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Sono un fallito.
Non lavoro, non ho amici, gli studi sono un lontano ricordo.
Non posso avere un lavoro che mi aiuterà ad andare via da questo schifo, quindi perché cercare? Posso solo fare lavori orribili. E poi non mi piace lavorare, mi fa solo stare peggio. Figuriamoci poi farmi sfruttare solo per avere una possibilità. Non riesco a relazionarmi con le persone, quindi perché provare ad avere "amici"? Poi tanto si stancano tutti di me. E se non è per quello, ho così tanti complessi da spaventare pure quelli che magari vogliono restare. E con gli studi dovrei fare tutto da casa, perché non riesco a stare con altre persone in un luogo chiuso. E pure da casa è difficile, perché qui non mi fanno concentrare. Non mi sento nemmeno capace. Poi manco esco di casa, non ne sento il bisogno, non ne ho voglia, non mi aspetta nulla lì fuori. Al massimo se proprio devo esco solo se mi serve qualcosa che non posso procurarmi passivamente tramite i miei genitori o faccio ordini online. Mi accontento di stare in camera mia a fissare il muro, a non riuscire ad alzarmi dal letto perché tanto, pure se lo faccio, poco cambia. Io praticamente non esisto, vivo in isolamento, nascondendomi, evitando le persone. Ma considerato come posso essere percepito dalla società, forse è meglio nascondersi. |
Re: Sono un fallito.
Pensa che stavo per scrivere un post molto simile (ho notato diverse somiglianze tra le situazioni tua e mia) ma lo hai fatto al posto mio quindi metto solo la firma sotto :D
Sono giorni che un amico mi tampina per una cena, perché arriva da fuori città di passaggio un conoscente comune e sta smuovendo mari e monti per festeggiare il passaggio. E inevitabilmente penso a tutte le volte che ho avvisato sui vari forum quando passavo in una città o zona in cui conosco qualcuno virtualmente. Tutti hanno sempre da fare e l'ultima volta che ho incontrato di persona qualcuno del forum fuori dalla zona dove vivo è roba del 2015. Oppure mi è venuto alla mente il vecchio gruppo dei radioamatori; venivano sempre chieste le quote per i regali di compleanno a tutti e ovviamente a me non ne è stato fatto nemmeno uno (altrettanto ovviamente alla terza volta ho rifiutato e non ho più partecipato a niente). Come dico spesso me la prendevo; me la sono un po' presa anche stamattina per l'ennesimo richiamo a partecipare al passaggio in città del conoscente comune. Ma a mia memoria quando passo io tutti hanno da fare :) Però forse sarà la rassegnazione, mi dico chi se ne frega e intanto ovviamente per la cena ho messo una scusa. Parliamo anche di una persona che in 20 anni non mi ha cercato mai quindi f.....o tutto e tutti :) |
Re: Sono un fallito.
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La probabilità di incontrare qualcuno del forum per me è bassa, soprattutto se parliamo della mia regione perché non ci sta quasi nessuno che abita qui. Ma vicini o lontani la distanza poco influisce, ho ansia all'idea di farmi vedere dal vivo a prescindere. Poi magari non si presentano per ansia o sono io che cambio idea sul posto e vado via. Quindi evito perché se non sono sicurissimo preferirei non deludere nessuno. E sul punto finale, concordo pienamente. Stammi bene. |
Re: Sono un fallito.
Gira e rigira rimango nella ruota del criceto anche io, mi posso creare aspettative, ma crollano non appena mi scontro col mondo reale.
L'unico mondo che riesco ad accettare senza essere sopraffatto è ormai quello in camera mia immerso nei forum, guardando video o live di sottofondo, uscire ogni tanto solo come un cane per fare sta passeggiatina, tornare a casa e rientrare nel mondo virtuale. Più che altro è un osservare il mondo come spettatore, vedere le live just chatting o irl, cercare di capire le dinamiche sociali attraverso uno schermo, informarsi sull'attualità per non rimanere totalmente alienato. Trita e ritrita sono così da quando sono adolescente, rare volte mi sento appartenere ai coetanei, basta che ne incontro uno mentre sono alla coop per sentirmi una cacchetta a confronto, inutile, sono fatto male e rimarrò così. |
Re: Sono un fallito.
ti avevo sconsigliato di licenziarti, purtroppo è dannoso passare troppo tempo a casa nelle nostre condizioni
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Re: Sono un fallito.
Varano non sbagli, effettivamente l'unica cosa che è cambiata è che ora ho più tempo per deprimermi in modo più attivo e non passivo come facevo durante il lavoro.
Non voglio tornare indietro, il lavoro mi stava uccidendo e mi sentivo uno schiavo. Ma riconosco che andare avanti così, senza uscire di casa, pensare, pensare e pensare non mi farà bene a lungo termine. Nulla riesce a distrarmi. |
Re: Sono un fallito.
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Tutto questo potrebbe non servire, perché il malessere è esistenziale, e quand'è così sembra che niente ci risollevi, almeno per me è così. Ognuno dovrà capire cosa lo fa stare meglio. Si può stare pure 2-3 giorni a casa a crogiolarsi nel niente, potrebbe essere terapeutico, ma non ci si deve stare sempre. |
Re: Sono un fallito.
Ciao, leggendo ora il tuo post, la prima cosa che ho pensato è stata: sto post, parola per parola, virgola per virgola, punto per punto, concetto per concetto, lo avrei potuto scrivere anche io. Ma proprio uguale, per filo e per segno, copia conforme. E questo a prescindere da dove ci troviamo, da che età abbiamo, da che lavoro facciamo o facevamo, dalle nostre esperienze di vita, sociali, familiari, amorose etc.
Se da un lato mi dispiace naturalmente per la tua situazione, dall'altro devo dire che molte volte, quando entro su questo forum (e per lunghi periodi non lo faccio, ma poi mi riaffaccio, forse perchè lo vedo come una delle poche valvole di sfogo che posso avere, avendo il nulla intorno a me nella vita quotidiana, e soprattutto un posto dove potersi confrontare con chi ti può capire, perchè vive situazioni, stati d'animo, pensieri, problemi abbastanza simili ai miei, e li espone spesso anche in maniera "cruda" come hai fatto tu, ma reale, vera, autentica), provo anche un certo "conforto", nel sapere che comunque non siamo poi così pochi a vivere vite simili. Non saprei che consiglio darti, perchè visti i miei fallimenti un pò su tutti i fronti della vita, mi è difficile poter aiutare qualcuno, non riesco ad aiutare neanche me stesso. L'unica cosa che posso dirti, è che non sei solo. La situazione che vivi è la mia, quella di tanti, ne sono sicuro. Non so se questo possa darti un minimo di sostegno, ma a me a volte lo dà quando entro qui. Attenzione, non sto dicendo che godo delle disgrazie altrui, lungi da me. E sono proprio l'ultimo a poter parlare, visto la vita di m***a che faccio. Parlo di una sorta di "sofferenza condivisa", che non risolve magari i nostri problemi, ma forse ci aiuta ad avere quel minimo di consolazione, quando ci sentiamo come gli ultimi degli ultimi, le nullità delle nullità, i falliti dei falliti (ed io mi ci sento abbastanza spesso). Siamo in tanti, credimi. |
Re: Sono un fallito.
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Re: Sono un fallito.
Mi devo accodare e 2 giorni che sono molto isterico,sarà il caldo torrido,sarà la consapevolezza che gli obiettivi sono lontani ancora dalle mete,non basta recuperare terreno,bisogna quagliare,sarà che 34 anni non sono più 24,sarà lo stare in campagna dai miei che acuisce la solitudine.ho girato 3 finanziarie per un prestito..trovarsi con invalidità e reddito di cittadinanza se me l'avessero detto a 18 non ci avrei creduto..forse faccio ancora in tempo ad incontrare una ricca borghese affascinata da 4 muscoli..non so se ridere o piangere..
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Re: Sono un fallito.
Ciao Laurence, hai detto che fatichi a stare nella stessa stanza con sconosciuti, come facevi con il lavoro precedente?
Hai pensato al volontariato per uscire un po' di casa? Un impegno leggero inizialmente, ma giusto per tenere dei ritmi... Poi vedere come va... |
Re: Sono un fallito.
Bisogna essere realisti nella vita, se non hai studiato e non hai qualche skill particolare non puoi aspettarti di trovare chissà che gran lavoro, ma sempre meglio di stare a poltrire come un'ameba inutile.
2 opzioni interessanti possono essere quelle di cercare solo lavori a tempo determinato che ti permettono di lavorare duramente magari 6/12 mesi così dopo da poter staccare per 3/6 mesi vivendo di naspi; oppure c'è sempre la possibilità di vendere tutto e tentare fortuna all'estero, magari in un paese messo meglio dove anche i lavori manuali sono retribuiti meglio di qui. |
Re: Sono un fallito.
Stesso percorso di studi, stessi voti, sto qua guadagna due volte quanto me adesso.
Le soddisfazioni. |
Re: Sono un fallito.
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Potresti cercare qualche persona simile a te come amico. |
Re: Sono un fallito.
Penso che lo stare richiusi in casa non sia mai un'azione volta al nostro benessere. Ma so benissimo che con la depressione si tende ad autopunirsi con azioni volutamente deleterie verso la proprio persone. Che sia non uscire di casa, ubriacarsi, fumare senza freni. imbottirsi di ansiolitici, mangiare troppo o troppo poco ecc...
La scelta di Laurence pur non condivisibile la capisco benissimo, tutti i consigli "fai questo e fai quello" sono parole vuote quando ti odi così tanto da voler farti fuori. Negli ultimi tempi sto tornando in questo stato e non voglio aiuto, in realtà sono stanco di questa vita e tutto quello che comporta. Anche ciò che viene comunemente considerato utile e piacevole per me non ha alcun significato, è tutto vuoto e sterile. |
Re: Sono un fallito.
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Re: Sono un fallito.
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Adesso vado a farmi un altro po' di male con i gruppi FB dedicati ai viaggi; fa pensare la constatazione che i viaggi più belli li facciano le persone dei due sessi fisicamente più belli, non credo sia un caso per tutti i meccanismi di innesco dell'autostima da piccoli eccetera. Appena starò un po' peggio di ora dopo il giro su FB torno qui :D |
Re: Sono un fallito.
Con l'aspetto fisico di oggi da ragazzo sarebbe stata un altra vita
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Re: Sono un fallito.
Kurt, bel messaggio. Capisco cosa intendi con "conforto", ma non preoccuparti se non puoi dare consigli. Questo post non era in ricerca di aiuto, nemmeno uno sfogo in realtà, volevo solo esprimere "qualcosa", urlare nel vuoto.
Black Hole Sun, grazie per la comprensione. La depressione non fa che amplificare e peggiorare la situazione di per sé già non favorevole. Ammetto che non ho la forza mentale necessaria per rispondere a tutti i vostri messaggi e me ne vergogno, perché è qualcosa di così semplice ma nemmeno quello riesco a fare. Quindi rispondo in modo generale. A lavoro nel migliore dei casi, a determinate ore, ero da solo o al massimo in compagnia di 3-4 persone. Quindi era "sopportabile", ma ciò nonostante era lo stesso un disagio. E come ha detto FolleAnonimo, la forza di volontà qui non esiste. Fare volontariato e andare all'estero quando solo il pensiero di uscire di casa mi mette terribile ansia? Praticamente impossibile. Io sono stanco di vivere e penso ogni giorno solamente al suicidio, a quante cose mi mancano. Non riesco nemmeno più a dormire tutto il giorno, per evitare di vivere. E' solo sofferenza e ansia tutti i giorni, tristezza. Certo, magari poi mi conviene andare da qualche terapeuta ma a cosa mi serve? Ho passato anni a dare soldi a quella gente, non hanno cambiato nulla del mio essere e sono sempre lo stesso, probabilmente hanno anche peggiorato il tutto. In questo momento l'ultima cosa che mi serve è uno stronzo che si prende i miei soldi per qualche ora a settimana dove mi ripete le stesse cose trite e ritrite e poi mi ride alle spalle, mentre rilegge il copione in attesa del prossimo cliente. Le cose che desidero, non le potrò mai avere. Aprirmi agli altri mi fa solo soffrire. Sono una persona che viene solo usata, che non è desiderabile per qualcosa di più. Forse gli altri hanno qualcosa in più, magari sono solo io che non merito certe cose. Ma resta che questo mi ferisce. Sono stanco di provare e ricevere sempre delusioni. E sì, questa risposta fa schifo. Oggi sto malissimo ma volevo almeno rispondere e non abbandonare, come faccio sempre, le discussioni che apro. |
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