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Socializzazione estemporanea
Oggi, mentre tornavo a casa con un mezzo pubblico, ho visto una signora di una certa età che s'è messa ad attaccare bottone con uno straniero che le aveva ceduto il posto a sedere, e praticamente è andata avanti a raccontargli la storia della propria vita finché non è scesa.
Questo è un caso di quella che possiamo chiamare socializzazione estemporanea, riuscire a intavolare conversazioni in situazioni occasionali: sui mezzi pubblici, in fila negli uffici, nei supermercati, dal medico, ecc. Come ve la cavate in merito? Io mi rendo conto che è probabilmente l'àmbito in cui riesco a collezionare il maggior numero di figuracce. Innanzi tutto non faccio mai il primo passo, e poi, quando qualcuno cerca di attaccare bottone con me in situazioni del genere, non riesco quasi mai a rispondere con frasi sensate, al massimo abbozzo qualche sorriso finché l'interlocutore si dice di avere probabilmente a che fare con un mezzo ritardato, e preferisce rinunciare. Quando studiavo all'università tornavo spesso a casa dai miei in treno, era un viaggio abbastanza lungo, circa due ore, e non sono mai, dico mai riuscito ad attaccare bottone, nemmeno quando c'erano dei compagni di viaggi interessanti che invece riuscivano a farlo tra di loro. |
Re: Socializzazione estemporanea
Eh...a me capita di dire due parole se interpellato, o quando ad esempio sono in un luogo pubblico tipo la posta, dove c'è sempre chi si lamenta delle code, dellal lentezza degli impiegati, ecc dove c'è sempre chi mi parla ed io rispondo se ho qualcosa da dire. Di solito son cose banali alle quali rispondo oppure come te, accenno ad un mezzo sorriso. Ed effettivamente l'interlocutore ha la sensazione di aver di fronte qualcuno un po strano e stoppa il discorso.
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Mai capitato per brevi viaggi, mentre è successo alcuni anni addietro durante un viaggio interregionale di essere capitato in un posto vicino ad una donna che ha attaccato bottone e ha parlato gran parte del tempo, ho fatto quello che ho potuto ma alla fine il carattere riservato ha prevalso e lo aveva capito, tra l'altro il mezzo era pieno e l'inibizione era a livelli elevati, altrimenti face to face me la sarei potuta giocare e osare qualche figuraccia in più (mica altro :sisi: )
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Re: Socializzazione estemporanea
Sinceramente non è un qualcosa che mi interessa. Non lo dico per fare il prezioso, ma dovrebbe essere l'altra persona ad iniziare un qualsiasi discorso a cui io eventualmente potrei dare più o meno séguito.
detto da maschio: ovviamente, mai che succeda con una donna. E quando mai... |
Re: Socializzazione estemporanea
Malissimo e sinceramente non mi interessa molto la cosa. Spesso sono anche infastidita quando attaccano bottone con me. Non ho molta voglia di parlare con sconosciuti o di sorbirmi le loro chiacchiere.
Comunque dipende molto anche da chi si ha dall'altra parte. Se qualcuno lo fa con me io dico due parole e la discussione finisce lì. Mia mamma invece è una che da corda quindi la discussione prosegue. Se dall'altra parte ti trovi un muro è impossibile riuscire in queste cose. |
Re: Socializzazione estemporanea
Di solito non parlo mai per prima agli estranei ,ma spesso loro si rivolgono a me e parlano anche per svariati minuti raccontandomi vicende che non ho mai richiesto :D
Ascolto ,do giusto qualche risposta di circostanza e basta . |
Re: Socializzazione estemporanea
Stando in un negozio capita abbastanza spesso, soprattutto gli anziani che sono più soli e hanno voglia di fare due chiacchiere. Un vecchietto mi ha raccontato almeno un paio di volte la storia della sua vita:D Se si tratta di rapidi scambi di battute va pure bene ma quando parlano per un'ora non riesco a stargli dietro, annuisco, ma molti dettagli dei loro racconti me li perdo e finisco per non sapere neanche di che cavolo stanno parlando.
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Re: Socializzazione estemporanea
Per forza, non c’è vera interazione o è molto facile da decifrare, si formulano frasi di buonsenso e luoghi comuni.
Se dovessi uscire con una ragazza non potrei parlare del meteo, del governo ladro, lì vedi le social skills quando devi persuadere qualcuno che sia sensato quello che stai dicendo. Infatti il lavoro più ostico mi è sempre stato il venditore, non sono capace di persuadere, potrei intrattenere per poco tempo un dialogo ma arrivare a convincere è un altro paio di maniche. Il primo stage che ho fatto dovevo chiamare aziende da un elenco e chiedere se potesse interessare loro un motore per ascensori di cui non conoscevo nulla. Dopo pochi giorni ho mollato, perché non vedevo quel lavoro nelle mie corde, ricordo che mi insultò di brutto quando me ne andai. Con insulti personali e generazionali, non so se mi abbia recensito male su qualche piattaforma, fatto sta che non mi hanno più assunto per un bel pezzo Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Re: Socializzazione estemporanea
Finora ci sono riuscito solo con persone più grandi di età rispetto a me, quelle cresciute prima dell'avvento dei social network. Sempre conversazioni leggere e non su argomenti troppo personali sia chiaro, diciamo di cortesia. Quelle che sono cresciute a pane e instagram (e compagnia bella) con un approccio del genere pensano che sei matto, non ci sono abituate, ed è un peccato; perché trovo che la cordialità, senza invadenza, sia molto piacevole e faccia stare bene quando si esce di casa. Forse ormai sono cose d'altri tempi...
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Re: Socializzazione estemporanea
Apprezzo molto le persone che hanno una misura delle cose. E molte persone questa misura non ce l'hanno.
Quando succede, cerco di dare delle risposte talmente secche da lasciare intendere che non ho voglia di parlare. |
Re: Socializzazione estemporanea
Dipende dal mood della giornata e dalla lingua.
Ma in generale non ho problemi ha svolgere una socializzazione estemporanea, chiaramente sempre nei limiti. Se si tratta di scambiare due chiacchere di circostanza, come può succedere nelle situazione dove si è in attesa. (banca, fila al supermercato, posta ) Altra cosa è quando la gente attacca le cosiddette "pezze", dove parlano incessantemente , mettendoti nella situazione di dover fingere di essere in ritardo per un impegno. Quando in realtà è palese che vuoi toglierti da quella situazione. Non attacco mai bottone per prima a meno che non sia molto in confidenza con la persona proprio per questo motivo. Non si sa mai , magari pensi di risultare simpatica e invece sei inopportuna. |
Re: Socializzazione estemporanea
A me non piace tanto il concetto di socializzazione estemporanea perché essendo una persona asociale do molto valore, anche eccessivo, anche alle quattro chiacchiere sull'autobus che mi vengono fatte da qualcuno che non vedrò mai più. Ogni tanto mi è successo di intavolare una conversazione con qualcuno appena conosciuto ma in generale evito di farlo perché dopo mi resta un senso di amarezza, perché magari mi incuriosisce sapere come sarebbe andata avanti la conversazione e so che non vedrò mai più quella persona e questo mi lascia una sensazione di sconforto. Penso sempre che per quelle persone quelle quattro chiacchiere non significano nulla, dopo due minuti già se ne sono dimenticate, mentre io a volte continuo a ricordare per anni quello che mi hanno raccontato dei perfetti sconosciuti, quello che ci siamo detti, perché nel mio quotidiano ho praticamente zero interazioni significative, quindi teoricamente anche una persona che mi chiede che ora è per me rappresenta una notevole evasione dalla realtà e ci posso stare a ricamare e rimuginare, ogni tanto, anche per anni. Prima ero molto schiva ma ultimamente sono migliorata, l'ultima volta che ho avuto un episodio di socializzazione estemporanea mi sono anche divertita, sono "riuscita a ridere" in modo spontaneo della battuta di qualcun altro e ho riso davvero, non per circostanza. Mentre ridevo della battuta mi sono sentita davvero trionfante per aver raggiunto questo traguardo XD diciamo che per una volta mi sono sentita più in contatto con le persone. Le altre persone non danno peso a queste forme di interazione momentanea perché probabilmente capitano molto spesso mentre io esco di casa veramente poco, nei periodi in cui non lavoro mi capita di restare a casa per mesi e quindi avverto molto questa fame di interazione sociale. È una cosa che sul momento ti rasserena perché senti una voce nuova, entri in contatto con un "altro mondo" ma allo stesso tempo ti lascia anche un po' di amarezza perché sai che dura pochissimo.
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Re: Socializzazione estemporanea
Ultimamente mi capita di farlo senza grossi problemi. A meno che non sia una ragazza giovane e carina, in tal caso mi paralizzo e non sono neanche in grado di dire che ore sono.
Qualche giorno fa avevo un’oretta libera e girovagavo a caso. Mi ha fermato un signore, mezzo barbone, e abbiamo parlato un po’. È stato bello. Mi ha offerto pure il caffè, nonostante lui si fosse dichiarato nullatenente. |
Re: Socializzazione estemporanea
Paradossalmente pur non essendo un socialone estroversone (persino un mio amico mi ha detto che "non parlo", e se lo dice lui..., l'unica persona al mondo che mi abbia mai detto "parli troppo" è mia sorella) se uno sconosciuto attacca bottone riesco a cavarmela discretamente
Anche quando uno di quelli che chiedono l'elemosina per strada mi ferma o mi dice qualcosa io a differenza della stragrande maggioranza della gente non tiro dritto senza degnarlo di uno sguardo ma o mi fermo ad ascoltarlo per un po' o mi limito a un "no mi spiace non ho moneta, arrivederci" Una volta in treno un tizio si è messo a parlarmi in arabo e me la sono cavata con un "i don't speak your language" EDIT Altro aneddoto recente: sono in centro e mi ferma un tizio dall'accento napoletano dicendomi "ti è caduto qualcosa" e io mi giro e lui mi fa "il sorriso!!", poi mi batte il cinque scusandosi e chiedendomi se me la fossi presa, e poi mi dice "mi sembri del sud" e mi chiede se sono fidanzato Ebbene, quel tizio lo avevo incontrato anche l'anno scorso e mi aveva detto le stesse identiche cose: "sei fidanzato" e "sembri del sud" :D (e non ha tutti i torti, il mio viso non ha nulla di "nordico", dato che i miei nonni erano meridionali avrò pur preso qualcosa da loro) e glielo faccio notare. Poi mi indica una bambina piccola nel passeggino (non sua) e mi chiede di andarle a prendere dei pannolini e io lo saluto e me ne vado, l'anno scorso se non ricordo male mi voleva vendere delle cartoline o dei ciondoli |
Re: Socializzazione estemporanea
Artemisia e Asperger,laspie tende subito a intrsvolare conversazioni profonde subito,non sa parlare del più e del meno,a volte se con conosce bene con lo sconosciuto può fare errori proprio sul piano comunicativo,tipo rivelare informazioni a gente non buona ecco diciamo. Per questo si consiglia nei contesti formali a costo di sembrare impostati di essere formali,perché non ha l'intelligenza sociale per permettersi robe esuberanti capendo subito certe dinamiche..in uno schema mi ha colpito che la psicologa ha scritto il neurotipico coglie l'informazione immediata e la nanalizza in maniera oggettiva,laspie gli dà subito un interpretazione soggettiva perché è fatto cosi
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Non saprei , difficilmente quando sono in giro degli sconosciuti attaccano bottone con me
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Re: Socializzazione estemporanea
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Re: Socializzazione estemporanea
io non do importanza a questi personaggi, parlerebbero anche con i sassi. diversa è la questione riguardo la conversazione leggera, quella è già più importante. ma il vecchietto sconosciuto che mi racconta di sua figlia, di che lavoro fa e di chi ha sposato, sinceramente mi entra da una parte ed esce dall'altra
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Re: Socializzazione estemporanea
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Re: Socializzazione estemporanea
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