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Teal 06-01-2023 17:52

Un fobico può fare carriera?
 
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?

E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?

So che batto un po’ sempre sugli stessi chiodi, ma esplorare queste dinamiche mi sembra interessante e utile.

Varano 06-01-2023 18:01

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

il mio unico limite sono stati questi maledetti problemi psicologici, altrimenti avrei fatto carriera nelle forze armate. ho dovuto dare le dimissioni perché l'ansia e lo stress erano troppo forti.
poi ho evitato di intraprendere la libera professione perché non mi fidavo della mia tenuta psicologica, infine ho rifiutato alcune proposte per entrare nel privato. ovviamente non come dirigente ma nemmeno come passacarte...
io a 33 anni non penso che farò mai carriera, ho ridimensionato le ambizioni ed è già tanto se non mi licenziano.
.

cancellato25904 06-01-2023 18:04

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Secondo me no, il fobico si chiude le porte da solo anche se fosse in grado di fare carriera, al massimo può diventare famoso come nel caso del pittore Ligabue ma fare carriera no.

Io lavoro in una azienda con centinaia di dipendenti, nonostante sia fobico nel mio lavoro me la cavo egregiamente, soprattutto col pubblico, sicuramente meglio del 90%100 dei miei colleghi, eppure mi vengono affibbiati i lavori peggiori, perchè non mi lamento, non ho famiglia, non lecco i culi dei padroni, ignoro completamente il loro grado sociale e questo non lo perdonano.

Tanto per dire fra i nostri dirigenti ci sono persone con la terza media, gestiscono il lavoro di centinaia di persone(mettendo a rischio il nostro lavoro, non possono continuare così prima o poi chiuderanno), conta più il grado di parentela e la capacità di rovinare i colleghi piuttosto che le capacità dove lavoro io, già che mi vedono introverso e che mi faccio scrupoli( poi pure gentile, gravissimo difetto per loro)mai mi darebbero un incarico, e credo che quasi tutto il mondo funzioni così.

Chamomile 06-01-2023 18:10

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2797240)
E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?

Sulla domanda del titolo non ti so rispondere, personalmente ti direi di no ma non so se è così per tutti.
Su quest'altra cosa che hai scritto, io ci soffro molto. Mi passa proprio la voglia di provare, proprio perché vedo che per gli altri è tutto più facile e io devo impegnarmi il doppio, probabilmente avrò risultati peggiori e oltretutto sarò considerata debole, fannullona, fallita da chi le stesse cose le ha raggiunte senza difficoltà.

pokorny 06-01-2023 18:11

Divertiti con la biografia di Paul Dirac, penso che sarebbe considerato un tipo troppo strano con i criteri del forum. Eppure è stato uno dei giganti della scienza, rispettato, cercato, consultato e così via. Tutto dipende da quanto si è rimpiazzabili, se si è unici si fanno le regole per gli altri.

Questo in linea di principio. Nel mondo reale credo che la mancanza di skills sociali abbia un impatto determinante fino a livelli non tanto sotto di quello di gente come dirac.

vikingo 06-01-2023 18:29

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Se è geniale come musk si,geniale e dispotico

Delta80 06-01-2023 18:37

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Nel mio caso no, ho anche rifiutato in passato ruoli dove avrei avuto più responsabilità, nonostante anche ora qualcosa mi tocca ma sopportabile , già faccio fatica a livello fisico-emotivo ad affrontare alcune giornate, non voglio ulteriormente situazioni più complesse da gestire

sparatemi 06-01-2023 18:45

Re: Un fobico può fare carriera?
 
è possibile anche se si riscontreranno più difficoltà rispetto ad una persona normale, un po per motivi personali e un po perchè la carriera la si fa anche grazie a conoscenze e all'essere ben visti dagli altri

dystopia 06-01-2023 18:46

Re: Un fobico può fare carriera?
 
In molti casi contano più le abilità sociali delle competenze vere e proprie, infatti io sul lavoro, pur essendo a volte più capace di altri, vengo sempre trattata da scema e mi rifilano sempre lavoro extra, perché tanto sono quella che "non ha niente da fare" :sisi:
Invece quelli che ci sanno fare con le chiacchiere vanno avanti anche se sono più scarsi, compensano con le abilità sociali, saper stringere alleanze ecc. Quindi per chi soffre di fs può essere un disagio pesante. Ovunque diventi il bersaglio di tutti o in alternativa lo sfigato di turno

vikingo 06-01-2023 18:49

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Benzema ne è l'esempio non gli han fatto giocare la finale era il pallone d'oro ma personaggio scomodissimo..

Hor 06-01-2023 18:55

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2797240)
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori, che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?

Io non sono fobico, ma ho comunque grossi problemi relazionali e questo mi ha ostacolato tantissimo nel trovare un qualche percorso post-laurea.
Ho dovuto rinunciare alla carriera accademica nonostante la mia relatrice mi avesse praticamente spalancato le porte lasciandomi intendere che avrei potuto fare molte strada.
Ho trovato quasi per caso e con molta fortuna un lavoro che mi è congeniale e che posso svolgere al 100% tramite internet, ma sono sicuro che se avessi avuto delle skill sociali migliori avrei potuto dare il via a una scalata nel stesso settore per cui lavoro ora e ambire molto in alto, invece mi ritrovo da anni a lavorare precariamente e sottopagato e ormai so che non salirò mai oltre questo livello.

Quote:

E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?
Più che frustrante lo trovo ingiusto.
Molti anni fa per un incarico ho dovuto rivedere un lavoro fatto da una collega, e l'ho trovato molto al di sotto dell'accettabile, strapieno di errori elementari, un lavoro per cui una persona normale sarebbe stata immediatamente degradata all'incarico di temperamatite o leccafrancobolli, un lavoro che faceva capire anche che la persona in questione non sarebbe mai potuta migliorare a un livello accettabile proprio perché non aveva l'impostazione mentale giusta per il lavoro in questione. Eppure questa tizia continua e ha continuato a lavorare, anche ottenendo lavori grossi, e tutto questo perché, e questo ho potuto appurarlo di persona sempre nello stesso periodo, ha un'enorme capacità di intortare la gente e introdursi negli ambienti "giusti", insomma ha delle skill sociali elevatissime che io neanche mi sogno.
Purtroppo viviamo in un paese in cui contano tantissimo gli agganci, le conoscenze e in generale le abilità sociali.

Barracrudo 06-01-2023 18:56

Re: Un fobico può fare carriera?
 
E più probabile finisca a fare l eremita, x fare carriera ci vogliono le amicizie gli agganci

Blue Sky 06-01-2023 19:12

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Come dicevi in apertura, dipende prima di tutto dall'intensità del disturbo e dal tipo di lavoro.

Non esiste "un fobico". Si possono avere problemi su un determinato ambito e non su altri. Ogni persona ha una sua serie di difficoltà e di punti di forza.

Io non posso dire di fare "carriera", ma non mi posso neanche lamentare e i miei aumenti me li sono presi, però ho lavorato molto su me stesso come lavoratore, nel corso degli anni. Ogni anno faccio un momento di esame critico del mio lavoro. Penso che si possa migliorare, si può capire quali sono le proprie capacità e come metterle a frutto per lavorare meglio.

Nessun lavoratore è perfetto, vale anche per gli estroversi. Tutti hanno punti di forza e punti di debolezza. Non esistono solo le mansioni commerciali o di coordinamento.

Un buon lavoratore introverso, secondo me, per fare "carriera" ha bisogno di trovare il ruolo adatto a lui. Solitamente a livello dirigenziale, di qualsiasi dirigente si tratti (amministrativo, commerciale, tecnico ecc...) occorrono necessariamente alcune qualità di estroversione, perché sono lavori di coordinamento o di interazione, e di velocità decisionale, che non è una caratteristica degli introversi. Però la possibilità di trovare un percorso adatto a sé esiste. Certo è improbabile arrivare a livello dirigenziale, ma avere un buon lavoro sì.

Però un fattore che conta molto (e lì ci vuole fortuna) è trovare l'azienda e i capi giusti, perché devono indirizzarti a una mansione piuttosto che a un'altra, e capire come farti rendere al meglio secondo le tue capacità.
Un buon capo è un fattore fondamentale, può fare tutta la differenza del mondo tra rendere un lavoratore demotivato e con una resa decisamente inferiore alle sue potenzialità, oppure permettergli di trovare le vie giuste per fare "carriera".

Infine io dico una cosa. So che pensate tutti il contrario ma io ne sono convinto: essere delle buone persone, è un valore aggiunto, ed è un elemento che contribuisce alla carriera. Essere delle buone persone è una componente del lavoro. Una azienda che lavora bene sa riconoscere le persone corrette, le persone generose e disponibili, le persone gentili e le persone che agevolano il lavoro degli altri perché creano un clima di fiducia reciproca.

dystopia 06-01-2023 19:45

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2797273)
Come dicevi in apertura, dipende prima di tutto dall'intensità del disturbo e dal tipo di lavoro.

Non esiste "un fobico". Si possono avere problemi su un determinato ambito e non su altri. Ogni persona ha una sua serie di difficoltà e di punti di forza.

Io non posso dire di fare "carriera", ma non mi posso neanche lamentare e i miei aumenti me li sono presi, però ho lavorato molto su me stesso come lavoratore, nel corso degli anni. Ogni anno faccio un momento di esame critico del mio lavoro. Penso che si possa migliorare, si può capire quali sono le proprie capacità e come metterle a frutto per lavorare meglio.

Nessun lavoratore è perfetto, vale anche per gli estroversi. Tutti hanno punti di forza e punti di debolezza. Non esistono solo le mansioni commerciali o di coordinamento.

Un buon lavoratore introverso, secondo me, per fare "carriera" ha bisogno di trovare il ruolo adatto a lui. Solitamente a livello dirigenziale, di qualsiasi dirigente si tratti (amministrativo, commerciale, tecnico ecc...) occorrono necessariamente alcune qualità di estroversione, perché sono lavori di coordinamento o di interazione, e di velocità decisionale, che non è una caratteristica degli introversi. Però la possibilità di trovare un percorso adatto a sé esiste. Certo è improbabile arrivare a livello dirigenziale, ma avere un buon lavoro sì.

Però un fattore che conta molto (e lì ci vuole fortuna) è trovare l'azienda e i capi giusti, perché devono indirizzarti a una mansione piuttosto che a un'altra, e capire come farti rendere al meglio secondo le tue capacità.
Un buon capo è un fattore fondamentale, può fare tutta la differenza del mondo tra rendere un lavoratore demotivato e con una resa decisamente inferiore alle sue potenzialità, oppure permettergli di trovare le vie giuste per fare "carriera".

Infine io dico una cosa. So che pensate tutti il contrario ma io ne sono convinto: essere delle buone persone, è un valore aggiunto, ed è un elemento che contribuisce alla carriera. Essere delle buone persone è una componente del lavoro. Una azienda che lavora bene sa riconoscere le persone corrette, le persone generose e disponibili, le persone gentili e le persone che agevolano il lavoro degli altri perché creano un clima di fiducia reciproca.

Finiti i ringrazia, concordo su tutto. Essere brave persone è sempre un valore aggiunto. Se in un certo contesto si viene addirittura penalizzati per questo significa che è quel contesto ad essere sbagliato per noi

sagoma 06-01-2023 19:54

Può essere, dipende dal tipo di lavoro. Più se si parla di introversione e timidezza "moderata". Per fobia sociale è improbabile.
Personalmente non ho né grandi capacità sociali né grandi skill professionali, ma questo anno mi hanno riconfermato lo stesso (avrei potuto essere "spostato" di ruolo o progetto), la situazione mi lascia un po' confuso. Perché credo che qualche limite, sia da un punto di vista che dall'altro, l'abbiano notato, però probabilmente mi considerano ancora in "formazione" e che ci sta che sbagli e faccia fatica ancora ad essere indipendente. Ma non è che la carriera mi interessi molto, uno perché so che come minimo sono richieste capacità di interagire diverse dalle mie e sento di essere vicino al limite superiore che potrei raggiungere, due perché non vorrei avere molte responsabilità. Non ho grandi aspirazioni lavorative, lavoro per lo stipendio principalmente (e mi accontento), e poi per occupare il tempo che avanza. Al di là dell'umore depresso o della demotivazione non sono un convinto sostenitore del dare il massimo per ottenere i propri risultati in campo lavorativo. Faccio quello che è richiesto, se una promozione arriva da sé ok, altrimenti va bene lo stesso :D

vikingo 06-01-2023 19:56

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Caressa ha detto tonaldo doveva andare allo sportingo e vincere da solo,il pistolero tira fuori la Pistoia lì fa fuori tutti e muore da eroe,io non ci credo da anni nello spirito di gruppo,da nessuna parte,io non ci voglio lavorare nelle aziende e diverso..non prendo ordini da uno meno intelligente di me solo perché è socievole..mi prendo i soldi statali per la stessa paga mi spiace

vikingo 06-01-2023 20:05

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Ma dite minkiate ci sono introversi super competitivi sempre le donne dicono ste cazzate poi coraje si chiedeva perché non c'erano scrittrici donne a parte Virginia wolf e qualche altra..michael Jordan senna petrovic cosa erano..kobe bryant..

vikingo 06-01-2023 20:07

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Ha ragione keith ste donne di oggi capiscono solo i selfie ai pasticcini

Stasüdedòs 06-01-2023 21:13

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Non me ne è mai importato niente della carriera, da apprendista nel 2005 a operaio specializzato che prende attualmente un normale stipendio per quel ruolo, la mia "carriera" ha già raggiunto l'apice e NON intendo andare oltre (manco sarei in grado), che già il carico di fatica e stress da sopportare è al limite delle mie possibilità... ruoli di responsabilità, se mai mi venissero proposti, non posso e soprattutto non VOGLIO accettarli a prescindere, nemmeno per un milione di euro al mese. La salute e la tranquillità personale viene prima dei soldi e della carriera.

gaucho 06-01-2023 22:34

Un fobico può fare carriera?
 
Sto cambiando lavoro per avere meno responsabilità “ufficiali”. Dove andrò pagano meglio ed è un lavoro più da specialista.

Spero però non sarà troppo stressante e mentalmente pesante, se riuscirò ad essere un semplice dipendente non troppo vessato sul luogo di lavoro faccio firma a vita.

Ovviamente gli alpha sboro dicono eh ma eri questo e torni a fare quello?
Sì, voglio essere dimenticato e lasciato per i fatti miei.

gaucho 06-01-2023 22:36

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Comunque i fobici difficilmente fanno carriera, la fanno gli psicopatici stronzi e funzionali.

Angus 06-01-2023 23:33

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Secondo me un introverso può avere tutte le carte per far bene in un ruolo di dirigente, e anche un fobico. Molto dipende dalle qualità dei suoi sottoposti, ovvero dalla capacità di lasciarsi condurre e capir... vabbé, diciamo tollerare certe caratteristiche e limiti del manager, che non hanno nulla a che fare con la sua capacità organizzativa e decisionale.

L'esempio degli esempi è lui: https://it.wikipedia.org/wiki/Claudio

Se parliamo di saper competere per il posto, il discorso è invece un po' diverso, almeno quando è rilevante la discrezionalità dei superiori. Il Claudio suddetto è stato nominato imperatore perché... hanno letteralmente assassinato tutti gli altri potenziali candidati.

Blue Sky 06-01-2023 23:37

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Hitomi (Messaggio 2797306)
La verità è che per essere dei buoni capi occorre essere dei fini psicologi che sanno capire i propri sottoposti e stimolare tutti nel modo a loro consono.

Sì, infatti, è una parte non facile del lavoro del "capo", che non invidio.
Finché devi pensare solo al tuo lavoro, è più facile, devi pensare solo a come "far funzionare" te stesso. Ma quando devi pensare a motivare e far rendere te stesso ma anche tutti i tuoi collaboratori, ognuno con i suoi scazzi (e diciamo ci sono anche alcuni irrecuperabili), è dura. E infatti tanti sono pessimi capi :sisi:

vikingo 07-01-2023 00:15

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Mi sto ispirando ad espstein scommesse criptovalute,apparizioni misurate,viaggi appare scompare come il mago bargnani,qui dentro ci sono uomini che hanno scelto di indossare maschere,io ho scelto la strada alla keanu reeves,o alla raikkonen,vedremo sulla lunga distanza in un contesto nuovo,questi 3 anni ho capito attraverso test sociali che tutto ciò che dice crepaldi e vero,perché lho constatato,vedere uno come antinelli che attacca la ferrari emblema della donna moderna italiana,mi ha fatto godere,perché da uno come antinelli non me l'aspettavo,da Sgarbi e zequila si..quando vai in banca e trovi donne spocchioso e uomini gentili capisci cosa non va,siamo donne in carriera non abbiamo bisogno degli uomini,ok vi attirerete solo antipatie,perché ve la state prendendo pure con uomini che non vi hanno fatto nulla..i mass media hanno fatto il resto,e ci sono uomini ammirevoli perché non possono neanche fiatare,lo vedo con mio padre che la personalità l'aveva,ma ormai resta inerme..da neurotipico di fronte a familiari neurodiversi spontanei e diretti,ho anche notato che la donna neurotipica non va mai allo scontro frontale,con uomo diretto,jasmine e charlotte non lo sono,la veneta non mi ha attaccato frontalmente,ho studiato ogni reazioni di ogni utentessa,e credo quelle che scrivono di più di averle inquadrate tutte,ma si vede come le neurotipiche anche con gli uomini sono diverse nelle reazioni,perché il cervello elabora in maniera diversa..questa psicologa mi ha fatto capire come comunicano in maniera diversa,ho adeguato la comunicazione ma non snaturero la mia indole,ma il problema di base è che essendo più le estroverse vogliano più uomini come loro,la lite condominiale con la donna estroversa e lo specchio della percezione che certe donne hanno verso gli introversi..li è venuta fuori la voglia di zittire quel tipo di donna,una cosa che covava da sempre,il motivo c'era,ma se fosse stata un altro personaggio ci sarei andato più leggero verbalmente,quel tipo di donna con un introverso non sarebbe mai uscita,come quella che dava del froscio a Varano in disco,

Unspecified 07-01-2023 03:23

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Se è davvero affetto da fobia sociale, con tanto di diagnosi ragionevolmente accettabile, le possibilità che ciò accada sono molto basse.
La fobia sociale, a differenza dell'ansia sociale, è sinteticamente la paura di compiere azioni in pubblico, come ad esempio scrivere mentre ci si trova in un gruppo, mangiare, fare un discorso, ecc.
Fare carriera in queste condizioni è quasi impossibile, a meno che non si tratti di lavori in un contesto abbastanza riservato, oppure lavori da remoto...

Varano 07-01-2023 12:51

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

io penso che molti dei miei problemi a lavoro derivino da un ambiente tossico, da colleghi stronzi e invidiosi. la mia colpa, se vogliamo, è di non riuscire a sfogare la rabbia e tenendomi tutto dentro finisco per implodere.
.

choppy 07-01-2023 14:04

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Stasüdedòs (Messaggio 2797335)
Non me ne è mai importato niente della carriera, da apprendista nel 2005 a operaio specializzato che prende attualmente un normale stipendio per quel ruolo, la mia "carriera" ha già raggiunto l'apice e NON intendo andare oltre (manco sarei in grado), che già il carico di fatica e stress da sopportare è al limite delle mie possibilità... ruoli di responsabilità, se mai mi venissero proposti, non posso e soprattutto non VOGLIO accettarli a prescindere, nemmeno per un milione di euro al mese. La salute e la tranquillità personale viene prima dei soldi e della carriera.

Io per un milione di euro al mese lo farei. Resisto 6 mesi e poi ... ciaone a tutti.

Teach83 07-01-2023 16:28

Neanche io riuscirei a reggere un ruolo dirigenziale di responsabilità, già il fatto che nel lavoro di ufficio che faccio ora non sono comprese riunioni nelle quali io debba fare relazioni, mi rasserena.

Certo che ho avuto più incontri sociali in questi due mesi di lavoro che negli ultimi tre anni... un bombardamento social bello peso, e io sono abbastanza timido.

Poi io sono abituato a gruppetti piccoli di persone, e ritrovarmi a prendere un goccio di birra con più di una decina di colleghi è straniante, dopo due ore ti ritrovi mezzo stordito.... troppa gente tutta in sieme in un unico posto.

Per fortuna son persone easy, alla mano. Però magari dopo tre anni di lavoro (se non vado via prima) cominceremo a starci sui coglioni allegramente a vicenda. 😂

meno 12-01-2023 00:55

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Direi che dipende dalla carriera e dal fobico: sicuramente una persona con problemi sociali e relazionali non potrebbe fare lo showman in TV, ma potrebbe essere un romanziere di successo, o un artista/artigiano. E' una domanda troppo generica.

sparatemi 12-01-2023 10:07

Re: Un fobico può fare carriera?
 
secondo me sottovalutate il fatto che un fobico, spesso e volentieri, al di là del lavoro non ha quasi nulla e quindi può potenzialmente usare lo stesso come una valvola di sfogo dalla sua problematica vita e quindi ha più tempo per superare gli altri

vikingo 12-01-2023 10:11

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Non è un caso quanto abbia migliorato il fisico in 3 anni faccio solo questo,il fobico può è come ha meno distrazioni

vikingo 12-01-2023 16:32

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Epstein e diventato ricco così,non credo andasse alle feste,ci vuole tenuta mentale più di un estroverso..che magari ha una vita piu piena,io da ragazzo mi deprimere parecchio,poi è scattata la scintilla..i

Abuela 12-01-2023 17:21

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2797240)
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?

E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?

So che batto un po’ sempre sugli stessi chiodi, ma esplorare queste dinamiche mi sembra interessante e utile.

Dipende dal tipo di fobia sociale, da quali sfere tocca.

Sul senso di ingiustizia e frustrazione mi pare un ragionamento che non sta in piedi perché chiunque può applicarlo a qualunque cosa.
Nelle comparazioni non si vince mai.

TalkingJack 23-01-2023 10:42

Re: Un fobico può fare carriera?
 
Quote:

Originariamente inviata da Teal (Messaggio 2797240)
Ovviamente dipende dal livello del disturbo e dal tipo di lavoro. Ma secondo voi chi soffre di fobia sociale fino a che punto può assumere ruoli di responsabilità crescente in ambito lavorativo (se vuole)? Anche se uno é molto preparato e qualificato, e magari ha anche attitudine alla riflessione e al problem-solving, il doversi continuamente rapportare con le persone, sia i superiori che i sottoposti, oltre che i clienti e gli utenti, rappresenta un limite invalicabile? E magari la necessità di guadagnare di più, o l’ambizione, possono essere dei propulsori che aiutano a spingersi oltre i propri limiti ed accettare più compromessi?

E, di riflesso, per chi é nel mondo del lavoro, non trovate frustrante il fatto che alcune persone abbiano più successo non per meriti lavorativi ma solo perché non hanno i limiti psicologici che abbiamo noi? Insomma, perché sanno “stare al mondo” (con tutto quello che comporta)?

So che batto un po’ sempre sugli stessi chiodi, ma esplorare queste dinamiche mi sembra interessante e utile.

Generalmente un fobico non vuole fare carriera perché penserebbe a tutto ciò che ne comporterebbe. Tutto quello che hai detto non è un limite invalicabile ma, se si è introversi e fobici, sifnificherebbe praticamente prendere un martello e sfracassarselo sui cosidetti ogni volta che si va a lavoro. Sarebbe una scelta di forte contrasto con la propria personalità. Io, personalmente, farei una cosa del genere solamente se lo stipendio supererebbe almeno i 3500€ al mese, insomma deve valerne la pena. Lo farei ma non è detto che riuscirei nell'intento.
Più che successo trovo frustante il dover mettere i bastoni tra le ruote a chi non ha quelle stesse abilità ma che è semplicemente più bravo a svolgere il proprio lavoro. E questo lo dico per esperienza personale. Volete fare successo? Fatelo ma evitate di mettere i bastoni tra le ruote a chi è introverso e fobico, ma svolge egregiamente il proprio lavoro. Mi è capitato personalmente.


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