Lavoro, dite quel che passa per la testa
Io dico che un social f. non puo' lavorare
si deve prima togliere tutti i blocchi possibili nel lavoro i blocchi che abbiamo non son sono accettate |
Re: Lavoro, dite quel che passa per la testa
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Ma io non sono un vero sociofobico, quindi non sono tanto valido come punto di vista. |
penso che uno sul lavoro la fobia sociale se la fa passare con la forza
impara a stare come gli altri al lavoro senza scuse |
Io ho imparato, ma faccio un lavoro in cui devo comunicare poco con gli altri...
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io dico che ho fatto una cazzata a laurearmi in una facoltà umanistica, quando questo tipo di laurea prevede, come fa intuire il nome stesso, una professione che comporti predisposizione e competenza nelle relazioni umane.
avrei dovuto fare ingegneria aero-spaziale, tecnologie farmaceutiche o qualunque altra cosa che ti avvia ad un futuro professionale in cui contano le tue competenze tecniche e non (o al limite solo secondariamente) le tue capacità nel relazionarti con il prossimo. ma evidentemente all'epoca non capivo un cazzo. penso che aprirò un thread all'uopo come monito per tutti quelli che stanno facendo il mio stesso errore e sono ancora in tempo per rimediare. |
Io dico anche che i datori di lavoro non hanno voglia di perdere tempo
con chi è ritardato dalla fobia sociale, quindi chi ha questo problema viene massacrato verbalmente e poi licenziato. A quel punto si reagisce 1) dicendo non è colma mia è colpa della malattia 2) Non cambiero' mai, sono un coglione 3) Io non cambio mi cerco un lavoro dove mi accettano |
Attenzione a non cercare nella "fobia" un alibi per non mettersi alla prova.
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Re: Lavoro, dite quel che passa per la testa
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Re: Lavoro, dite quel che passa per la testa
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si si questo è verissimo, è un esercizio... invece di cercare di star chiuso con un pc in uno sgabbuzzino sarebbe meglio fare l'animatore in un villaggio turistico anche se si fallisce e si viene licenziati puo' essere utile come esperienza |
esposizione hai ragione, per lavorare serenamente, escludendo quei posti fortunati a bassa o nulla interazione, bisognerebbe non dico essere guariti ma almeno mimetizzarsi in modo da sapersi muovere sia fisicamente sia socialmente in un contesto produttivo come un'azienda.
Lì per me è un grossissimo problema se ti vergogni di chiedere un'indicazione, se stai in un angolo perchè hai una paura folle di presentarti e avvicinarti ad un gruppo di colleghi e non sai cosa dire, se entri senza salutare, se ti fai paralizzare dall'ansia ... o meglio se queste cose succedono, i colleghi ti etichettano come lo sfigato o lo snob, e il capo ti tratta come un incapace. Ci sono alcune testimonianze anche recenti nel forum in questo senso. Comunque come dice Reds prima o poi tocca lavorare, arrivare troppo in là con l'età non sempre si può e peggiora le cose, quindi la situazione è lavorare con f.s e problemi correlati. Io prenderò ansiolitici incluso i colloqui, e se mi prendono li userò tutte le mattine il primo mese o almeno due settimane, cercando di attutire il primo impatto; poi per non diventare dipendente o dover alzare troppo le dosi toccherà toglierli, lasciando invece un antidepressivo che si può scalare più lentamente. Chiaro che i farmaci non ti insegnano a non avere paura, a stare a tuo agio, a non rimanere isolato in mezzo a tutti quegli sconosciuti spigliati intorno a te, ma dovrebbero aiutarti a *resistere* emozionalmente, sperando poi di trovare un luogo meno socialmente duro avendo esperienza alle spalle. |
Sembrerà strano, ma io che di uscite oltre al lavoro ne faccio poche, a lavoro divento un altro, spigliato e parlo e scherzo con tutti.
Certo ho avuto la fortuna di trovarmi in un ottimo ambiente con molte persone simpatiche e disponibili, ma da qui a stare automaticamente bene ce ne passa, ma anche contro le mie convinzioni precedenti (che si sono rivelate sbagliate, come al solito :D ), sono riuscito ad integrarmi alla perfezione. Ora manca solo tutto il resto ;) |
Io al lavoro non rendo perchè mi isolo, non mi concentro e sono lentissimo...tutto per colpa di questa maledetta fobia che mi rende la giornata un peso insopportabile...poi quando ho bisogno non mi faccio aiutare dagli altri per la paura di chiedere...
Oggi mi sono beccato un richiamo per la poco produttività dal responsabile, ed ero tanto tentato di dirglielo che ho un grosso problema che mi frena...ma per fortuna non le ho detto nulla :evil: :evil: |
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e continuo a doverle affrontare tutti i giorni... Ok i farmaci, ma ti assicuro che per migliorarci occorre "criticare razionalmente" i "pensieri automatici distorti" che si manifestano di fronte a certe situazioni. Ecco, ad esempio, se posso permettermi, due tuoi pensieri distorti: 1) se non sai cosa dire, se ti fai paralizzare dall'ansia allora i colleghi ti etichettano come lo sfigato o lo snob, e il capo ti tratta come un incapace. 2) ...rimanere isolato intorno a tutti quegli spigliati intorno a te ... CRITICHE 1) E' proprio vero che il capo ti tratta come uno sfigato se ti vede ansioso? Sì, forse qualche arrogante lo fa, ma non tutti; forse la maggior parte dei capi è contenta se porti a termine il lavoro che ti è stato assegnato senza perdere tempo al distributore di caffè chiacchierando con gli amici. 2)Sei proprio sicuro che tutti quelli intorno a te siano "spigliati"... forse non proprio tutti sono spigliati, forse sono pochi e magari quelli più spigliati sono anche i più antipatici perché non smettono mai di parlare di se stessi. Essere spigliati non è necessariamente una qualità positiva. Non tutti giudicano con lo stesso metro. Qualcuno che a te sembra spigliato, magari non sembra spigliato al tuo capo o a qualche tuo amico. Credimi, molte nostre paure sono causate da esperienze del passato che non hanno nulla a che vedere con la realtà che ci sta davanti. Piano piano, se riusciamo a scardinare queste nostre convinzioni, la paura scende, il livello di ansia si abbassa... Ciao. |
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io ho anke 1 carattere scontroso e alla fine sclero e lo mando a quel paese. e poi mio padre ricomincia kn la predica dell'ennesimo fallimento.. adesso forse sto migliorando, forse.. |
Re: Lavoro, dite quel che passa per la testa
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se sei fobico ma intelligente un lavoro lo trovi sicuramente (rima) |
io ho un QI al di sopra della media (perlomeno secondo i vari quiz e test +o- seri trovati su internet) ma ciò non mi ha mai aiutato a trovare un lavoro...
men che meno a trovare un lavoro decente.. per quello serve culo e\o conoscenze e\o altre attitudini.. in particolare se hai una forma di fobia sociale... per quel che posso dire è che durante i primi tempi ho sempre pianto in tutti i lavori che ho fatto e generalmente non mi sono mai trovato bene.. vuoi per il tipo di lavoro in se, vuoi per l ansia di far bene e\o male, vuoi per l estrema timidezza, vuoi per l estrema stronzaggine dei colleghi... ormai ho rinunciato a trovare un lavoro in cui sto bene.. sono casi praticamente impossibili.. |
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esistono diversi tipi di intelligenza quella sociale manca a tutti i fobici doc, e ok ma la furbizia e l'astuzia possono compensare i deficit dovuti alla fobia ovviamente non puoi fare qualsiasi lavoro, ma puoi lo stesso uscirne a testa alta |
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allora dicci per una volta.. che lavoro fai ? come l hai trovato ? portiamo esempi concreti... sei laureato ? se si in cosa... etc etc etc |
il mio lavoro ideale sarebbe uno dove conta innanzitutto la propria professionalità.
il lavoro meno indicato sarebbe uno dove conta la propria abilità dialettica, tipo venditore di aspirapolveri. :roll: |
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sappi solo che sono partito da zero, come lavoro e come istruzione e tutto sta crescendo a velocità impressionante |
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