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esposizione 09-12-2008 16:20

Sondaggio: siete stati "mammoni" troppo protetti d
 
Da piccoli siete stati troppo protetti dal padre o dai nonni o dalla madre,
a tal punto da crescere iperchiusi
magari con la tendenza a stare in casa invece che uscire con gli altri
bambini ?
Io sono stato troppo protetto da mia mamma, lo ammetto
penso che questo fatto mi abbia fatto crescere storto rispetto agli altri
e sono figlio unico purtroppo

Blu 09-12-2008 16:43

Si, lo sono stato. Quando ero piccolo, mia madre era iperprotettiva nei miei confronti. Diciamo che mi permetteva di uscire, ma con chi voleva lei. Mi ricordo che, all'età di 6-7 anni circa, abitavamo in un condominio dove vivevano tante altre famiglie e molti bambini. D'estate, dopo cena, gli altri bambini uscivano fin verso le 21-22 nel giardinetto del condominio... io non potevo, mia madre me lo impediva.
La situazione peggiorò alle scuole medie; lei voleva avere al 100% il controllo sulla mia vita. Lei mi sceglieva i vestiti da mettere, lei mi sceglieva le "amicizie" da frequentare, insomma era troppo protettiva nei miei confronti. Se prendevo brutti voti a scuola erano dolori, pure fisici.
Poi arrivarono le superiori, per fortuna oserei dire. Cercai di ribellarmi a questo suo proteggermi da tutto e tutti e ci riuscii, in parte. Fù un percorso allucinante, difficilissimo sia per lei che per me... Mi ricordo le litigate che facemmo, in tante occasioni venimmo pure alle mani.
Oggi la situazione è molto cambiata, per fortuna oserei dire. Lei è ancora parecchio apprensiva nei miei confronti, ma non più morbosamente come tanti anni fa... Credo che la mia insicurezza che ho con le donne oggi, derivi dal rapporto che ho avuto, e che ancora in parte ho con mia madre.

captainmarvel 09-12-2008 16:45

direi di si, fino ai 14 anni ho vissuto quasi come un recluso perché mia madre aveva un atteggiamento fortemente disincentivante, per non dire proibitivo, verso i miei tentativi di frequentare i miei coetanei.
piu stavo da solo, più mi alienavo dagli altri e piu a mia volta tendevo ad evitarli dal momento che mi sentivo diverso da loro. una spirale che si autoalimentava, un cane che si morde la coda.

SiVieneESiVa 09-12-2008 16:46

mio padre è molto ansioso
è abbastanza protettivo nei miei confronti (a volte ritorna al passato dicendo "com'eri belinopiccinopuccioso da piccolino...")
comunque, non posso farmi influenzare da corpontamenti che non ricordo

"La vita è adesso".

Blu 09-12-2008 16:48

Mio padre invece, è tutto l'opposto di mia madre. Ai tempi lo percepivo come un fantasma, inesistente. Credo che anche lui sia stato un po' succube di mia mamma :lol: .

Rickyno 09-12-2008 17:02

beh mio padre è come se non ce l avessi o fosse morto per cui non fa testo...

e mia madre è stata tutto il contrario.. mi ha sempre lasciato tutta la libertà che ho voluto e anzi diciamo che è stata molto lassista (se n è sempre sbattuta i coglioni via..)

ma la cosa come ben vedete (dato che son qua) non ha aiutato ugualmente..

perlomeno avete la giustificazione dei genitori che vi limitavano..hehe.. io manco quella ho

xanaxworship 09-12-2008 17:02

che schifo,davvero, mi dispiace per tutti.e la cosa che piu mi rattrista, persone che dovevano insegnarvi a vivere e a diventare uomini sereni, vi hanno fottuto ancor prima di partire.

non e la fame, ma e l'ignoranza che uccide(cit)

piocca 09-12-2008 17:18

Si, lo sono stati e lo sono tuttora... :lol:

captainmarvel 09-12-2008 17:32

una delle tecniche che mia madre prediligeva per segregarmi dal mondo esterno era la pressione esercitata sui miei voti a scuola, anche in momenti che visti a posteriori sembrano insignificanti, come i compitini delle medie.
una volta a 11 anni torno a casa dopo essere stato tutto il pomeriggio al baretto (evento raro per me), allora mia madre, che ovviamente non voleva che io prendessi quell'andazzo. tira fuori il libro degli esercizi di ripasso sui verbi irregolari (o qualsiasi cosa fosse, non ricordo di preciso)
e vedendomi impreparato si incazza e si prodiga in una delle sue scenate isteriche degne di miglior causa. allora io capisco l'antifona, e cioè che è meglio per me stare a casa a studiare e passare il minor tempo possibile fuori. ovviamente questo stile di vita ti porta a diventare più riflessivo, piu introverso e più a disagio nei rapporti con gli altri ragazzini che ti guardano come se fossi mezzo addormentato e ti deridono o ti escludono.

ramoc 09-12-2008 17:50

Mio padre e mia madre si lasciarono quando io avevo 4 anni.
Di quei primi 4 anni ricordo pochissimo...trenne una scena:mia madre a cavalcioni su mio padre con un coltello puntato sulla pancia.
Mia madre andò in vacanza da sua madre portandomi con se e si innamorò di un'altro uomo,senza risparmiarmi di baciarlo davanti ai miei occhi. Mio padre mi riportò nel paese dove avevo sempre vissuto col permesso di mia madre e io gli raccontai quello che avevo visto.
Dall'alto dei miei 4/5 anni ce l'avevo anch'io con mia madre e i miei parenti paterni mi aiutarono in questo;ricordo ancora bene:io seduto nel letto mentre parlavo piangente al telefono con mia madre,tutti i miei parenti paterni intorno che mi incitavano"dille che non le vuoi più bene,dille che non le vuoi più bene"e gl'e lo dissi.
Poi iniziò un teatrino legale e mi riportarono da mia madre. Mio padre poteva vedermi solo dall'assistente sociale,ma una volta mi ''rapì''-questo almeno dicono le carte-ma ritornai ancora con mia madre e mio padre tentò ancora di ''rapirmi''.
Mio padre aveva perduto la causa e poteva se voleva vedermi 1 volta ogni 2 settimane dall'assistente sociale;cosa che fece fino a quando non si stufò di partire dalla Sicilia per andare nel nord Italia,per vedermi un paio d'ore e tornarsene indietro.
Adesso era mia madre e i sui famigliari a inculcarmi la paura per mio padre. Mio padre non lo rividi più per anni.
Cambiai città con mia madre,altre città ancora,case e ancora case,uomini e ancora uomini,che io odiavo.
Ha sempre lavorato(mia madre) e mi faceva fare la scuola con orario continuato,mi sembra fino alle 6 di sera,spesso lavorava o andava a divertirsi anche di notte e già a nove anni dormivo a casa da solo,rerrorizzato.
La vita(quella di mia madre) mi portò a Palermo a due passi da mio padre,che nel frattempo scordai perfino la faccia.Non so perchè mia madre lo chiamò(mio padre non aveva il numero)e gli disse che se voleva poteva vedermi. Lo vidi anche se con molta paura.
Incominciai a rifrequentarlo pian piano e mi piacque sempre di più.
Mia madre nel frattempo-aggressiva per natura-divenne sempre più ostile con me:mi sgridava senza motivo,qualche volta mi picchiava per un non nulla.fino a quando a 13 anni non ce la feci più e andai a vivere da mia nonna materna,vivendo un anno di solitudine dove al primo liceo,senza integrarmi minimamente con i miei compagni,mi feci bocciare.Anno horribilis.
Tornai allora a Palermo da mia madre e dai miei amici,ma ormai tutto era compromesso,la fobia sociale ebbe un cresciendo sempre più cronico(fino ad ora) e pian piano i miei amici mi abbandonarono.
Mia madre non era cambiata...e poi ancora case ancora uomini...
Nel frattempo però con mio padre i rapporti vanno discretamente bene.(anche se non ho mai il coraggio di chiamarlo).

Credo che le mie vicende famigliari abbiano minato la mia psiche.

Con mia madre non parlo più,sebbene vivo ancora con lei e il suo nuovo uomo.

cancellato3349 09-12-2008 18:50

e pensare che c'è gente ke x un nonnulla si vuol suicidare...mentre c'è gente ke ne ha passate tantissime di cose brutte e continua a stare al mondo..mi dispiace moltissimo per ramoc..nessuno si merita un'infanzia così :cry:


io posso dire di aver avuto un infanzia + o meno normale..fino ai 5 anni vivevo normalmente,ero una bambina ke giocava,aveva amici,avevo un buon rapporto cn i miei fratelli,cn i miei cugini,co i parenti in generale..insomma una bellissima vita..fino a quando è morto mio padre...ovviamente ero troppo piccola x capire e solo cn gli anni ti rendi conto ke se tuo padre non ritorna a casa è xkè è morto(visto ke nessuno si decideva a dirti ke significava "è diventato un angelo" "sta in paradiso".ma io a 5 anni ke ne so cos'è un angelo o il paradiso!)..insomma da qui cambiamo casa..quindi addio a tutti gli amici,zii,nonni,cugini ke fino ad allora erano la mia vita...ci sistemiano dove tutt'ora abito..ma non è stata una vita affatto facile...io e mia sorella x 6 anni siamo state sempre kuse in casa,non avevamo amici e non sapevamo come farceli(ho avuto solo un amica alle elementari ma abitava lontano)poi c'era l'isteria di mia madre ke aveva(giustamente) i suoi problemi x mandare avanti la casa e la famiglia..xò purtroppo se fai una cosa non fai un altra..e quindi si è sentita la mancanza di affetto..se x caso rompevi qualkosa si scatenava l'inferno,gridava in continuazione e x i suoi problemi si sfogava sempre cn noi...a casa non siamo stati + una famiglia,ci siamo tutti divisi...io non conosco nemmeno i miei fratelli,non ci parlo mai e sappiamo solo litigare..cn mia madre non parlo di cose mie e nemmeno cn mia sorella..poi mia madre ci limitava sempre(me e mia sorella) non fare questo non fare quello..di cosi di cosà..se ci chiedevano qualkosa rispondeva lei x noi..se volevo comprarmi qualcosa dovevo stare sempre cn lei xkè da sola non mi lasciava(mi ricordo ke gia da piccola se mi dicevano di andare al bar non ci andavo e mettevo scuse xkè avevo paura)
è questo....poi ho anke messo un topic sul fatto della perfezione ke anke quello ha influito tantissimo sulla mia vita

Alucard 09-12-2008 19:53

Mia madre...ansiosa e possessiva. E ho detto tutto, come direbbe Peppino de Filippo.

cancellato2369 09-12-2008 20:33

Re: Sondaggio: siete stati "mammoni" troppo protet
 
Quote:

Originariamente inviata da esposizione
Da piccoli siete stati troppo protetti dal padre o dai nonni o dalla madre,
a tal punto da crescere iperchiusi
magari con la tendenza a stare in casa invece che uscire con gli altri
bambini ?
Io sono stato troppo protetto da mia mamma, lo ammetto
penso che questo fatto mi abbia fatto crescere storto rispetto agli altri
e sono figlio unico purtroppo

esattamente il contrario credo...sì ho 'na mamma apprensiva, ma h oavuto sempre rapporti freddi con i miei genitori (mi chiedevano giusto cosa prendevo da scuola da piccolino e altri discorsi mai affrontati).
Beh fino a 15-16anni mi sono sfogato alle'sterno da vero estroversone, poi credo che la freddezza percepita a casa mia (davvero solo un "ciao" al mattino e dai 15 anni in su ho iniziato ad evitare pure di mangiare a tavola) insieme agli altri fattori esterni mi abbia fatto diventare solitario/silenzioso/freddo anche nel rapporto con i miei coetanei...

direi una madre "ottusa" (nella visione della vita) che quindi ha espresso un'apprensività ottusa (ma che più di tantio non credo abbia influito), un padre freddo che ha influenzato tutti i rapporti all'interno della famiglia e per me di conseguenza anche all'esterno.

NEI SILENZI, NELLA FREDDEZZA, NELL'INDIFFERENZA DEGLI ULTIMI 2 ANNI NELLA MIA PERSONA VEDO DAVVERO MOLTI ATTEGGIAMENTI DI MIO PADRE (e pensare che 3-4 anni fa dicevo che mai sarei diventato così e che invece ero tutto l'opposto io) ---> purtroppo le situazioni della vita ti influenzavno volente o nolente (l'unica differenza con mio padre è che forse la sua era un' indifferenza ricca di cattiveria, io credo di avere uno spirito buono e mai farei male ad una mosca se non costretto dagli eventi).
Però il fatto di aver percepito in me questo cambiamento già da mesi/anni mi ha aiutato...mi ha fatto capire che dovevo/devo cambiare e pian piano sforzandomi mi sto riabituando a ristabilire i miei vecchi aspetti caratteriali di una volta. MA è DURISSIMA

paccello 09-12-2008 22:48

Questo topic mi ha fatto riflettere. Da bambino per un tot di anni non avevo amici al di fuori dell'orario scolastico. Non ricordo di aver mai sofferto per questo, anche perchè alle elementari facevo il tempo pieno, e da solo sapevo cosa fare. Però questo potrebbe avermi portato a non sviluppare abbastanza capacità relazionali con gli altri e con l'altro sesso, e quest'ultima cosa me la porto appresso anche ora.

muttley 10-12-2008 00:24

Caro Bitter secondo me devi reagire a mandarli affancuore. Non ti resta che emigrare altrove, lontano dalla loro influenza. Non ti dico che la tua vita cambierà dall'oggi al domani, ma getterai senz'altro le basi per un altro futuro. Io qualche miglioramento l'ho fatto, niente di eccezionale, c'è ancora molto da lavorare ma oggi più che mai possiedo delle fondamenta edificabili.

MoonwatcherIII 10-12-2008 00:41

Sarò breve, non mi piace questo argomento, da adito a piangersi addosso: sì, i miei sono stati iperprotettivi e blablabla... Ma la cosa per me peggiore è che siano stati (e siano tuttora) completamente asociali... Per loro l'amicizia è il male (e sul serio, non per scherzare come dice Calimero)...

esposizione 10-12-2008 01:23

Ho aperto questo post nel pomeriggio e adesso guarda qua...quanta gente ha partecipato... è davvero bello ! :lol:

Io riflettevo se la fobia sociale fosse dovuta a mia madre, in parte lo è per come sono cresciuto, cercando protezione invece del confronto aperto ( e spietato) con gli altri, con la mia tendenza a lagnarmi che sono tutti bastardi ( specie sul lavoro )
E pensavo che con meno protezione da mia madre forse adesso sarei un perfetto bastardo, a mio agio tra i bastardi...

Leggere i vostri post mi ha fatto piacere...si capice perfettamente che ogni storia è unica...i genitori possono influenzare in molteplici modi il figlio, facendogli del male

MoonwatcherIII 10-12-2008 02:19

Quote:

Originariamente inviata da A_Bittersweet_Life_83
Quote:

Originariamente inviata da moon-watcher
Sarò breve, non mi piace questo argomento, da adito a piangersi addosso: sì, i miei sono stati iperprotettivi e blablabla... Ma la cosa per me peggiore è che siano stati (e siano tuttora) completamente asociali... Per loro l'amicizia è il male (e sul serio, non per scherzare come dice Calimero)...

Hai detto in quattro righe quello che io ho cercato di spiegare in un papiro... beato chi ha il dono della sintesi.
E' quella l'unica critica che muovo nei loro confronti, anche se magari dalle mie parole in libertà si è capito qualcos altro.

No, si è capito perfettamente, almeno io ho capito... ed ho trovato impressionante l'analogia con i miei di genitori, anche per questo non ho scritto molto, avrei ripetuto cose già scritte da te...

Comunque fa come ti dico, e non fare come faccio io, cioè non parlarne con loro... :twisted:

shrek 10-12-2008 05:53

Quote:

Originariamente inviata da captainmarvel
direi di si, fino ai 14 anni ho vissuto quasi come un recluso perché mia madre aveva un atteggiamento fortemente disincentivante, per non dire proibitivo, verso i miei tentativi di frequentare i miei coetanei.
piu stavo da solo, più mi alienavo dagli altri e piu a mia volta tendevo ad evitarli dal momento che mi sentivo diverso da loro. una spirale che si autoalimentava, un cane che si morde la coda.

ricopio parola per parola, la cosa "bella" è che da un giorno all'altro hanno cominciato a lamentarsi che non uscissi mai e a punirmi e a sgridarmi per "correggermi" (col risultato opposto, ovviamente), certa gente i figli non dovrebbe farli.

esposizione 10-12-2008 14:42

Mia madre non mi ha impedito di andare con gli altri anzi mi invogliava
ad andare con gli altri

io lamento il fatto della troppa protezione, dell'aiutarmi sempre...come un vero mammone... è questo che ha fatto danni

nessuna donna che potro' trovare puo' fare quello che ha fatto mia madre, mi ha dato un esempio distorto delle donne...


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