Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

Una parte brutta dell'essere isolata dagli altri è non venire a conoscenza da amici o conoscenti di cose interessanti.
Da sola non riesco a trovare nulla troppo abbattuta e tropo dispersiva.

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Ti consiglio soprattutto YouTube perché ci trovi di tutto, sia per svago che per studio. Ci puoi imparare di tutto.

I social tendo a sconsigliarli perché specialmente nei gruppi ci sono sempre i lurker che stanno là a guardare chi posta, in cerca di qualche vittima da adescare. Attenzione soprattutto ai gruppi sui disturbi mentali, lì c'è sempre l'adescatore che si finge problematico anche lui a scopo di rimorchio. Non tutti sono così ovviamente, ma è meglio fare un quadro completo, visto che mi sono capitate brutte esperienze. Specialmente se sei sola e tendi a legarti facilmente, come succede a me, ci sono sempre le persone malintenzionate di cui diffidare. Per esempio, le persone che dal nulla ti scrivono in chat e si fanno raccontare tutto di te e fanno mirroring e alla fine quando hanno stabilito un rapporto di fiducia ti chiedono soldi. Succede più spesso di quanto si dica. Diciamo che bisogna essere prudenti.

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Ti sconsiglio anche Telegram perché lì c'è la possibilità di nascondere il numero e di usare solo il nick, quindi è l'ideale per chi vuole rimorchiarti e poi dopo tot mesi, quando si è scocciato, bloccarti lasciandoti senza spiegazioni per fare le dichiarazioni d'amore a qualcun altro senza che tu lo sappia :sisi:

Mi associo nel consigliare YouTube, c’è veramente di tutto.
Per i social io farei un account pseudo anonimo solo per seguire le pagine/canali/account a tema che ti interessano (dopo un po’ é lo stesso sistema che te li consiglia in base alle tue preferenze).
Se no Wikipedia è il simpatico Wikihow per passare le ore ad approfondire la qualunque.

Re: Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

Proprio per questo è consigliato, almeno gli altri non vedono il tuo numero :D

Re: Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

sì, è perfetto se vuoi imbrogliare le persone per poi bloccarle facendole stare male, hai proprio ragione :) è proprio perfetto per chi vuole rimorchiarti e poi fare ghosting

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E quando c'è il numero cambia qualcosa? :( No che non cambia. Io ho 5 SIM, due delle quali servono solo a salvaguardare quella "vera" dai r...i pubblictari, e non sono certo uno che va fare cose come quelle descritte in quegli scenari. Oggi cambiare numero e SIM è banale, e tenerne una costa 4 euro al mese.

Ma ammettiamo che l'adescatore abbia solo una SIM e a questa sia collegato di tutto di più. Cosa cambia? L'adescatore metterà l'adescata in blocco e solo per casi di pedofilia ormai un giudice si scomoda a disporre indagini sull'identità associata al numero.

Ripeto, trovo incredibilmente improbabile che chi fa cose del genere abbia un solo numero di telefono. Telegram è quello meno invasivo tra tutti i programmi di messaggistica e trovo strano sconsigliarlo perché protegge l'adescatore. La realtà è che protegge in proporzione di più la potenziale vittima. Meglio, protegge il più sensato e concreto dei due interlocutori. Messenger di FB esplora tutto il dispositivo in ogni angolino e trasmette tutto a casa; non so voi ma a me dà più fastidio chi mi spia senza che io riesca ad arginarlo (e difatti non ho installato messenger né whatsapp) piuttosto che i tentativi di gente mai vista che posso fermare semplicemente facendo cadere la conversazione.

Infine, se ci si aspetta di instaurare un rapporto con la messaggistica allora sarei tentato di dire che si è così ingenui che l'epilogo è scontato e "cercato col lumicino", quel ragazzo che recentemente si è suicidato dovrebbe suggerire qualcosa in merito. La app di messaggistica serve a scambiare qualche messaggio per poi concordare un incontro a un bar affollato in centro, in ora di punta così a eventuali malintenzionati passa la tentazione di fare cose che sarebbe altrimenti libero di fare in periferia disabiltata a mezzanotte. Certamente questo non fermerà chi è determinato ad adescare ma se deve farsi per 5-6 volte un po' di strada e sbattersi per camminare e trovare il parcheggio e poi raggiungere il locale, sicuramente passa alla prossima vittima. Sui rapporti a distanza tramite internet è come sparare sulla croce rossa, falliti in partenza. Eppure il bisogno e l'illusione sono più forti e il settore "tira" come non mai.

Re: Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

Nel frattempo mi è venuta in mente un'altra cosa, su Youtube ci sono tanti audiobook, se ti piacciono, e anche molti podcast. Youtube è un'app multifunzione. È praticamente diventata la mia tv :arrossire: Ovviamente intendo la versione gratuita, che mi basta e mi avanza.

Re: Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

...la questione continua a essere sfuggente.

Come consigliarti qualcosa che ti piaccia se non si conoscono i tuoi gusti?

Di gruppi, pagine e canali ne esistono a bizzeffe, su ogni argomento immaginabile.

Ma come è possibile che sulla chat Messenger di facebook mi compaiono online utenti che non ho nei miei contatti e con cui non ho mai chattato? (a meno che non ricordo male :pensando: )

Re: Consigliate gruppi Telegram/fb /forum/siti interessanti
 

Intanto grazie del link, non sapevo esistessero tanti programmi di messaggistica. Avrei però qualche osservazione. La maggior parte delle cose che preoccupano per la privacy sono falsi problemi. Anzitutto è questione di uso. Bisogna dare per scontato che anche in una conversazione a due si stia parlando in piazza con un megafono e allora per esempio perché mi dovrei preoccupare della crittografia end-to-end? Chiaro, era un esempio estremo. Nemmeno la rivendita dei miei dati mi preoccupa più. So che è un problema inarginabile quindi rimedio con tutti i filtri anti pubblicità in mio potere e cerco di agire sul piano tecnico dove mi è possibile. Tanto è una causa persa perché l'economia USA si basa sullo spiare il prossimo a cominiciare dai fini pubblicitari. E' così dalla fine dell'800, non è un caso che abbiano leggi sulla privacy nella sostanza persino meno garantiste di quelle cinesi.

E arriviamo alla colonna più importante che mi sembra mancare in quella pagina (però dopo la riguardo): in quale giurisdizione è registrata la società e dove sono i servers? Perché ne basta solo uno in giurisdizione USA e per il patriot-act il gestore è obbligato a far accedere funzionari governativi a tutto quello che passa per i servers. Non solo, ma una legge USA prescrive che chiunque voglia fare affari con gli USA deve usare una crittografia debole in modo che possa essere forzata dai computer NSA. E' proprio nero su bianco. Questo vuol dire che se una ditta di uno stato non USA vuole fare affari con una ditta USA è costretta ad adottare la legge americana anche se la sede legale è in un altro stato. La ditta USA dirà, "guarda bello, se vogliamo fare affari e firmare i contratti la tua crittografia a prova di bomba non la puoi usare, semplicemente perché non posso farlo io. Non posso firmare un contratto in cui violo le norme del patriot act, ciao sarebbe stato un piacere fare affari con te". Cosa succede a quel punto? Ovvio, la controparte debole si piega.

Alternative a zio Sam? Cina e URSS e poco altro. Sulle prime due inutile dire niente, sappiamo tutto. Persino una nota ditta fornitrice di VPN con sede in nordeuropa (nomen omen) che si vanta di essere la più sicura ha un server o due in territori controllati dagli USA e una volta hanno chiesto e ottenuto i log. Anche se la ditta ricade nella legislazione europea, chi sa perché i log gleli hanno dati e difatti ho distetto l'abbonamento. Non certo perché faccio il terrorista ma perché mi hanno preso in giro con la pubblicità. Sapevo che tutto quello che non ricade sotto Cina e Russia è nell'orbita del soft power di zio Sam, ma vivaddio sei pure in Europa, se davvero dici di proteggere così tanto la privacy togli i server usa e dici ai clienti "non possiamo uscire con servers USA perché il vostro traffico non sarebbe più privato". Poi dopo due mesi chiudono :D

Ora questo discorso andrebbe avanti all'infinito. Ma per quanto riguarda me, sapendo che a questo attacco alla privacy non si può resistere, preferisco app che nascondano il mio numero. La mia "difesa" è tarare il comportamento come se stessi parlando in piazza Duomo ad alta voce, poi chiaro che ognuno si regola a modo suo. E infine gli hackers... anche se la conversazione fosse in chiaro cosa se ne fanno di "ti amo" "pucci pucci" "sei la mia stella mattutina"? Vanno a cercare altro.

Poi tutto può capitare, ho solo detto come vedo questa situazione.

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Ma che gruppi frequentate? serial killers appreciation society?

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Fa piacere trovare qualcuno che condivida le proprie preoccupazioni e parlare di questi argomenti mi fa sentire meno solo. Forse ti potrebbe interessare questo:

https://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Ivy_Bells

Parliamo della tecnologia degli anni '60 e pensa cosa ci sia voluto per arrivare lì e piazzare un "manicotto" attorno al cavo che registrava le conversazioni su registratori che allora erano solo a nastro. Oltretutto essendo una bobina esterna registrava tutto sovrapposto. Proprio in quegli anni l'enorme sviluppo dei calcolatori in USA è stato dovuto anche a questo, la separazione dei segnali. E' un problema tecnico enorme anche ora, pensa allora.

Sono passati 50 anni da allora. E' ovvio che non abbiano perso il vizietto e oltretutto internet fa il giro del mondo. Molto dell'hardware che si trova nel punto dove i cavi emergono dal mare è di tecnologia statunitense e vuoi che non rimandino indietro un pacchetto IP che gli interessa? Magari per farlo casualmente arrivare in USA? E poi perché gli edifici in prossimità della riva dove emergono i cavi sono chiusi a tripla mandata? Esistono pochissime foto di quegli snodi assolutamente vitali e chi sa che guerre di spionaggio sono in atto senza che ce ne accorgiamo.

Come sopra, non è che lo zio Sam ha interesse a vedere le tette e il pisello dello scambio di foto. Il problema è che comunque la si metta gli USA hanno nel DNA la coazione a spiare tutto, sono peggio dei russi, che tra parentesi fanno la stessa cosa e ora da un po' la fanno anche i cinesi.

Per esempio, una delle falle principali è aprire i links dall'app di messagistica. Un escamotage legale della EULA fa rientrare questo nel campo di "azione" della app e poco importa che il traffico sia https, già sapere che link si è aperto è un tesoro di informazioni. Per questo nel mio piccolo io copincollo sempre i link. E' un fatto di principio, per dire a me stesso che ho fatto la mia parte a resistere. Tanto per motivi anagrafici il problema mi tocca appena e tra non moltissimo non mi riguarderà più. Ma chi ha ora 20-30 anni dovrebbe cercare di sollecitare i rappresentanti politici a normare in modo da limitare questo attacco alla sfera privata.

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Dilettante... molto, molto peggio. Non dirò nemmeno sotto tortura che sono iscritto al club dei mantecatori delle cipolle appassite e anche cose molto peggiori come il gruppo sadomaso degli adoratori del solletico sulle piante dei piedi. Gli indirizzi me li ha passati tutti Muttley.

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Vale anche per me. Con fatica ho preso un router AVM evitando quello TIM che non fa fare niente (coincidenza? Io non credo) e sto cercando di capire come usare un Raspberry come firewall fisico mettendolo tra router e gli switch LAN. Windos 10 bypassa il firewall perché ha gli IP "hardcodati" e molto altro. Di android non ne parliamo. Io ho ancora un cellofono che ho potuto rootare e difatti google è bloccato. Ma se esamini il traffico vedi che più tempo passa senza che possa connettersi a google più roba trasmette quando lo può fare. Ovviamente hanno previsto tutto questo e si limita a memorizzare per poi comunicare tutto al primo aggiornamento.

Penso che mezza europa dovrebbe essere tutti i giorni sotto i parlamenti minacciando pomodori marci ai parlamentari se non intervengono con la legislazione. Ma non accadrà mai, google ha un bilancio tale che corrompere tutti i parlamentari del mondo sarebbero spiccioli e se l'Europa protestasse gli USA non starebbero a guardare. Dire che odio il sistema americano è poco, ma è meno peggio di tutti gli altri, purtroppo.

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Veramente installare linux è facile e anche configurare rasp come firewall, esiste una versione di sistema operativo per raspberry "dedicata", devi solo flashare la micro SD e hai un firewall. Per il telefono inutile farsi il sangue amaro, non sono più rootabili e google ci si è messo di punta a non permettere di aggirare il sistema. L'ultima modifica a me nota era una specie di comando "su" (superuser) all'avvio ma chiaramente questo non è un rimedio strutturale. Quando mi morirà l'attuale smarthone "vecchia scuola" sarò nei pasticci come tutti e in quella esigua minoranza consapevole di esserlo.

Se dovesse servirti credo che anche sul forum troveresti aiuto per installare linux sul PC

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No, non c'entra, è utile per evitare di trovare seccatori che ti rompono le scatole e per trovare gruppi tematici. Fine.

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Da quanto tempo è cambiata la politica Google? Quali marchi fanno eccezione?

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Rootare uno smartphone è una passeggiata con Magisk, soprattutto con CPU Qualcomm...

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Che smartphone è? Non dovrebbe essere troppo complicato ottenere il codice bootloader, per caso è Huawei?