Profondo fastidio
 

Avverto un profondo fastidio quando qualcuno, che non ha confidenza con me, comincia a farmi delle domande sulla mia vita. Mi verrebbe da rispondere male, ma il più delle volte mi controllo e riesco rispondere senza dare dettagli.
Ma la cosa mi provoca un tale fastidio che continuo a pensarci per qualche ora.
Non so da cosa dipenda, forse dal pensiero che la gente vogliano farsi i fatti degli altri per poter creare problemi dopo. A qualcuno capita o è mai capitato?

NON QUOTARE.

Re: Profondo fastidio
 

Uh guarda, hai toccato un punto dolente
Mi succede al lavoro, capita di gente che fa domande sul personale, e cosa fai nel tempo libero, e con chi esci, e dove vai, e hai una compagna.
Anche a me viene da rispondere male ma evito perché sul lavoro bisogna stare attenti pure a come rispondi ai colleghi. Ma ti capisco, mi da ai nervi anche a me

Beh..non posso lamentarmi di certo: ho la grande fortuna che nessuno sul lavoro mi chiede cosa faccio e dove vado nel weekend...per il semplice fatto che sia io che i miei colleghi sappiamo bene che abbiamo da lavorare sabato e domenica.

Re: Profondo fastidio
 

Al di là del fastidio, lo avverti come un comportamento ostile?

Re: Profondo fastidio
 

Lo avverto come se vogliono sapere cosa faccio, con chi e dove, per poi prendere per il culo, sul fatto che non ho nessuno e sono da solo

Re: Profondo fastidio
 

E meno male che pensavo di essere il solo a provare queste sensazioni. Alcune volte riesco a rispondere in modo fermo, altre volte quando abbasso la guardia non ci riesco e ci ripenso dopo.

Re: Profondo fastidio
 

Più che altro dicono quello che vogliono fare sapere. Dovremmo anche noi metterci a fare domande che per gli altri sono scomode per fare capire il disagio di chi non vuole farsi conoscere in determinati aspetti (ad esempio, se una persona ha problemi economici ma non ne parla, dirgli: "come hai fatto questo mese con i soldi, sei tanto in rosso?" ), ma abbiamo il difetto di non interessarci dei cazzi altrui , e di lasciare stare gli argomenti che gli altri non toccano, di non prenderci troppa confidenza con chi non ne manifesta la voglia. Io dopo aver subito questo atteggiamento curioso e invadente perfino da persone che di lavoro fanno lo psicologo, ho perso le speranze che la gente accetti certi paletti. Di certo gli altri sono più bravi di me a palettare, riescono ad essere lasciati stare e a dare agli altri solo le informazioni che vogliono dare, io mi trovo sempre a sentirmi invasa e stalkerata indebitamente, e mi pare di darli i segnali opportuni, non so dove sbaglio.

Re: Profondo fastidio
 

Per quanto riguarda me, mi sono dato questa spiegazione. Le persone si comportano secondo la percezione che hanno di me: tralasciando quelle che ancora non mi conoscono, in genere le persone che pretendono confidenza sono quelle che nutrono poco rispetto nei miei confronti.
Ed è sempre meglio dare meno dettagli possibili.

Re: Profondo fastidio
 

Purtroppo, per esperienza, devo darti ragione.
Oppure non capiscono di essere inopportuni, forse è solo curiosità innocua, ma nel mio caso tendo a crederlo poco: se vogliono sapere c'è un motivo, che non mi piace.

Re: Profondo fastidio
 

Non penso che lo facciano sempre con cattiveria. Alcuni lo fanno anche solo per dialogare, altri nelle prime fasi della conoscenza chiedono anche per delineare il soggetto, per capire chi sei.. e questa già è una cosa meno buona.
Cmq siete ancora fortunati se ve lo chiedono.. quando non ve lo chiedono più è perché siete già belli che inquadrati.

La cosa più assurda erano le persone anziane che si incontravano quando ancora andavo a trovare mia Nonna in Sicilia...

Ogni 2 x 3 mi chiedevano se avevo la fidanzata, e in caso negarivo mi domandavano perchè non l'avessi... con pippotto annesso. 😆

Ma è tipico degli anziani di ogni posto presumo.

Re: Profondo fastidio
 

Questo é il caso in cui concordo con Keith.
Quando non ti chiedono più certe cose è peggio, perché le considerano per te impossibili.

Re: Profondo fastidio
 

Lo fanno per capire che tipo sei e se sei socievole, quindi se nel lavoro saresti collaborarativo con gli altri e lavoreresti bene in un gruppo. Ricordo che alle superiori un professore ci diceva che gli esaminatori valutano anche gli sport che facciamo, se sono sport individuali o di gruppo.

Re: Profondo fastidio
 

Devi negare sempre. Al lavoro ci sono dei colleghi assoldati dai capi per carpire informazioni. Non è una cosa casuale del collega spione e pettegolo che per caso va a riferire, è proprio studiata bene. In questi casi è meglio sembrare una cattiva persona e raccontare bugie, piuttosto che fare la figura degli stupidi.

Io non sono tenuto a rivelare niente della mia vita,con sconosciuti o gente con cui ho poca confidenza,data la natura schiva e tenebrosa,e forse anche burbera,domande scomode me le fanno pochi,ogni tanto e successo..in genere ho intuito,ma non posso capire da gente che non conosco se potrebbero usare informazioni contro,cerco sempre di glissare,frasi di circostanza,dare poche informazioni,però capisco il fastidio,non ho mai fatto domande scomode a nessuno,e cerco sempre di essere discreto e gentile e avere tatto,anche perché in pandemia ho visto gente trasandatissima,che l'aveva scritto in faccia che aveva problemi compreso,il sottoscritto,ma non vado a provocare,o ottenere informazioni,o farmi cazzi di semi sconosciuti per di più..ma lestroverso medio non lo fa,aver tolto tutti i social e stata la scelta migliore che potessi fare,e per ora ho sospeso pure Meetic..

Re: Profondo fastidio
 

Guarda io sono del sud, vivo al sud, e qui la mentalità è sempre stata, è, e sempre sarà quella dell'immischiarsi delle vite altrui, delle faccende altrui, del vissuto altrui, dei c***i altrui. Mentalità, purtroppo, provincialissima e su cui si può fare ben poco, perchè purtroppo la gente vive di questo, di invasioni della sfera altrui, di pettegolezzi, di maldicenze, di invidie, e cerca sempre di carpire il più possibile, non per reale o sincero interesse (macchè), ma per pura competizione e/o voglia di sopraffare l'altro, il più delle volte, oppure buttarlo giù, nel momento in cui magari vedono che c'è gente che sta meglio di loro. Io ho da sempre cercato di mantenere massimo riserbo sulla mia vita, massima discrezione, non ho mai detto più di quanto non volessi, fosse anche in famiglia o con parenti, figuriamoci con conoscenti esterni o estranei, tantomeno mi è mai importato un emerito fico secco delle vite altrui, del sapere, del conoscere, del "ficcanasare". Ma d'altronde questa è l'epoca dell'ostentazione più insulsa e ridicola, ormai ti dicono e avvisano anche di quante volte vanno al bagno, ragion per cui chi non si assoggetta a questo sistema, e desidera ancora mantenere una sua privacy, purtroppo sarà sempre visto come un alieno.

Re: Profondo fastidio
 

Come volevasi dimostrare, è passata una giornata intera ma sto pensando ancora a quel tizio che questa mattina mi ha fatto domande su questioni che non lo riguardavano.
A me succede spesso di essere preso in contropiede e di non riuscire a rispondere con frasi di circostanza.

Anche a me succede al lavoro, la gente lo chiede tanto per parlare, a me più che altro mette un pò di disagio perché o dico bugie per tutelarmi oppure dovrei far capire che tipo di vita faccio, solitamente opto per una via di mezzo e dico piccole bugie a inizio conoscenza.

Re: Profondo fastidio
 

A me dà pure fastidio ma perché non ho niente da raccontare, se avessi una vita "normale" credo non avrei problemi a rispondere. Poi certo dipenderebbe da quanto sono insistenti le domande, quanto scendono nel particolare e la confidenza che ho con l'interlocutore.

Re: Profondo fastidio
 

Secondo me la differenza tra il fare chiacchiere da bar ed impicciarsi delle vite altrui sta nel tipo di domande e nella frequenza.
Se mi chiedi cosa farò nel fine settimana, è una chiacchiera da bar. Un po' come parlare del tempo, delle tasse, della pandemia, e via dicendo.
Ma se te ne esci dal nulla facendo domande molto specifiche (tipo quanto prendo di stipendio, se ho la compagna, ecc...) la cosa mi infastidisce non poco. Dipende anche dal contesto: se stiamo parlando di stipendi, ci può stare che salti fuori la domanda "quanto prendi?" e al limite ti rispondo superficialmente. Altrimenti, secondo me no.
Se poi mi fai domande una dietro l'altra, la cosa mi piace ancora meno.