rimasta con gli anni...mi piace stare con le persone, ma ogni tanto devo prendere fiato isolandomi.
Forse è questo all'origine dei miei problemi, una mia genetica predisposizione all'isolamento che deve essere continuamente contrastata...mah :!:

cancellato3456 05-01-2009 00:40

io invece ho una sensazione simile quando me ne sto x conto mio...esempio? dopo tutti sti giorni di vacanza...pochi contatti umani...e tendo a dire "ma si...alla fin fine...sono tutte teste di .....superficiali, tutti infighettati, nessuno può capire cosa mi gira x la testa....ecc...ecc..."

Invece poi quando di fatto mi trovo a dinteragire con le persone mi rassereno e anzi ho pensieri positivi nei loro confronti

JohnReds2 05-01-2009 01:06

Nella mia top list dell'odio stanno i vecchi.

Intendo i borghesi, perbenisti, bigotti, di circa 40-50-60 anni che vedo il pomeriggio a spasso per la mia città. Una città vecchia e bigotta, governata da vecchi e fatta per i vecchi, in perpetuo soffocamento di qualsiasivoglia rigurgito giovanile di vitalità.

paccello 05-01-2009 01:12

Io sento assolutamente il bisogno di stare spesso da solo, con me stesso, i miei spazi, le mie cose. Le uscite le apprezzo di più se non sono frequenti. Anzi, mi capita che prima di uscire con amici sia molto spesso titubante se farlo o meno (poi nel...60,70% dei casi accetto); che se la serata non vada particolarmente bene (noia oppure troppe coppiette che mi limonano intorno) abbia voglia di ritornare a casa; che se esco, il giorno dopo mi faccia piacere passarlo ben in casa.
I motivi penso siano diversi: indole, abitudine sin da piccolo (durante l'infanzia ho avuto pochissimi amici), il non sentirsi come gli altri nel bene e nel male.

guscio 05-01-2009 01:17

a me capita solo nelle notti di luna piena

ps vitalità = estroversione, evviva i vecchi bighotti :D

JohnReds2 05-01-2009 01:37

Vir, avrai mica 40 anni? :o

Il vecchio che intendo io è piuttosto un vecchio dentro...puoi esserlo anche a 25 anni. Statico, ottuso, chiuso nel tuo mondo..dove il massimo nella vita è fare la solita ripetitiva passeggiata la domenica tra i negozi...

Solo che l'esempio perfetto per me è una delle numerose signore di mezza età impellicciate che portano a giro il barboncino perfettino. Mi viene voglia, quando le vedo, di slegare il mio cane (che giustamente ringhia a tutti i barboncini) :twisted:

Poison_e_Fobia_3MSC 05-01-2009 01:46

-----------------

uahlim 05-01-2009 01:50

Quote:

Originariamente inviata da JohnReds2
Vir, avrai mica 40 anni? :o

Il vecchio che intendo io è piuttosto un vecchio dentro...puoi esserlo anche a 25 anni. Statico, ottuso, chiuso nel tuo mondo..dove il massimo nella vita è fare la solita ripetitiva passeggiata la domenica tra i negozi...

Solo che l'esempio perfetto per me è una delle numerose signore di mezza età impellicciate che portano a giro il barboncino perfettino. Mi viene voglia, quando le vedo, di slegare il mio cane (che giustamente ringhia a tutti i barboncini) :twisted:

L'ottuso francamente mi sembri tu: ma vivi e lascia vivere.
Ma che ti frega che stanno nel loro mondo... anch'io sto nel mio mondo, ma che tutti devono amare le cose che ami tu? Fare le cose che fai tu? Il conformista che rompe il cazzo a chi non vive come vivi tu ma non ti limita la libertà sei tu... e fino a prova contraria la mia libertà finisce dove comincia la tua... se ti lamentassi del fatto che lasciano scagazzare il cane senza raccogliere le deiezioni è diverso, ma tu ti lamenti di come questa gente veste... ma siamo impazziti? Ma la gente si vesta come vuole.

Pride_variabile 05-01-2009 04:32

Spesso mi ritrovo a odiare la gente,ma poi penso che è sufficiente ignorarla il più possibile.

aisljng 05-01-2009 05:36

Re: Attacchi di misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds2
Sfogo personale...

A volte mi accade di isolarmi dal mondo e rinchiudermi in me stesso per un certo periodo: e poi accade che esco, e tutti mi fanno schifo. Mi prende proprio un attacco assurdo di misantropia, di insofferenza alla gente, alla piccolezza delle persone, mi sembrano tutti stupidi, sciocchi, fastidiosi, brutti, sporchi...e provo un pochino di riprezzzo se vedo una persona particolarmente brutta, grassa, un immigrato o un down.

Dopo un pò però ristabilisco la mia armonia con il mondo, e sopporto meglio lo stare con gli altri, fino a che divento una normale persona mediamente sociale.

Però...però mi sto convincendo di essere un misantropo sotto sotto. Quando sto per un periodo continuato con le persone, ad esempio sono in vacanza con gli amici, alla fine sento, dopo un pò, il bisogno di isolarmi e stare solo dagil altri. E' come se per me fosse faticoso stare con le persone.

Il punto è che sin da piccolo, addirittura da prima dell'asilo, sono sempre stato un solitario. Stavo bene da solo, all'asilo a volte mi isolavo dai miei chiassossissimi compagni e mi divertivo a stare con me stesso...al punto da preoccupare le stesse maestre. Questa "vena" mi è rimasta con gli anni...mi piace stare con le persone, ma ogni tanto devo prendere fiato isolandomi.
Forse è questo all'origine dei miei problemi, una mia genetica predisposizione all'isolamento che deve essere continuamente contrastata...mah :!:

sfogo personale mio :


Stare con gli altri è faticoso !!!!! gli altri sono sempre lì a urlare, a chiedere, a proporre, a portarti sulle loro giostre e balli magari tirandoti per un braccio, a scegliere prima di te e quel che rimane è tuo : ma andassero a … …

Anch’ io in vacanza mi isolavo, dicevo che avevo preso troppo sole, o che non mi interessava quell’escursione … la realtà è che non la reggevo, non ne vedevo il senso perché mi dava un vuoto tagliente , non li volevo sentire né vedere … non mi rendevo conto neanche io del perché, allora credevo di essere normale , un po’ originale magari … mentivo anche al mio compagno, dicevo che volevo leggermi il finale di un libro giallo o simili.. ma non era vero , come spariva lui e gli altri amici del campeggio cercavo come di capirmi, di resettarmi, avevo guadagnato tempo e dovevo farlo fruttare



All’asilo pure le mie maestre si preoccupavano … mi ritrovavano dentro un albero … erano alberelli bassissimi tipo siepe , ma molto folti :) , cercavo di non starci troppo, le prime volte credevo fosse normale ma poi si lamentarono con mia madre e io cercai di non dare nell’occhio… ma fosse per me ci avrei passato il pomeriggio … invece mi schiaffavano sullo scivolo ( vertigini e poi ero proprio impacciata e non ci trovavo giusto !), oppure a giochi di squadra che erano poi gran corse e c’era troppa luce, troppe corse senza senso e regole che cambiavano …


Penso spesso che le mie energie in fondo le ho spese prima dei 18 anni … per il resto posso, sempre più, vivere di rendita , il fatto è che non so nemmeno se mi faccia bene perché anche a me piace stare con le persone … ho sempre anch’io preso fiato isolandomi per un po’ … ma ora prendo fiato da un pezzo , antidepressivi, e l’ultima volta che con fatica sono uscita da sola è stato per le elezioni ( non queste, quelle che elessero il governo Prodi )

aisljng 05-01-2009 06:11

Quote:

Originariamente inviata da Poison_e_Fobia_3MSC
bah, tutto questo per me è continuo.
strano sto alternare..
ma poi se stacchi x stare con gli amici per me è un controsenso assurdo con quanto hai detto. boh :roll:

per me non è un controsenso ...
la paura di farmi autogol o di diventare aggressiva perchè satura e non portata alla vita degli altri, mi ha fatto sempre isolare a volte più a volte meno, con tendenza verso al più

LUPO-VALSILLARO 05-01-2009 12:18

io ho frequenti attacchi di MISOGINIA ma sono normali visti i comportamenti delle tr...ehm delle donne di oggi!w il maschilismo 8)

animaSola 05-01-2009 13:30

Lo sono stata e sn tornata ad esserlo...diciamo che se domani mattina mi sveglio e mi ritrovo ad esser completamente sola, di certo nn mi verrà 1attacco di panico....

animaSola 05-01-2009 13:59

Quote:

Originariamente inviata da Serotoninadispersa
più uno pensa di detestare il prossimo più nega che l'unico a disprezzare è unicamente se stesso.

Direi in parte....se le persone sono malvagie e tu hai avuto al scarogna di nascere ipersensibile...difficilmente odierai te stesso...perchè sei comunque coscente...che la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.

LUPO-VALSILLARO 05-01-2009 14:14

Quote:

Originariamente inviata da Serotoninadispersa
Quote:

Originariamente inviata da animaSola
Quote:

Originariamente inviata da Serotoninadispersa
più uno pensa di detestare il prossimo più nega che l'unico a disprezzare è unicamente se stesso.

Direi in parte....se le persone sono malvagie e tu hai avuto al scarogna di nascere ipersensibile...difficilmente odierai te stesso...perchè sei comunque coscente...che la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.

Naturale, io odio chi merita di essere odiato, o meglio, lo ignoro completamente, mi riferivo all'ossessivo disprezzo immaginario verso una categoria d'individui di cui si crede di sapere tutto ma vi si proietta sopra esclusivamente la propria inadeguatezza, ad esempio: "odio le donne perchè sono tutte sgualdrine che mi maltrattano"
oppure: "odio gli uomini perchè sono tutti puttanieri"
Questo intendevo

gli uomini puttanieri?ma va la!!!!!siete voi donne il problema principale di noi fobici e poi vorreste anche la nostra solidarieta'?MAI!

animaSola 05-01-2009 14:19

Quote:

Originariamente inviata da Lillyo_O

A me i genitori hanno provocato tanto male: mia madre però è malata, quindi non la posso odiare.. e mio padre è freddo e ipercritico (non dico da ora, che motivi di malcontento gliene dò, ma da quando ero piccolina e non mi potevo difendere, dipendendo completamente da lui).. però pure lui ha avuto molti dispiaceri.

Alla fine mia madre non la posso odiare perchè malata, mio padre ha avuto sfortuna nel matrimonio e se l'è presa con me..ma non posso odiare neppure lui, perchè è la persona che mi ha dato un tetto (anche se mai affetto o un sorriso..). Nel mio caso la consapevolezza che il male e i danni siano venuti da fuori non aiuta. L'unica che posso odiare, perchè non ha saputo cambiare le carte sballate che il destino le ha dato, sono io.

Odiare è un termine piuttosto forte...ma di certo nn rimaniamo del tutto impassibili di fronte agli eventi esterni....Ad esempio una donna che subisce un abuso nn penso che proverà un sentimento di amore verso il proprio aggressore...e provare odio in quel caso per me è piu che legittimo...e ci sono tanti altri casi in cui...nn si può disprezzare se stessi...per un dolore che ci ha causato il prossimo.

animaSola 05-01-2009 14:30

Quote:

Originariamente inviata da Lillyo_O

I tuoi esempi sono netti. E' evidente che in questi casi è facile distinguere vittima e colpevole. Peccato che invece sovente nella vita le figure si mischino. E stabilire con tanta certezza, tagliando con il coltello, chi ha fatto male a chi, cercando il lupo e il capuccetto rosso della situazione.. è più un alibi per giudicare senza porsi tanti problemi. Ma credo parliamo di cose diverse.

Mi sà anche a me..penso di aver capito solo ora il senso del tuo discorso...e sn d'accordo cn te...di certo esistono situazioni in cui è piu facile scaricare la colpa sugli altri e dire che sono brutti e cattivi...piuttosto che cercare di comprendere che a volte siamo noi stessi gli autori di tali Danni...


@Lupo marò però come sei monotono....tu sei proprio l'esempio lampante di come sia semplice scaricare la colpa delle tue frustrazione sugli altri.Cresci valà.

Snow_Crash 05-01-2009 15:12

Quote:

Originariamente inviata da animaSola
...la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.

Questo, però, se te ne sei accorta, è quello che pensi partendo dal, non so quanto fondato, presupposto che, come tu stessa hai detto, certe persone siano malvagie. Si potrebbe ipotizzare, allora, che le persone non siano davvero malvagie e non facciano del male di proposito, ma che tu te ne sia subconsciamente convinta proprio allo scopo di poter usufruire di un apparentemente valido motivo per non odiare te stessa. Motivo che cadrebbe miseramente qualora arrivassi a realizzare che, nella quasi totalità dei casi, la gente non fa volutamente del male ma si vede quasi costretta ad intraprendere certi atteggiamenti, dannosi per un proprio simile. Non sto dicendo che è così, dico solo che potrebbe essere così e che tu, mal che andrebbe, potresti capirlo. Non te lo auguro. Se mi permetti una digressione, qualcosa di analogo, per far un esempio, accade a quegli individui che si dicono, ed effettivamente sono, credenti e praticanti: sospetto che in realtà, nel profondo di loro stessi, si rendano perfettamente conto del fatto che Dio non è altro che una colossale cazzata, tuttavia preferiscono reprimere quest'idea allo scopo di poterci credere. Crederci permette loro di credere anche di poter espiare i propri peccati. Quindi li espiano e poi si sentono immacolati, puri, innocenti. Per questo, ma non solo, gli esseri umani hanno creato Dio: per avere a disposizione un geniale stratagemma, utile per poter convivere più serenamente con la propria inevitabile ma inacettabile ipocrisia. La verità, secondo me, è che tutti abbiamo le nostre colpe. La verità, a volte, può essere sconveniente: per questo non la si dice, per questo esistono i cosiddetti tabù.

aisljng 05-01-2009 15:40

ma a me non pare di odiare nessuno, neanche me stessa .... vorrei solo esserci, ma sono in minoranza, così la maggioranza mena : con le battute, le esclusioni, i colpi bassi, le predicozze, il colpevolizzare ecc .... o almeno la vedo così

aisljng 05-01-2009 15:44

[quote="neverlande Se mi permetti una digressione, qualcosa di analogo, per far un esempio, accade a quegli individui che si dicono, ed effettivamente sono, credenti e praticanti: sospetto che in realtà, nel profondo di loro stessi, si rendano perfettamente conto del fatto che Dio non è altro che una colossale cazzata, tuttavia preferiscono reprimere quest'idea allo scopo di poterci credere. Crederci permette loro di credere anche di poter espiare i propri peccati. Quindi li espiano e poi si sentono immacolati, puri, innocenti. Per questo, ma non solo, gli esseri umani hanno creato Dio: per avere a disposizione un geniale stratagemma, utile per poter convivere più serenamente con la propria inevitabile ma inacettabile ipocrisia. La verità, secondo me, è che tutti abbiamo le nostre colpe. La verità, a volte, può essere sconveniente: per questo non la si dice, per questo esistono i cosiddetti tabù.[/quote]

dimmi che sei bardamu ... e la finiamo qui :lol:

Snow_Crash 05-01-2009 15:47

Re: Attacchi di misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds2
...ma ogni tanto devo prendere fiato isolandomi.

Mi ricorda quello che fanno certi uomini che, pur essendo felicemente sposati, ogni tanto si concedono una sana relazione extraconiugale. Lo fanno per sopravvivere, è nella loro natura. Che io sappia, da un punto di vista scientifico, anche i maschi della nostra specie sono stati "progettati e costruiti" dall'evoluzione passata perchè tendessero a fecondare, nell'arco della loro breve vita, il maggior numero di femmine possibile. Da questa prospettiva il matrimonio appare come contro natura, infatti si tratta di un qualcosa di artificiale, ed i dati riguardanti il numero di mariti che, negli anni passati, hanno tradito la moglie non farebbero altro che avvalorarla. Ti consiglierei semplicemente di cercare di seguire il tuo istinto, senza forzarlo nel tentativo di adattarlo ad uno stile di vita visto, da chi ti circonda, come più ortodosso, credo ti faresti più male che bene. Insomma sii te stesso.

Redman 05-01-2009 15:49

Quote:

Originariamente inviata da aisljng
dimmi che sei bardamu ... e la finiamo qui :lol:

Troppe,virgole,per,essere,bardamu, 8)

Snow_Crash 05-01-2009 15:50

Quote:

Originariamente inviata da aisljng
...sei bardamu...

Ehm...no...io sono brutto e cattivo.

aisljng 05-01-2009 15:51

Quote:

Originariamente inviata da Redman
Quote:

Originariamente inviata da aisljng
dimmi che sei bardamu ... e la finiamo qui :lol:

Troppe,virgole,per,essere,bardamu, 8)

uhmmm ... azz so ancora piccoletta qui :)

Snow_Crash 05-01-2009 16:01

Quote:

Originariamente inviata da Redman
Troppe,virgole...

La mia punteggiatura riflette perfettamente il mio modo di pensare e di parlare. Quando parlo uso esattamente quelle pause, esattamente in quei punti. Quindi è perfetta. A te non può sembrarlo altrettanto perchè, molto probabilmente, pensi e parli in modo diverso. Non c'è nulla di male nell'essere diversi, c'è del male nell'essere intolleranti. Io posso permettermi di far l'intollerante perchè sono una grandissima testa di cazzo...ma tu...non so.

aisljng 05-01-2009 16:03

ho già visto bunny in firma ..... sei lui ?

ElDiaDeLaFobia 05-01-2009 16:05

jaiahiahai sei troppo nueva x conoscere neverland
torna quando avrai letto 10 pagine di vecchi post :D

però dal vivo non parli quanto scrivi never

Redman 05-01-2009 16:07

Quote:

Originariamente inviata da neverland
Io posso permettermi di far l'intollerante perchè sono una grandissima testa di cazzo...ma tu...non so.

Mi sto adeguando 8)

aisljng 05-01-2009 16:11

Quote:

Originariamente inviata da ElDiaDeLaFobia
jaiahiahai sei troppo nueva x conoscere neverland
torna quando avrai letto 10 pagine di vecchi post :D

però dal vivo non parli quanto scrivi never

facico ammenda, Cali :) ( jaiahiaiiiiiiii )

JohnReds 05-01-2009 20:26

La misantropia di cui parlo cmq non è proprio un odio, ma un non volere nessuno intorno. Tipo quando ho questo sentimento preferisco di gran lunga una passeggiata negli squallidi, freddi(in tutti i sensi), desolati caseggiati popolari della periferia che nel luccicante e brulicante centro. Anzi le distese di cemento, aride, poco naturali, si accostano molto con il modo di sentire.

Sono proprio insofferente verso qualsiasi presenza di persone, la sento un'intrusione: poi questo sentimento si tramuta in antipatia, a volte in odio, verso le categorie di persone che a cosa normali non mi piacciono particolarmente...Credo che nel mio caso nasca principalmente quando mi rinchiudo in me stesso, mi "isolo" da mondo e i suoi problemi(mi succede quando sono particolarmente sotto stress), e quando esco dal mio isolamento il contatto con la realtà mi da una sensazione come di entrare nell'acqua fredda partendo da una stanza calda, e divento quindi profondamente intollerante...

Non mi sento così sempre, per fortuna: anzi direi che una mia caretteristica è proprio l'ondeggiare tra sentimenti parecchio diversi. Non so bene perché, ma un parte di me è "orsa" e vorrebbe stare lontano da tutto e da tutti, e un'altra è "sociale", e desidera la gente. Oscillo tra questi due stati senza trovare poso...

@Uahlim: guarda i sentimenti che si provano a pelle non si comandano eh...lo so che razionalmente non è giusto giudicare gli altri, ma non ci posso far nulla...e poi cmq non credo che sia il mio vero io, ma un semplice "attacco" di antipatia verso il mondo. Di solito sono molto tollerante ed empatico, anzi forse troppo ;-) .

Snow_Crash 05-01-2009 22:46

Re: Attacchi di misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da Serotoninadispersa
...dillo subito prima che una s'innamori seriamente di te e abbia l'assurda pretesa di volerti fedele.

Se gli uomini potessero venir forniti con un manuale di istruzioni, il mio sarebbe a disposizione...credo. Purtroppo per conoscere una persona non ci si può che affidare al tempo. Serve anche una certa dose di ingenuità perchè, se non ci si potesse illudere di aver trovato quella giusta, nemmeno ci si sforzerebbe di continuare a scoprirla, inseguendone la conferma. Col rischio, ovviamente, di andar incontro ad una delusione. Un po' come leggere un romanzo: bisogna aspettare la fine per poter davvero realizzare se è piacuto oppure no. Ogni volta che se ne compra uno bisognerebbe mantenere la consapevolezza del fatto che si potrebbe star buttando dei soldi...

californiano 05-01-2009 22:54

se c'è fiducia e sincerità non c'è bisogno di manuali greenland

icek 06-01-2009 16:16

capita anke a me ke x una settimana di uscite sociali,dopo abbandono tutti x isolarmi x 2 settimane,ma penso ke sia dovuto al fatto ke lo sforzo di uscire nn sia stato ricompensato da qualke risultato
mi ricordo xò da piccolo ke quando suonavano al citofono,io scappavo sotto al letto....la fobia era già in me :roll:

JohnReds2 06-01-2009 20:21

Mi è risuccesso. oggi veramente odiavo tutti. :?

Penso che abbia a che vedere con lo stress: in questi giorni mi sta veramente crollando il mondo addosso, e perdo la mia naturale tolleranza...


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