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Ansia da lavoro
Durante una riunione si parlava di come fare emergere alcune persone per dar loro visibilità... Che palle!
Riflettevo su me stesso, che mi ritengo invisibile, e in realtà faccio di tutto per rimanerlo.. Purtroppo il lavoro che ho non mi permette di rimanere del tutto invisibile,e mi crea una certa ansia.. vediamo fino a quando durerà... Mi piacerebbe avere zero responsabilità,zero ansie,zero stress, zero pensieri,zero contatti umani.. |
Re: Ansia da lavoro
Praticamente lavorare in una catena di montaggio! Può andar bene se la vita extra lavoro è soddisfacente, sennò rischia di aggiungere alienazione e depressione a chi già ne soffre. Imho
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Re: Ansia da lavoro
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Re: Ansia da lavoro
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Ho rischiato il collasso del sistema nervoso dato che ero finito a lavorare in cantiere e soffro di sovraccarichi sensoriali per via del mio funzionamento neurologico. Da una situazione simile non mi avrebbe salvato nemmeno "la famiglia perfetta e tutto l'amore di veri amici". Se non me ne fossi andato sarei finito in tso o in stato catatonico chissà dove. Il problema nasce quando non puoi scegliere perché ti servono soldi subito per fare fronte a spese quotidiane che renderebbero ancora peggiore la tua esistenza se non soddisfatte. |
Re: Ansia da lavoro
Io bramo l’essere invisibile, soprattutto a lavoro
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Re: Ansia da lavoro
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Re: Ansia da lavoro
Esistono lavori meno stressanti e più adatti a noi di quelli che stanno facendo soffrire questo va tenuto a mente poi ognuno faccia quello che vuole, ma una seconda strada c'è, non bisogna x forza essere così netti fra scegliere se lavorare o no, ci sono lavori meno stressanti e magari con meno ore o mansioni diverse
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Re: Ansia da lavoro
In base al proprio profilo ci sono lavori adatti stressanti e altri no,non a caso mi sto prendendo più tempo dalla pandemia quando non lavoro più cosa è più adatto per il mio profilo psicologico,non voglio fare scelte avventate..
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Re: Ansia da lavoro
Io invidio davvero tanto chi non ha grosse responsabilità al lavoro.
È anche vero che un lavoro con 0 responsabilità non esiste, ma personalmente preferisco 1000 volte fare lo spazzino o l'operatore che raccoglie i sacchi dell'immondizia piuttosto che il lavoro che faccio io, nel settore della meccanica di precisione, dove bisogna guardare i centesimi e non si può sbagliare. È una condanna, già faccio una vita schifosa nell'ambito sociale e sentimentale, sono imprigionato anche in un lavoro difficile, dove faccio molta fatica a capire e fare le cose e che odio con tutto me stesso. Ultimamente sono più in crisi del solito, a volte mi vengono dei pensieri malsani su come pensare a procurarmi dei danni permanenti che mi darebbero il diritto all'invalidità, questo mi fa paura e da l'idea di come sono messo male. |
Re: Ansia da lavoro
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Ansia da lavoro
Queste stronzate come “visibilità” “leadership” “team working” hanno rotto i coglioni, in un mondo normale si darebbe importanza a chi concretamente fa la differenza a lavoro e guadagna capacità ed esperienza, invece conta solo più vendersi il c**o anche se non si è capaci a fare un cazzo.
Ma infatti è sotto gli occhi di tutti dove sta andando a finire la società, spero crepino tutti molto male |
Re: Ansia da lavoro
Questa storia mi ha impressionato, piuttosto che stare a impazzire in ufficio la gente preferisce pedalare
https://www.ilmattino.it/italia/cron...3-7175453.html |
Re: Ansia da lavoro
Mah...il discorso è che fin che lo fai per piacere tuo personale (ti alzi la mattina, esci di casa e ti fai 100km in bicicletta) è una cosa; quando lo fai sul/per lavoro -pur se volentieri- rischi di innescare meccanismi più grandi di te.
Secondo me, una certa misura occorre; al di là del fatto del "mi piace lavorare, non mi pesa farlo". |
Con il lavoro che ho da oltre 10 anni, sono passato un po di grado con il tempo.. infatti ho più responsabilità sulla produzione, ma devo comunque sottostare ad altri capi che mi mettono sempre fretta senza tregua: l'ansia nel mio lavoro, su di me, è una componente costante che mi accompagna per tutte le 9 ore giornaliere!!!
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Re: Ansia da lavoro
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Quello che mi pesa molto è che per il tipo di lavoro e di persona che sono , non riesco a staccare al 100% e le ansie e le preoccupazioni che mi vengono me le porto anche a casa. Spesso invidio gli operai in quanto finite le 8 ore ciaoneee (non tutti, ci sono alcune attività da operaio veramente faticose e logoranti) In maniera figurata, Il weekend lo passo per prendere un grosso respiro e passare la settimana in apnea cercando di bracamenarmi... Realmente il weekend sto a casa/letto a non fare nulla... |
Re: Ansia da lavoro
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Io sono nel reparto di montaggio e costruzione, uso la rettifica e i trapani radiali, e tanto tanto lavoro manuale. Sono quotidianamente in mezzo alla polvere di ghisa e ferro, all'olio e al rumore. Se si sbaglia son guai, bisogna saldare (quando é possibile) e si perde un sacco di tempo, altrimenti se sono pezzi di commercio si buttano e si prendono nuovi, e anche in questo caso sono parecchi soldi che l'azienda perde. Per farla breve, é un lavoro dove é davvero bene non sbagliare. Un lavoro dove ci si sporca parecchio, ma tutto deve essere in ordine e preciso. Praticamente è l'inferno in terra per le mie scarse capacità. |
Re: Ansia da lavoro
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Re: Ansia da lavoro
Ma se uno soffre dovrebbe cambiare lavoro secondo me
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Io sono laureato in scienze della formazione primaria con 109 e ho fatto l'insegnante, ma mi ha messo in crisi questo lavoro, perchè non riuscivo a gestire le classi e due volte il Preside mi ha cazziato. Soffro di dismorfofobia, attacchi d'ansia e un disturbo dell'adattamento. Vado da un bravissimo psichiatra, che è anche psicoterapeuta, da dicembre 2016. Sono sotto ben 6 farmaci: Depakin, Prazene, Citalopram, Nozinan, Entumin e Largactil. Ho cambiato lavoro e ho fatto due supplenze come collaboratore scolastico: la prima non è andata male, ma ho dovuto dare le dimissioni, perché ho avuto un crollo emotivo, mentre l'ultima, che ho fatto per due mesi, è andata molto bene. Ho una enorme e fottuta paura del lavoro e quest'anno a Caserta, città in cui vivo da sempre non stanno convocando. Ogni volta che nella mail trovo una convocazione mi assale l'ansia, perchè l'esperienza brutta dell'insegnamento e il crollo emotivo avuto alla prima supplenza come collaboratore scolastico mi hanno segnato. Poi la mia vita privata è poco soddisfacente: ho solo un amico con cui uscire, non mi sono mai fidanzato, anche se il primo bacio l'ho dato a 20 anni e delle uscite ci sono state.
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