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Mi sento distante, mi sento diverso
Una cosa che ho imparato in tanti anni nel mondo della psichiatria è che i vari disturbi sono più uguali che diversi e che la diagnosi è qualcosa di incredibilmente difficile e a volte anche inutile.
Ad esempio se io ora vado da uno psichiatra e gli dico che mi sento distante, mi sento diverso, mi sento inferiore agli altri, sono evitante? No, divento evitante dopo due o tre anni di sgarbugliamenti della mia psiche e osservazioni in vivo. A volte dopo anni mi scoprono borderline, perché mi sono affezionato a quella psicologa tanto carina che mi ha lasciato. E non c'è modo che io riesca a fare diagnosi da me, perché ciò che vedo è il disturbo da dentro, mentre le diagnosi descrivono il paziente da fuori. |
Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Purtroppo a volte le cose vanno male ma bisogna guardare oltre. Più di farti diagnosi da sole cerca di incentivare le cose positive.
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Secondo la mia esperienza trentennale e oltre di depressione mi sono fatto un opinione... Credo che se paragoniamo la depressione all influenza tipica comune agisca nello stesso modo... Nel senso che il problema è lo stesso in tutti i fortunatissimi che ce l hanno... Semplicemente cambia forma a seconda del soggetto.... Cioè a qualcuno prenderà la gola... Altri l intestino... Altri la febbre ecc ecc... La depressione è uguale... Alcuni sono evitati, altri borderline, altri schizoidi eccecc.... Sono sfumature ma il succo è lo stesso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Che tu ti senta distante o diverso alla società non importa, alla società comincia ad importare solo quando questi sentimenti ti rendono instabile e quindi un potenziale grattacapo. La società non si è mai concentrata sull'obbiettivo di rendere tutti gli individui felici ma di renderli funzionali.
La diagnosi di disturbo evitante serve per certificare un pattern di comportamenti e pensieri della personalità, disturbo in quanto crea malessere e infelicità se qualora non creasse malessere e infelicità non avrebbe senso chiamarlo disturbo. Attraverso l'identificazione e lo studio di questo pattern è più facile trovare una soluzione per cercare di rimediare o mitigarne gli effetti negativi sulla vita delle persone. Guarire non è facile perché la personalità è profondamente radicata in una persona e più diventa adulta più è difficile cambiarne la struttura perché comunque la plasticità neurale si è consolidata ma possono venire in aiuto terapie psicologiche e medicinali psichiatrici. I disturbi mentali non sono bianchi o neri ma stanno su una complessa scala di grigi, una cosa che funziona per un paziente non è detto che funzioni per un altro, un livello di intensità del disturbo per uno non è lo stesso livello per un altro. E' sempre consigliabile rivolgersi a psicologi e psichiatri esperti nei disturbi di personalità che altro e abbandonare o cambiare i percorsi terapeutici inefficaci. |
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
perché abbiamo bisogno di qualcuno che ci metta un'etichetta? tanto che differenza fa evitante, borderline, fobico, narcisista...una volta che ti dicono in che disturbo rientri sei punto e a capo. non è che ti trovano un lavoro e una ragazza su misura, devi costruire tutto da zero.
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Esatto, io non pensavo di essere così evidentemente depresso dall'esterno, nel periodo più grave pensavo addirittura che pensassero che stessi fingendo per ricevere soldi, invece già dalla prima vista la psichiatra e la specializzanda si dissero termini medici che non ricordo e subito dopo la parola depressione, poi dopo varie visite e controlli hanno pure constatato un miglioramento e un peggioramento, eppure nella mia esperienza interna mi sono sentito più o meno uguale, perchè la mia visione del mondo va di pari passo coi miei sbalzi affettivi, è come un lieve delirio di cui ti convinci, che poi di base la realtà è tutta un delirio creato dal cervello :D
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Lascia stare le etichette segui la piramide di Maslow, cerca di capire dove hai dei buchi e rattoppali, vedrai che poi starai meglio, lascia perdere le psicologhe carine ti chiedo ti stai facendo le basi le hai?
Lavoro, autonomia, abitare da solo, amici, la ragazza, guadagnare qualche soldino, aiutare gli altri, curare il tuo aspetto e la tua salute, stare lontano dalle dipendenze da sostanze e da brutti vizi, aprirti di più, cerca di essere una brava persona ecc.... Poi possiamo stare qui 20 anni a parlare di questo e di quello ma tu stai ricercando queste cose te lo chiedco xké sono essenziali senza puoi passare le giornate a farti diagnosticare malattie ma starai sempre male scusa se sono schietto ma non mi va di fare tante giri di parolr |
Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Sono d'accordo, nulla da eccepire.
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Quando l'ho letta sono rimasta male, pensavo di essere l'Arsenio Lupin della psichiatria, quella che ha due sintomi gravi ma il resto tutto bene, a casa tutto bene, famiglia normale... Non solo mi hanno beccata in pieno, ma mi hanno anche guardato, perché hanno scritto anche quello che facevo. Allucinante, convinta che non mi badassero e che scrivessero poi qualcosa di brutto sul mio conto per il semplice motivo che già il fatto di stare male significa che stai dando fastidio, se poi sto male io che non sono un caxxo è proprio spreco di pubblici beni. |
Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Noi siamo diversi ma come 2 pazzi ci urliamo contro e poi passeremo la notte ridendo..mi è venuta in mente questa frase sulla diversità.. elodie pensiero
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
Okay i disturbi e le diagnosi e le patologie ma stiamo lavorando x avere almeno le basi x costruire una vita da adulti, perche nn importa se si ha qualsiasi disturbo ma prima di tutto bisogna avere un mezzo di trasporto, avere delle entrate, essere indipendenti, abitare da soli e essere indipendenti dai genitori, sapere gestire un minimo la casa, e la alimentazione, stare lontani da dipendenze e sostanze e droghe, cercare di essere buone persone e aiutare chi e in difficoltà se si ha la possibilità, avere un amico e una donna, poi nel frattempo si può anche cercare di arginare problemi e paturnie mentali ma non si può a 30 anni suonati non avere nulla di questo e pensare di concentrarsi solo sul milgiorare un porprio disturbo e poi si vedrà, bisogna fare le basi altrimenti ti crei altri disturbi nel mentre
Tu hai quello che ho elencato, ti manca qualcosa? |
Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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Al massimo si può cercare di ridurre il senso di sentirsi strani e incapaci in ogni ambiente (nel caso del dep), ma le relazioni più strette sono un dramma, sono cose radicate dall'infanzia, pur sapendolo durante la vita di tutti i giorni vengono fuori, è come se tu dovessi cancellare dalla memoria come camminare e re imparare da zero. |
Re: Mi sento distante, mi sento diverso
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