La vita che passa..
 

Spettatore della mia vita.
Incapace di vivere.

Trascorro ormai da anni il tempo nel letto, un vegetale. Mi nascondo dietro al lavoro dove passo molto tempo, ma ha senso dal momento che non trovo un senso a questa vita? Che senso ha guadagnare soldi? Forse solo l'istinto di sopravvivenza.

Nessun obiettivo prossimo e tantomeno futuro.

Evito tutto e tutti. Solo pochi contatti,sempre le stesse tre persone.

Socialmente assente, vedo gli altri parlare spettegolare, chiamarsi,scriversi...io no,come si fa?

Nella terra di mezzo,senza identità.. probabilmente nel posto sbagliato, sempre.

Gli anni migliori che passano, trasparenti.
Nessuna foto per ricordare..e penso che il peggio debba ancora venire..

Re: La vita che passa..
 

Io tiro avanti, cerco di stare più possibile ai margini della società e aspetto il giorno fatidico, cerco di trovare soddisfazione nelle piccole cose quotidiane, mi concentro sull'ozio, sull'edonismo, sull intrattenimento personale, si tira avanti come diceva shopemeure La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente tra dolore e noia, passando attraverso l'intervallo fugace, e per di più illusorio, del piacere e della gioia

Vivitela come ti pare, tanto in punto di morte niente cambia.
Non è che quelli che corrono continuamente dietro a carriera e soldi vivono bene, per niente.

Re: La vita che passa..
 

Il tempo scorre e io sono sempre adolescente mentalmente, ho idealizzato le persone per tanti anni, tutti invincibili e io sconfitto, mi ritrovo a 25 anni senza niente, letto, pc, fare la spesa, scorrere instagram nel quale ho zero foto mentre vedo le persone divertirsi, xbox, mangiare, ssri e poi nanna, e si ricomincia...
Comprendo ciò che dici molto bene, ma la cosa fastidiosa è che non ci sono molte vie di uscita, non c'è un appiglio, vita troppo alienante per poter parlare di qualcosa con qualcuno, non mi rivedo in nessun coetaneo io, parlano della partitella di calcetto, della serata, della festa, del lavoro... Io cosa devo dire? "Beh ho passato l'adolescenza da hikikomori, ho fatto esperienze solo attraverso uno schermo, sono stato bullizzato per anni, ho quasi tentato il suicidio dopo una critica aspra, sono un reietto", si direi che è una bella presentazione, per essere me stesso con gli altri e non mentire dovrei essere estroverso e fregarmene delle critiche, ma ho una dignità ancora e me la tengo, tocca stare nella bolla, finchè non inizierò a lavorare, almeno potrò dire a qualcuno qualcosa della mia vita senza vergognarmene.

Re: La vita che passa..
 

eccomi qui! Ho bruciato almeno i 12 anni a questa parte tra casa e lavoro... Nei weekend vegeto e poi ricomincia un'altra settimana di stress psicologico.
Vivo la mia vita da spettatore di quella degli altri.

Anche io vivo una vita piatta...solo casa- università.... soprattutto durante la sessione mi servirebbe un minimo di svago, anche solo un' uscita il sabato sera....
É molto deprimente vivere in queste condizioni, in estate peggio ancora, tutti si divertono, fanno esperienze e io a casa....
La cosa peggiore é che non esiste rimedio...

Eh l'estate ti ammazza....

Re: La vita che passa..
 

Poi un giorno ti accorgi che non ti stai perdendo tutto sto granchè.

Parlare, spettegolare, chiamarsi, scriversi. Tanti contenitori vuoti che vanno riempiti di fumo, tanta altri spettatori della vita che vorrebbero. Dai fiato alla bocca per non farti soverchiare dal pensiero, ma è sempre la vita che passa in un modo o nell'altro, gli obiettivi si infrangono e diventano polvere.

Re: La vita che passa..
 

Sembra che l'abbia scritto io questo post...
Ma ormai credo di essere arrivato al limite della sopportazione, o riesco a cambiare o rimarrò un disagiato pieno di disturbi fino alla fine dei miei giorni.
È già un miracolo che non abbia iniziato a drogarmi

Il rimedio esiste , l'unica cosa è che difficile raggiungerlo.Per me è stato impegnativo anche ammettere a me stessa di avere un problema di fs.L'adolescenza è stata ricca di nei momenti e mai isolata.Certo,sono sempre stata abbastanza riservata ,ma in un certo modo,questo attraeva le persone.Uscivo praticamente ogni giorno e il weekend era festa.Fuori di casa a 18 anni ,con fidanzato e lavoro.L'unica cosa ,ogni tanto mi chiudevo autonomamente in me stessa e percepivo del malessere ,ma pensavo che fosse sempre per colpa del mio carattere.Una romantica pessimista.I problemi più invalidanti ,sono arrivati verso i 21anni.Li ,ho cominciato a chiudere molti rapporti di amicizia e a mettermi continuamente in discussione.Sono cambiata e la cosa mi ha spaventata.Ho deciso di cambiare aria e trasferirmi all'estero per 2 anni.E li sembrava che stessi piano piano tornando sui miei passi,ma per colpa di persone con problemi di narcisismo (grave ) e della mia incapacità nell'affrontare la vita,che purtroppo raga ,comprende anche il fatto di incontrare persone pronte a giudicarti e ferirti ho avuto una ricaduta.Gli ultimi mesi all'estero sono stati un incubo ,chiusa ogni giorno in casa per 5 mesi consecutivi.Attacchi di panico e vicini che mi vedevano come "l'italiana strana ".Per uscire dovevo bere e drogarmi e la cosa mi pesava non poco.Non perché non mi piaccia, i love It,ma fatto così è deprimente e non risolve il problema anzi.Sono dovuta tornare in Italia e per di più in piena pandemia,quindi lockdown ecc.Ora di anni ne ho 25 e sono sempre una fs,ma non rassegnata .Ci vorrà un po' per riprendere in mano del tutto la mia vita,ma spero che la situazione cambi .Se ora ripenso a quei momenti ,mi rendo conto che sono migliorata drasticamente.Quando esco adesso ,fingo di essere normale,un giorno lo sarò.

Re: La vita che passa..
 

A me è iniziato tutto dopo i 24 e ora ne ho 28, il tempo passa e io rimango lo stesso di sempre.
Prima anch'io riuscivo ad uscire e relazionarmi con gli altri, anche se ero molto timido e riservato...
Adesso evito tutti, dico che le persone non mi piacciono ma dentro di me so il motivo, perché mi faccio schifo.

Re: La vita che passa..
 

Stessa cosa dallo scorso anno ovvero dai 24 ho detto basta alle maschere, io con gli altri mi triggero divento imbranato e non ci so stare, evito tutti ormai, anche perchè mi hanno preso per il culo perchè non lavoro, e finchè non mi metto la testa a posto non riesco a lavorare e di conseguenza nemmeno a relazionarmi in maniera sana senza farmi sfottere come un clown.

Re: La vita che passa..
 

Io faccio fatica ma riesco ad andare al lavoro, anche se ci sono giorni che vorrei mollare tutto e scappare da questo posto che ormai mi sta strettissimo

Re: La vita che passa..
 

Io invece sono spettatore della vita degli altri, anche se non posso passare troppo tempo su giusto quei due social a cui sono iscritto altrimenti mi vengono le crisi.

Vivo da quanto avevo 15 anni come un vegetale, veramente, tra letto e divano perché non ho lavoro, ho abbandonato gli studi, non ho vita sociale, esco solamente 2 o 3 ore a settimana per andare esclusivamente al CSM da psicologo e psichiatra o con gli educatori del CSM, oppure qualche visita medica in ospedale sempre accompagnato.


Anche per me nessun obiettivo, nessuna prospettiva, nessuna speranza per il futuro ma anche nessun piacere, svago o passatempo per il presente a causa dell'anedonia e dello stato depressivo cronico.

Re: La vita che passa..
 

in genere le persone oltre al lavoro si dedicano ad un hobby o qualsiasi cosa gli piaccia fare, a te cosa piace fare?

Rifletto spesso su questo punto,sugli interessi,hobby per riempire il vuoto nell'anima ma è dura,molto dura..
Vado con lo snowboard l'inverno quando riesco ma non mi soddisfa.
Ho comprato una moto che però probabilmente rivenderò a breve.

Il problema più grande è che sono estremamente introverso, non lego molto. Gli hobby nascono secondo me perché si condivide qualcosa con qualcuno,una passione un desiderio un obiettivo...

Osservo molto le relazioni che vedo tra le persone che mi circondano, cerco di imparare ma è forse proprio questo il punto.

Studiare,capire e imparare in maniera razionale un aspetto puramente irrazionale.. impossibile..
Le insicurezze si comunicano semplicemente con la voce,postura, ormoni... È qualcosa puramente irrazionale che arriva prima del razionale.

Alcuni dei comportamenti che vedo negli altri che mi colpiscono:
- Desiderare qualcuno: "senza di lui non vengo"
- Volere qualcosa: "Voglio questo vestito"
- Capacità di predere delle decisioni:" mi serve questo, questo questo"
- Continuità nelle conversazioni, e non come nel mio caso dove le conversazioni sono sillabe..
- Programmi futuro medio lungo termine: figli/casa
- Apprezzamento:essere desiderato
- Desiderare qualcuno/qualcosa
- Affinità con persone: sguardi tra persone che si parlano con gli occhi.

Io,sono fuori da tutto questo e mi pesa,molto...forse perché penso che una volta ne facevo parte..