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E' possibile avere ricadute?
Salve a tutti,
il mio buon senso... o forse la "DEP" mi suggeriscono di fare infinite quantità di premesse per giustificare il disturbo che potrei arrecare agli utenti di questo forum... però provo a reagire ed evito. Una premessa però la devo fare per spiegare la domanda... Dunque: nel 2005 durante la stesura della mia tesi di laurea cado in profonda depressione, inizialmente scambiata per forte stress, chiedo quindi l'aiuto di uno psicologo che mi definisce socio-fobica e mi segue per 6 mesi. Mi laureo e sto meglio (ho superato lo scoglio), nonostante lo psicologo mi avesse avvertito che la terapia sarebbe stata lunga e che ci sarebbero voluti anni, decido di interrompere. Mi sentivo forte, stavo meglio... e, non so come, per qualche anno mi sono buttata in attività varie stando davvero bene, ma quà e là ogni tanto i sintomi tornavano... ho resistito fino a qualche settimana fa, rimpiangendo sempre in questi anni gli appuntamenti settimanali con il mio psicologo... sentivo e sento il bisogno di parlare con qualcuno che mi ascolti veramente e che mi spieghi perchè sto male e perchè vedo la realtà in un modo che al resto del mondo sembra totalmente distorto. Fattore scatenante: alcuni problemi di lavoro di carattere socio-relazionale, lo stress ed eccola lì ... dall'oscurità in cui l'avevo ricacciata rispunta la mia persecutrice. Trovo scuse assurde per uscire il meno possibile, evito il Natale in famiglia e con gli amici, piango per nulla, sto in casa al buio con tutte le finestre e le porte chiuse.. ho persino tentato di staccare il telefono.... ma poi ho avuto paura della solitudine e l'ho riacceso. Guardo il mondo come un pesce in un acquario, boccheggio, invidio chi sta fuori e penso che non potrò mai essere come loro, per quanto lo voglia ardentemente non riesco a far parte di quel mondo, mi sento aliena. Pur non volendo esserlo, sono stata sgradevole con chiunque si sia avvicinato a me... ovviamente io volevo avere vicino qualcuno... ma il mio disturbo no (è come se avesse vita e volontà proprie). Mi sono accorta che peso ogni parola pronunciata dalle poche persone di cui mi circondo, in cerca della critica o di qualunque elemento negativo (anche piccolissimo)... come se cercassi volutamente la sofferenza pur desiderando di evitarla. Potrei tediarvi per ore descrivendo i singoli sintomi ma evito. In conclusione.... si può ricadere nel baratro? Io una risposta me la sono data: aveva ragione lo psicologo e mai avrei dovuto interrompere le sedute... Il problema è che ora economicamente non me lo posso più permettere...lo psicologo... grazie a chiunque ascolterà... scusate il disturbo. |
Grazie,
ci proverò. :D |
Re: E' possibile avere ricadute?
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(capisco i problemi economici, anche se non so che lavoro facevi, ma non c'è proprio nessuno che possa aiutarti? E' un problema di salute non poco debilitante questo...) |
Grazie a voi,
sono io a sentirmi meno sola! C'è chi mi potrebbe aiutare...ma sai com'è ... sono stata benedetta alla nascita anche da un sano quanto ridicolo orgoglio! Quanto al mio psicologo... in realtà ho apprezzato la sua sincerità... e a tutt'oggi mi manca. Mi manca soprattutto poter parlare con qualcuno del problema... senza che mi si dica che sono cose futili e c'è di peggio o addirittura che sono pazza.... Infatti quando ho trovato questo forum... mi sono sentita un pò a casa.... insomma meglio. Vorrei ringraziarvi di esistere... sarà eccessivo ma è dovuto. Sapere che c'è chi può capire è confortante |
Una della mie piu grandi paure (dopo quella della chiusura definitiva del grande fratello) è appunto la ricaduta.
Ora non vivo una vita decente, ed in questi giorni lontano dall unica forma di intrattenimento che ha la mia esistenza e cioè il lavoro me ne rendo conto, però cmq ho un "equilibrio"... Quando in passato provai ad affrontare i miei limiti ebbi le cosidette "ricadute"...e per ritirarmi in piedi in maniera decente per riaffrontare tutto passarono mesi e mesi...ecco perchè a chi dice "Ma cos hai da perdere" io porgo il mio piu sentito MABAFANCUL 8) |
Welcome Home!
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A proposito di ricadute, paragonavo la mia vita a un boomerang... ogni volta che mi lancio un po' più lontano, torno indietro
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se invece non vuoi parlare della tua debolezza è più difficile. Penso che non ci sia nulla di cui vergognarsi ma non è questa frase che può far passare gli eventuali pudori. Quote:
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invece ho trovato molti spunti incoraggianti. (ma ho trovato anche degli sputi scoraggianti, tanto per non smentirmi:D) Quote:
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Se penso al ricadere.... mi vedo come alice quando entra nella tana del coniglio bianco e cade il quel lungo tunnel lentamente e hai la sensazione che quel tunnel non finisca mai.
Io quando sono in compagnia di altre persone mi sento così... le guardo parlare e non le capisco e i minuti che scorrono lenti sono come quel tunnel assurdo! In realtà un pò tutta la mia vita è come quel tunnel.... e i tentativi di uscirne sono come i funghetti del bruco.... (quelli per crescere e rimpicciolirsi) come Alice non li uso mai al momento giusto... sono sempre fuori posto. 8O |
Scusate vorrei chiarire la questione psicologo.... ci tengo a sottolineare che è stato un grande.... mi ha aperto vie infinite.... e mi ha detto in faccia verità che nessuno mi avrebbe mai detto o almeno non nel modo delicato che ha usato lui.
Lo rimpiango quindi, non lo rimprovero affatto. Però sono contenta di poter parlare con qualcuno che dentro "la malattia" ci vive e non la cura da fuori scientificamente parlando. Quanto ai suggerimenti che si ricevono in un forum... penso siamo tutti abbastanza critici da sapere cosa considerare e cosa no... per lo meno in base a quello che o letto qua e là nel forum. |
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