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Robedain 30-09-2010 21:35

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
@ Winston: secondo me, agli occhi di una ragazza della tua età, intelligente, dalla mente aperta, a cui piace discutere e confrontarsi sui più disparati argomenti e non solo svolgere attività futili (e stai sicuro che ci sono ragazze così), risulteresti molto interessante, perchè noto dai tuoi post che hai sempre una parola su tutto, quindi per me sapresti parlare di svariati argomenti senza sosta, dimostrando interesse e sensibilità verso il mondo (e questo alcune donne lo apprezzano)...
Se poi gli sciorini ogni tanto un paio di versi della DC, CADRA' AI TUOI PIEDI! :D

P.S.: leggo ora il tuo ultimo post: non mi riferivo a te, facevo un discorso in generale prendendo spunto dai post precedenti dei vari utenti...

MarcheseDelGrillo 30-09-2010 21:36

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Ciao,

Anzitutto mi scuso se con qualche frase sono risultato poco delicato. :)

Al di là di considerazioni inerenti al "grado" di un malessere (che credo sia soggettivo e che, qualora fosse oggettivamente rilevabile, non credo noi si possegga le competenze per farlo), mi trovo in gran parte concorde con te, soprattutto laddove parli delle aspettative di chi si avvicina alla psicoterapia.

Tuttavia, attenzione: mai detto che si tratti di qualcosa di facile.


"Tutto questo, ovviamente, comporta sacrifici e sofferenze. Qualcuno si è detto stupito (se non incredulo) di risultati così strabilianti conseguiti in così poco tempo: se sapeste la fatica emotiva che comporta una psicoterapia fatta con impegno e convinzione... e si tratta di un'esperienza unica e personale, in minima parte oggettivabile e narrabile agli altri.

Personalmente, questi primi mesi di terapia sono stati costellati da momentacci di depressione e scoramento come forse mai li avevo vissuti in vita mia.. non immaginate i pianti che mi sono fatto nello studio del mio terapeuta. Ma tutta questa sofferenza è servita per farmi capire molte cose delle quali, adesso, sto iniziando a vedere i frutti.
"


Non dico che si tratta di una passeggiata, anzi forse somiglia più alla scalata di un monte. Ma ciò non dovrebbe rappresentare un buon motivo per gettare la spugna.

Non è quindi mia intenzione fare la morale a nessuno (e se ho dato quest'impressione me ne scuso), ma solo tentare di rinforzare il positivo messaggio di Clark con un'esperienza che, penso, possa essere accolta con meno scetticismo (dato che sono stato a lungo utente del forum).


Saluti :)



P.s. Per dovere di cronaca, non è proprio così veritiero che i miei problemi si limitavano ai rapporti con l'altro sesso: sono giunto in terapia lamentando l'ansia che mi causavano gli sguardi della gente in metropolitana e la paura del giudizio che comprometteva varie prestazioni eseguite davanti ad un potenziale "pubblico".

Winston_Smith 30-09-2010 21:40

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Robedain (Messaggio 411130)
@ Winston: secondo me, agli occhi di una ragazza della tua età, intelligente, dalla mente aperta, a cui piace discutere e confrontarsi sui più disparati argomenti e non solo svolgere attività futili (e stai sicuro che ci sono ragazze così), risulteresti molto interessante, perchè noto dai tuoi post che hai sempre una parola su tutto, quindi per me sapresti parlare di svariati argomenti senza sosta, dimostrando interesse e sensibilità verso il mondo (e questo alcune donne lo apprezzano)...
Se poi gli sciorini ogni tanto un paio di versi della DC, CADRA' AI TUOI PIEDI! :D

Peccato che tutte queste cose possiamo anche buttarle nel cesso e tirare lo sciacquone, se non mi presento con almeno N amici ed N uscite alla settimana, almeno per il 90 e passa per cento delle ragazze.
P.S.: Ok, chiarito l'equivoco, ti chiedo scusa per il tono.

Myway 30-09-2010 22:05

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 411137)
Peccato che tutte queste cose possiamo anche buttarle nel cesso e tirare lo sciacquone, se non mi presento con almeno N amici ed N uscite alla settimana, almeno per il 90 e passa per cento delle ragazze.
P.S.: Ok, chiarito l'equivoco, ti chiedo scusa per il tono.

Purtroppo pensieri di questo tipo è inevitabile farli, si vedono troppe ragazze per le quali una vita sociale soddisfacente è uno dei requisiti imprescindibili per giudicare positivamente un uomo.
Da questo punto di vista , magari, essere più in là con gli anni teoricamenet potrebbe essere un vantaggio, perchè una ragazza vicino ai trenta porebbe accontentarsi di un numero di uscite e di situazioni inferiori a quelle di una diciottenne, ventenne odierna, anche se poi esistono le eccezioni, tra le quali ragazze che si lamentano "ma dobbiamo stare sempre coi tuoi amici, da soli non stiamo mai? :D"

Robedain 30-09-2010 22:07

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 411137)
Peccato che tutte queste cose possiamo anche buttarle nel cesso e tirare lo sciacquone, se non mi presento con almeno N amici ed N uscite alla settimana, almeno per il 90 e passa per cento delle ragazze.
P.S.: Ok, chiarito l'equivoco, ti chiedo scusa per il tono.

Don't worry :)

JohnReds 30-09-2010 22:44

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Clark_Kent (Messaggio 410428)
L’obiettivo non è dare una risposta alle domande “cosa faccio ora?”, “cosa le dico adesso?”, bensì arrivare ad una condizione dove non ha più senso porsi quelle particolari domande

Questo discorso implica che tutti possano comunicare liberamente se si liberano da certi blocchi. Non mi convince del tutto, ci sono dei limiti strutturali dati dalla personalità.

MoonwatcherII 30-09-2010 23:12

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 411124)
Ho già detto prima e lo ripeto (vedo che repetita iuvant, cit.) che non pretendo di chiudere in casa nessuno e che non voglio chiudermi totalmente al mondo esterno. Un minimo di vita sociale ci sta tutto. Il problema è: quel minimo di vita sociale che potrei riuscire a offrire basterà? ed eventualmente riuscirò a stare appresso alle sue, di conoscenze?
Non penso di essere completamente dominato dalla paura se dico che preferisco selezionare le mie amicizie, e se preferisco la qualità e la profondità al numero di rapporti: "pochi ma buoni" dovrebbe essere una caratteristica degli introversi, no? Il problema è a quale ragazza potrebbe andar bene un'offerta di amicizie da parte mia non nulla, ma comunque limitata.

E in più aggiungo che il problema è che l'insicurezza è generata dal fatto che a me basterebbe, ma a lei???? Per me è lì il problema, se fossi sicuro che a lei andasse bene così avrei risolto.
E ripeto per l'ennesima volta, per "così" non intendo murati vivi in casa e in fuga da tutti gli altri.

Io l'avevo capito che non intendi murarla viva in casa, ma lo ripetevo più per me che per te, che nel caso la dovessi mai trovare, la tentazione mi verrebbe. :D

Comunque ripeto che, come ha detto anche Myway, andando avanti negli anni una che si accontenti di una vita sociale limitata dovrebbe essere più possibile trovarla.

paccello 30-09-2010 23:54

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Ah beh. Se una ragazza mi valutasse per la quantità di vita sociale, penso che mi manderebbe a cagà (e io lei, mi sa). Se fosse una timidina e introversa che con me vuole aprirsi al mondo, insomma, dipende fino a che punto vuole arrivare.

MoonwatcherII 30-09-2010 23:55

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds (Messaggio 411158)
Questo discorso implica che tutti possano comunicare liberamente se si liberano da certi blocchi. Non mi convince del tutto, ci sono dei limiti strutturali dati dalla personalità.

Eh, infatti è un altro limite delle argomentazioni di CK. Va bene che racconti la sua storia, ma poi quando inizia a dire "anche tu lo puoi fare" allora appiana le personalità e allora lì non puoi non dire "aspetta nattimo".

MoonwatcherII 01-10-2010 00:10

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
@MarcheseDelGrillo:

Accetto e apprezzo le scuse. :)

Sul grado dei problemi non so, io in realtà ho aperto un tuo topic a caso :D, dove ti definivi né estroverso né tanto timido ma lamentavi soprattutto di un blocco con le ragazze.

Effettivamente rileggendo il tuo post prendo atto che non hai detto che è facile, però dal tono il tuo messaggio sembrava un po' voler dire "smidollati che non siete altro, alzate le chiappe e datevi da fare!". :laugh: Ma ci sono situazioni - senz'altro peggiori della mia attuale - in cui davvero non è questione di impegno, non c'è altro da fare che rassegnarsi e andare avanti giorno per giorno, ed anche questo non è affatto semplice.

Per il resto nessuno scetticismo sulla tua testimonianza sulla quale non ho dubbi. :riverenza:

Direi che ci siamo chiariti.

Sentry 01-10-2010 10:02

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Robedain (Messaggio 411126)
Basare la propria vita interamente su un'altra persona (nel più classico dei casi il fidanzato/a) escludendo gli amici o comunque il resto del mondo è molto pericoloso e ti donerà una felicità illusoria: infatti, quando questa persona ti lascerà o tu la lascerai, cosa ti rimarrà, chi ti rimarrà? Ti ritroverai sol@ come un cane e, forse, allora capirai il tuo sbaglio...

Ma non sei tu che dici (giustamente) che bisogna vivere il presente? Questa osservazione invece si basa su un possibile (e nemmeno certo dato che non è obbligatorio che l'altra persona ti lasci, se vogliam lasciar da parte il fatto che alla fine prima o poi comunque morirà/moriremo) evento futuro. Son d'accordo che è giusto non escludere gli amici, ma non capisco perché la felicità in una coppia sarebbe illusoria... in quel presente potresti essere comunque felice anche se magari un giorno poi, se la relazione finisse, potresti stare male. Ma intanto saresti stato felice.

JohnReds 01-10-2010 10:12

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da moonwatcherII (Messaggio 411179)
Eh, infatti è un altro limite delle argomentazioni di CK. Va bene che racconti la sua storia, ma poi quando inizia a dire "anche tu lo puoi fare" allora appiana le personalità e allora lì non puoi non dire "aspetta nattimo".

In realtà ho detto quello che ho detto, ma intimamente spero che abbia ragione lui. Potrebbe avere ragione, ma preferisco non logorarmi dicendomi "io non sarò normale finché non imparerò a parlare a macchinetta con una conosciuta da soli 10 minuti". Certo è una prospettiva, ma l'imperativo per ora è accettarsi, quindi ci sono dei grossi limiti da rispettare ed eventualmente ampliare ma con tutta la gradualità del caso.

MoonwatcherII 01-10-2010 10:45

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Se avesse ragione saremmo tutti uguali, e allora la guerra dei Cloni l'unica prospettiva sarebbe. :tongue:

MarcheseDelGrillo 01-10-2010 10:50

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Moon, il fatto è che mi sono finalmente deciso a rivolgermi ad uno specialista proprio quando ho iniziato a capire che il problema non si limitava solo ai rapporti con le ragazze. Questa consapevolezza l'ho raggiunta quando ho iniziato ad essere più critico verso me stesso e verso la mia situazione personale. In effetti, in questi mesi di terapia ho scoperto che fra tutti i miei blocchi c'è un filo conduttore ben preciso, del quale ho individuato anche la lontana origine.

E' vero, sono sempre comunque riuscito a studiare e a portare avanti una vita "normale" e so bene che ci sono persone che nemmeno riescono ad uscire di casa. Tuttavia, quanto più un problema diventa invalidante, tanto più bisogna prendere le armi e cercare di sconfiggerlo. E il mio messaggio vuole essere solo questo, alla fine: un'altra testimonianza, una voce in più, un ulteriore peso da aggiungere alla bilancia.

Ciao :)

MoonwatcherII 01-10-2010 11:07

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Okok, agg' capit.

Ciao! :laugh:

Robedain 01-10-2010 11:50

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Sentry (Messaggio 411237)
Ma non sei tu che dici (giustamente) che bisogna vivere il presente? Questa osservazione invece si basa su un possibile (e nemmeno certo dato che non è obbligatorio che l'altra persona ti lasci, se vogliam lasciar da parte il fatto che alla fine prima o poi comunque morirà/moriremo) evento futuro. Son d'accordo che è giusto non escludere gli amici, ma non capisco perché la felicità in una coppia sarebbe illusoria... in quel presente potresti essere comunque felice anche se magari un giorno poi, se la relazione finisse, potresti stare male. Ma intanto saresti stato felice.

Nei miei post parlo di vivere il presente ma questo anche in funzione di progettare il proprio futuro in modo equilibrato quindi con uno scopo (altrimenti nella vita rischi di passare da una cosa all'altra buttando via tempo).

Forse mi sono espresso male parlando di felicità illusoria, sarebbe meglio dire felicità incompleta

Per es., se io stessi per iniziare una relazione con una ragazza, sarebbe importante per me chiarire con lei questo punto (come anche altri) per gettare le basi di un solido futuro assieme: "tu baseresti la tua vita interamente sul tuo compagno, chiudendoti al resto del mondo solo perchè ora sei innamorata persa e per te esiste solo lui?".

Dico questo perchè ho letto di molte persone che avevano basato la loro vita interamente sul partner (vivendo felici, certo, in quel momento), ma poi sono rimasti single e soli, perchè avevano escluso anche gli amici e le altre persone con cui si frequentavano in precedenza.

Con questo voglio ribadire che una persona dovrebbe, secondo me, avere una visione più ampia e completa della vita, il che non significa per forza uscire spesso con un mucchio di amici, ma neanche sempre e solo con il partner: ci vuole un giusto equilibrio tra vita sociale e vita di coppia, ma molti non se ne rendono conto perchè "vittime" dell'innamoramento che gli fa desiderare SOLO il partner.

Questo vale anche per gli spazi personali: non si può sempre fare tutto assieme alla partner, bisogna che ognuno abbia i propri spazi privati per dedicarsi a se stesso e a ciò che lo appassiona, anche se all'altr@ non interessa...

Anche se vivessi tutta la vita con la persona che ami senza mai lasciarla o essere lasciato, non ti sentiresti comunque incompleto trascurando gli altri aspetti come gli amici, il lavoro, gli hobbies etc. etc. Io sì, perchè sono tutte forme di Amore, non esiste solo quello classico per la propria compagna...

Penso che ci siamo chiariti...

nsssp 01-10-2010 13:43

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds (Messaggio 411158)
Questo discorso implica che tutti possano comunicare liberamente se si liberano da certi blocchi. Non mi convince del tutto, ci sono dei limiti strutturali dati dalla personalità.

diciamo che ci sono blocchi di cui ci si può liberare e altri che dipendono dai limiti strutturali della personalità ... sempre di blocchi si tratta

nsssp 01-10-2010 13:46

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 411137)
Peccato che tutte queste cose possiamo anche buttarle nel cesso e tirare lo sciacquone, se non mi presento con almeno N amici ed N uscite alla settimana, almeno per il 90 e passa per cento delle ragazze.
P.S.: Ok, chiarito l'equivoco, ti chiedo scusa per il tono.

questo è un problema successivo a quelli posti da clark kent sul farsi avanti e liberarsi dei blocchi ... comunque penso che basta presentarsi con 3-4 amici (con cui vedersi di frequente però), poi anche lei ha i suoi, quindi mettendo assieme tutto viene fuori qualcosa di decente ... anch'io che sono maschio comunque mi porrei qualche domanda su una donna che avesse 0 amici, cioè mi sembrerebbe strana la cosa

Winston_Smith 01-10-2010 14:36

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
Quote:

Originariamente inviata da nsssp (Messaggio 411369)
questo è un problema successivo a quelli posti da clark kent sul farsi avanti e liberarsi dei blocchi ... comunque penso che basta presentarsi con 3-4 amici (con cui vedersi di frequente però), poi anche lei ha i suoi, quindi mettendo assieme tutto viene fuori qualcosa di decente ... anch'io che sono maschio comunque mi porrei qualche domanda su una donna che avesse 0 amici, cioè mi sembrerebbe strana la cosa

A me no, mi dispiacerebbe per lei ma non la scarterei per questo.
E non è un problema successivo, se ti vede che non sai/riesci ad organizzare uscite si mette subito male.

nsssp 01-10-2010 15:54

Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
 
ma all'inizio si esce in due di solito, in teoria solo dopo vengon fuori gli amici


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