Quando valutare gli psicofarmaci?
 

Ormai soffro di disturbi d'ansia, alimentari e depressione dal liceo, probabilmente anche da prima.
Ho sempre cercato di risolvere con la terapia psicologica, ma non mi ha mai portato a risolvere i miei problemi, se non a capire il motivo delle mie azioni.

Il mio problema è che penso di meritarmi tutto, penso che in fondo me lo merito di stare male, non posso essere felice.
Non merito di sentirmi al pari degli altri perché non lo sono, sono il peggio del peggio.
Merito delle relazioni sentimentali a metà (che mi cerco! Uomini impegnati o non disponibili), in cui ricevo solo briciole di amore, non posso meritare di meglio, non posso meritare di essere amata.
Non merito di essere ascoltata, perché in fondo le mie opinioni non contano un cazzo, non capisco un cazzo, non so un cazzo.
Merito di soffrire e farmi male con il cibo.

È difficile cercare di migliorarsi quando solo pensieri negativi ronzano nella mia testa 24 ore al giorno, tutto il tempo, in continuazione.


Dopo anni e anni ci ho fatto l'abitudine, per me è la normalità.
Ma a volte confrontandomi con persone che non hanno di questi problemi (la maggior parte apparentemente) mi rendo conto che sto proprio messa male, cazzo.
Certo, c'è sempre chi sta peggio e gnegnegne, ma anche se apparentemente ho una vita normale, ho amici e faccio cose, vivo una vita veramente miserabile. Non riesco a godermi neanche un momento, vivo in uno stato d'ansia quasi costante, mi sento sempre triste, fuori luogo, intollerante e mi odio profondamente.

A volte mi chiedo, perché continuare a vivere così? Dovrò passare la mia vita a combattere ogni giorno anche per delle cose che per gli altri sono così semplici?
Non penso di averne voglia.
Non ho mai pensato di togliermi la vita, ma spesso desidero di morire.


Ultimamente sto valutando gli psicofarmaci, combinati alla terapia psicologica.
Non sono mai andata da uno psichiatra e non conosco nessuno che ne faccia uso, ammetto che fino ad ora ero fermamente contraria.. però potrebbe aiutarmi visto che la terapia da sola non basta, a quanto pare.

Ma a essere sincera, una delle cose che più mi ritiene è il fatto che non potrò bere alcolici.
Non sono un'alcolizzata, ma l'alcol é una parte molto importante della mia vita lol
Non bevo mai da sola, bensì mi piace l'effetto che mi dà soprattutto contro la mia ansia sociale, mi piace il lato conviviale del bere, per me è ricreativo.
Insomma, non riesco a pensare di doverci rinunciare per un lungo periodo.


Vorrei conoscere le vostre esperienze, se li consigliereste, se li avete mai combinati a una terapia psicologica... e anche per la questione dell'alcol xD

Graz

Re: Quando valutare gli psicofarmaci?
 

Non è che l'alcol non si può bere mai, cioè si, di regola si, non andrebbe bevuto mai, però con una quantità limitata non succede niente. Poi ognuno è a se, ha un metabolismo a se e bisogna fare le prove. Ma se prendi per dire l'antidepressivo la mattina e la sera prendi un bicchiere di vino, anche uno e mezzo o una birra media.. di solito non succede niente e non compromette la terapia.

Il quando cominciare per come la vedo è quando la situazione inizia ad essere grave. Quando non riesci quasi più ad uscire, quando diventa faticosissimo lavorare e badare alla casa, ma è un'opinione personale, anche il "semplice" stare male di umore senza compromissione della mobilità merita di essere curato

Re: Quando valutare gli psicofarmaci?
 

Proprio così, un cerotto chimico che copre il varco oscuro incolmabile, è proprio la sensazione che ho, sento di stare andando avanti come un robot, una macchinetta pronta per funzionare, ma la mente rimane fissa in un punto, la realtà vista attraverso due vetri di plexiglass, dove prima c'erano le emozioni che uscivano fuori scalpitando per far capire che stavo all'inferno, ora accetto l'inferno, ma a che prezzo? mi sento di non esistere per davvero, pronto e impacchettato per essere carne da macello della società, ma le esperienze non sono state fatte, alienato e tutto strano nel comportamento, robotico, apatico, senza uno spirito, una macchinetta ferma e pronta per partire, ma troppo spaventa da questa lurida esistenza.

Re: Quando valutare gli psicofarmaci?
 

Oltre allo psicologo dovresti andare da un neurologo o uno psichiatra, gli spieghi la situazione e loro sanno se prescriverteli o meno.

Io sono da anni sotto psico ora sto provando a scalare, nel mio caso mi ci hanno mandato perché ero come te ma poi sono ancora peggiorato.

Ps una birretta o un bicchiere di vino te li puoi fare senza problemi basta non esagerare, almeno così i medici avevano detto a me.

Re: Quando valutare gli psicofarmaci?
 

perché chiedere al forum un argomento così delicato. Visto che stai valutando la psicoterapia, lascerei il parere ad un professionista che saprà valutare la situazione e decidere se hai un reale bisogno di una terapia farmacologica.

Io ho trovato molto giovamento contro la depressione nell'attivitá fisica molto intensa.Funziona.