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Situazioni di disagio
Ho pensato di creare un thread per condividere quali sono le situazioni in cui ci troviamo a disagio per via della fobia sociale e magari darci consigli su come affrontarle.
Inizio io: 1) Parlare davanti a un pubblico. Questa è quella che mi mette più ansia, credo non sia facile nemmeno per un estroverso. Ai tempi della scuola è stato un inferno, le poche volte che sono stato costretto a parlare davanti a un pubblico mi tremava la voce, sudavo, cuore a mille. Riesco ad affrontarla leggermente meglio se ho un discorso preparato, se devo improvvisare vado nel pallone. 2) Parlare al telefono dentro un luogo con varie persone. Per esempio rispondere al telefono dentro un autobus mi mette un sacco a disagio, cerco di finire il più in fretta possibile la telefonata. 3)Fare giochi di gruppo (improvvisazione) con ragazze/i che non conosco bene. Mi è capitato recentemente di giocare a Taboo (per chi non lo conosce è un gioco dove si pesca una carta, dove c'è scritta la parola da indovinare, insieme alle parole bandite (sinonimi generalmente). Bisogna quindi fare un ragionamento verbale per far arrivare il proprio compagno alla parola, senza nominare le parole taboo.) Mi sono trovato estremamente in difficoltà, mi è salita l'ansia da prestazione, mi tremavano le mani e la voce, esperienza orribile. La stessa cosa credo mi capiterebbe con qualsiasi gioco d'improvvisazione in cui si è al centro dell'attenzione e bisogna fare un discorso o qualcosa di analogo. In generale mi mettono a disagio tutte le situazioni in cui sono al centro dell'attenzione e mi sento gli occhi puntati addosso, specie se devo parlare. |
Re: Situazioni di disagio
1) Trovarmi in situazioni in cui mi possono essere fatte domande sull'università, sul lavoro e sulla mia vita sociale. O comunque situazioni in cui si possono intuire mie mancanze in questi campi.
Fine. Peccato che questo 1) comprenda tantissime situazioni. In quelle nominate da Levi98 non ho difficoltà, infatti non credo di essere un vero fobico. Ad esempio ho recitato poesie davanti a un pubblico numeroso, ho condotto cineforum, ho fatto esercizi teatrali con improvvisazione. |
Re: Situazioni di disagio
Ne ho già scritto parecchie volte sul forum.
Io non sono sociofobico, nel senso che di per sé l'interazione sociale non mi mette ansia. Però ci sono situazioni anche sociali che mi mettono ansia, per motivi indiretti. Il mio più grosso disagio sono tutte le situazioni e procedure che non conosco, che non ho mai fatto o tutte le novità che vanno a scompaginare le routine consolidate. Molto probabilmente è un effetto dell'autismo. Ovviamente questo disagio è qualcosa di molto disabilitante, perché la vita è fatta di per sé di cose che cambiano di continuo e di novità che irrompono, e io tendo a evitare perché fatico a gestirle. Inoltre questo mi fa perdere un sacco di occasioni di miglioramento, perché mi adagio nelle routine e manco della flessibilità per cambiare. Per quanto riguarda la socialità, il mio problema è che riesco a comunicare solo con poche persone (probabilmente autistiche anch'esse... almeno è quello che sospetto), mentre con la stragrande maggioranza della gente è come se mi bloccassi, mi chiudo, le frasi escono a mozziconi, è come se mi mancassero le capacità cognitive per affrontare un dialogo. E di conseguenza evito. |
Re: Situazioni di disagio
Soffro di fobia sociale, evitamento pesante, depressione e ansia... Un ottimo cocktail per essere fatto fuori dai giochi. Da sempre e per sempre
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Io per esempio non ho nessuna di quelle elencate, se non parlare al telefono con degli sconosciuti (se intendi fare una conversazione normale, se invece intendi la classica telefonata per commissioni varie (ordinare qualcosa o fissare un appuntamento) non ho problemi). Però potrebbe comunque rientrare nella fobia sociale, alla fine anche tu in alcune situazioni hai paura del giudizio della gente, tipo al bancomat o quando devi pagare alla cassa, oppure alla guida. Non tutti hanno gli stessi disagi, si manifesta in situazioni diverse a seconda della persona. Ma tu nelle situazioni che ho esposto io trovi difficoltá o ti sono completamente indifferenti? |
Re: Situazioni di disagio
Parlare in Inglese o spagnolo.
Fare jogging o comunque allenamenti ,in posti mediamente affollati.Quindi palestre ,parchi e centro, sono fuori discussione. se ho bisogno di fare movimento o sto in casa o prendo la macchina e vado in un posto isolato. Provare i vestiti nei camerini ed in generale andare fisicamente nel negozio. A volte ,ma ci sto lavorando ,mangiare in pubblico. Però devo dire che piano piano l'ha sto superando questa. Sto tutta la cena in ansia ,però mangio ,servita riverita senza nemmeno dover pulire dopo. |
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Tu invece come me o in generale proprio il mangiare ti causa disagio? |
Re: Situazioni di disagio
La sensazione di essere fissato dalle persone mi mette a disagio in svariate situazioni: in palestra, quando mangio che sia in famiglia o al ristorante. Quindi se possibile faccio tutto da solo o quando ci sono poche persone. Se costretto, ad esempio, a mangiare in pubblico non mangio proprio nulla o lo faccio quando gli altri sono distratti. Palestra faccio tutto da casa.
Andare in giro nei negozi o per strada è un disagio, sento gli occhi puntati addosso. Parlare e interagire con le persone in ogni momento, peggio se sono al centro dell'attenzione. Parlare a telefono in presenza di altre persone, fare videochiamate. E tante, tantissime altre. |
Re: Situazioni di disagio
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Re: Situazioni di disagio
Credevo di essere l'unico al mondo con la fobia di parlare in pubblico, cosa per me assolutamente impossibile sia con discorsi preparati che improvvisati. Cambia nulla.
Stessi sintomi d'ansia: mi trema la voce, cuore a mille, salivazione non ne parliamo (già deglutisco spesso di mio, in situazioni così diventa un disastro). Al liceo è stato orribile, all'università meglio ma solo perché il 90% degli esami era scritto. Prima laurea sono entrato tranquillo, Dio solo sa come sia stato possibile. Seconda un mezzo disastro, ma amen, è andata lo stesso. |
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Per esempio all'esame di stato avevo gola e bocca secchissime e voce tremante, però le cose sono riuscito a dirle e non ha influito sul voto. Gli altri parlavano con una tranquillità inaudita, beati loro, da fobico è un inferno. Comunque credo che il parlare in pubblico sia, anzi, una delle fobie più diffuse in chi soffre di ansia sociale. |
Re: Situazioni di disagio
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Per quanto mi riguarda, quelle che mi vengono in mente sono: - parlare al telefono e messaggi vocali (non ho mai mandato un messaggio vocale in tutta la mia vita) - trovarmi al centro dell'attenzione per un qualsiasi motivo (sia positivo che negativo). Fortunatamente non succede praticamente mai essendo quasi sempre invisibile ma se dovesse succedere andrei nel panico. - comprare quando sono insieme ad altre persone - entrare in un negozio piccolo quando non c'è nessun altro dentro (le commesse mi terrorizzano) - dover parlare di me e di quello che provo agli altri Per ora mi vengono in mente queste ma ce ne sono tantissime altre. |
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