Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
ti ringrazio davvero..credo che ogni gesto possa cambiare il corso delle cose e il futuro del mondo..credo che tu abbia contribuito a rendere ognuno di noi migliore..semplicemente con queste parole,parole che non si disperderanno mai ma che troveranno sempre coloro che le leggeranno..
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
Inoltre molto contava l'atmosfera della sala da ballo: se uno ha interessi molto meno "interessanti" per la maggioranza delle donne, diventa molto più difficile, imho (di che czz si parla?). |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
De nada, ma cmq non credo che caos volesse attaccare :)
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Sono del parere che qualunque forma di comunicazione basata sulla correzione dei blocchi attraverso la riprogrammazione del proprio pensiero e l'audace collaudo della propria espressività nelle situazioni sociali estroverse sia un metodo, seppur stimolante e migliore dell'inattività, inadeguato per una razza intelligente. La migliore comunicazione è quella dove si possa comunicare e giustificare (nel senso di spiegare) qualunque blocco in qualunque situazione sociale, cioè tale che si possa dire in un pub "in questa circostanza ho un blocco perchè... etc...", detto non per attirare l'attenzione e la commiserazione, o per girare intorno al problema, ma per dare semplicemente l'informazione neutra della verità senza mascherarla, senza dover sottostare alla convenzione di dover dare un'immagine sicura. Questa è la comunicazione di una razza intelligente, altrimenti non meriteremmo l'intelligenza dataci dalla natura.
Per quanto stimolanti ed esaltanti le gratificazioni date dalla conquista dell'audacia nello sperimentare le possibilità di sblocco insite nei timidi e i risultati, è una soluzione indegna dell'intelligenza umana, che è chiamata a migliorare la qualità della comunicazione superando il più possibile ogni residuo della comunicazione animale fondato sull'immagine e sulla vittoria del più forte o del più scaltro. PS: non c'è riferimento implicito a casi particolari testimoniati in questo topic. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Dovrebbe esserci più gente che la pensa come te, HurryUp, sono serio. Fanculo alla vittoria del più forte e del più scaltro, usciamo dalla giungla.
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
Significa poter dire sempre e liberamente ciò che si prova, ciò che si pensa senza più paura del giudizio altrui... Ma questo implica un radicale cambio di mentalità nella coscienza collettiva dell'umanità, basato sulla fiducia, il rispetto e l'amore incondizionato verso il prossimo: la situazione attuale è che spesso non ci fidiamo l'uno dell'altro, ci sentiamo divisi e separati per tanti motivi, c'è poca sana e vera comunicazione... |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
CK il tuo modello di superuomo "vincente" non ci ha convinto del tutto, lo troviamo poco umano ed anche poco intelligente. :D
Scherzi a parte, a me continua a fare un po' effetto il fatto che dici che la terapia ha tirato fuori la tua parte emotiva, la capacità di "sentire" piuttosto che di capire, ma in tutti i tuoi post io ho sempre avvertito e continuo ad avvertire una grandissima capacità di riflessione, ma proprio poca emotività. Esattamente l'opposto insomma. Probabilmente mi dirai che è stato stupefacente anche per te scoprire come queste due "anime" possano coesistere in te, magari mi dirai anche che dipende dal mezzo di comunicazione. A me però stride lo stesso. :) |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
Per chiudere con le richieste di conoscere cosa esattamente dissi o feci in un particolare momento, sintetizzo qui la conclusione a cui arrivai alla fine della terapia: L’obiettivo non è dare una risposta alle domande “cosa faccio ora?”, “cosa le dico adesso?”, bensì arrivare ad una condizione dove non ha più senso porsi quelle particolari domande Detto con una metafora automobilistica, è come guidare finalmente da esperti, senza pensare più ad acceleratore, frizione e cambio ma con un automatismo interiore che ci permettere di scegliere di volta in volta l’azione più opportuna. Nessuno si preoccupa di informarsi se in una certa strada qualcuno prima di lui ha messo la prima o la terza, bensì si sforza di acquisire quelle capacità che gli permettano di valutare da solo quel che è più giusto fare, a seconda dei singoli casi. In punto chiave non è quindi un saper fare (cosa faccio, dove vado, cosa le dico, dove la porto, come mi vesto ecc. ecc.) bensì un essere: trovarsi cioè in uno stato senza blocchi mentali, senza limiti autoimposti senza inutili inibizioni, senza paure superflue. Raggiunta questa condizione tutto il resto diventa superfluo perché le qualità che permettono di relazionarci con successo sono state definitivamente interiorizzate, sono cioè una specie di zainetto che ci segue sempre, qualunque cosa facciamo e ovunque andiamo. Alcuni ci nascono, questo è fuori di dubbio, ma io mi metto fra quei fortunati: per me invece si tratta di abilità acquisite, da adulto, per mezzo di una terapia psicologica mirata. Tornando al caso nostro, questo non si significa parlare a vanvera con il cervello in folle, bensì comunicare in modo tendenzialmente sano e naturale, senza preoccuparsi di gestire una conversazione come una partita di scacchi (pianificando mosse e contromosse) e senza l’ossessione che ogni parola venga pesata con il bilancino, implacabilmente giudicata e valutata, magari con il tormento che una virgola di più o di meno possa provocare una catastrofe. Semplicemente, comunicare per esprimere ciò che proviamo in modo autentico, senza maschere, tatticismi, secondi fini e così via. Di una faccenda mi accorgo bene nel mio stato attuale: poche cose sono tanto evidenti (e risultano tanto scopertamente innaturali e repulsive) quanto una persona che parla cercando di seguire alla lettera un copione, o sforzandosi di aderire ad una scaletta mentale già preparata. Ovviamente ciò non vuol dire essere imprudenti, rinunciare agli spazi privati o venir meno ad un sano buon senso. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
Quote:
Immaginiamo che io rievochi sul forum un momento particolarmente bello ed emozionante fra i tantissimi che ho vissuto. Poniamo che lo descriva utilizzando tutta l’espressività di cui potrei essere capace, così da darne un quadro vivido e realistico, che renda perfettamente tutte le emozioni e le sensazioni. Immaginiamo inoltre che questo racconto non si limiti ad una semplice traccia, ma che sia una narrazione efficace, colma di struggimento, emotività e trasporto. Che senso avrebbe tutto questo? Direi nessuno: Non avrebbe infatti utilità per me stesso, poiché quelle vicende sono legate a conquiste ormai ben consolidate, quindi non aggiungerebbe nulla al mio percorso personale. Non avrebbe utilità per chi legge, poiché la sola descrizione del risultato lascia di solito il tempo che trova, ed anzi rischia di alimentare dispetto, rabbia, invidia o perlomeno un sordo rosicare a vuoto. Se invece descrivo il percorso che ho fatto per arrivare a quella specifica situazione la cosa mi sembra molto diversa, perché do informazioni utilissime per qualcuno che vorrebbe seguire i miei passi. Ovvio che tutto ciò deve essere comunicabile e non limitarsi ad una serie di immagini seducenti, per quanto belle esse possano essere. Quindi devo trasmettere il mio messaggio in modo chiaro e ordinato, usando argomentazioni ben costruite e passaggi logici chiari. Diversamente tutto sarebbe inutile. Si tratta di due campi del tutto diversi: se comunico con un donna in rapporto sentimentale, uso il linguaggio per trasmettere emozioni, nella vita di tutti i giorni, come appunto in questo caso, lo impiego per trasmettere informazioni. |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
La tua argomentazione mi ha convinto CK.
(mi ha convinto che quello che pensavo è vero :D) |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
lo psicologo di clark kent deve essere un superman per aver fatto un lavoro così buono, sopratutto se si pensa che, almeno su questo forum, nessuno di quelli che hanno fatto anni di terapia ha mai raggiunto risultati anche solo minimamente paragonabili ai suoi.
|
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Ma poi soprattutto risultati così stravolgenti in così poco tempo.
Mah... http://1.bp.blogspot.com/_KADlG1ngwS...tumbleweed.jpg |
Re: La mia vittoria: una testimonianza. La storia completa.
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:06. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.