parlando di timidezza....
 

stavo sempre in giro x la rete a vedere roba sulla timidezza tanto x passare il tempo e mi sono imbatuta nel sito di un ragazzo ke palrava di timidezza e di tutti quei blocchi ke non sto a ripetere xkè sappiamo gia tutto :)
xò mi ha dato mo9lto fastidio questo pezzo:

<<Si, ragazzi, è vero, non è facile lasciarsi andare, ma se non ci si prova dove si spera di arrivare? E se è vero che la migliore difesa è l’attacco, cari i miei timidi, perché non cercate voi di interrogare le persone che vi stanno vicine? Vi imbarazza parlare di voi? Perfetto, ponete a chi vi sta vicino le classiche domande di circostanza per tenerle occupate (Chi sei? Cosa fai? Dove vivi? Ti piace il tuo lavoro? Che altro ti piace fare? Hai dei progetti? E così via), chiedete a lui/lei se lo/la potete aiutare in qualche modo, provate a fare di tutto per fare in modo che sia un po’ più a suo agio, no? Cercate di far venire fuori un piccolo pezzetto di voi che, come un puzzle, parli un po’ meglio di voi rispetto all’immagine che altrimenti date di voi. Mostratevi, accidenti! E’ nel vostro interesse!>>

:? ste persone non capiscono un emerito *bip*
io almeno me le sono sempre fatte quelle domande(davvero intelligenti...come se noi non ci pensiamo) xò il blocco ke ho non riesco a superarlo...anke io mi sono ritrovata in mezzo a gente tutti a divertirsi,raccontarsi ecc e invece io lì sempre zittazitta quando mi dicevano "adesso parli tu di te xkè non dici mai niente" avrei tantissimo voluto parlare di me ma le parole mi si bloccavano in bocca senza riuscire a tirarle fuori..non è tutto così semplice,non è ke cn domane ci risvegliamo e diventiamo diversi...
:lol: domande di circostanza..e dopo quelle cosa si può dire? se ancora c'è disagio ke si fa?ke ci si inventa? anke io le ho usate ste domande di circostanza ma oltre quelle non mi veniva in mente proprio niente e + pensavo e + mi si svuotava la mente e le unike domande ke mi si creavano erano"ke dico?" "ke posso dire" "oddio,pensa!ke [email protected] dico!" e poi andavo nel pallone...poi il fatto di mettersi a disposizione può anke essere un idea xò lo si fa solo x dare una buona impressione e quindi essere giudicati meglio..e io io se non conosco proprio benebenebene non mi offrirei mai di aiutare kikkesia..insomma già devo pensare a da aiutare me stessa..
mmh non credono siano scuse xkè a pensarci è un pokino + complicata la situazione dei timidi e introversi...
dovevate vedere i commenti del post...tutti a dire ke i timidi sono asociali e nessuno li sopporta xkè creano disagio..su 10 commenti 3 erano positivi :(

e poi mi dicono di non farmi i problemi xkè alle xsone arriva quella ke sono veramente... se..come no...

Re: parlando di timidezza....
 

E' difficile per una persona estroversa capire quali siano realmente le problematiche di chi non lo è... e spesso il suo "aiuto" risulta molto drastico e/o semplicistico; ma ciò che dice il tale non mi sembra del tutto sbagliato. Andare per tentativi, buttarsi, cercare di crescere tramite l'esperienza... sono le uniche reali alternative che, volenti o no, ci si aprono di fronte se non vogliamo trascorrere quel che resta della nostra vita chiudendoci sempre più in noi stessi e isolandoci dal mondo esterno.

La vita e il mondo, che ci piacciano o no, in qualche modo vanno affrontati, se non vogliamo auto-infliggerci una non-vita da trascorrere come vegetali...

Re: parlando di timidezza....
 

x carità,hai ragionissimo e concordo...xò non credo ke tutte le xsone timide e introverse non abbiano fatto questi tentativi...parlando di me quei tentativi li ho messi in pratica tutti e lo faccio ancora tutt'ora(quando mi capita) xò non è che abbia kissà quali effetti positivi..se sei in un certo modo le xsone lo avvertono cmq xkè,x far qualke esempio,non parli quasi mai,rimani sempre al difuori delle cose..poi sicuramente cn il tempo si può migliorare...cmq se fose stato semplice buttarsi non ci sarebbero tutti utenti su questo forum :cry:

Re: parlando di timidezza....
 

[quote="Elle_Bishop"]Quanto è vero. Io anche se capitano momenti in cui parlo molto o cerco di parlare con persone che non mi conoscono e che quindi non dovrebbero sapere niente dei miei problemi dentro di me ho sempre l'impressione che gli altri si accorgano di come sono in realtà semplicemente guardandomi. E questo mi frena ancora di più.

Re: parlando di timidezza....
 

Infatti, non è affatto semplice e spesso i risultati che ne otteniamo sono infinitesimali, impercepibili o talvolta anche controproducenti... e non potrebbe essere altrimenti dal momento che lottiamo contro noi stessi e contro le nostre paure... ma è l'unica direzione verso cui, volenti o nolenti, possiamo incamminarci se vogliamo alimentare anche la più piccola speranza di migliorarci. Non dobbiamo permettere ai nostri inevitabili insuccessi di farci smettere di lottare ;)

( :arrow: parola di uno che ha appena avuto l'ennesima giornata nera... ma le batoste sono fatte per rialzarsi)

Re: parlando di timidezza....
 

Si ma non è sempre facile rialzarsi ed ogni volta è sempre più faticoso

per una persona estroversa l'estroversione viene naturale quindi non è immediato capire le difficoltà di una persona timida.
del resto per fare un paragone chi ha avuto successo nello studio e nel lavoro guarda dall'alto in basso chi invece fa l'operaio o il muratore senza rendersi conto che per quest'ultimo trovare concentrazione nello studio evidentemente non è facilissimo e questo ha pregiudicato i suoi risultati.
mettersi nei panni degli altri non è sempre immediato.

Io ho veramente paura di diventarlo un vegetale!!! Comunque è vero cha almeno i tentativi vanno fatti,questo è sicuramente vero,perchè altrimenti vedo solo una battaglia già persa in partenza.

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