Lezioni private o di gruppo?
 

Se mai doveste cominciare un nuovo corso di qualunque tipo (sportivo, pittura, musica, canto...) preferireste fare lezioni private, cioè solo con l'insegnante, in modo tale che si concentri solo su di voi, o delle lezioni di gruppo?

Con l'insegnante come pacey con tamara

Di gruppo

Re: Lezioni private o di gruppo?
 

Dipende dall'attività. Un corso di armonia o composizione secondo me dovrebbe essere 1:1 ma con un'arte marziale che fai? Il maestro non potrà mai sostituire del tutto il confronto con colleghi di corso.

Re: Lezioni private o di gruppo?
 

Meglio in gruppo. Non potrei sopportare tutta l'attenzione solo su di me.

Avendo qualche problema di vertigini non mi sento più di praticare sport di contatto, tipo in cui bisogna afferrarsi e buttarsi a terra (es. Judo), al limite solo striking per quanto riguarda le arti marziali. Come sport di gruppo (cioè dove bisogna confrontarsi con gli altri, anche se poi alla fine non sono sport di "squadra") comunque preferisco solo le arti marziali ad altri come il calcio, in particolare dal punto di vista del rispetto dell'avversario.
Comunque mi fanno sentire più a disagio dal punto di vista sociale le lezioni 1:1, tranne forse se fatte per via telematica

Gruppo. Un po' di (forse) vita sociale servita come contorno.

Re: Lezioni private o di gruppo?
 

in gruppo, anche se non numeroso, oltre le 4-5 persone secondo me già si innescano dinamiche strane. in un gruppo di 10 già sorgono contrasti tra i membri, c'era una che mi stava proprio sulle palle.

Re: Lezioni private o di gruppo?
 

All'università una volta stavo seguendo un corso frequentato da pochissima gente.
Un giorno, per puro caso e cumulo di coincidenze, tutti gli altri frequentanti erano assenti, forse c'era stato uno sciopero dei mezzi o qualcosa del genere.
In sostanza, mi sono ritrovato da solo con la docente, che per non mandarmi a casa ha fatto lezione solo per me.
Mi sono sentito in forte imbarazzo per tutta la durata della lezione.

Re: Lezioni private o di gruppo?
 

Io invece scelsi un corso di cose antiche che frequentavamo in quattro; il professore titolare era uno dei massimi studiosi mondiali della materia, noto anche al medio pubblico (voglio dire, contrapposto a "grande pubblico").

Per me l'imbarazzo era dovuto al fatto che pur avendo regolarmente pagato retta, tasse e tutto il resto mi sembrava di essere una delle cause non secondarie che costringevano un genio il cui tempo era preziosissimo a venire all'università e fare lezione "a me". Poi era pure grosso e un po' di timore lo incuteva.

E' stato uno dei motivi del perché non ho finito quella facoltà, anzi l'ho mollata a un quarto circa. Andare male all'esame mi avrebbe fatto sentire in colpa; non so bene spiegare perché anche se il percorso mentale mi è chiaro.