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Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
non ho parlato con nessuno
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Dipende dove e come, uscire in auto in mezzo al traffico non dà nulla.
Io cerco il contatto con la natura, passeggiate o giri in bici nel verde, la salute del fisico si riflette anche in quella mentale. Infatti ascolto ASMR di cinguettii, ruscelli, grilli notturni perché è quello che i miei antenati han ascoltato per migliaia forse milioni di anni. Calpestare un po' di terra che non sia ceramica o asfalto e guardare il cielo o le stelle che non sia qualche soffitto o controsoffitto. Poi è chiaro che in compagnia è tutto un altro tipo di esperienza che si concentra sulla socializzazione e se sono persone sbagliate o fai schifo a socializzare la faccenda si complica. Bisogna trovare il modo di farlo meglio, farlo giusto.. che sia un'esperienza piacevole sennò si sta in casa ma al punto di partenza. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Ho ben capito che chi quando sta male trae giovamento dalle famose passeggiate non sa cosa siano i pensieri ossessivi e le preoccupazioni vere, figuriamoci se mi distraggo e mi migliora l'umore solo perché cammino sull'erba, per di più col silenzio attorno. Mi ossessiono peggio. Non vedo come guardare un fiore o sentire il canto di un uccello possa distrarmi dalle preoccupazioni reali che ho. Idem la famosa ginnastica. Se non faccio qualcosa che mi impegna il cervello, e me lo deve impegnare parecchio, e con cose che non mi riportino a collegare ai pensieri brutti (quindi no libri film canzoni) ciaone proprio.
Io gliel'ho sempre detto agli psiccosologi che la mia testa non smette di pensare solo perché cammino o faccio le pulizie o pedalo, anzi. Sto ancora aspettando risposta. |
Non ho capito... Con chi dovevi parlare?
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Difficilmente uno con un gran senso di solitudine trarrà giovamento dal vedersi intorno gente che si fa gli affari suoi con gli altri. Magari becca anche la coppiettafelice® e a posto. |
Io invece credo che faccia differenza stare nella natura. La città in sé è alienante, abbruttisce, fornisce una grande quantità di spunti alla depressione.
Ho fatto da solo delle escursioni in montagna, quest'estate, certo non ero meno depresso alla fine, ma non so come spiegarlo, allo stesso tempo stavo meglio. C'è qualcosa di spirituale nello stare a contatto con la natura, con la bellezza di un paesaggio, e questo conta, anche per un depresso. Anche se a sera non hai parlato con nessuno. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Sì infatti non parlavo di depressione ma di pensiero ossessivo. Secondo me in quel caso serve solo impegnare il cervello in tutt'altro. E per colmare il senso di solitudine, stare soli in giro non aiuta (= ho girato da solo come uno scemo)
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Dobbiamo trovare cose che ci piacciono fare anche DA SOLI o saremo sempre sofferenti. Andare in mezzo alla natura mi fa stare bene e stacco la spina insieme al mio cane, pochi umani e tante piante e animali. Quando sono incazzato con il mondo sempre in bosco con le cuffiette a correre o in bici e alla fine le endorfine si attivano e l'umore migliora anche stando da soli. Comprati una chitarra e va a suonarla in mezzo ai prati, fai volontariato per chi non ha davvero niente che magari ti senti utile e stai meglio. Io ormai vivo con il presupposto che sarò solo a vita, non è il massimo ma se sai trarne il meglio non é neanche un incubo.
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Io quando posso giro da solo come uno scemo ma mi va bene così, rispetto al non uscire proprio è meglio. Ovvio che non conoscendo quasi nessuno qui (con una sola persona potrei fermarmi a scambiare due parole) già so che molto probabilmente non parlerò con nessuno, di certo non mi metto a parlare con gli alberi. Magari compro un gelato e interagisco per un attimo con chi me lo vende, è comunque un modo per riprendere contatto con l'umanità, anche se per pochi secondi.
A me piace uscire, e possibilmente raggiungere posti col verde e poco inquinati (in teoria), perché comunque muoversi fa bene, stare all'aria aperta (se non ci fosse questo schifo di fumi che ti raschiano i polmoni), prendere il sole in faccia, distendere lo sguardo verso l'orizzonte (dove non è tagliato da blocchi di cemento), guardare o lanciare uno sguardo a qualche donna che passa, passare tra gli alberi per immaginare di risentirsi nella natura incontaminata, cambiare ambiente rispetto alla piccola stanza in cui si abita, con tanto di grata alla finestra e barriere visive a breve distanza. Non mi sento meno solo, ma forse anche un po' sì se sento di riconnettermi col mondo esterno, in ogni caso l'uscita mi funziona da distrazione, come altri piccoli piaceri, tipo sedersi a tavola e mangiare qualcosa che piace, in realtà è una distrazione parziale (certi pensieri non scompaiono), a livello mentale / sensoriale è "un meglio questo che niente", oltre al fatto che giova alla salute fisica. Però deve essere una cosa che venga spontanea e fatta in ambienti che senti "compatibili", in effetti se penso all'altro luogo in cui mi capita di trovarmi ogni tanto, c'è da dire che lì non esco proprio e faccio una vita da quasi hikikomori. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Frequentando il CSM e parlando con gli operatori della mia situazione di isolamento, a volte loro mi consigliavano di uscire di casa e andare a fare una passeggiata in centro città. Ho sempre detto di no, so bene cosa significa girare da soli per le strade di una città piena di gente, lo facevo alle scuole superiori, quando uscivo di casa per andare in sala giochi o in libreria, tutta quella massa di persone non faceva che rimarcare il mio senso di alienazione e solitudine, tornavo a casa affranto chiedendomi che senso avesse la mia vita. Attualmente, che la solitudine ormai l'ho metabolizzata, se spendessi parte dei miei pomeriggi a girare per il centro so già che proverei solo un gran senso di noia e spreco di tempo, che preferisco utilizzare stando a casa a leggere qualche libro.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
A me fa la natura fa zero, posso sicuramente apprezzarla e pensare cavolo che bello, ma se ho pensieri in testa non me li toglie, anzi ultimamente mi deprime ancora di più perchè penso, cavolo che bello sarebbe essere qui con qualcuno, godermi il tutto...che mi frega di sto tramonto se son solo e disperato? Quando avevo 18 anni mi facevo pippe mentali sul sublime, l'essere romantico tipo goethe ecc ma almeno questa fase l'ho superata, almeno questa
Per assurdo sto meglio in una grande città, li ci sono tante persone sole non solo io, mi confondo nel trambusto, nella velocità, nell'essere anonimo, tutte cose proprie di una metropoli, mi sento parte di qualcosa di più grande e posso sempre andarmi ad ubriacare da qualche parte. Il silenzio mi distrugge, mi fa impazzire. Tanto lo so di essere solo, non ho bisogno di vedere la gente per la conferma. |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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che poi se per ammirare il paesaggio devo faticare e stancarmi scalando la montagna me ne sto a casa |
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Quindi sono l'unico che esce di casa solo per fare una passeggiata nel paese?
Senza una meta precisa, senza dover parlare con qualcuno, prendendo vie e strade secondarie per incontrare meno persone. Un giro che porta dal punto A al punto A, giusto per mettere in moto le gambe ogni tanto. La ho sempre considerata una cosa normale 😥 |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Se esci con l'ansia che devi parlare con la gente allora lascia perdere. Una camminata deve essere qualcosa di rilassante e senza impegni o obiettivi da dover adempiere altrimenti è più deleteria che altro. Non capisco questa ossessione di porsi obiettivi nel fare qualsiasi cosa, falla e basta se ti va altrimenti se stai meglio dentro casa restaci e fregatene di quello che ti dicono gli altri.
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Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
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Diverse le passeggiate nel centro del capoluogo che era pieno di turisti,li non avevo problemi. La sera avevo preso il vizio di andarmi a vedere le partite al pub,ovviamente lontano da casa e dove nessuno mi avrebbe potuto conoscere. Entrare mettersi a sedere e ordinare da bere era veramente faticoso per me |
Re: Si vabbè sono uscito e allora? Ho girato da solo come uno scemo
Mah, faccio lunghe camminate solitarie da sempre per il solo gusto di farle e non ho mai riscontrato le sensazioni che descrivete. Con chi dovresti parlare, semplicemente cammini per prenderti cura del tuo corpo e dei tuoi pensieri, per respirare aria fresca o semplicemente per osservare la città.
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Comunque, alla fine è soggettivo. |
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