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Daytona 18-05-2023 20:47

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Mi sembra molto generico espresso così. attivarsi a che livello?
Credo in generale che qualsiasi essere senziente punti ad alleviare un proprio malessere, in modi poi più o meno funzionali

Angus 18-05-2023 20:53

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Daytona (Messaggio 2838560)
Mi sembra molto generico espresso così. attivarsi a che livello?
Credo in generale che qualsiasi essere senziente punti ad alleviare un proprio malessere, in modi poi più o meno funzionali

Tu dovresti capire cosa intendo, avendo esperienza di adhd e suo trattamento.

Daytona 18-05-2023 21:16

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838561)
Tu dovresti capire cosa intendo, avendo esperienza di adhd e suo trattamento.

Non credo di essere l'esempio perfetto di attivazione. Per il momento ha richiesto più o meno 8/9h tra selezione del professionista (parte più consistente) "prima" visita e controllo, circa 300€, e quando finisco il flacone di wellbutrin, che dura un mese comunque, ne vado a prendere un altro.
Posta questa base ho potuto correggere attivamente alcune cose nello stile di vita e altri sintomi sono ovviamente attenuati o scomparsi da soli, non ha costato/sta costando fatica di per sè. Era senza farmaco che era un casino, se non impossibile controllare certe cose, ma non la metterei su una questione di attivarsi

Xchénnpossoreg? 18-05-2023 21:23

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838518)
Però perché proponi questi fattori come un dato immodificabile? A me sembrano convinzioni molto determinate dal contesto, altro che cose oggettive, e l'attivazione di cui parlo potrebbe capirle e sormontarle.

In realtà non mi sono espressa al riguardo dell'immutabilità di questi fattori, il mio era solo un elenco di possibili ragioni e percezioni alla base di un qualsiasi blocco.

L'attivazione (intesa come reale consapevolezza di se stessi) è sicuramente importante. Certe persone purtroppo non si conoscono sul serio, convivono con la propria pelle senza comprendere bene come funzionano e cosa vogliono.
Però.
E’ comunque possibile avere una buona cognizione di sé e sentirsi comunque bloccati, in gabbia. E' molto triste ma capita.. capita spesso.

Abuela 18-05-2023 21:58

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838389)
Non lo vedete quanto facilmente si finisce nella metafisica dei problemi astratti, non realmente sentiti personalmente, delle soluzioni non percepite come proprie? Chi parla di "zona di comfort" usa un concetto che ha messo a fuoco lui o che ha analizzato a sufficienza per avallarlo? Oppure si limita a ripetere una delle tiritere più comuni che si sentono in giro?

Ribadisco, da dove si dovrebbe partire se non da "io e la mia vita", quella reale però, non l'una o l'altra narrazione?

"Che cos'è quello che sto affrontando? Dove sono? Chi sono?"

Se non abbiamo risposto a questo (con i sensi, le emozioni e le parole), l'indisponibilità a muoversi mi sembra decisamente sensata. A meno di non esserci profondamente identificati con il personaggio di un racconto.

E quest'ultimo mi sembra appunto lo stallo di molti forumisti.

E' troppo intenso il dolore per affrontarlo, quindi ci si rifugia nella propria mente, in un sogno ad occhi aperti?

Non so, penso ci sia qualcos'altro che ci sfugge.

A me pare che questa sorta di inconsapevolezza di sé che descrivi sia una situazione in cui si trovi chicchessia, anche le persone più comuni che vivono apparentemente una vita normale ma in realtà miserabile perché non si sono mai dati la libertà di fare quello che davvero volevano fare.

untipostrano 18-05-2023 22:20

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
se uno avesse più o meno la garanzia che attivandosi starebbe meglio allora non sarebbe così pigro o stupido da non muovere un dito...evidentemente se non lo fa è perchè già sa che andrebbe solo a peggiorare la situazione!

Abuela 18-05-2023 22:42

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2838582)
se uno avesse più o meno la garanzia che attivandosi starebbe meglio allora non sarebbe così pigro o stupido da non muovere un dito...evidentemente se non lo fa è perchè già sa che andrebbe solo a peggiorare la situazione!

Per me non è necessariamente vero.
Poi forse dipende cosa si intende con stare meglio.



Per quanto mi riguarda forse mi rivedo in quanto dice Angus, una situazione in cui fossi libera di esprimere tutta me stessa mi creerebbe troppa agitazione (quindi starei meglio, ma starei anche molto peggio --> ansia, doc, ossessioni), invece il mio essere gatto di marmo mi priva di molte possibili gioie, di una vita piena e appagante ma mi crea meno turbamento. O almeno credo :sisi:

XL 18-05-2023 23:03

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838559)
Potrebbe chiedersi cosa si intende per dio, qual è funzione psicologica di tale costrutto, perché si sente spinto a privilegiare una considerazione astratta e in fondo superficialissima ("sono tutte fregnacce") a un potenziale maggior benessere. Potrebbe chiedersi come erano visti i credenti nel contesto in cui è cresciuto, come sono visti in quello in cui vive. E così via.

Ma comunque non ho capito tutta questa indagine come fa a generare la persuasione che un dio esiste davvero :nonso:.
Dove si cerca di convincermi con questo sistema? :interrogativo:

Magari lo avevo capito all'inizio che sarei stato meglio se avessi creduto, visto che credere davvero che c'è qualcuno che comunque mi salverà mi farebbe stare meglio.
Il punto fondamentale è che non ci credo davvero e penso che non c'è nessuno che mi salverà, niente di quello che ho visto e che ho attorno riesce per ora a farmelo credere perché ho visto un mucchio di volte persone abbandonate al loro destino fare una fine di merda.

La sfiducia nella possibilità di essere davvero più felici non è una cosa facile da "curare" secondo me, una persona sfiduciata non può convincersi ad aver fiducia pensando che in fondo se avesse fiducia starebbe meglio, deve averla davvero questa fiducia.

Se io credessi di essere indistruttibile e di poter guarire da qualsiasi malanno starei di sicuro meglio a livello psicologico, solo che io non ci credo, vedo che anche una piccola patologia il mio corpo non la risolve, non riesco a credere di avere questa capacità.

Io questa fiducia non ce l'ho, non mi piace la mia vita così come la conosco, e sinceramente ancora non ho trovato nulla che mi convinca davvero che è altro da quel che ho conosciuto, visto che anche i tentativi di farmi cambiare non fanno altro che confermare la mia visione negativa.

XL 18-05-2023 23:27

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Abuela (Messaggio 2838584)
Per me non è necessariamente vero.
Poi forse dipende cosa si intende con stare meglio.



Per quanto mi riguarda forse mi rivedo in quanto dice Angus, una situazione in cui fossi libera di esprimere tutta me stessa mi creerebbe troppa agitazione

Ma saresti agitata a causa di cosa? :interrogativo:
Se la situazione è libera dovresti controllarla totalmente, e se la controlli totalmente cosa potrebbe renderti ansiosa?
Se sei libera da ogni ostacolo, sei libera e basta, quindi qualsiasi cosa dovesse renderti ansiosa la potresti annullare, sei libera o no?
Alla fine il problema è che nelle situazioni concrete non si è davvero liberi mai, perché il potere è sempre limitato e quindi non si è mai liberi di esprimersi.

Io la immagino una situazione in cui mi sento libero di esprimermi, sono su un palco e non dico nulla, cazzeggio e la gente invece di annoiarsi mi acclama, più libero di così, libero di esprimermi e non fare un cazzo come a casa in poltrona e non essere criticato per questo.

O magari mettermi a scrivere i miei pipponi così come li scrivo qua e non ricevere critiche dal muttley di turno e simili, ma dov'è che posso essere libero di esprimere tutto me stesso?

Ve lo dico io dove, da nessuna parte, bisogna per forza esprimersi secondo i registri che il pubblico ritiene opportuni altrimenti non ci si esprime, alla fine l'espressione non è mai di se stessi, è un compromesso sempre tra noi e i rompi coglioni che stanno attorno.

Uno sta in una situazione, scrive come riesce a scrivere, fa quel che vuole fare, e arrivano tizio, caio e sempronio che dicono "cerca di essere te stesso, dici qualcosa, fai questo e quell'altro" ma chi cavolo vi ha detto che non lo ero me stesso? Siete voi che volete un me stesso diverso, io me stesso già lo ero nella situazione e prima che apriste bocca stavo sereno e tranquillo.

Per questo si è ansiosi, nervosi e compagnia bella. Uno non ci pensa subito ma queste cose poi infastidiscono, non è vero che si è liberi, l'ansia c'è proprio perché si crede che c'è sempre qualche ostacolo che rovinerà le cose. Se uno credesse davvero che questi ostacoli in relazione alla propria performance espressiva non ci sono, non sarebbe nemmeno così ansioso. Se ti esprimi è implicito che il messaggio deve arrivare in modo positivo al ricevente, altrimenti è inutile sostenere che si sta esprimendo il proprio essere, con chi lo esprimi te stesso? Col muro, o un gruppo che manco ti vede o ti denigra?

Angus 18-05-2023 23:27

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Abuela (Messaggio 2838584)
Per me non è necessariamente vero.
Poi forse dipende cosa si intende con stare meglio.



Per quanto mi riguarda forse mi rivedo in quanto dice Angus, una situazione in cui fossi libera di esprimere tutta me stessa mi creerebbe troppa agitazione (quindi starei meglio, ma starei anche molto peggio --> ansia, doc, ossessioni), invece il mio essere gatto di marmo mi priva di molte possibili gioie, di una vita piena e appagante ma mi crea meno turbamento. O almeno credo :sisi:

Ma perché avresti tutta quella agitazione?

Angus 18-05-2023 23:30

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2838586)
Ma comunque non ho capito tutta questa indagine come fa a generare la persuasione che un dio esiste davvero :nonso:.
Dove si cerca di convincermi con questo sistema? :interrogativo:

Scrivi così perché sei molto ignorante dell'argomento :nonso:
"Dio", secondo la visione di molti, non è un oggetto o un soggetto che "esiste" bensì qualcosa di diverso, che potresti capire se la facessi, quest'indagine.

Angus 18-05-2023 23:37

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Daytona (Messaggio 2838564)
Non credo di essere l'esempio perfetto di attivazione. Per il momento ha richiesto più o meno 8/9h tra selezione del professionista (parte più consistente) "prima" visita e controllo, circa 300€, e quando finisco il flacone di wellbutrin, che dura un mese comunque, ne vado a prendere un altro.
Posta questa base ho potuto correggere attivamente alcune cose nello stile di vita e altri sintomi sono ovviamente attenuati o scomparsi da soli, non ha costato/sta costando fatica di per sè. Era senza farmaco che era un casino, se non impossibile controllare certe cose, ma non la metterei su una questione di attivarsi

Non so se mi sono spiegato, per attivazione intendevo quella post-trattamento, non la "frenesia" improduttiva precedente. Attivandosi, per come lo intendo io, l'ansia diminuisce, non aumenta. E non è una cosa faticosa come può essere smuoversi per un depresso (che non cammina ma si trascina). Mica siamo fatti per restare immobili. L'autoregolazione (che rende superfluo il "controllarsi") è una cosa normale per gli esseri umani, come respirare.

A me il parallelismo torna abbastanza.

Angus 18-05-2023 23:39

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Comunque mi stupisce un po' il fatto che molti qui si ritengano affetti da una malattia mentale e al contempo si fidino ciecamente di tutto ciò che passa loro per la mente. Dite la verità, mi state prendendo tutti in giro.

Darby Crash 18-05-2023 23:42

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838594)
Comunque mi stupisce un po' il fatto che molti qui si ritengano affetti da una malattia mentale e al contempo si fidino ciecamente di tutto ciò che passa loro per la mente. Dite la verità, mi state prendendo tutti in giro.

se non ci si fida della propria mente, di cosa dovremmo fidarci? la mente è tutto ciò che abbiamo

Angus 18-05-2023 23:50

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2838595)
se non ci si fida della propria mente, di cosa dovremmo fidarci? la mente è tutto ciò che abbiamo

E allora smettila di dichiararti affetto da una malattia.

Angus 18-05-2023 23:58

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Abuela (Messaggio 2838584)
Per quanto mi riguarda forse mi rivedo in quanto dice Angus, una situazione in cui fossi libera di esprimere tutta me stessa mi creerebbe troppa agitazione (quindi starei meglio, ma starei anche molto peggio --> ansia, doc, ossessioni), invece il mio essere gatto di marmo mi priva di molte possibili gioie, di una vita piena e appagante ma mi crea meno turbamento. O almeno credo :sisi:

In ogni caso questo è interessante: non è vero che *sei* gatto di marmo, da quello che dici.

Non sarà che non si *è* timidi, evitanti, ecc., ma lo si fa, è una reazione difensiva che non descrive ciò che siamo?

XL 19-05-2023 00:03

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
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Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838592)
Scrivi così perché sei molto ignorante dell'argomento :nonso:
"Dio", secondo la visione di molti, non è un oggetto o un soggetto che "esiste" bensì qualcosa di diverso, che potresti capire se la facessi, quest'indagine.

Qualcosa di diverso da una cosa esistente non riesco a capire manco vagamente cosa sia, se prima non ero convinto dell'esistenza, adesso inizio a non esser convinto anche che questi abbiano in testa qualcosa di sensato.
Con questa mossa hai peggiorato la situazione :mrgreen:.

XL 19-05-2023 00:10

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838594)
Comunque mi stupisce un po' il fatto che molti qui si ritengano affetti da una malattia mentale e al contempo si fidino ciecamente di tutto ciò che passa loro per la mente. Dite la verità, mi state prendendo tutti in giro.

Ma in ogni caso sempre del tuo giudizio devi fidarti, anche quando reputi una cosa un'allucinazione sei tu a giudicarla tale, dalla tua mente non puoi uscirne, sei tu che ti fidi più di un giudizio rispetto ad un altro.
Se ti convince l'idea che non sia un'allucinazione penserai e crederai non sia un'allucinazione, ma se non sei convinto, resti non convinto.

Poi la cosa divertente è che cercano di convincerti che la tua mente sarà capace di fare certe cose e influenzare certi esiti e al contempo dicono che non è bene fidarsi della propria mente e di certi giudizi. Ma i giudizi stanno tutti nella propria mente, anche il giudizio relativo all'utilità di questo o quel discorso, sempre nella mente sta.

Quindi se la mia mente dice che lo psicoparagnosta ha ragione devo fidarmi o no?
Alla fine è la tua mente che ti dice di non fidarti di certi giudizi della tua mente, a un qualche livello ti fidi comunque. Quello che chiami io, non è che sta fuori dalla mente, è un'altra cosa che giudica, è sempre e comunque la tua mente a parlare.

Io vorrei che si andasse fino in fondo a questo discorso, che la si sfiduciasse davvero, poi però non vedo che le persone lo fanno, continuano a sostenere una serie di cose, ma che fondamento hanno?

Nessuno, come tutto, visto che dalla mente arrivano e non puoi fidarti, potrebbe essere malata e alterare tutto, farti credere che esistono cose che non esistono e così via.

Come si risolve la cosa? :nonso:

Per me è ancora più folle questa posizione, io semplicemente seguo l'istinto e la mia ragione, se è malata non posso farci nulla, la seguirò comunque, tanto che alternative ho, non fidarmi più di tutto? Ci parlo pure con lo psicoparagnosta, se mi convince, mi convince, ma se non mi convince non è che vale il discorso devi riconoscere che la tua mente giudica male se il metagiudizio sul giudizio la mia mente non lo emette, non lo emette, punto.

Angus 19-05-2023 00:11

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2838599)
Qualcosa di diverso da una cosa esistente non riesco a capire manco vagamente cosa sia, se prima non ero convinto dell'esistenza, adesso inizio a non esser convinto anche che questi abbiano in testa qualcosa di sensato.
Con questa mossa hai peggiorato la situazione :mrgreen:.

Ecco, ad esempio se io fossi più attivo eviterei di risponderti compulsivamente e infruttuosamente :pensando:

XL 19-05-2023 07:19

Re: Le ragioni dell'immobilità
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2838602)
Ecco, ad esempio se io fossi più attivo eviterei di risponderti compulsivamente e infruttuosamente :pensando:

Ma è quello che dico, il discorso che mi fai potrei farmelo da solo e neanche mi convincerei che dio esiste, c'è salvezza e cose simili.
Dovresti inventarti un argomento talmente nuovo e non già ascoltato mille volte e forse qualcosa si potrebbe smuovere.
Poi se per dio si intende un'altra cosa che manco si capisce vagamente cos'è e non è nemmeno una cosa, direi che è ancora peggio, non mi aiuterebbe per niente, non mi servirebbe a niente, reputerei addirittura inutile buttare questa pappa molle nel cervello.

Le mie capacità inventive le ho esaurite, credo che resterò nella mia posizione atea fino a che non muoio (posizione che ho raggiunto in modo più netto negli ultimi anni) per quanto riesca a comprendere che se uno crede davvero che c'è qualcuno che lo salverà e lo amerà starà meglio di me, così come sta meglio un cornuto che crede che la moglie lo ami rispetto a quello che ha scoperto tutto, ha osservato di non essere così amabile, e vive la sua esistenza in solitudine perché conosce queste cose.

Se sei convinto non puoi far finta di non sapere certe cose perché sarebbe meglio così, devi essere davvero persuaso che tua moglie non ti tradisca e che tu risulti amabile per donne di un certo tipo, quelle con cui magari vorresti stare.

Io che certe cose stanno diversamente da come credo che stiano non riesco a crederci, poi mi si etichetti come matto, incel, e compagnia bella non mi frega nulla, sono immobile su certe posizioni perché non riesco a convincermi che sono meno vere delle opposte o che al minimo siano incerte 50 e 50.

A star bene non sto bene, ma non è che posso convincermi di qualcosa con una sorta di sforzo di volontà perché così starei meglio. Se io penso di non essere tanto amabile da poter ottenere certe cose oppure che dovrò fare sforzi immani per diventare tale e questa cosa nell'insieme mi deprime, distrugge l'esistenza perché a me proprio non piace vivere così, ecco se poi vado da qualcuno che tenta di convincermi del contrario è compito suo farlo visto che io non ci riesco mica.

Ammesso anche che io vada in terapia ci vado comunque con queste convinzioni, se già non ci credessi non ci saebbe bisogno che qualcuno tentasse di convincermi del contrario.
Io ad andarci ci posso andare, questo sforzo ce la faccio a farlo, ma il resto non è detto che ci sia. L'immobitità l'ho smossa andando alla seduta, non mi si può chiedere di smuovere anche l'immobilità relativa alle "credenze errate" perché per me adesso non sono affatto errate e dovrebbe essere compito della terapia convincermi del contrario.

Sono loro che sostengono siano capaci di modificare le credenze sbagliate, se fossi già convinto che sono sbagliate da loro cosa ci dovrei andare a fare? :nonso:
Ci vado ma con un forte scetticismo rispetto alla soluzione che dicono di potermi fornire, senza convinzione, visto che la convinzione è quella che dovrebbero darmi loro.
Se davvero sono capaci di persuadere dovrebbero riuscire a persuadermi comunque, se già fossi persuaso non servirebbe parlare con loro, quando loro dicono che una persona deve collaborare non può collaborare certo dandogli ragione anche quando non è convinta abbiano ragione.

Se io sono convinto che certe teorie da forum dei brutti siano in buona misura corrette, lo psicoterapeuta può anche sostenere che sono tutte fantasie, ma deve convincermi con qualcos'altro visto che io non sono convinto affatto che lo siano e non condividerò subito questo suo giudizio.
Non è che se dice non siano oggettive certe cose, mi smuove, tanto lo ripeto, anche le credenze etichettate come oggettive in qualche modo le abbiamo acquisite e una serie di prove locali e altre credenze ci hanno convinto che le cose stanno così.
Per un tizio terrapiattista è oggettivo che la terra sia piatta, che uno gli dica che la cosa non è poi così oggettiva non è che rappresenta un grande argomento.

Se qualcuno è capace di persuaderli lo faccia, io dubito che si riuscirà, poi magari può essere che il matto sono io che non ci credo sia piatta :nonso:, ma adesso non lo so, non sono convinto. In questo caso la mia convinzione pende fortemente da un lato, ho letto anche certi argomenti dei terrapiattisti ma non sono riusciti a convincermi.


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