Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
@ Winston: secondo me, agli occhi di una ragazza della tua età, intelligente, dalla mente aperta, a cui piace discutere e confrontarsi sui più disparati argomenti e non solo svolgere attività futili (e stai sicuro che ci sono ragazze così), risulteresti molto interessante, perchè noto dai tuoi post che hai sempre una parola su tutto, quindi per me sapresti parlare di svariati argomenti senza sosta, dimostrando interesse e sensibilità verso il mondo (e questo alcune donne lo apprezzano)...
Se poi gli sciorini ogni tanto un paio di versi della DC, CADRA' AI TUOI PIEDI! :D P.S.: leggo ora il tuo ultimo post: non mi riferivo a te, facevo un discorso in generale prendendo spunto dai post precedenti dei vari utenti... |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Ciao,
Anzitutto mi scuso se con qualche frase sono risultato poco delicato. :) Al di là di considerazioni inerenti al "grado" di un malessere (che credo sia soggettivo e che, qualora fosse oggettivamente rilevabile, non credo noi si possegga le competenze per farlo), mi trovo in gran parte concorde con te, soprattutto laddove parli delle aspettative di chi si avvicina alla psicoterapia. Tuttavia, attenzione: mai detto che si tratti di qualcosa di facile. "Tutto questo, ovviamente, comporta sacrifici e sofferenze. Qualcuno si è detto stupito (se non incredulo) di risultati così strabilianti conseguiti in così poco tempo: se sapeste la fatica emotiva che comporta una psicoterapia fatta con impegno e convinzione... e si tratta di un'esperienza unica e personale, in minima parte oggettivabile e narrabile agli altri. Personalmente, questi primi mesi di terapia sono stati costellati da momentacci di depressione e scoramento come forse mai li avevo vissuti in vita mia.. non immaginate i pianti che mi sono fatto nello studio del mio terapeuta. Ma tutta questa sofferenza è servita per farmi capire molte cose delle quali, adesso, sto iniziando a vedere i frutti." Non dico che si tratta di una passeggiata, anzi forse somiglia più alla scalata di un monte. Ma ciò non dovrebbe rappresentare un buon motivo per gettare la spugna. Non è quindi mia intenzione fare la morale a nessuno (e se ho dato quest'impressione me ne scuso), ma solo tentare di rinforzare il positivo messaggio di Clark con un'esperienza che, penso, possa essere accolta con meno scetticismo (dato che sono stato a lungo utente del forum). Saluti :) P.s. Per dovere di cronaca, non è proprio così veritiero che i miei problemi si limitavano ai rapporti con l'altro sesso: sono giunto in terapia lamentando l'ansia che mi causavano gli sguardi della gente in metropolitana e la paura del giudizio che comprometteva varie prestazioni eseguite davanti ad un potenziale "pubblico". |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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P.S.: Ok, chiarito l'equivoco, ti chiedo scusa per il tono. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Da questo punto di vista , magari, essere più in là con gli anni teoricamenet potrebbe essere un vantaggio, perchè una ragazza vicino ai trenta porebbe accontentarsi di un numero di uscite e di situazioni inferiori a quelle di una diciottenne, ventenne odierna, anche se poi esistono le eccezioni, tra le quali ragazze che si lamentano "ma dobbiamo stare sempre coi tuoi amici, da soli non stiamo mai? :D" |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Comunque ripeto che, come ha detto anche Myway, andando avanti negli anni una che si accontenti di una vita sociale limitata dovrebbe essere più possibile trovarla. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Ah beh. Se una ragazza mi valutasse per la quantità di vita sociale, penso che mi manderebbe a cagà (e io lei, mi sa). Se fosse una timidina e introversa che con me vuole aprirsi al mondo, insomma, dipende fino a che punto vuole arrivare.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
@MarcheseDelGrillo:
Accetto e apprezzo le scuse. :) Sul grado dei problemi non so, io in realtà ho aperto un tuo topic a caso :D, dove ti definivi né estroverso né tanto timido ma lamentavi soprattutto di un blocco con le ragazze. Effettivamente rileggendo il tuo post prendo atto che non hai detto che è facile, però dal tono il tuo messaggio sembrava un po' voler dire "smidollati che non siete altro, alzate le chiappe e datevi da fare!". :laugh: Ma ci sono situazioni - senz'altro peggiori della mia attuale - in cui davvero non è questione di impegno, non c'è altro da fare che rassegnarsi e andare avanti giorno per giorno, ed anche questo non è affatto semplice. Per il resto nessuno scetticismo sulla tua testimonianza sulla quale non ho dubbi. :riverenza: Direi che ci siamo chiariti. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Se avesse ragione saremmo tutti uguali, e allora la guerra dei Cloni l'unica prospettiva sarebbe. :tongue:
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Moon, il fatto è che mi sono finalmente deciso a rivolgermi ad uno specialista proprio quando ho iniziato a capire che il problema non si limitava solo ai rapporti con le ragazze. Questa consapevolezza l'ho raggiunta quando ho iniziato ad essere più critico verso me stesso e verso la mia situazione personale. In effetti, in questi mesi di terapia ho scoperto che fra tutti i miei blocchi c'è un filo conduttore ben preciso, del quale ho individuato anche la lontana origine.
E' vero, sono sempre comunque riuscito a studiare e a portare avanti una vita "normale" e so bene che ci sono persone che nemmeno riescono ad uscire di casa. Tuttavia, quanto più un problema diventa invalidante, tanto più bisogna prendere le armi e cercare di sconfiggerlo. E il mio messaggio vuole essere solo questo, alla fine: un'altra testimonianza, una voce in più, un ulteriore peso da aggiungere alla bilancia. Ciao :) |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Okok, agg' capit.
Ciao! :laugh: |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Forse mi sono espresso male parlando di felicità illusoria, sarebbe meglio dire felicità incompleta Per es., se io stessi per iniziare una relazione con una ragazza, sarebbe importante per me chiarire con lei questo punto (come anche altri) per gettare le basi di un solido futuro assieme: "tu baseresti la tua vita interamente sul tuo compagno, chiudendoti al resto del mondo solo perchè ora sei innamorata persa e per te esiste solo lui?". Dico questo perchè ho letto di molte persone che avevano basato la loro vita interamente sul partner (vivendo felici, certo, in quel momento), ma poi sono rimasti single e soli, perchè avevano escluso anche gli amici e le altre persone con cui si frequentavano in precedenza. Con questo voglio ribadire che una persona dovrebbe, secondo me, avere una visione più ampia e completa della vita, il che non significa per forza uscire spesso con un mucchio di amici, ma neanche sempre e solo con il partner: ci vuole un giusto equilibrio tra vita sociale e vita di coppia, ma molti non se ne rendono conto perchè "vittime" dell'innamoramento che gli fa desiderare SOLO il partner. Questo vale anche per gli spazi personali: non si può sempre fare tutto assieme alla partner, bisogna che ognuno abbia i propri spazi privati per dedicarsi a se stesso e a ciò che lo appassiona, anche se all'altr@ non interessa... Anche se vivessi tutta la vita con la persona che ami senza mai lasciarla o essere lasciato, non ti sentiresti comunque incompleto trascurando gli altri aspetti come gli amici, il lavoro, gli hobbies etc. etc. Io sì, perchè sono tutte forme di Amore, non esiste solo quello classico per la propria compagna... Penso che ci siamo chiariti... |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
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E non è un problema successivo, se ti vede che non sai/riesci ad organizzare uscite si mette subito male. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
ma all'inizio si esce in due di solito, in teoria solo dopo vengon fuori gli amici
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