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Disparità di status sociale
Riuscite a relazionarvi normalmente con persone che hanno uno status sociale diverso dal vostro? Non parlo di superiori gerarchici o clienti nel mondo del lavoro, verso i quali é necessario porsi in un certo modo per tutelare la nostra posizione, ma mi chiedo se avreste soggezione nel parlare con una persona che abbia uno o più tra questi requisiti: molto ricca, molto famosa, molto ammirata, che gode della vostra stima per le sue idee, che ha una posizione di preminenza nella società.
E con una persona molto indigente, sdegnata e ostracizzata, come vi comportereste (anche se so che dipende dai motivi)? Credo che la fobia sociale abbia una base più o meno conscia di confronto con gli altri: ho paura a relazionarmi perché in confronto ad un altro temo di non essere abbastanza, di sentirmi giudicato e inadeguato, attribuendo più valore agli altri che a me. Quanto le dinamiche sociologiche incidono su quelle psicologiche? La premessa é un po’ confusa e magari anche contestabile, ma questo può dare spazio alle riflessioni più svariate, e lo trovo un bene. |
Re: Disparità di status sociale
Mi sono sempre comportato con tutte le altre persone che ho avuto a che fare come se fossero mie pari a prescindere dallo status assegnato loro dal consesso sociale, sia che questo fosse superiore o inferiore al mio, tributando loro rispetto solo in quei casi in cui ho potuto verificare la loro superiorità intellettuale nei miei confronti. Questo ben sapendo che spesso le persone arrivano a occupare un status sociale elevato anche senza averne i meriti effettivi ma solo grazie alla capacità di coltivare i rapporti sociali e ingraziarsi gli altri. Si tratta di un fenomeno, quest'ultimo, che ho verificato più volte sia sul lavoro che quando studiavo.
All'università, specie durante la seconda laurea, ho avuto modo di interagire con personaggi, e intendo docenti, anche molto noti, considerati di alto livello e alcuni anche dei personaggi pubblici, ma non mi sono mai fatto impressionare o intimorire troppo dal ruolo da essi occupato e ho sempre cercato di non apparire mai inutilmente servile nei loro confronti come invece vedevo fare da altri studenti. Allo stesso modo, anche quando ho raggiunto una buona posizione lavorativa (ovviamente parlo di quando avevo ancora una vita sociale) ho sempre cercato di non comportarmi in maniera arrogante o superiore nei confronti di chi si trovava più "in basso" di me (non so se riuscendoci, ma ovviamente questo è un altro discorso). Trovo che la deferenza verso le autorità, specie quando l'autorità non è meritata e specie quando questa deferenza viene esercitata in vista di favori da ottenere, sia una delle maggiori brutture della società umana. |
Re: Disparità di status sociale
onestamente, mai incontrata personalmente gente così...
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Re: Disparità di status sociale
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Re: Disparità di status sociale
Non parlo con nessuno quindi no, non ho problemi.
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Mai incontrata tanta disparità dalla mia...ma di solito quelli coi soldi hanno la puzza sotto al naso.
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Re: Disparità di status sociale
La persona di successo la vedo troppo diversa e rimango più distaccato.
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Re: Disparità di status sociale
No non ho problemi di soggezione e per lavoro ne ho incontrate diverse di persone potenti, agisco contrariamente alla logica comune, se trovo un negro o uno zingaro che mi chiede due spicci lo tratto molto bene, più basso è il livello di una persona più cerco di trattarla bene.
I miei superiori a lavoro non li prendo proprio in considerazione mai chiesto niente mai una telefonata mai una spiata o una richiesta, se abitassero sulla luna non mi cambierebbe niente. Le persone che stimo per le loro idee sono necessariamente lontane da ogni logica di potere e devo dire di averne incontrate poche e nessuna fra personaggi cosiddetti importanti. Anzi una volta ho conosciuto una importante presentatrice televisiva del pomeriggio rai, una mosca bianca, gentilissima e popolana verace, completamente diversa da come appare in tv. |
Re: Disparità di status sociale
Si sempre avuto soggezione anche se nessuno mi ha mai guardato dall' alto al basso chiaramente.
Credo che alla.base di tutto ci sia il bullismo,i miei primi bulli furono i figli di noti professionisti della zona...ebbi la fortuna di beccarli in classe tutti insieme.erano 3-4 Poi mi sono portato inconsciamente tutto dietro. Dalle medie fino all'università: io venivo da una scuola professionale e mi sentivo nettamente inferiore agli altri. Oggigiorno ho un senso di inferiorità con chi guadagna di più,non parlo di ricchi,ma di gente che prende quelle 500-1000 euro in più di me al mese Faccio pena lo so.... |
Re: Disparità di status sociale
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Spero di morire stamattina (visto che sono le 2 passate e sono rientrato da poco) :D Quote:
Ora delle due in quelle circostanze sono empatico e cerco di fare la massima attenzione a cercare di migliorare in qualche modo la condizione delle persone "inferiori" sulla scala di caratteristiche elencate in apertura con cui vengo in contatto, ma tanto non cambia niente né a me né alla persona. |
Re: Disparità di status sociale
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Per quanto riguarda il comportamento precedente cerca di tirare una linea, cerca il bene per te stesso, che non vuol dire avere un petto da corazziere ma una mente serena, trovare equilibrio con le tue azioni, se in panca non vai oltre i 70 kili lavora per i 75 con calma, senza fretta. Sii empatico anche verso te stesso, desiderare la morte peggiora il tuo stato, è come se dici sto male e voglio stare ancora più male, non è vero. |
Re: Disparità di status sociale
Certi ambienti mi mettono a disagio ma mi sono accorto che in buona parte dipende anche dalle persone.
Se ti guardano dall'alto in basso è probabile che ti senti a disagio se poi effettivamente c'è una reale e marcata disparità sociale. Per quanto riguarda il relazionarmi con persone che stanno messe sulla carta peggio l'unica cosa che mi infastidisce davvero è la cattiva educazione dovuta ad un certo grado di prepotenza furbesca, ecco è l' unica cosa che non tollero, ma alla fine è una cosa trasversale e ben distribuita in tutti gli strati della società. |
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Re: Disparità di status sociale
Ho conosciuto due ragazzi da famiglie molto ricche. Erano entrambi piuttosto sofferenti, ma avevo l'impressione che la loro sofferenza non era mai presa molto sul serio dai loro pari (amici, compagni di università, etc) in virtù del fatto che erano chiaramente molto avvantaggiati della media come condizioni materiali. Sembrava quasi impossibile per loro sentirsi dire "riconosco che soffri" senza nessun "ma..."
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Re: Disparità di status sociale
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Re: Disparità di status sociale
No, perché sono come persone come le altre e hanno problemi anche loro.
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Re: Disparità di status sociale
Le sofferenze interiori sono soggettive e possono colpire tutti, le condizioni materiali e di status sono, di solito oggettive.
L’infelicitá del privilegiato, come il povero figlio di Agnelli che si é gettato da un viadotto, mi suscita sentimenti contraddittori. Immagino, banalmente, che per ottenere e mantenere lo status c’é un dazio da pagare. Ci vuole determinazione per arrivare in alto, e tante cose si trascurano durante la corsa, poi c’é una forte pressione per essere costantemente all’altezza che può fare danni enormi. |
Re: Disparità di status sociale
Si può essere molto infelici anche da ricchi, ma si sta comunque molto meglio che da poveri, a parità del resto. L'effetto bolla colpisce senza guardare lo status, e il piacere che proviamo non per forza riusciamo a riconoscerlo e apprezzarlo.
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Re: Disparità di status sociale
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Re: Disparità di status sociale
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