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Il lavoro mi fa stare male
È un po' brutto quello che sto per scrivere perché molte persone un lavoro non ce l'hanno e ne avrebbero disperatamente bisogno.
Comincio quindi col dire che ringrazio il cielo di avere un lavoro. Questo lavoro, però, mi ha lentamente svuotato. NON QUOTARE. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
Sono nella stessa situazione, non sopporto più nessuno e mi pesa andare, ma a 48 anni se lascio quel posto di lavoro, non ne trovo più un altro.
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Re: Il lavoro mi fa stare male
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proprio stamattina ho visto un documentario sui movimenti di contestazione in Italia tra il '67 e il '77, c'erano immagini d'archivio dal Festival di Parco Lambro del '76 in cui appunto i giovani che parlavano invitavano a far quel che dici tu. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
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Re: Il lavoro mi fa stare male
E nel mentre si aspetta l'apocalisse cosa si fa? Come si fa a tirare avanti?
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Re: Il lavoro mi fa stare male
Prima di tutto tanta solidarietà.
Leggendo quello che scrivi vedo che probabilmente io sul lavoro ho problemi diversi da quelli che racconti tu, però la cosa in comune è che anch'io mi sto veramente logorando. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
Non ti esaurire per il lavoro, io ormai non mi metto più troppo di impegno, se mi licenziano amen, farò il barbone così muoio prima
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Re: Il lavoro mi fa stare male
Anche a me il lavoro faceva stare male. La mattina mi svegliavo con l'ansia e piangevo quasi tutti i giorni. La soluzione è stata cambiare lavoro. Adesso va molto meglio.
Continua a cercare altro. Prima o poi troverai un altro lavoro che ti farà stare meglio. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
Mi faceva stare meglio l'idea di avere possibilità di scelta. Più che l'idea era l'illusione, perché da quando mi sono messo seriamente a cercare, mi sono reso conto di quanto sia difficile.
E l'illusione della possibilità di scelta si è trasformata nella sensazione di essere in trappola. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
"Sono passati degli anni e sono al punto che ormai associo quel posto alla mia personale umiliazione e mortificazione."
Queste cose avrei potuto tranquillamente scriverle io. E come te associo il mio lavoro a tante sconfitto e situazioni in cui ho dovuto abbozzare. Cambiare nella mia età e condizione c'è il rischio di ritrovarsi senza niente oppure in una situazione ancora peggiore. Sono sensazioni che con il tempo svaniscono se non si ripetono più vessazioni e umiliazioni. Non bisogna farle più capitare, bisogna essere più presenti a noi stessi e più coriacei e reattivi, altrimenti ricapitano anche nei lavori nuovi. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
per mia esperienza ho capito chhe i tentativi di prevaricazione sul lavoro van segnalati e stoppati subito,senno ti ritroverai a essere il clown e non va bene
il luogo di lavoro è solo un posto per guadagnarsi il pane,gli altri estranei,sono appunto estranei. E tali devono rimanere. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
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Re: Il lavoro mi fa stare male
non pensarci NEMMENO a mollare il lavoro. il problema te lo porterai dietro nella disoccupazione, non se ne andrà andando via dal luogo di lavoro.
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Re: Il lavoro mi fa stare male
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Re: Il lavoro mi fa stare male
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Mollando il lavoro mi allontanerei da quell'ambiente. Nella disoccupazione invece dovrei affrontare altri problemi non da poco: mancanza di soldi, stare tutto il giorno a casa, ecc... Non riesco a trovare una soluzione. |
Re: Il lavoro mi fa stare male
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Re: Il lavoro mi fa stare male
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Se ti fa stare male lascialo, fidati che continuare vuol dire suicidarsi giorno per giorno.
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Re: Il lavoro mi fa stare male
farmaci ne prendi?
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Re: Il lavoro mi fa stare male
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Bisogna farsi portare rispetto e cosa più importante non essere presi per stupidi, che è quello che noi fobici a volte rischiamo a causa del nostro atteggiamento arrendevole. Fargli capire che puoi anche abbozzare se ti conviene, ma che non sei stupido. Penso che le scenate non premiano, a parte casi eccezionali. Bisogna farsi rispettare ogni giorno essendo assertivi. Avere una voce e un portamento da persone non troppo mollicce. Sono cose che si imparano con il tempo, bisogna allenarcisi. E poi a volte stare anche un po' allo scherzo, possibilmente facendo autoironia (non troppa) e contro-battute. |
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