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Disturbo dipendente di personalità
Avete mai avuto una persona che consideravate il vostro riferimento? Che quando non c'era vi sentivate persi, vulnerabili?
Io fino alla tarda adolescenza si, avevo un amico a cui ero molto legato, ci vedevamo spesso e abbiamo fatto tutte le scuole insieme. Diciamo che mi sentivo a disagio senza di lui in mezzo ad altra gente. Fin da piccolo venivo emarginato dagli altri, lui era l'unico con cui riuscivo ad aprirmi. Crescendo si è consolidato questo forte attaccamento, a volte gli altri ci trattavano come se fossimo un'unica persona perché stavamo sempre insieme. Dopo le scuole lui ha continuato con gli studi e si è fatto la sua vita mentre io sono rimasto bloccato. Ora ci sentiamo ancora spesso e ci vediamo qualche volta però il rapporto non è più quello di prima, ed è giusto così. |
Re: Disturbo dipendente di personalità
io in rapporti stretti sento l'impulso ad attaccarmi molto, ma ho avuto spesso molta paura di essere abbandonata e che l'altra persona ci tenesse meno di me. Pero' quando ho sentito che bisognava distaccarsi ci sono sempre riuscita abbastanza facilmente, piangevo molto per un tot e poi non guardavo piu' indietro
Comunque a me piacciono le amicizie come quelle che hai descritto, in cui si condivide tantissimo e ci si da' appoggio a vicenda. Mi e' capitato a volte ed era sempre stato bello anche se poi con il passare del tempo ci si distanzia |
Re: Disturbo dipendente di personalità
uhm ora che ci penso entrambe le cose che ho descritto non sono sentirsi dipendenti nel modo in cui diceva op...comunque sia volevo dire che dire "disturbo" in questi casi non mi piace proprio per niente, che' sembra che la voglia di essere amati in un modo che ci e' mancato tanto sia una malattia
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Re: Disturbo dipendente di personalità
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Re: Disturbo dipendente di personalità
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dietro all'autosvalutazione mi sembra che c'e' questa ambivalenza anche in quello che dici tu |
Re: Disturbo dipendente di personalità
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Re: Disturbo dipendente di personalità
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Re: Disturbo dipendente di personalità
Sì, purtroppo mi è capitato in molte occasioni di sviluppare questo tipo di rapporti.
Idealmente un rapporto dovrebbe essere un'alleanza, dovrebbe esserci lealtà reciproca. Ma la verità è che molta gente aspetta solo che tu faccia un piccolo passo falso per attaccarti nel modo più doloroso possibile. Nei rapporti umani malati, chi si impegna per fare le cose viene criticato invece che ringraziato. E' proprio uno schifo ma è sempre chi ci tiene di meno che gestisce i fili nei rapporti umani. E poi ci sono le logiche dei gruppi, quando c'è qualcuno che in maniera dittatoriale stabilisce che devi conformarti e se non lo fai vieni allontanato progressivamente fino ad essere totalmente espulso. Per una lunga fase della mia vita, cercavo amici che potessero supportarmi e credevo che potesse venirne fuori qualcosa di buono. Ma alla fine ho capito che le persone con cui finiamo per confidarci, non hanno nessuna soluzione e spesso rispondono dicendo delle cazzate, anche alimentando spesso false speranze e positività tossica. |
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