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Mi sentivo un figo
Correva l'anno 2018. Avevo acquistato un'auto nuova e già da un paio d'anni vivevo da solo, e questo mi faceva sentire in un certo senso arrivato, diciamo anche attraente. Ero anche abbastanza in forma fisicamente. Ma questi sono solo accessori, in realtà ero brutto e sfigato come sempre. Una fiat duna con autoradio e aria condizionata.
Questa mia sopravvalutazione mi ha spinto a provarci con una mia collega, una ragazza carina e di 10 anni più giovane di me. Ovvio che il rifiuto è stato netto e definitivo già da subito. Un muro di quelli invalicabili da lì all'eternità a detta sua. Questa cosa mi ha riportato effettivamente con i piedi per terra. Quel rifiuto è stato talmente netto e anche un po' canzonatorio che da allora non ci ho più provato con nessuna, come è giusto che sia dopo un muro del genere. Non è tanto il rifiuto, che ci può stare, ma la modalità, la rapidità e la definitività della scelta. Solo non capisco come ho fatto a sopravvalutarmi così tanto.. |
Re: Mi sentivo un figo
Oddio, avevo capito che avevi comprato una Fiat Duna nuova nel 2018 :D
Sai, si dice che le cose avvengano per insegnarci qualcosa e che sta a noi capire la lezione e migliorarci. Io non sopporto l'idea del rifiuto, soprattutto nelle modalità con cui è capitato a te, mi distruggerebbe. Però c'è chi dice che ciò sia sbagliato, che non dobbiamo sentirci troppo importanti e che dobbiamo accettare anche queste sconfitte perché fanno parte della vita e se ce la prendiamo troppo è perché siamo deboli e soprattutto troppo presuntuosi o immodesti. Non so, forse dovresti chiederti se non sia stato un bene, col senno di poi, non avere a che fare con questa persona. Ti avrebbe reso la vita migliore oppure ti avrebbe creato più problemi? Dovresti riconoscere che non era quella giusta e che sarebbe potuta andare persino peggio se quel muro lo avessi valicato. Che ne pensi? |
Re: Mi sentivo un figo
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Re: Mi sentivo un figo
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L'unica cosa che puoi cercare di fare, per metabolizzare il tutto é renderti conto che si tratta di una pessima persona, che non ti avrebbe portato nulla di buono nella vita. A volte si tende a idealizzare le persone e quando poi si scopre che non erano come immaginavamo oppure ci fanno un torto inaspettato, restiamo destabilizzati. È normale ma bisogna andare avanti. La prima volta che ci provai con una ragazzina mi disse che piuttosto che uscire con me sarebbe andata con tizio che è una persona gravemente ritardata. Sta cosa mi colpì molto perché avrebbe potuto declinare in un modo più gentile, cosa che fece la seconda, dicendomi che saremo stati solo amici (per la cronaca: non siamo diventati affatto amici, infatti era di un'antipatia rara). Questi primi rifiuti mi abbassarono parecchio l'autostima, che già era ai minimi. La prima ragazzina oggi ha 30 anni e sta con uno molto brutto, é sempre stato preso in giro per la bruttezza, invece lei è diventata una bella donna. Ogni tanto mi capita di incrociare lo sguardo con lei e secondo me oggi ci starebbe, chissà se si ricorda di quell'episodio, forse no. Una cosa per lei insignificante e per me motivo di grande tristezza e causa di grossi problemi. Basta poco per fare del male a una persona fragile e chi é "colpevole" non può neanche rendersi conto di quanto un'azione o una parola, magarifm fatte o dette con con leggerezza, possono incidere nella vita di un altro. |
Re: Mi sentivo un figo
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Re: Mi sentivo un figo
Ma infatti Ruoppolo, se segui il forum, saprai che piuttosto che la tanto temuta friendzone gli utenti invocano il prendere un rifiuto secco e scortese, un lapidario vaffa tanto per arrivare al agognato mettere la croce su quell'ambizione, che non sia mai ci faccia perdere troppo tempo. Oppure il vaffa è invocato quando si parla di avance maschili moleste, come per dire: "invece di denunciarci, difenditi da sola con la stronzaggine".
Boh, io penso sempre che il vaffa segnali la differenza di valore sessuale tra acquirente e offerente. |
Re: Mi sentivo un figo
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Re: Mi sentivo un figo
Ma stiamo parlando di un unico rifiuto. Fa malissimo, lo capisco, ma stiamo parlando di UNA persona a cui non sei piaciuto. Posso capire se fosse stato il quinto, il decimo, il centesimo ma non ci si può fermare al primo tentativo andato male. Sarebbe come se uno va a fare un colloquio, non lo prendono e non ne va a fare più.
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Re: Mi sentivo un figo
Secondo me questo rifiuto è stato un trigger, ha innescato un malessere che già c'era, una paura del rifiuto che ha radici molto più antiche e inveterate.
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Re: Mi sentivo un figo
Quello che Non considerate voi politicamente corretti è che tra un sì chiaro e un no chiaro c'è un mondo. È vero che si tratta di un no estemporaneo, forte deciso e umiliante, ma dal calo di autostima si risale tramite dei feedback positivi che evidentemente non ci sono stati.
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Il primo rifiuto,il problema di chi ha poca autostima e che già ci prova poco..
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Re: Mi sentivo un figo
Anch'io ho vissuto qualcosa di simile quando ho ottenuto come te cose che sembravano fuori dalla mia portata ma che erano invece assolutamente normali per gli altri, mi sono sentito, forse per uno slancio mentale interno, quasi superiore...
Avevo perso di vista in sostanza tutti gli altri aspetti ancora negativi della mia situazione, ma questo stato mentale non è durato molto perchè si è scontrato con la realtà dei fatti (anche se in una maniera diversa rispetto a quello che ti è capitato). Quindi ti capisco benissimo. |
Se mancano social skills, se manca una "rete sociale", col solo materialismo e apparenza non si va da nessuna parte.
La bella vita piace di sicuro, ma una bella macchina di per sé non è indice di "bella vita" :pensando: Mi sarei sentito figo se a 14 anni avessi avuto lo scooter come quasi tutti, ma sono sicuro che non avrei combinato nulla lo stesso, avrei solo ostentato una "misera" apparenza |
spero di sentirmi anche io così quando avrò completato il processo di cambiamento.
Però la gente fa alla svelta dicendo provaci, che hai da perdere? Solo l’autostima… |
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Per me in queste condizioni un rifiuto oggi sarebbe abbastanza devastante, soprattutto se c’è interesse nella persona |
Per provarci di continuo ci vuole un autostima costruita nel tempo..mica improvvisata..
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Sono passati tantissimi anni ma anch’io ci ho provato una volta, l’ho fatto più che altro per avere un idea di ciò che si prova , e perché la persona era comunque importante nella mia vita, non perché avessi realisticamente delle aspettative
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Re: Mi sentivo un figo
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Re: Mi sentivo un figo
secondo me è comprensibile la tua esaltazione...auto nuova, vai a vivere da solo, migliori il tuo status. è normale che ti sentivi figo, anche io mi sentirei così. il problema è che nella realtà, quelle cose per cui abbiamo sudato non è che ci mettano sotto chissà quale luce, sei semplicemente un tizio normale.
non ricordo se poi questa tua collega ha trovato qualcuno oppure no. immagino di sì, come era lui? molto meglio di te? |
Di solito come ci provate chiedendo di uscire subito,puntando all' amicizia prima cosa fate
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