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In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Voi di solito come vi comportate?
Sondaggio Tra di loro si conoscono molto bene, voi invece li conoscete meno |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Ma in che contesto? Sono persone con cui dovrò averci a che fare per molto tempo o solo in quel momento?
Comunque nel 90% dei casi (ma forse anche di più) mi isolo. Solo se loro cercano di rendermi partecipe potrebbe esserci qualche possibilità in più, ma molto bassa. |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Per es a un corso o al lavoro o in palestra etc etc |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Di solito provo a inserirmi poi capisco che non c è scampo e allora mi sveglio tutta sudata
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Personalmente, non essendo uno che gioca in attacco, aspetterei di capire se c'è qualche persona più amichevole e disposta nei miei confronti e la "sfrutterei" (parola brutta ma che fa capire il concetto) come chiave di accesso per provare ad essere anche solo un po' integrato nel gruppo.
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Se è gente con cui avrò a che fare per molto tempo cerco di inserirmi però dipende dal contesto.
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Ascolto gli argomenti di conversazione tra di loro e, nel caso fosse un argomento di mio interesse oppure su cui abbia un minimo di conoscenza, cerco d'intervenire nella conversazione e dire la mia.
Cmq nel sondaggio ho segnato la casella altro: se fossero persone con cui dovessi avere a che fare quotidianamente come dei colleghi di lavoro cmq qualche frase di circostanza la direi in ogni caso senza però dare eccessiva confidenza, quindi manterrei un rapporto più formale. |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Giusto nemmeno due mesi fa raccontavo sul forum che dopo una cena con amici si era formato il classico cerchio e quelli accanto a me quasi mi spintonavano per mettersi più in centro, di fatto estromettendomi fisicamente. La cosa sconcertante è che sono davvero amici, anche se non stretti. Se avessi bisogno forse farebbero qualcosa per me se non gli dovesse costare un grosso impegno. Anche questo mi fa riflettere che sono meccanismi primordiali, evolutivi e le qualità (essenzialmente la loro assenza) che determinano il posto nel gruppo sociale sono innate. "Io, modestamente, non lo nacqui". Non c'è nemmeno una volontà deliberata, i più forti estromettono i deboli senza nemmeno rendersi conto di cosa stia succedendo. |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Ho votato "altro".
Per me dipende molto dal tipo di persone e anche dal tipo di attività che ha portato a condividere tempo e spazio. Se sono persone che percepisco essere abbastanza simili a me, per modalità di pensare e/o per interessi condivisi, allora posso anche tendere ad amalgamarmi, persino a farmi avanti, anche se ovviamente non senza difficoltà. Viceversa, se sono persone troppo diverse da me per personalità e/o interessi, me ne sto nell'angolino, non interagisco, mi blocco, e come conseguenza ci sto male. Penso a due situazioni per me opposte: l'ambiente universitario in cui ho studiato e i raduni di parenti. Nei primi mi sono ambientato e anche trovato bene, durante i secondi non riuscivo a comunicare con nessuno, me ne stavo nell'angolo e aspettavo che finisse tutto il prima possibile. |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Di solito quando frequento dei corsi, dopo qualche giorno, in modo naturale, capisco se ci sono persone compatibili con me e ci avviciniamo spontaneamente. Non cerco di integrarmi con il gruppo nel vero senso della parola, cerco di essere gentile e lascio che succedano le cose. Ci sono stati anche corsi in cui non ho fatto amicizia con nessuno perché non scattava nulla né da parte mia né loro, invece se incontro una persona compatibile lo capisco, perché inizio a sentirmi su di giri senza apparente motivo
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Mi pongo ai margini, annuendo distrattamente.
Ogni tanto guardo il cellulare. Questo per i primi mesi... Poi inizio a buttare lì qualche frase generica nel contesto, quando inizio a familiarizzare. |
Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
A meno che non siano loro a coinvolgermi, di solito me ne sto per i fatti miei. Mi sento a disagio in queste situazioni, un'intrusa.
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
In queste situazioni di solito sono gli altri che mi isolano discutendo di persone o fatti a me sconosciuti, oppure di argomenti di cui non sono molto informata. Se la discussione dovesse vertere su argomenti di mio interesse i miei tentativi di inserirmi sarebbero talmente insignificanti da non essere notati.
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
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Re: In presenza di un gruppo di 3/4 persone affiatato e in confidenza tra di loro...
Io sarei motivato ad inserirmi se ho qualche interesse indiretto, però potrei vedere che ho poche chances e non provarci nemmeno.
La seconda cosa dipende dal gruppo, un gruppo di barboni o super disagiati credo che mi accetterebbe più facilmente di un gruppo fighetto, e in questi casi provo ad interagire se mi interessa, ma non è una paranoia mia questa, è un dato abbastanza di fatto. Magari sotto certi aspetti potrebbe anche piacermi frequentare certe persone, certo è che nelle mie condizioni non potrei farlo, non mi accetterebbero. Ad esempio se uno sale su un pullman nessuno dice niente ma se ci sale un barbone che puzza a mille pesti si fa il vuoto attorno e nessuno vuole averci a che fare, mentre magari quel barbone viene accettato da altri barboni più facilmente. E' paranoia la mia? Per niente, questi sono pressappoco dei dati di fatto, cose frequentissime che si possono osservare in giro e un po' ovunque. Se sei uno zingaro, le probabilità che la popolazione bene ti prenda in considerazione per una frequentazione sono scarsissime e quasi nulle se l'iniziativa parte da te. Se uno zingaro vede un gruppo di pariolini affiatato che chances c'ha di provare ad inserirsi casomai gli piacesse una ragazza in quel gruppo? Ma poi ammesso che riesca a farsi accettare in parte, come verrà trattato da questo gruppo? Più spesso Bene o più spesso Male? Secondo me poi si verificherà effettivamente la seconda cosa più spesso. Si possono fare altri mille esempi... Un gruppetto di giovanissimi mica accetterebbe un tizio di 80 anni facilmente? A me certe volte i gruppi che mi accettano non mi interessa frequentarli mentre quelli che suscitano qualche interesse mi tratterebbero male o non mi accetterebbero a monte, e qundi me ne sto da solo. Poi si vuol tradurre un problema concreto in problemi psicologici del tipo "sei tu ad autoescluderti" e boiate varie, ecco io personalmente non voglio essere più perculato da queste idee del cazzo, non è questo il mio problema. |
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