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Abe's Oddysee 17-10-2022 22:27

Autismo ed attacchi
 
Sento spesso che chi soffre di autostimo ha come degli attacchi improvvisi in cui si inizia a gridare o roba simile. Ma questi sintomi sono specifici di un preciso tipo di autismo (ammesso che ne esista più di uno, sento spesso parlare di "spettro autistico" quindi credo di si) oppure comuni a tutti?

Se io non ho mai avuto attacchi del genere posso avere la sicurezza di non essere autistico?

MoussakaChaos94 17-10-2022 23:20

Forse intendi le stereotipie... Sono comuni all'autismo nella sua generalità..
Poi c'è chi ha alto funzionamento e non ha di queste cose, ma generalmente sono comuni a tutti coloro che hanno autismo

Abe's Oddysee 18-10-2022 02:20

Re: Autismo ed attacchi
 
Non lo so come si chiamano, ma mia madre che lavorava all'asilo dice che i bambini autistici quando avevano i loro attacchi erano ingestibili. Per attacchi intende proprio il fatto di gridare e dimenarsi.
A sto punto misá che son da attribuire ad altri tipi di psicosi se non sono propri dell'autismo

Kitsune 18-10-2022 05:31

Re: Autismo ed attacchi
 
Le persone normali riescono a gestire lo stress o a scaricarlo ma nell'autismo no e questo crea ulteriore frustrazione, frustrazione esplosiva che trova sfogo in una maniera molto primitiva come risposta combatti(meltdown) o fuggi(shutdown).
Sono fenomeni comunque legati all'autismo grave.
Nei bambini piccoli non è facilissimo distinguerli perché i tantrum sono comuni un po' a tutti. I tantrum hanno cause deducili ma i meltdown le hanno piuttosto "oscure", un tantrum può essere perché il bambino vuole il gelato un meltdown perché il bambino autistico ha sentito un suono che non gli piaceva o visto un colore che lo mette a disagio anche per questo è molto difficile calmare un meltdown. I tantrum tendono a scemare con l'età i meltdown no.
Senza diagnosi di autismo conclamata bisogna valutare che non siano attacchi nevrotici o scatti d'ira.

Abe's Oddysee 18-10-2022 12:15

Re: Autismo ed attacchi
 
Quote:

Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 2767910)
Le persone normali riescono a gestire lo stress o a scaricarlo ma nell'autismo no e questo crea ulteriore frustrazione, frustrazione esplosiva che trova sfogo in una maniera molto primitiva come risposta combatti(meltdown) o fuggi(shutdown).

Sono fenomeni comunque legati all'autismo grave.

Nei bambini piccoli non è facilissimo distinguerli perché i tantrum sono comuni un po' a tutti. I tantrum hanno cause deducili ma i meltdown le hanno piuttosto "oscure", un tantrum può essere perché il bambino vuole il gelato un meltdown perché il bambino autistico ha sentito un suono che non gli piaceva o visto un colore che lo mette a disagio anche per questo è molto difficile calmare un meltdown. I tantrum tendono a scemare con l'età i meltdown no.

Senza diagnosi di autismo conclamata bisogna valutare che non siano attacchi nevrotici o scatti d'ira.

In casi di autismo meno grave quindi possono anche non verificarsi questo fenomeni?

Kitsune 18-10-2022 15:32

Re: Autismo ed attacchi
 
Secondo me non si verificano nell'autismo lieve perché con l'autismo lieve c'è maggior comprensione di se stessi, un miglior linguaggio/comunicazione dei propri stati emotivi verso se stessi e gli altri, si può individuare meglio il problema che ha causato stress e cercare di trovargli una soluzione, forse al massimo si hanno gli shutdown.

vikingo 18-10-2022 15:41

Re: Autismo ed attacchi
 
Io di melrdown dal 5 anni a questa parte ogni tanto ne ho sempre avuti cercando di limitarli ma io sono pure bipolare,non tutti gli aspie sono bipolari,il neutotipico se una cosa lo infastidisce si trattiene lasperger e puro istinto..deve pensare un attimo per elaborare la risposta più formale al contesto se il contesto è formale..qui sta la differenza al neurotipico viene naturale..

vikingo 18-10-2022 15:42

Re: Autismo ed attacchi
 
Io non so neanche se qualcuno abbia pensato questo è asperger ce in ignoranza in materia ma oggi di meno,va be tanto in faccia non te li direbbero mai quindi amen

CongaBlicoti_96 18-10-2022 15:49

Re: Autismo ed attacchi
 
Ci sono diversi livelli di autismo e non hanno sempre le stesse caratteristiche e manifestazioni negli affetti.
Io ho fatto uno stage, presso un scuola dell'infanzia, dove c'erano due bambini autistici. Uno era particolarmente agitato e faceva molto fatica a comunicare . L'altro era assolutamente un bambino nella norma, anche abbastanza vivace dal punto di vista mentale ; aveva molta immaginazione e a differenza di molti, nessun problema nel comunicare l'emozioni.
Dipende da tanti fattori. Normalmente quando si vedono persone che si mettono ad urlare o hanno attacchi, di solito ci sono altre problematiche.( che possono essere portate anche dalla condizione stessa)

MoussakaChaos94 18-10-2022 22:22

Dipende. Se intendi vocalizzi e tic ripetuti, allora quelle sono stereotipie e sono tipiche dell'autismo.

Se parli di veri e propri attacchi anche fisici, quelli sono modi che principalmente bambini e ragazzi con autismo e non verbali ma non solo, usano quando vanno in frustrazione e non sanno come gestire le emozioni negative.
Rientrano quando passa il trigger o quando viene aiutato a trovare un comportamento alternativo da applicare a quel trigger.

Questi attacchi sono chiamati "comportamenti problema".

CongaBlicoti_96 19-10-2022 11:40

Re: Autismo ed attacchi
 
Quote:

Originariamente inviata da MoussakaChaos94 (Messaggio 2768240)
Dipende. Se intendi vocalizzi e tic ripetuti, allora quelle sono stereotipie e sono tipiche dell'autismo.

Se parli di veri e propri attacchi anche fisici, quelli sono modi che principalmente bambini e ragazzi con autismo e non verbali ma non solo, usano quando vanno in frustrazione e non sanno come gestire le emozioni negative.
Rientrano quando passa il trigger o quando viene aiutato a trovare un comportamento alternativo da applicare a quel trigger.

Questi attacchi sono chiamati "comportamenti problema".

Esatto. Il dubbio che ho sempre avuto, guardando dall'esterno( quindi magari senza avere una visione completa e conseguentemente meno comprensibile )è inerente l'approccio che si ha con questi individui. Spesso si usa solamente la psicoterapia cognit. comportamentale, per appunto modificare l'approccio e la reazione al trigger e su questo ok. Ma come si intercetta preventivamente?
Mi spiego meglio.
Appurato che le motivazioni sono date da una frustrazione che non riescono a comunicare o da un eccessiva sensibilità, esistono tecniche che riescono a captare in anticipo questi meccanismi mentali e magari codificarli, per riuscire ad evitare alla persona autistica questo attacco ?

vikingo 19-10-2022 11:53

Re: Autismo ed attacchi
 
Il neurotipico quando è nervoso non gli viene di lanciare un oggetto un uomo adulto autistico può farlo,ha un pattern e una scheda madre,e una regolazione del sovraccarico diversa,non tutti gli asperger hanno la stessa gestione dei sovraccarichi,va considerato anche il vissuto e l'indole di quella persona

vikingo 19-10-2022 11:54

Re: Autismo ed attacchi
 
La cosa impegnativa è quando certi schemi sono radicati negli anni,una diagnosi deve arrivare entro I 24 per il bene del soggetto se no subentrano altri problemi e comorbilita

MoussakaChaos94 19-10-2022 14:25

Quote:

Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 (Messaggio 2768337)
Esatto. Il dubbio che ho sempre avuto, guardando dall'esterno( quindi magari senza avere una visione completa e conseguentemente meno comprensibile )è inerente l'approccio che si ha con questi individui. Spesso si usa solamente la psicoterapia cognit. comportamentale, per appunto modificare l'approccio e la reazione al trigger e su questo ok. Ma come si intercetta preventivamente?
Mi spiego meglio.
Appurato che le motivazioni sono date da una frustrazione che non riescono a comunicare o da un eccessiva sensibilità, esistono tecniche che riescono a captare in anticipo questi meccanismi mentali e magari codificarli, per riuscire ad evitare alla persona autistica questo attacco ?

Solitamente gli unici strumenti che si hanno sono:

1. Il conoscere l'individuo specifico. Passandoci del tempo assieme, conoscendolo, è chiaro che finisci per conoscere anche i suoi trigger e quindi di conseguenza essere un punto di riferimento anche per chi la persona la conosce meno.
E quindi fare lavoro di rete per organizzare il contesto in modo tale da ridurre la possibilità di trigger e comportamento problema. Chiaro però che la cosa migliore sarebbe la modifica del comportamento stesso, che però richiede tempo e sicuramente resistenze da parte del ragazzo con autismo.

2. C'è una scheda apposita chiamata "ABC" che serve per annotare con l'osservazione ciò che viene prima il comportamento, come si manifesta il comportamento, e cosa avviene dopo tale comportamento...
"ABC" sta per "Antecedente, Comportamento (Behaviour) e Conseguente"... Praticamente è un'analisi funzionale del comportamento...
Così provi a capire il comportamento e per che cosa lo so usa, e modificare gli antecedenti o il comportamento stesso

Principalmente si usano schede e osservazione, ma non esiste purtroppo la palla di vetro, perciò molto è anche affidato al senso di improvvisazione e buon senso di chi lavora con queste persone...


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