cazzate
 

quali sono le cazzate ke avete fatto(o detto)x "colpa" delle girls?

Al liceo mi piaceva una che però non conoscevo, sapevo solo nome e cognome, così ho preso dall'elenco tutti i numeri col suo cognome e li ho chiamati tutti da un telefono pubblico (dato che a casa non volevo farmi sentire). In pratica chiedevo: "c'è xxxxx? sono un suo amico di scuola." Il bello è che ero riuscito a trovare una col suo stesso nome ma parlandoci mi sono accorto che era di un'altra scuola. Alla fine la nonna 8O della ragazza che mi piaceva ha detto che il suo numero non era sull'elenco ma me l'ha dato, così ho chiamato, e l'ho invitata ad uscire. Ha detto no ovviamente, dato che non mi conosceva. Non so nemmeno io come potevo sperare che accettasse.

Per colpa di una girl ho perso gli amici

Per merito di una donna bellissima mi sono liberato dei miei vestiti in strada :D :D

Ma non è stata una cazzata, è stata la cosa più intelligente che ho fatto in vita mia :D :D

Allora sei OFF TOPIC 8)

E tu ke cazzata ai fatto?

BIP
ha scritto ai senza l'acca!!!
l'italiano è importante (cit.)

Re: cazzate
 

Cazzate?io sapevo questo "..l’amore vero è il saper sorridere alla persona che ami per non farla sentire in colpa perchè non ricambia i tuoi sentimenti"

E ovviamente non l'ho fatto...proprio a colei che dovrei ringraziare per avermi aiutato indirettamente ad uscire parzialmente dalla mia situazione socioFOTTUTOfobica ....
:?

se l'acca la tolgo da che e scrivo ke, la tolgo anche da hai: la coerenza del quadro è altresì importante... perchè ti sei dimenticato del ke e non dell'ai? Perchè ti manca il concetto di coerenza interna di un sistema :lol: :lol:

Inoltre, a parte gli scherzi, certi puristi coniugano tutto il verbo avere senz'acca, mentre mantengono il che con l'acca. :wink:

Da wikipedia inoltre... (la mia prima maestra delle elementari formata al tempo del fascio ci faceva scrivere ò al posto di ho, à al posto di ha, ài al posto di hai, il mio libro di testo di latino usa à al posto di ha)

Nell'Ottocento, Pietro Fanfani (1815-1879) e Giuseppe Rigutini (1829-1903) furono fautori della h, mentre il Petrocchi preferiva le forme accentate (per esempio, ò, à invece di ho, ha). La controversia è proseguita sempre più stancamente fino a tutti gli anni Trenta del Novecento. La rivista di Giuseppe Bottai, Critica fascista, usava il verbo avere senza l'h, che veniva normalmente bandita anche nelle scuole elementari. Caduto il fascismo, si perse, per fortuna, questa orribile (latino horribilis) abitudine.