Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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* Ovviamente con "soliti concetti" mi riferivo all'estetica, che di solito fa cambiare andamento alle discussioni e le rende improduttive. Per la fretta non avevo specificato :arrossire: |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Io conosco molti che dicono:prima viene la mia famiglia e poi gli altri,quindi non illudiamoci. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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È vero che aver fratelli o sorelle è molto meglio che esser figli unici su questo son d'accordo, ma attento a non fare/volere cose per fare contenti i tuoi... È la tua vita e se mai dovessi aver figli (non si sa mai), deve essere perché tu li vuoi, non perché ai tuoi genitori piacerebbe aver nipoti. So che suona come un' ovvietà, ma parlo per esperienza personale, io stesso ho fatto scelte di vita per fare felici i miei che poi mi sono tornate contro, e senza scendere nei dettagli, se avessi seguito quello che mi sentivo veramente di fare le cose sarebbero state molto più semplici per me. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Si, questa fissazione con le tombe è una cosa delle vecchie generazioni, ma non serve, meglio farsi cremare, o al massimo dopo che è scaduta la concessione, mi pare 30 anni, si va tutti.. boh.. non so neanche dove XD |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Solo per far contenti i miei no, però c'è un istinto/desiderio di voler perpetrare la famiglia, penso sia umano. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Io sono giunto alla conclusione che determinate situazioni che per gli altri sono la normalità, per me non lo sono.
Mi spiego meglio, hai citato tua sorella che è sempre fuori con amici, viaggi ecc. Tutto ciò per il suo tipo di personalità significa felicità e benessere. Per me è l'opposto. Il mio essere vorrebbe avere un minimo di rapporti con gli altri, ,ma non nella quantità da te descritta. Ho avuto occasioni di sperimentare la normalità di una persona, ma non sono riuscito a reggere tutti gli impulsi esterni che ricevevo. Il mio isolamento forse è stata anche una mia scelta. Forse la verità è che io ho bisogno di stare da solo e determinate abitudini altrui non sono fatte per la mia persona. Ad oggi non provo più invidia per tutto quello da te descritto, l'ho provato sulla mia pelle e non sono riuscito a fingere. Quello che per gli altri è benessere per me non lo è. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Io ho incominciato a raccogliere qualcosa ora, dopo essermi costruito come un Cyborg Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Poi bisogna vedere sempre cosa si intende per vivere a pieno la vita.
Io ho notato che molte persone, per godersi appieno la vita, intendono che a 18/23 anni devi per forza fare parte di compagnie, andare di qua, andare di là, andare in discoteca, andare con gente nei locali a fare caciara, cambiare tipa un casino di volte, conoscere le tipe di altre compagnie, andare in 20 persone ai concerti e in ferie, fare aperitivi e viaggi a tutto spiano, all'estero, in Olanda a fumare... eccetera eccetera... Ad alcune persone (mi ci metto dentro), a prescindere da fobie, ansie eccetera, di queste situazioni non frega nulla o comunque poco o nulla. Il problema è sempre lì. Che in quelle fasce di età, grosso modo sono quelle le cose che quasi tutti fanno. Rimani fuori già da quelle età, isolato perché non ti frega nulla di quelle cose, sei già sulla strada dell'isolamento sociale. Mettici dentro poi che sei evitante, solitario, fobico, ansioso, asociale, depresso, e la frittata è fatta. (non è credibile quando arrivi a 40 anni e passa di colmare la solitudine perché nel frattempo gli altri hanno vissuto le varie età in modo normale, facendo esperienze, relazioni, tutte cose che a ogni età servono per fare esperienza e crescere, diventare adulti, per poi trovare stabilità, una famiglia oppure una persona che ti sta accanto. Tutte cose belle ma per le quali non devi avere questo genere di problemi che abbiamo noi, secondo me, perché questi problemi non sono compatibili con la normalità e i normali percorsi di vita degli altri). |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Anche io simile a te, solo che ho altri due punti a sfavore, sono figlio unico e disoccupato.
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Se non ti piace fare quelle cose elencate a 24 anni,rimarrai fuori,logico in maniera più o meno dolorosa,o trovi amici come te o fidanzata e io li avevo fino alla pandemia,altresi ti abitui a passatempi solitari,ma un minimo di socialità ci vuole..molte donne amano quelle cose,quel tipo di vita,appurato che non si vuole quello si cerca un altra strada
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Io penso che quasi nessuno di noi vorrebbe fare una vita sociale spericolata alla Briatore. Quello che è più desiderabile è una vita sociale anche minimale però APPAGANTE, e poi anche un minimo di vita sentimentale anche questa senza grossi rompicapi. Non è la quantità che conta ma la qualità.
I rapporti possono essere anche sporadici ma se danno soddisfazione secondo me è pure sufficiente fare 2 uscite al mese. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Scusa, come sarebbe che lavori 7 giorni su 7? Da dipendente è illegale.
Questo creerebbe problemi anche a una persona sana... |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Questo forum è diventata la mia casa la mia famiglia non altrove..ho
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Io non ci ho mai provato a cambiare le cose, quindi alla fine non è che posso invidiare molto gli altri, sentimento che tra l'altro non mi appartiene.
Devo dire che ho fatto dei miglioramenti notevoli negli anni, mai avrei pensato di resistere sul lavoro così tanto e di essere così apprezzato. Sulla vita sociale e sentimentale si, è sicuramente un pezzo fondamentale che mi è mancato e che non posso recuperare; arrivare quasi negli anta senza aver vissuto tutte quelle esperienze che bisognerebbe fare è un peso enorme, ma oramai è andata così e non ci posso fare nulla. Le occasioni le ho avute, ma non ci ho messo l'impegno che ci ho messo per esempio nel lavoro, e il risultato è stato quello che è stato. Se quando vedo due adolescenti che si abbracciano e baciano li invidio (in senso buono, senza cattiveria) un po'? Ovvio, anche io avrei potuto vivere quelle emozioni, non l'ho fatto e pace, è dura andare avanti quando fondamentalmente una parte essenziale della vita non l'hai provata, ma tornare indietro non si può. Per il resto anche io figlio unico, e anche io con pressioni, soprattutto paterne, sui nipoti. Detto sinceramente? Frega un cazzo. Sono vecchio per essere genitore, e poi che razza di padre sarei? Uno che a malapena bada a se stesso, che si alza al mattino con la stessa energia di un'ameba? Per favore, ci sono già troppi genitori incapaci per aggiungerne altri. Chiudiamola qui e buonanotte. |
Quando vedi una ragazza con un ragazzo, soprattutto se giovanissimi, che si tengono per mano, che si baciano senti come una fitta allo stomaco, come se qualcuno ti desse un pugno e pensi a tutto il tempo passato che nessuno ti ridara durante il quale non hai vissuto alcuna esperienza simile. Fa male....parecchio male.
Quando mi capita distolgo lo sguardo subito per evitare sofferenze inutili. È una sensazione che probabilmente qui siamo in tanti a provare... non di certo le utentesse come Euridice o l'altra che ha l'edicola che secondo me trollano. Solo un maschio, con le difficoltà di quest'epoca, può capirlo. |
Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
Ci sono utentesse mai state fidanzate qui dentro non generalizzato per piacere..o sminuiamo sofferenze..
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Re: Invidia per i successi degli altri, rabbia per i miei fallimenti
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Per vikingo .... la sofferenza di un maschio è peggiore. Non ci sarebbe nemmeno bisogno di scriverlo. Leggo tante cose qui, molte volte sembra che quelle utentesse prendano in giro e sinceramente non è giusto. |
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